Stasera,
com'è solitamente faccio d'estate, apro le porte di casa mia per presentare
artisti e la loro arte. Casa mia è diventata col tempo una piccola pinacoteca
piena di opere di amici che hanno esposto da me,e che alla fine mi hanno
voluto lasciare un loro segno di affetto, e poi lavori miei. Stasera presento Ruben Staiano: 25
anni , intimista, visionario, per lui piante e fiori e alberi sono esseri
viventi al pari di tutti gli altri. EXTENSION OF REAL è il suo personale modo
di interagire col cosmo. La mia città è avara verso chi fa arte, è incolta e
rozza, è ossessionata da una idea becera di turismo la mia città pensa che
l'arte debba essere sempre funzionale a disegni e finalità che siano altre da
sé e dunque si deve fare una mostra perché arrivano i turisti, tu devi fare
arte così ti acquistano i turisti, insomma un’idea povera che esprime tutta la
pochezza del contesto. Ma non è così, qualsiasi forma d'arte, e la musica prima
di tutte ce lo insegna, vive per se stessa e per l'artista che la fa, perché
l'arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità ( Adorno) non ha
bisogno di produttività misurata, anche se i galleristi di oggi si sono
appiattiti sui livelli economici del capitalismo finanziario: OK, se vendi o riesci
a far vendere un tuo lavoro va bene, ma non è questa la ragione dell’arte e di
chi la fa. Stamattina un imprenditore affermato del mio paese, per il quale io
sono solo un testardo e vecchio ( ma lui è più vecchio di me) rompicoglione,
tra frasi fatte, o a effetto che solitamente usa sparare a raffica come fanno
gli imprenditori,con un linguaggio povero e stereotipo parlava di giovani che
fanno volontariato che dovrebbero amministrare la città. Ciò che mi colpisce in
lui è appunto il suo linguaggio. Il suo linguaggio è ossessionato dalla logica
del fare, una sorta di Briatore locale, appiattito sulla produttività degli
effetti e dunque sui soldi. L'ho invitato alla mostra stasera, per tentare di
fargli capire che c’è un modo diverso di pensare. Non verrà come sempre , perché
per lui quello che faccio è solo perdita di tempo, ma a casa mia stasera, come
da sempre, si parlerà una lingua diversa e questo vale non solo quando mi
occupo o parlo di arte ma anche quando parlo di ambiente. Ecco, stasera senza
bisogno di essere didascalici si vedrà quando il linguaggio dell'arte e dei
colori possa vibrare insieme alle pulsioni della natura e del cosmo.
Cultural studies,Queer/gender studies, urban anthropology,Conteporary Philosophy and contemporary art, politics, indipendent design, literature,art,gay life especially bears-people, electronic music,media studies. Questo blog non può essere considerato una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Pertanto, ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001, non può essere considerato un prodotto editoriale.
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