giovedì 21 novembre 2019

Le sardine a Sorrento contro Salvini e sue politiche razziste e nazifasciste e contro i sindaci Giuseppe Cuomo di Sorrento e MicheleDe Lucia di Positano.










Stamattina 21 novembre 2019 mi sono ritrovato  anche io tra le sardine che contestavano  Salvini della Lega, quello che ha sempre detto che i meridionali puzzano, sono sporchi e amenità simili, sono andato lì con amici e amiche ai quali e alle quali  voglio bene, con cui  abbiamo storie culturali e di vita in comune : Arnaldo, Teresa,  Concetta , Sasà,  Sandra , Franco e tanti altri e  nonostante la pioggia battente eravamo tutti li a dire che non volevamo stare con Salvini il suo razzismo e le sue simpatie per gli ultrà nazifascisti e non volevamo stare con il sindaco di Sorrento né con quello di Positano  Giuseppe Cuomo e  Michele De Lucia che, da Forza Italia sono trasmigrati nella Lega, per trasformismi e comodità elettorali, dimentichi di amministrare città conosciute come internazionali e accoglienti. Ho ritrovato gli amici di battaglie sociali culturali e politiche di sempre, Nora Rizzi, la preside anticamorra, Tonino, e tanti amici di battaglie democratiche civili, è stato come un grande abbraccio collettivo in una mattinata  piovosissima e umida fino all’inverosimile. Per un momento mi son detto,: “ma non smetterà mai più di piovere”? E infatti non ha smesso, se non  per pochi minuti. Dovevamo portare con noi un libro da consegnare simbolicamente a Salvini io ho portato Petrolio di P.P.Pasolini.Sono andato lì, con le sardine che ho disegnato , colorato e ritagliate io, con le spillette da balia per potersele appuntare dove più si voleva e le ho donate a chi me le chiedeva. Intorno a noi c’erano i blindati della polizia,  mentre in Piazza S. Antonino c’erano quelli con gli idranti in assetto anti sommossa. Uno spettacolo indegno per una città conosciuta internazionalmente e piena di stranieri che chiedevano come mai quello schieramento di forze dell’ordine . Il ministro Lamorgese dovrebbe  chiamare il Prefetto e farsi spiegare perché Sorrento per ricevere un politico che fa tesseramento e proselitismo elettorale, ha blindato una città. Siamo arrivati alle dieci in Piazza Veniero, mentre Salvini era al Circolo dei Forestieri, lui che dice “ prima gli Italiani” è stato accolto nel Circolo dei Forestieri perché questa città non alza muri né chiude porte e porti. Ma il suo sindaco e il sindaco di Positano sembrano averlo dimenticato presi come sono dai loro trasformismi politici  dai  loro squallidi giochetti di potere e si sono gettati tra le braccia di uno squalo, uno squalo che però non è riuscito a far zittire una città del Sud – e benché non numerose come a Modena e benché in un giorno feriale e di pioggia, le sardine di Sorrento e della penisola sorrentina hanno fatto vedere che non ci stanno con le politiche razziste e nazifasciste della Lega. Questa Lega che si spaccia per essere nuova e che invece è nata l’8 gennaio 1991 e che è stata in tutti i governi di questo paese partecipando a tutte le corruzioni possibili di tutti o governi nella quale è stata, sia nazionali che regionali.  E’ stata una manifestazione pacifica, gioiosa, nella quale ci si è ritrovati, perché l’Italia non è fatta solo da ottuse moltitudini razziste, una manifestazione   disturbata alla fine, dalla provocazione di chi ha ordinato alle forze dell’ordine di non farci attraversare il Corso Italia. Intorno alle 12, mentre si stava per andar via, la polizia ha vietato l’attraversamento della città adducendo i motivi di sicurezza. Ci è stato proibito di muoverci da Piazza Veniero, sono stati chiusi anche i vicoletti, con i blindati che chiudevano il  Corso Italia. Uno spettacolo indegno per qualsiasi democrazia: non c’erano facinorosi, non c’erano Black Bloc, c’ erano ragazzi, tante ragazze e ragazzi belli e giovani – e meno male che c’erano loro- e c’erano quelli della mia età che non è poca, tutti lì a dire che non volevamo essere, né stare, né riconoscerci, nelle politiche di Salvini che ha sempre disprezzato le genti del Sud, di qualsiasi Sud. I Tg ne hanno parlato e questo mi e ci   consola, ma dai TG ho potuto vedere anche chi c’era ad accogliere Salvini al Circolo dei Forestieri tra “stampa locale accreditata” , si fa per dire, e gente che gli chiedeva selfie. Che pena! Nella manifestazione notavo anche tanti che con il popolo delle sardine non c’entravano niente, che erano lì per curiosare, spiare, annotare e, come dice giustamente il mio amico Arnaldo, bisogna veramente cominciare a mettere paletti e a tenere a distanza gente che   con noi non c’entra proprio niente. Ora e sempre resistenza!   

Nessun commento:

Posta un commento