Sto pensando che molte persone molte volte rasentano il ridicolo. C'è tanta miseria ancora tra gli uomini e tantissimo da fare ancora per lenire la fame e la povertà di migliaia di bambini che muoiono come mosche ogni giorno in molti paesi dell'Africa, o nelle periferie delle megalopoli indiane e da noi c'è chi parla di un animale come se parlasse di una persona. Detesto qualsiasi violenza contro gli animali, sto anche pensando da tempo di diventare vegetariano ( anche se non è facile) ma, penso che far equivalere un animale ad un figlio, viverlo come se fosse tale, parlarne come se si trattasse di una persona, non mi sembra giusto fino a quando non saranno risolti tutti i problemi di quella umanità e di quei bambini che vivono molto ma molto peggio di un qualsiasi cane o di un qualsiasi gatto che vive nelle nostre case e muoiono molto ma molto peggio di qualsiasi gatto o cane nostrano che viene seguito dalle cure di un veterinario.
Cosa voglio dire con questo? Che è' giusto amare gli animali ( spesso lo si fa soprattutto quando ci fanno compagnia, un egoismo amascherato) ma è ancora più giusto secondo me o più eticamente corretto, dosarne la manifestazione del sentimento, specie quando c'è ancora una umanità che vive al di sotto della soglia della animalità dei paesi ricchi: Se non si capisce questo si può diventare ridicoli o...crudeli.
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Questo post ha dato origine ad una " querelle", secondo me fuori luogo, a tal proposito cito un commento apparso su FB scritto dal professore Domenico Casa e un mio chiarimento. I blog, la rete, FB, servono soprattutto a questo: suscitare dibattiti su argomenti molto seri. Grazie.
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Questo post ha dato origine ad una " querelle", secondo me fuori luogo, a tal proposito cito un commento apparso su FB scritto dal professore Domenico Casa e un mio chiarimento. I blog, la rete, FB, servono soprattutto a questo: suscitare dibattiti su argomenti molto seri. Grazie.
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Buongiorno a tutti.
Sono sempre molto contento quando intorno alle piccole "cose" che scrivo si crea un certo consenso. Segno che non sempre lasciano indifferenti rispetto a scritti anemici che capita di leggere. Ebbene, come accade ed è accaduto altre volte, qualcuno ha polemizzato sui possessori di animali i quali sarebbero degli egoisti, ma, soprattutto, non terrebbero conto che nel mondo ci sono migliaia di bambini i quali soffrono per la fame e la malattia. A causo di chi, poi? Di quelli che si prendono cura degli animali? Premetto che non sono mai stato uno che denuncia e non fa e non mi piace "mettere pesanti fardelli sulle spalle degli altri" senza muovere un dito. Se posso, agisco secondo le mie possibilità. D'altra parte, ho ben chiara la distinzione all'interno della "debolezza" nel mondo dei viventi e, benché ami e accudisca degli animali, non ignoro che la sofferenza dei bambini ha "un valore" moltiplicato. Per questo motivo - cosa che non dovrei fare, seguendo il dettame evangelico: non sappia la tua destra quel che fa la sinistra - avverto la necessità di mettere a tacere qualche "comare" di paese - libera ovviamente di blaterare come vuole - con quanto segue.
Pur consapevole di non poter essere un "salvatore" del mondo, come presumono di essere alcuni "giacobini" da strapazzo, e di non avere le capacità salvifiche di una Madre Teresa do Calcutta, mi sono sempre trovato d'accordo con lei quando sostiene che il nostro aiuto a che soffre è solo una goccia d'acqua, per quanto necessaria, nell'oceano. Quando posso, nonostante le mie risorse siano nella più normale delle norme, quella goccia la lascio cadere.
1) Per anni ho sostenuto con un contributo mensile una bambina africana tramite "Action Aid". Il mio contributo è terminato quando l'Associazione ha ritenuto che la bambina, ormai cresciuta, riuscisse a sostenersi con le risorse accumulate.
2) Per alcuni anni, ad eccezione di quello scorso che per me, anche finanziariamente non è stato tra i più felici, come s'intravede del racconto-gioco scritto ieri, (peccato per quelli che non riescono a cogliere i tratti d'ironia), ho fornito un contributo annuo, prima di cento euro e poi di centoventi euro annuali all'UNHCR (Organizzazione interna dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite) - numero di telefono per chi volesse mettersi in contatto: 800298000.
3) Quando sono andato via dal Liceo Scientifico "Severi" di Castellammare di Stabia, ho pregato le mie (sempre carissime) colleghe di non farmi regali costosi, ma di devolvere il ricavato raccolto tra i colleghi a vari Enti di Beneficenza.
Tutto documentabile, ovviamente.
Cosa vanno blaterando dunque questi grandi uomini preoccupati del destino del mondo, esenti da egoismo, quando invece, con i loro interventi fuori luogo e fuori tema cercano solo di strappare qualche misero applauso per il loro Ego?
Sono sempre molto contento quando intorno alle piccole "cose" che scrivo si crea un certo consenso. Segno che non sempre lasciano indifferenti rispetto a scritti anemici che capita di leggere. Ebbene, come accade ed è accaduto altre volte, qualcuno ha polemizzato sui possessori di animali i quali sarebbero degli egoisti, ma, soprattutto, non terrebbero conto che nel mondo ci sono migliaia di bambini i quali soffrono per la fame e la malattia. A causo di chi, poi? Di quelli che si prendono cura degli animali? Premetto che non sono mai stato uno che denuncia e non fa e non mi piace "mettere pesanti fardelli sulle spalle degli altri" senza muovere un dito. Se posso, agisco secondo le mie possibilità. D'altra parte, ho ben chiara la distinzione all'interno della "debolezza" nel mondo dei viventi e, benché ami e accudisca degli animali, non ignoro che la sofferenza dei bambini ha "un valore" moltiplicato. Per questo motivo - cosa che non dovrei fare, seguendo il dettame evangelico: non sappia la tua destra quel che fa la sinistra - avverto la necessità di mettere a tacere qualche "comare" di paese - libera ovviamente di blaterare come vuole - con quanto segue.
Pur consapevole di non poter essere un "salvatore" del mondo, come presumono di essere alcuni "giacobini" da strapazzo, e di non avere le capacità salvifiche di una Madre Teresa do Calcutta, mi sono sempre trovato d'accordo con lei quando sostiene che il nostro aiuto a che soffre è solo una goccia d'acqua, per quanto necessaria, nell'oceano. Quando posso, nonostante le mie risorse siano nella più normale delle norme, quella goccia la lascio cadere.
1) Per anni ho sostenuto con un contributo mensile una bambina africana tramite "Action Aid". Il mio contributo è terminato quando l'Associazione ha ritenuto che la bambina, ormai cresciuta, riuscisse a sostenersi con le risorse accumulate.
2) Per alcuni anni, ad eccezione di quello scorso che per me, anche finanziariamente non è stato tra i più felici, come s'intravede del racconto-gioco scritto ieri, (peccato per quelli che non riescono a cogliere i tratti d'ironia), ho fornito un contributo annuo, prima di cento euro e poi di centoventi euro annuali all'UNHCR (Organizzazione interna dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite) - numero di telefono per chi volesse mettersi in contatto: 800298000.
3) Quando sono andato via dal Liceo Scientifico "Severi" di Castellammare di Stabia, ho pregato le mie (sempre carissime) colleghe di non farmi regali costosi, ma di devolvere il ricavato raccolto tra i colleghi a vari Enti di Beneficenza.
Tutto documentabile, ovviamente.
Cosa vanno blaterando dunque questi grandi uomini preoccupati del destino del mondo, esenti da egoismo, quando invece, con i loro interventi fuori luogo e fuori tema cercano solo di strappare qualche misero applauso per il loro Ego?
Non ci siamo Mimmo, non mi sento comare di paese, né giacobino da strapazzo,libero di pensarlo comunque se vuoi. Non ho scritto che non bisogna amare gli animali, ma che sto tentando anche di diventare vegetariano, alla tua foto postata qualche giorno fa da te, scrissi che, si, quello era un assassino, non mi sento un grande uomo preoccupato del destino del mondo anche se sono preoccupato del destino del mondo. Ho solo scritto che ci vuole più pudore nel manifestare i sentimenti verso gli animali, non ho scritto che non bisogna averne. Il mio ego è abbastanza indebolito dal lavoro giornaliero, e dalle cure che devo ad una persona che amo, persona, non animale, una che la malattia fa diventare cattiva e ostinata con la quale ti devi confrontare e che non si prende sempre le tue carezze o ti si struscia contro quando la chiami, una che - nonostante tutto - reagisce consapevole, per questo la amo di più, anche quando mi manda a quel paese. Mia mamma 89 anni ormai vicina al grande passaggio quando vede le pubblicità sul cibo per gli animali o quando vede una persona che si bacia un cane dice: " pigliateve nu criaturo": io credo che abbia ragione. Capisco che è vecchia, capisco che è anche un po' demente ( ma non mi sembra poi tanto), ma non capisco questa tua impennata, questo tuo livore. Le due foto che ho postato sono quello che realmente penso: la coscienza veritiera dell'occidente, questo pensiero banale che confonde piani e problematiche. Anche io ho adottato due bambini a distanza, ma non credo che sia questo il problema che ho voluto sollevare. Io ho denunciato ai carabinieri una persona che prendeva a calci un cane per la strada, quindi questa rimbeccata da "anima bella" trova il tempo che trova: Ho ancora un po' di senno per poter consigliare a tutti quelli che hanno adottato un animale: cane, gatto, perché non maiale, galline, vitelli, di aver solo un po' più di pudore nel manifestare il loro affetto. L'ho già scritto e lo ripeto anche per i saccenti che hanno citato il vetero marxismo: gli animali e gli enti non umani, acqua, piante, montagne sono - come noi - destinatarie di diritti, l'ho scrissi nel 2002 in un libro che forse non hai letto, argomento che sostenevo con gli studenti 11 anni fa. Ma non importa, se hai scritto quello che hai scritto. "Cosa vanno blaterando dunque questi grandi uomini preoccupati del destino del mondo, esenti da egoismo, quando invece, con i loro interventi fuori luogo e fuori tema cercano solo di strappare qualche misero applauso per il loro Ego?" Io vado blaterando sulla stupidità e la banalità di atteggiamenti deficitari di oggettività e di senso.Non sono un grande uomo e il destino del mondo, dell’umanità, mi importa molto più del destino mio e del mio cane o del mio gatto, che non ho, ma al quale vorrei bene ma certo non ne vorrei quanto potrei volerne per un bambino. La questione era questa infatti: se non si è capita questa piccola differenza io, ed è una mia opinione, ci si espone o al ridicolo o semplicemente si è crudeli e non lo si sa. Buona giornata.
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