Fino a
quando, Catilina, intendi dunque abusare della nostra pazienza?
(Prima
Orazione contro Catilina, pronunciata in
Senato da Marco Tullio Cicerone l'8 novembre 63 a . C.) Così nell’ultimo
Consiglio Comunale a Vico Equense il capogruppo della rappresentanza di In
Movimento per Vico ha aperto il suo intervento. La catilinaria continuava : “Fino a che punto si spingerà la tua
irrefrenabile sfrontatezza? Non ti turbano il presidio notturno del Palatino,
la sete di Giustizia e di Legalità, l'angoscia del popolo, le proteste di tutti
i cittadini onesti, e neppure la somma funzione di questo consesso”. Di tutta
risposta, il Sindaco Gennaro Cinque, che nell’afflato retorico tribunalizio
del consigliere comunale, è stato
elevato al rango di Catilina, ha risposto con una orazione degna del suo stile.
Posso – tra l’altro- solo immaginare come si è svolta la seduta, perché queste
cose mi sono state raccontate. Faccio qualche considerazione rispetto al
paradossale di tutta la situazione che mi ha fatto venire in mente più il film
“Altri tempi” di Blasetti del 1951,con l’arringa di De Sica avvocato di Frine,
che non l’aula senatoriale. Esagerazioni plateali che dovrebbero veramente far
riflettere sul modo di fare opposizione in questo paese. Intanto la scelta
della citazione ad effetto, assolutamente stonata: il Consiglio di Vico Equense
non mi sembra paragonabile al Senato romano, né tanto meno nel paese si avverte
la “la sete di Giustizia e di Legalità o l'angoscia del popolo e le proteste di
tutti i cittadini onesti”. Direi piuttosto che nel paese si avverte una
generale strafottenza e una servile acquiescenza ovvero, condotte passive o remissive (quando non approvative e
di accettazione) nei confronti di manifestazioni di volontà altrui, ovvero del
Sindaco Gennaro Cinque. Quest’ultimo, col fare che ormai tutti conosco, ha
fatto una critica a tutti i professoroni, a tutti gli intellettuali a tutte le
persone che si esprimono in italiano e a tutti gli avvocati, continuando in un
elogio sperticato della sua ignoranza (
non dotta come quella di Niccolò Cusano , ma terra- terra, ignoranza e basta, insomma).
Ha detto che se l’opposizione nel paese è arrivata a 2300 voti è perché questa
si è ostinata a fare una politica di denunce e che se continuerà di questo
passo vedrà dimezzati ancora una volta i propri voti, mentre lui invece, vuole
solo il bene dei cittadini e del paese. Ed ha continuato che lui è un uomo che
vuole fare le fogne e non le chiacchiere e che tutte le denunce contro di lui
si sono dimostrate essere infondate! C’è di che rimanere sconcertati! Altro che
Cicerone! Ma la cosa veramente triste, che comprova il livello di degrado socio
culturale raggiunto, è che alcune persone, anche nell’opposizione, non solo
quella consiliare, trovano entusiasmate questo modo di fare! In
quell’aula si sarebbero dovute rimarcare al sindaco i fatti per i quali alcuni
funzionari e tecnici del Comune sono stati rinviati a giudizio, si sarebbe
dovuto ricordare i lavori di ampliamento della scuola elementare di via
Sconduci appaltati e mai iniziati, i molti permessi a costruire parcheggi
interrati dati in aree non consentite, la strada/mostro di Rivo D’arco che ha
sventrato un paesaggio e che ora sta li in attesa di qualche altra “operazione”,
il completamento del Cinema Aequa, un’indegna vicenda sulla quale pure è sceso
il silenzio, l’ampliamento del cimitero di Vico Equense, il parcheggio sotto la
palesta del campo sportivo a via Madonnelle. Invece ci si affretta a smentire
subito che denunce non se ne fanno, facendosi accartocciare dal Sindaco dal
dialetto facile, al quale nessuno ricorda che siamo in Italia e che se lui
l’italiano non lo sa parlare, dovrebbe affrettarsi ad impararlo! No
signori! Se l’opposizione a Vico Equense, come nel paese Italia è quasi sparita
è proprio per il contrario: perché non si denuncia più niente e nessuno! Perché
non si difendono più i diritti delle persone le quali, proprio per questo,
decidono abbassare la testa, il caso spiagge insegna! Tutti pagano e nessuno
che si oppone all’appropriazione indebita, consentita da questo sindaco, di
tutto i litorale da parte di privati, con un conseguente degrado civile e
sociale e lo smantellamento di ogni servizio pubblico. Questo andava detto al
sindaco in quella seduta del consiglio e questo i VAS continueranno a dire! Altro
che Cicerone!
Franco Cuomo
VAS- Vico Equense
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