Nel 1965 inizia Bandiera Gialla
La capacita' di spedire i dischi in
classifica da parte di "Bandiera Gialla" era veramente prodigiosa. La
trasmissione, in onda il sabato su Radiodue dalle 17,40 alle 18,30, presentava
dodici brani a puntata, divisi in quattro terne da ognuna delle quali usciva un
finalista. Alla fine i quattro finalisti gareggiavano fra loro e si proclamava
il vincitore, il "disco giallo". Sul sistema di elezione si discusse per anni. I
ragazzi in sala avevano una bandierina gialla che veniva alzata per esprimere il
gradimento; Gianni Boncompagni, il conduttore, contava le bandierine e lo faceva
ad una velocita' vertiginosa, come del resto era impostata tutta la sua
conduzione. Qualche volta il conteggio rispecchiava le urla e le bandierine,
qualche volta meno. Ma cio' non intacco' minimamente il valore e il pregio di
una trasmissione cosi' importante, fondamentale per la trasformazione del
contenuto e dello stile della programmazione radiofonica, ancora soltanto Rai, e
anche per la formazione dei suoi ascoltatori. A proposito del pubblico, prima di
parlare della musica e dei dischi, e' doveroso accennare ai ragazzi che fecero
grande questa trasmissione.
Tutto inizio' il 16 ottobre 1965, il giorno della
prima puntata, un sabato. Il mercoledi precedente quaranta ragazzi vennero
convocati alla sala M di via Asiago, uno studio di medie proporzioni, dove oltre
alla regia, i ragazzi, potevano ascoltare e votare le canzoni e, con qualche
affanno, anche ballare. Il programma era sponsorizzato ' allora si diceva
"offerto" ' da "TV Sorrisi e Canzoni", la piu' diffusa testata di spettacolo,
che ancora concedeva molto spazio alla radio. La partenza fu fortissima. Il
successo della trasmissione di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore ebbe fin
dall'inizio un tale seguito da influenzare l'ambiente musicale. Ma furono i
ragazzi, con il loro reale entusiasmo, con la voglia di urlare le loro
preferenze, con la loro passione ad assicurare il successo di "Bandiera Gialla".
A me capito' di entrare nel gruppo di quei ragazzi qualche mese dopo, eravamo
gia' nel 1966, quando le registrazioni si effettuavano nel piu' capiente
auditorio A, in grado di contenere duecento persone. Molti di que i ragazzi sono
rimasti nell'ambiente dello spettacolo con qualche buon risultato: Renato Zero,
Mita Medici, Giancarlo Magalli, Stefania Rotolo, Donatella Turri, Loredana
Berte', Romina Power, Marzia Straulino, Lalla Frazzi, Alberto Marozzi, Carla
Vistarini, Roberto D'Agostino, Cesare Gigli, Giuliana Valci, Paolo Zaccagnini,
il sottoscritto.
Alla fine esplose anche lo studio A e per qualche tempo il
programma si trasferi' nell'immenso auditorio Rai del Foro Italico, dove si
realizzarono memorabili puntate.
Inutile dire che prima di allora, cogliere un brano musicale giovane, fresco,
appena uscito e magari sentirlo presentare in modo adeguato e competente, era
praticamente impossibile. L'idea era nata da un viaggio negli Stati Uniti di
Giulio Razzi, mitico direttore della radiofonia fin dal 1926. Nipote di Puccini,
accademico e compositore lui stesso, Razzi si rese conto che la radio stava
cambiando, che i disc-jockey (figura non ancora introdotta in Italia) potevano
essere molto piu' efficaci degli speaker. Da li' l'idea di affidare la nuova
rubrica a due giovani provinciali con molta voglia di fare: Renzo Arbore,
ventottenne foggiano gia' "maestro programmatore" (selezionava i brani musicali
per programmi altrui) e il trentatreenne aretino Gianni Boncompagni, che aveva
gia' fatto cento mestieri.I successi discografici messi in orbita
dal programma non si contano. Basti pensare che per le case discografiche un
disco vincitore a "Bandiera Gialla" di solito veniva ristampato con il bollino
giallo in copertina per sottolineare quel primato. A cominciare dal primo "disco
giallo", "Wooly bully" di Sam The Sham and The Pharaohs o della stessa sigla di
apertura "T Bird" di Rocky Roberts, i successi discografici arrivano a grappoli.
A fare la parte del leone furono naturalmente i Beatles, gli Stones, Kinks,
Beach Boys, Who, Small Faces ma anche molti gruppi italiani quali Equipe 84,
Rokes, Nomadi, New Dada, Delfini. La grande stagione del beat, dunque, ma anche
la scoperta del rhythm and blues. Questa fu la vera intuizione della coppia
Arbore-Boncompagni, ovvero proporre qualcosa che musicalmente andasse al di la'
del genere del momento per guardare un po' al di la', per esempio alla black
music. La scelta si rivelo' felice e dal 1965 al 1970, nei cinque anni in cui il
programma ando' in onda, furono "dischi gialli" molti brani del repertorio di
James Brown, Otis Redding, Temptations, Four Tops, Ray Charles, Wilson Pickett.
Jackson Five, Arthur Conley e molti altri. Tutti grandissimi che pero' fino a
quel momento non avevano beneficiato di nessuna promozione.
Credo che il
1966 possa essere indicato l'anno migliore sotto tutti i punti di vista.
Il 12 febbraio a vincere fu "Day tripper" dei Beatles, il 19 "Pafff. Bum" di
Lucio Dalla ( che al Festival di Sanremo, poche settimane prima, era stato quasi
cacciato), il 26 febbraio fu la volta di Sonny & Cher con "It's gonna rain",
il 12 marzo nuovamente i Beatles con "Michelle", il 2 aprile Barry Mc Guire con
"You were on my mind". Il 16 aprile 1966 ci fu una puntata memorabile: erano in
gara Nancy Sinatra con "These boots are made for walking", "Hang on sloopy" dei
Mac Coys, "Inside looking out" degli Animals, "Girl" dei Beatles, "Come potete
giudicar" dei Nomadi, "You were on my mind" di Barry Mc Guire. A spuntarla fu la
giovane Sinatra.
Il 18 giugno dello stesso an no altro puntatone memorabile
con "Io ho in mente te" nella versione di Paul Anka, "A legal matter" degli Who,
"Tu te ne vai" dei Delfini, "Il vento dell'est" di Gian Pieretti, "How does that
grab you darlin'" di Nancy Sinatra, "I put a spell on you" di Alan Price, un
incredibile Fred Bongusto con "Maria ye ye" ( disco cult), lo Spencer Davis
Group con "Somebody help me", "It's a man's, man's, man's world" di James Brown
e "Sha-la-la-la-lee" degli Small Faces, "disco giallo" in carica. Incredibile a
dirsi ma a vincere fu il gruppo veneto dei Delfini: "Tu te ne vai", sul retro
"Domani penserai a me", fu probabilmente il loro principale successo.
Altri
importanti vincitori del 1966 furono : Patrick Samson & Les Pheniciens ("Chi
puo' dirmi",25 giugno), Rolling Stones ("Paint it, black", 9 luglio), Beatles
("Paperback writer", 16 luglio), Animals ("Don't bring me down", 30 luglio), Ike
& Tina Turner ("River deep mountain high", 6 agosto), Roby Crispiano ("Solo
io e te", 3 settembre), Troggs ("With a girl like you", 10 settembre), Beatles
("Yellow submarine", 17 settembre), Gianni Pettenati un po' sfacciato ("Bandiera
Gialla", 15 ottobre), Rokes ("E' la pioggia che va", 22 ottobre), New Dada
("Lady Jane", 19 novembre), Quelli ("Una bambolina che fa no, no, no", 26
novembre), Otis Redding ("Treat her right", 3 dicembre).
Nessun commento:
Posta un commento