Nello sfasciume totale nel quale
siamo stati precipitati bisognerebbe ripristinare le regole scenografiche da
gran guignol e dunque vedere teste di infami monarchi rotolare nella polvere
come in un film su Gengis Khan e i Mongoli e la plebaglia urlare di giubilo per
ogni testa caduta e tutti a nutrire urlate speranze di giustizia barbarica a
buon mercato, pronti a riconsegnare il potere nelle mani di un altro monarca
vizioso e corrotto. Lo so, lo so, ci sarà subito qualche anima bella che
griderà scandalizzato al giustizialismo, ma io razionalmente non anelo alla
ghigliottina, ma alla giustizia sociale quella si. Dico solo che di fronte a ciò che
ogni cittadino subisce tutti i giorni tra trasporti e sanità,e lentezze e guasti burocratici, le prime immagini
desideranti che si manifestano di fronte allo sfasciume, sono quelle dei
rotolamenti nella povere delle teste mozzate di chi ci amministra e delle grida feroci della gente che non ne può più. Le emozioni
purtroppo sono solo e sempre le emozioni e non possono essere che queste le immagini che mi sollecitano le dichiarazioni
dell’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella che di fronte al
fallimento del sistema trasporti in Campania, sul suo sito, non riesce a dire
altro che “bisogna accertare le responsabilità”. Lui non viaggia tutti i giorni
in Circumvesuviana o sui bus dell’EAV ( fallita), a lui non capiterà mai di
dover fare un bisognino in una ritirata di una qualsiasi stazione della
Circumvesuviana, o scendere dal treno perché i treni ne sono sprovvisti, anche
quelli nuovi,come è capitato invece al sottoscritto e trovarsi in un posto nel
quale si manifesta tutto il degrado possibile della perdita di ogni dignità
umana e dell’idea stessa del degrado e dei valori dell’occidente. A lui, come a
Caldoro e prima di loro il mirabolante assessore nonché professore emerito
universitario ( anche lui), Ennio
Cascetta e il magnifico e torvo Antonio Bassolino, per il quale si coniò
l’appellativo spagnolo seicentesco di governatore! Echi amplificati di
ridondanze barocco camorristiche che tuttora persistono. Ecco! Loro non sono
entrati mai in un cesso di una qualsiasi stazione della Circumvesuviana come è
capitato a me a Castellammare di Stabia stamattina , o a Ercolano un’altra
volta, cessi che si trovano su quella che si ritiene essere la tratta “ più elegante e ben tenuta” , si
fa per dire”, che è la Napoli- Sorrento. Così, quando finisci per l’entrarci
per necessità fisiologica, dopo aver atteso per l’eternità un treno che
arriverà dopo chilometrici ritardi e plurime soppressioni, quello nel quale si
precipitati è l’epitome dell’indecenza pura, l’inferno della ripulsa satanica,
la gora dell’eterno fetore, dove ogni dignità è perduta! Le foto che pubblico, mancano di dettagli
perché mi sono autocensurato deliberatamente, per rispetto di chi le avrebbe
viste, mentre le miasmatiche descrizioni olfattive, quelle, sono indescrivibili. In quel
momento ho pensato a quelle teste rotolare nella polvere e al cupio dissolvi di
una ordalia barbarica. Ho sperimentato su di me l’umiliazione dell’essere un
cittadino qualunque violentato nei suoi diritti più elementari. Ho pensato a
quello che si prova ad essere abbandonati a se stessi in un degrado senza limiti, senza legge
e senza controlli. Ho ricordato asettiche ed eleganti latrine olandesi che per
me erano un privilegio e che in quella terra sono la trita normalità. Mi sono
chiesto: perché a noi, a me, deve capitare tutto questo? Sulla stazione c’erano
anche alcuni mal capitati turisti giapponesi e alcuni italiani del nord che
hanno fatto la stessa mia esperienza. Ho chiesto al capostazione di poter
depositare – temporaneamente – le mie borse con la spesa nello spazio
della biglietteria: mi è stato risposto che non si poteva, perché se fosse
arrivata un’ispezione, lui poteva essere richiamato: anche lì le teste mozzate
sono riapparse nella mia visione picnolettica. Ma le ispezioni qualcuno le ha mai fatte veramente
nelle latrine della Circumvesuviana? Così, mogio, frustrato e rattristato,
ho cominciato a rapportare il declino e il degrado dei trasporti e della sanità
e di tutto il resto in Campania, come al declino e al degrado della dignità dei
cittadini e dei valori dell’occidente e alla tronfia ed ottusa gestione del
potere da parte dei Bassolino, dei Cascetta, dei Vetrella dei Caldoro che, mutatis muntandis continuano ad essere
scagionati e salvati, e continuano a pontificare a presiedere fondazioni a
insegnare in inutili quanto ormai improbabili università, là dove invece,
dovrebbero pagare per i danni prodotti e per gli orrori e gli abusi inflitti ai
cittadini. Poi, disgustato sono uscito pensando che in fondo, quel cesso della Circumvesuviana a Castellammare di
Stabia, stamattina, avrebbe forse potuto
rappresentare degnamente la quintessenza di tutte le amministrazioni e di tutti
gli amministratori che abbiamo avuto e che ancora abbiamo. Si, quel cesso era
ed è simile a questo potere amministrativo e politico. In quel cesso,
stamattina si è manifestata la degna
rappresentazione di un potere che, tra menzogne e ruberie, ha arricchito se
stesso e precipitato il paese, la Campania, tra palleggiamenti e scaricamenti
di colpe e mai assunte responsabilità, ai limiti estremi di ogni dignità umana.
Franco Cuomo – Coordinatore VAS –
Vico Equense-NA
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