NOI NON SIAMO AGITATI: SO’ ‘E TRENI CA SO’ SCASSATI !!!
E’la frase con cui si chiude
un manifesto fatto stampare dai lavoratori della Circumvesuviana che in sintesi
dicono che l’odissea alla quale sono sottoposti tutti i lavoratori pendolari
non dipende da loro ma dalla dirigenza che con mette in sicurezza il materiale
e dai tagli operati da questi ultimi che hanno decurtato stipendi e dimezzato
il materiale rotante. Ok, vorrei crederci
e vorrei crederci in quanto pendolare vessato e torturato e umiliato
dalle condizioni a cui sono sottoposto
giornalmente a 62 anni: viaggiare stipato in piedi, scendere in una stazione perché
improvvisamente qualcuno dice che il treno si è guastato, arrivare in stazione
e non leggere nessuna destinazione sui display, guasti improvvisamente anche
questi, mentre una voce in italiano sgrammaticato annuncia che due corse per
Sorrento e altre per altre destinazioni sono state soppresse. Quando si arriva
stanchi alla stazione dopo una giornata di lavoro, dopo aver fatto i salti
mortali tra una piattaforma e un’altra al mattino per auto stiparsi in un treno
di fortuna che ti fa arrivare dopo due ore sul posto di lavoro. Vorrei crederci
ma non posso, perché credo che i lavoratori della Circumvesuviana stiano usando
i pendolari, come quei genitori che usano i figli, per ricattarsi a vicenda
quando si separano. Viaggio da troppi anni e per non vedere e segnalare le
ingiustizie e gli abusi che vengono perpetrati all’utenza. Intanto vorrei
chiedere a questi lavoratori, perché al mattino ai varchi sono così solerti e
filo aziendali nel chiedere ai pendolari di esibire i titoli di viaggio e gli
abbonamenti, dopo che questi sono stati umiliati in quella che dovrebbe essere
la fruizione di un servizio pubblico? Ho più volte sollecitato una sospensione
degli abbonamenti e dei biglietti fino a quanto non saranno garantite le misure
minime di viaggio ovvero: sapere quando si parte e sapere quando si arriva. Pagavo
un abbonamento ferroviario di 83 euro mensili che non sono disposto più a
pagare perché quando arrivo in stazione non so se troverò il treno, quando lo
prendo dopo aver atteso qualche ora, sono costretto a scendere in una stazione
di fortuna perché il treno, appena partito dopo due soppressioni si ferma .
Allora mi chiedo: ma siamo sicuri che i lavoratori della circumvesuviana non siano complici in questo stato di cose? Siamo sicuri
che queste tecniche di sabotaggio non siano un ricatto fatto pagare all’utenza?
Io da tempo ho denunciato sulla stampa, sul mio blog, su FB, la dirigenza di Unico Campania, EAV e
Circumvesuviana di aver gestito il trasporto pubblico in Campania tra assunzioni
clientelari e nomine di consulenze milionarie mentre il parco treni era in
condizioni pietose. Poi sono stati fatti gli acquisti dei metrostar: treni
trappola, secondo il mio punto di vista di pendolare, per lunghe tratte, e nessun
magistrato che abbia aperto un fascicolo per capire come e perché sono stati
fatti questi acquisti, né nessun magistrato sente l’urgenza di aprire un
fascicolo su quanto succede ogni mattina a milioni di persone: studenti, donne
e uomini, giovani e vecchi, trattati peggio delle bestie! Perché allora
dovremmo essere solidali con i lavoratori della Circumvesuviana? IO riporto
quello che mi accadde ad un varco perché per protesta mi rifiutai di mostrare l’abbonamento
dopo una percorrenza da cani che non si poteva chiamare viaggio: fui inseguito,
strattonato e spinto contro un muro, a 62 anni, con due infarti avuti, quasi
fossi stato un delinquente. Questo continua a succedere, ogni mattina. Come mai
mi chiedo allora, i lavoratori della circumvesuviana sono così solerti solo sui
controlli dei titoli di viaggio? Ma di più, e questa domanda dovrebbe far
riflettere: come mai appena si sblocca qualche finanziamento i treni
improvvisamente ritornano nelle stazioni, riprendono le corse regolarmente non sono più scassati e i display
funzionano miracolosamente di nuovo?
Franco Cuomo Coordinatore
Circolo VAS- Verdi Ambiente e Società
Vico Equense
Nessun commento:
Posta un commento