Ritorna l'incubo!
Scrivo questa lettera ai miei
amici VAS , a tutte quelle Associazioni Ambientaliste e a tutti quelli che in
questi anni si sono continuamente interessati e preoccupati che il famoso abbattimento
dell’ECOmostro di ALIMURI non si trasformasse in un altro ECOmostro nella piana
di Aequa/Seiano. Il circolo VAS di Vico Equense, presentò un ricorso firmato
dal sottoscritto al Capo dello Stato nel novembre del 2007 per impugnare quegli
atti che avrebbero consentito un accordo devastante per l’ambiente costiero;
nel maggio 2011, il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, ha decretato che quel ricorso straordinario è inammissibile e questo D.P.R. è stato trasmesso all’avvocato
Umberto Morelli ( che aveva presentato il ricorso a mio nome) appena tre giorni
fa, ovvero, il 3 luglio 2012. Affermare
che siano comprensibili i motivi di inammissibilità del ricorso è cosa
veramente ardua e difficile, come in effetti credo lo sia stato anche per l’avvocato
Morelli. Mi preme però riportare un periodo della lettera ( mail ) che l’avvocato
Morelli mi ha inoltrato, laddove egli scrive: “ che va sottolineato che il
decreto di decisione del ricorso reputa i provvedimenti impugnati atti di
indirizzo, in quanto tali non immediatamente pregiudizievoli, lasciando così
impregiudicati gli eventuali atti esecutivi che le Amministrazioni dovessero
mai adottare in relazione al citato accordo”.
A questo punto, non c’è bisogno
di essere delle cime o delle arche di intelligenza o delle menti
particolarmente eccelse per mettere in stretta connessione il rigetto del ricorso dei VAS e “ la grande apertura urbanistica”, che appena a giugno scorso, ha fatto intendere di voler attuare l’Amministrazione Cinque, tramite l’assessore preposto,
attraverso la revisione dell’anagrafe edilizia. Con questa operazione, sarebbe più facile ed agevole
inserire nelle volumetrie edificatorie possibili l’enorme volume ( 18mila metri cubi la volumetria dell’attuale
ECOmostro di Alimuri), che andrebbe a costruirsi nella pianura di Aequa/Seiano,
a pochi metri in linea d’aria dalla costa e dalla Torre Normanna.
Ritengo di allertare tutti, poiché
ho motivo di pensare che la poderosa macchina burocratico/ politica della famiglia
Normale, proprietaria del rudere, potrebbe aver ripreso il suo movimento per la
realizzazione di un mega albergo. Con tristezza ( ma ne ero già consapevole) e
col senno di poi, devo considerare che rivolgersi oggi a questo Capo dello Stato
per proteggere l’ambiente o le istituzioni culturali da tagli ( vedi Stazione
geologica Dohrn) è un poco come affidare le pecore ai lupi, purtroppo era l’unico
modo per non spendere soldi in un ricorso amministrativo.
Agli amici e ai cittadini e a
chiunque sia interessato dico che non c’è da perdere tempo. Tutti noi facciamo
politica sottraendo spazi ai nostri lavori e alle nostre famiglie, questi
invece lavorano a tempo pieno per realizzare i loro personali tornaconti .
chiunque sia interessato al problema della salvaguardia della piana di Aequa/Seiano,
si attivi in prima persona, coinvolgendo amici ed associazioni, al fine di
organizzare al più presto una proficua azione per adottare tutte le iniziative
possibili.
Ai tre Consiglieri di In
Movimento per Vico e al PD locale ( perché attivi i loro politici a livello
nazionale) chiedo: ritenete di rimanere in disparte aspettando tempi migliori?
Franco Cuomo- V.A.S. Verdi Ambiente e Società
Circolo AEQUA- Vico Equense
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