Un mio amico, qualche
settimana fa, mi disse che se la situazione del traffico in penisola è
insostenibile la colpa era degli ambientalisti che avrebbero fatto costruire la
galleria Seiano –Pozzano così com’è: non contestai, per buona educazione ma anche perché credo che non importi a nessuno
sapere la verità su quella mostruosità
manifesta espressione di pesanti errori di progettazione che non riguardano
solo i problemi di traffico, ma che e sollevarono
e ancora sollevano anche numerosi interrogativi sulla competenza dei dirigenti
delle società pubbliche responsabili, ANAS
tra tutte, meglio dire che sono stati
gli ambientalisti ai quali va la colpa di tutto. Vale la pena ricordare
che il giorno precedente all’apertura della galleria, i tecnici si resero conto
che gli autocarri oltre le otto tonnellate di massa complessiva non potevano
attraversare il tunnel e dunque furono costretti ad attraversare il centro
storico di Vico Equense, dove ancora oggi passano: un delirio
tecnico-gestionale che resterà senza responsabili e che da solo qualifica
l’intera operazione, altro che ambientalisti! Disse pure che finalmente avrebbero
modificato il PUT, il Piano Urbanistico Territoriale fatto dall’architetto
Alessandro Dal Piaz professore ordinario
di Progettazione urbanistica nonché responsabile scientifico per i problemi
urbanistico-paesaggistici e dal 2012 fa parte del Comitato Scientifico del
Parco Regionale dei Campi Flegrei.
Bene! E’ di qualche giorno la notizia che un
certo Alfonso Longobardi consigliere regionale
dottore in Economia e Commercio, Manager del centro diabetologico di
Castellammare di Stabia, ha approvato le modifica del più importante
strumento urbanistico della Costiera Sorrentina, con l’intento – a suo dire e
al dire di molti altri – di snellirne le procedure costruttive. Il tutto
elencato come: ammodernamento di strade, porti e approdi, costruzioni di opere
pubbliche quasi inutili ( leggi per esempio,ascensori per la marina di Vico).
Procedure semplificate per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei
fabbricati leggi ampliamenti e costruzioni ex novo in zone di vincolo urbanistico,
incluso l'adeguamento sismico. Nuove dimensioni per le aree da destinare ad
attrezzature pubbliche. Tutto questo per la gioia di sindaci e tecnici comunali
che da anni chiedono un allentamento dei rigidi vincoli urbanistici in vigore
dal 1987. Per i soliti ambientalisti
questo è un fatto molto grave: al di là delle competenze specifiche di chi ha
approvato queste modifiche, che sono molto discutibili ( per lo meno il PUT era stato fatto da un prof
di urbanistica) gli ambientalisti, i VAS – per intenderci- denunciano quello
che si configura essere l’ultimo atto della cementificazione selvaggia della
penisola Sorrentina, che a buon diritto- così come è diventata e ancora diventerà-
può dirsi già parte della megalopoli NASA ( Napoli-Salerno). La novità
più significativa dovrebbe consistere nell'adeguamento delle previsioni del Put
alla normativa nazionale, in parti colare a quel dpr 380 del 2001 che ha
ampliato la definizione degli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria dei fabbricati: così ristrutturare un immobile o adeguarlo alla normativa
antisismica sarà più facile. Più semplice l'iter amministrativo per il recupero
abitativo dei sottotetti, il reperimento di spazi per i parcheggi pertinenziali
e l'adeguamento dei fabbricati in vista del recupero del patrimonio edilizio
esistente. Nuove prospettive anche per la viabilità minore; il ddl prevede
l'eliminazione della norma che limita la sezione stradale a tre metri, lo
stradone del Rivo D’arco avrà la sua “dignità” di strada. Ecco, questa
nuova colata di cemento è stata chiamata “snellimento delle procedure” ed è
stata approvata all’unanimità nel silenzio di tutti, tranne dei soliti
ambientalisti di cui si dirà che sono responsabili anche di quest’altro scempio.
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