Il territorio governato da squali
famelici e indifferenti alle ragioni dei più, di quelli che pagano le tasse e
non ricevono niente, anzi ricevono: strade piene di buche, percorsi pedonali
abbandonati all’incuria, spiagge privatizzate, tasse altissime per lo
smaltimento dei rifiuti, il peggio del peggio che ci si potrebbe aspettare da
una amministrazione pubblica. Di contro ai soliti pochi, anzi pochissimi, viene
dato tutto. E’ di qualche giorno fa il mio post sulla modifica del Piano Regolatore
per spalmarlo sull’ esigenze di tre albergatori che tra abusi e prevaricazioni si stanno mangiando il territorio, come se
questo fosse roba loro, come se gli spettasse di diritto. Così come se non
bastasse l’aver concesso a questi albergatori concessioni sugli arenili esauriti questi, i Comuni hanno dato in
concessione tratti di scogliere frangiflutti ai lidi balneari trascurando il
pericolo connaturato alla funzione di un’ opera che nasce per difendere il
litorale, il porto, l’abitato dalla furia del mare. E sembra esser diventato
ormai consuetudinario che la Commissione Paesaggio , la Soprintendenza, autorizzino
lavori simili. Ora tutti i sindaci si sono
presentati alla Regione per chiedere il risarcimento danni a seguito della
forte mareggiata di una settimana fa, presentato da quegli stessi ai quali è
stato concesso di costruire là dove non si sarebbe dovuto farlo, ma soprattutto
concedere. Non mi piace gioire delle disgrazie di nessuno, ma questi signori
sapevano bene che prima o poi il mare avrebbe preso quello che gli viene
sottratto e i sindaci che vanno a perorare la richiesta di risarcimento, non si
sentono in qualche modo responsabili di quanto è accaduto? Alla fine chi
ripristina prima o poi lo stato dei luoghi è il mare, o i fiumi tombati i quali si riprendono quello che gli viene
tolto. Allora si capisce bene quando parlo di squali famelici che pensano solo
ai loro affari anche quando chiedono che gli vengano dati i soldi, soldi che
paghiamo tutti noi, per far fronte ad un danno che era prevedibile. Non ha
parlato nessuno , né la minoranza consiliare, né il locale circolo del PD: nada
de nada. Questi soldi per i risarcimenti dei soliti noti privilegiati, sono
soldi che pagheremo tutti noi , tutta la
collettività. Quando avremo progetti a impatto zero come in Danimarca? Quando
gli amministratori la smetteranno di blaterare solo di turismo unidirezionale,
cioè solo dalla parte delle stesse persone? Ma soprattutto quando si
decideranno ad amministrare per il bene pubblico di tutti i cittadini? E
soprattutto quando avranno il coraggio di dire a questi”imprenditori” : “ hai
voluto investire su luoghi dove non potevi farlo per natura e conformazione
perché pericoloso e ora i soldi metticeli tu!”
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