lunedì 27 gennaio 2014

CINEMA AEQUA: TRA FUMOSE ELUCUBRAZIONI ANELANTI , VUOTI PROCEDURALI E SILENZI TOMBALI ,SI STA CONSUMANDO UNA VICENDA CHE ORMAI DURA DA 11 ANNI.


Un grande avvocato Giuseppe Dilengite, che come VAS, ringrazio pubblicamente, scopre un pataracchio tecnico per la ricostruzione dell’ex cinema AEQUA, che stava per essere approvato in Consiglio Comunale e meno male che è rientrato dopo una sua assenza temporanea, altrimenti si rischiava di far passare una convenzione senza gli elementi tecnici necessari a modificare il progetto ovvero: una necessaria  richiesta di variante, con richiesta di permesso a costruire da parte del proprietario. Una vicenda, quella della ricostruzione dell’ex cinema che ormai si trascina dal 2003, undici anni. Una vicenda che ha consentito una mostruosità urbanistica in pieno centro storico di Vico Equense, una vicenda sulla quale, secondo l’anelante assessore Migliaccio che, a suo dire, vive questa mostruosità come una ferita inferta al paese, solo lui sembrerebbe poter dire la sua dall’alto del ruolo che riveste, mentre tutti gli altri, compreso chi scrive, farebbero bene a tacere perché non avrebbero le competenze necessarie per farlo soprattutto nei social network.
Non ero presente al Consiglio Comunale, ma ho voluto guardare la lunga e noiosissima registrazione on line caricata il 25 gennaio, lunga cinque ore e più  e quello che ho visto e sentito ha lasciato in meno non poche perplessità e dubbi, ma anche conferme di cose che come VAS diciamo da tempo su tutta la vicenda.. Riassumo le fasi del Consiglio relative alla vicenda Cinema AEQUA:

1) A un certo punto della serata, dopo 3 ore e 32 minuti l’avvocato Dilengite manifestando un malcelato disagio lascia il Consiglio perché aveva avuto assicurazioni ( da chi ? forse dall'assessore?) che l'argomento non sarebbe stato trattato per l'ora tardi.

2) Il Cosigliere avvocato Dilengite, probabilmente informato della prosecuzione del consiglio dopo una  mezz'ora rientra mentre l'assessore avvocato Migliaccio stava concludendo la sua relazione illustrativa su una ipotesi di convenzione  sul Cinema AEQUA

3) Appena conclusa la relazione dell'assessore avvocato Migliaccio l’avvocato Dilengite chiede la parola facendo  rilevare che lui si era allontanato dall’aula consiliare  perché gli era stato detto che il Consiglio sarebbe forse stato sospeso, poi chiede spiegazioni all'assessore Migliaccio in merito alla proposta di delibera che si stava presentando per l’approvazione. Dilengite faceva  rilevare che la parte proprietaria non aveva ancora formalmente presentato, né un progetto di variante, né la richiesta di un nuovo permesso a costruire. In più evidenziava che nel grafico allegato alla proposta di delibera  la ricostruzione veniva ulteriormente modificata con un ampliamento volumetrico perché la costruzione si sviluppava su due livelli e a tal proposito chiedeva se questo ampliamento si discostava dai volumi del vecchio cinema AEQUA.

4) Poi continuava chiedendo, a ragione secondo chi scrive, come mai solo oggi ci si rendeva conto che l'ingresso da via Satriano è impraticabile e perché tale impraticabilità non fu notata quanto fu concessa la variante che aumentò il numero dei box dai 15 previsti ai 78 attuali.

5) L’avvocato Dilengite, come un fiume in piena, ricorda poi  al consiglio che quando lui era sindaco gli fu prospettata - in un un incontro ufficiale tra le part-i l'idea di una diversa realizzazione della sala cinematografica, idea che lui non condivise, anzi ostacolò, sostenendo la impossibilità normativa di demolire la sala cinematografica.

Ricordiamo a chi legge che la condizione sine qua non  del progetto era che il Cinema AEQUA non si sarebbe dovuto demolire, condizione tradita sin dalla sua origine

6)  Il confronto, iniziato con  toni pacati,  ha avuto poi momenti aspri e dibattuti,  tanto che in più occasioni, l'assessore avvocato Migliaccio e l'assessore avvocato Ferraro avrebbero  quasi pensato di rimettere tutti gli atti  alla Procura,alfine di accertarne eventuali violazioni.

7) Dopo alcuni minuti di confronto tra l’avvocato Dilengite e l’avvocato Migliaccio,l'avvocato Starace -invitato da Dilengite a dare il suo parere nel merito dei rilievi che stava sollevando- quasi a chiedere una conferma, ha alzato le mani senza proferire parola e dopo qualche minuto ha  lasciato il Consiglio.

8) Dopo circa un'ora di discussione l'intero Consiglio ha ritenuto ritirare l'argomento in discussione per gli opportuni approfondimenti.

9) Prima e dopo l'allontanamento dell’avvocato Starace i consiglieri di In Movimento per Vico non hanno proferito parola.

Questi i fatti che si sono svolti su tutta la vicenda Cinema AEQUA. I VAS ancora una volta, purtroppo vedono confermate tutte le perplessità e la poca chiarezza che hanno sempre circondato tutta la vicenda. Vico Equense avrà di nuovo un cine teatro? Non credo, forse avrà una piccola multisala, con un altro supermarket , ma soprattutto sicuramente avrà un marciapiedi su Corso Filangieri tagliato in due da una rampa d’accesso ai box interrati sottostanti. Insomma un gran bel progetto non c’è che dire!


Franco Cuomo – VAS – Vico Equense  

1 commento:

  1. E' strano come gli impavidi, senza macchia e senza paura, consiglieri del Movimento Per Vico non abbiano proferito parola.
    Di solito sono usi stracciarsi le vesti e battersi il petto rivendicando primogeniture altezzose. Questa volta cosa è successo?
    Forse l'ora tarda?
    Bha.....

    Alex

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