Carissime/i, Vi rimettiamo la nota di Geppino
Aragno sia per per le considerazioni generali che Egli fa e sia per la proposta
della raccolta delle firme; occorre fare presto prima che un nuovo
violentissimo ed irreversibile schiaffo venga dato alla Città di Napoli ed
al Mondo della Scienza e della Cultura; naturalmente la richiesta di intervento
al Presidente Napolitano ed ai Parlamentari Campani è un "atto
dovuto" nella consapevolezza piena del rischio di quanto esprime Aragno.
Siamo certi che contro questa violenza si muoverà non solo Napoli ma l'intero
Paese così come l'intero Paese dovrà muoversi quando verranno aggrediti dal
Governo tutti i Beni Culturali Pubblici, al fine reale della loro successiva
privatizzazione. Nicola Lamonica, Ermete Ferraro, Antonio D'Acunto
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Carissimi,
per quel che riguarda il governo, avete scritto con
esemplare chiarezza tutto ciò che va detto d'un governo che, per alcuni versi,
è assai meno rappresentativo della volontà popolare di quanto sia stato il
governo Mussolini dopo le elezioni del 1924. Nulla da aggiungere, quindi, se
non il mio personale disprezzo per i sedicenti tecnici e i "nominati"
che li sostengono. In quanto alla stazione zoologica, ho avuto modo di
frequentarne i locali per qualche tempo, quando collaboravo con Intra Moenia di
Attilio Wanderlingh alla nascita di quella che poi sarebbe diventata - penso di
poterlo dire - la più bella storia fotografica di Napoli. Scoprii così che
oltre la qualità delle ricerche scientifiche, quell'Ente "inutile"
vanta memorie fotografiche, preziose lettere che sono testimoni di momenti
significativi della vicenda storica della città. Lasciatemi esprimere poi una
mia profonda convinzione: rivolgersi a Napolitano e ai deputati di Napoli e
della Campania a me pare sia un po' come affidare le celebri e sventurate
pecore ai non meno noti e ahimè famigerati lupi. Forse sarebbe meglio se, in
calce alla vostra lucida e documentata denuncia, si raccogliessero quante più
firme possibile di cittadini e studiosi in un tempo ragionevolmente breve, per
far sentire la pressione del dissenso alla banda di scellerati professori, che
male hanno appreso l'economia e nulla sanno di ogni altra scienza.
Giuseppe Aragno
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