Assessore Giunta Regionale: architetto Bruno Discepolo |
Stamattina al palazzo Serra di Cassano si
riuniranno in una assise pubblica intellettuali e ambientalisti per discutere e
soprattutto evidenziare i pericoli che si nascondono, neanche poi tanto,
nel nuovo disegno legge sul governo del
territorio che sarà presentato ad opera dell’architetto Bruno Discepolo, assessore all’urbanistica della Giunta De Luca.
Chi scrive non è nuovo a questi “disegni”
legati al mondo delle costruzioni, “disegni” che dietro l’apparente volto di
regolare e tutelare consumo di suolo e paesaggio sembrerebbero invece il
grimaldello per forzare le ormai inesistenti norme urbanistiche andate in
deroga a tutto, per ulteriori interventi costruttivi su un territorio già
ampiamente compromesso.
Attraverso questa legge, la Regione vorrebbe affermare che la qualità della concezione architettonica e l’inserimento di nuovi interventi edilizi e infrastrutturali secondo criteri di salvaguardia, innovazione e valorizzazione sostenibile del paesaggio naturale e di quello storico urbano, costituiscono un valore identitario e un patrimonio regionale e come tali rappresentano un diritto non comprimibile di tutti i cittadini.
Nel frattempo però in Regione Campania vige ancora il
Piano Casa Campania che doveva essere valido fino al 31 dicembre 2020 e che invece nel nuovo disegno sembrerebbe diventare definitivo. In pratica quelle domande che si potevano presentare fino al 31 dicembre del 2020 potrebbero presentarsi anche oltre questa data per la realizzazione di interventi che prevedono l’ampliamento fino al 20% degli edifici residenziali e il cambio di destinazione d’uso di quelli a destinazione produttiva, che possono quindi sfruttare la volumetria interna.
Il tutto – viene
presentato, lo ripeto,- come uno strumento di tutela del paesaggio e della “buona
architettura”, ma non è cosi.
Esso si presenta come un
testo unico e accorpa diverse leggi tra cui anche quella sui box interrati, in pratica, nel
disegno si tenterebbe di far passare
le aree sopra i box interrati come suoli già urbanizzati e quindi, secondo la
medesima legge, utilizzabili prioritariamente rispetto a quelli intonsi, sempre
nella ipocrita prospettiva di preservare il consumo di suolo.
In pratica,si
renderebbero quei suoli terreno edificabile. Questo sarebbe
un’ulteriore schiaffo al territorio soprattutto in Costiera Sorrentina, dove
molte di quelle aree che dovevano essere
ripiantumate sono rimaste sospese, nell’attesa di una legge come questa che ne
potesse consentire l’utilizzo edificabile con la giustificativa ipocrita di
risparmiare cosi il suolo agricolo che comunque nello stesso disegno di legge
non è tutelato, anzi.
Insomma un pateracchio
ad uso e consumo dei costruttori. Cosi
dopo 20 anni di millantate "garanzie"
che sui parcheggi sarebbe tornato tutto
"come prima o meglio di prima"
ora con questo disegno si configura la possibilità di utilizzare le centinaia di
aree soprastanti i parcheggi per” interventi migliorativi”.
Ma ancora più preoccupanti appaiono le disposizioni sugli interventi costruttivi, perché, questi, invece di essere limitati, con urgenza
specie in aree cosiddette sotto tutela, saranno
incentivati attraverso
interventi di demolizione e
ricostruzione, che possono ottenere un premio volumetrico fino al 35%, e quelli
di riqualificazione con contestuale delocalizzazione degli edifici situati
nelle aree a rischio sismico, idrogeologico e vulcanico.
Anche in quest’ultimo caso, il cosiddette bonus di
cubatura, in pratica un premio se realizzi al meglio più volumi, può arrivare
al 35%.
Questo
leggendo le 59 pagine dell’allegato
DGR 527,2019 . Ora VAS, farà un tentativo di presentare
osservazioni a questo disegno di legge aberrante, come già quelli precedenti
atti a scardinare e liquidare un PUT
ormai inesistente- si chiede fino a
quando si dovranno sentire ancora queste menzogne millantate per meccanismi di
protezione del paesaggio e del territorio ? Fino a quando dovremo ancora ascoltare
l’abuso e lo stupro del termine “paesaggio naturale “? . Questo disegno legge
si colloca- come un ulteriore strumento di sfascio -tra quelle normative che
non tutelano un bel niente tranne che l’interesse dei costruttori.
Forse
sarebbe meno ipocrita se da questi documenti si togliessero definitivamente i
termini di: tutela del paesaggio e di consumo di suolo. Quello che sta
accadendo a Vico Equense e in tutta la Costiera Sorrentina orma rappresenta
degnamente l’attuazione di questi disegni per il “governo “ del territorio. GRAZIE architetto Discepolo, Lei non poteva fare un regalo migliore al paesaggio della Sua città e della Sua terra!
Franco Cuomo , Coordinatore del Circolo VAS “Giovanni Esposito”,
di Vico Equense.
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