lunedì 12 novembre 2012

NOI NON SIAMO AGITATI: SO’ ‘E TRENI CA SO’ SCASSATI !!!



NOI NON SIAMO AGITATI: SO’ ‘E TRENI CA SO’ SCASSATI !!!

E’la frase con cui si chiude un manifesto fatto stampare dai lavoratori della Circumvesuviana che in sintesi dicono che l’odissea alla quale sono sottoposti tutti i lavoratori pendolari non dipende da loro ma dalla dirigenza che con mette in sicurezza il materiale e dai tagli operati da questi ultimi che hanno decurtato stipendi e dimezzato il materiale rotante. Ok, vorrei crederci  e vorrei crederci in quanto pendolare vessato e torturato e umiliato dalle condizioni a cui sono  sottoposto giornalmente a 62 anni: viaggiare stipato in piedi, scendere in una stazione perché improvvisamente qualcuno dice che il treno si è guastato, arrivare in stazione e non leggere nessuna destinazione sui display, guasti improvvisamente anche questi, mentre una voce in italiano sgrammaticato annuncia che due corse per Sorrento e altre per altre destinazioni sono state soppresse. Quando si arriva stanchi alla stazione dopo una giornata di lavoro, dopo aver fatto i salti mortali tra una piattaforma e un’altra al mattino per auto stiparsi in un treno di fortuna che ti fa arrivare dopo due ore sul posto di lavoro. Vorrei crederci ma non posso, perché credo che i lavoratori della Circumvesuviana stiano usando i pendolari, come quei genitori che usano i figli, per ricattarsi a vicenda quando si separano. Viaggio da troppi anni e per non vedere e segnalare le ingiustizie e gli abusi che vengono perpetrati all’utenza. Intanto vorrei chiedere a questi lavoratori, perché al mattino ai varchi sono così solerti e filo aziendali nel chiedere ai pendolari di esibire i titoli di viaggio e gli abbonamenti, dopo che questi sono stati umiliati in quella che dovrebbe essere la fruizione di un servizio pubblico? Ho più volte sollecitato una sospensione degli abbonamenti e dei biglietti fino a quanto non saranno garantite le misure minime di viaggio ovvero: sapere quando si parte e sapere quando si arriva. Pagavo un abbonamento ferroviario di 83 euro mensili che non sono disposto più a pagare perché quando arrivo in stazione non so se troverò il treno, quando lo prendo dopo aver atteso qualche ora, sono costretto a scendere in una stazione di fortuna perché il treno, appena partito dopo due soppressioni si ferma . Allora mi chiedo: ma siamo sicuri che i lavoratori della circumvesuviana non siano complici in questo stato di cose?  Siamo sicuri che queste tecniche di sabotaggio non siano un ricatto fatto pagare all’utenza? Io da tempo ho denunciato sulla stampa, sul mio blog, su FB,  la dirigenza di Unico Campania, EAV e Circumvesuviana di aver gestito il trasporto pubblico in Campania tra assunzioni clientelari e nomine di consulenze milionarie mentre il parco treni era in condizioni pietose. Poi sono stati fatti gli acquisti dei metrostar: treni trappola, secondo il mio punto di vista di pendolare, per lunghe tratte, e nessun magistrato che abbia aperto un fascicolo per capire come e perché sono stati fatti questi acquisti, né nessun magistrato sente l’urgenza di aprire un fascicolo su quanto succede ogni mattina a milioni di persone: studenti, donne e uomini, giovani e vecchi, trattati peggio delle bestie! Perché allora dovremmo essere solidali con i lavoratori della Circumvesuviana? IO riporto quello che mi accadde ad un varco perché per protesta mi rifiutai di mostrare l’abbonamento dopo una percorrenza da cani che non si poteva chiamare viaggio: fui inseguito, strattonato e spinto contro un muro, a 62 anni, con due infarti avuti, quasi fossi stato un delinquente. Questo continua a succedere, ogni mattina. Come mai mi chiedo allora, i lavoratori della circumvesuviana sono così solerti solo sui controlli dei titoli di viaggio? Ma di più, e questa domanda dovrebbe far riflettere: come mai appena si sblocca qualche finanziamento i treni improvvisamente ritornano nelle stazioni, riprendono le corse  regolarmente non sono più scassati e i display funzionano miracolosamente di nuovo?
Franco Cuomo Coordinatore Circolo VAS- Verdi Ambiente e Società
Vico Equense 

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