giovedì 6 aprile 2017

INTERVISTA RILASCIATA AD AGORA’, PUBBLICATA IL 1 APRILE 2017 USCITA COL TITOLO UN PO'INFELICE: " CINQUE,BUONOCORE IL CAOS PD E I GAY

Cinque-Buonocore rispettivamente ass.lavori pubblici e sindaco di Vico Equense
STRUTTURE IN FERRO SU SCOGLIERA FRANGIFLUTTI MARINA DI SEIANO
VIA ARCOLEO MARINA DI SEIANO
AXIDIE CABINE IN CEMENTO SUL DEMANIO




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Tutela del territorio. In questi ultimi mesi  ci sono state  scelte controverse: dalla delibera salva-Baldino, al progetto Axidie, alle concessioni demaniali sulla scogliera alla Marina di Seiano. C’è un rimedio a questo stato di cose?

Sono il coordinatore del circolo VAS “Giovanni Esposito”, se non ci fossero rimedi non farei quello che faccio, per un ambientalista ci sono sempre i rimedi. Quello che sta succedendo a Vico è semplicemente paradossale. Delibere che acquisiscono un manufatto abusivo in zona rossa per uso comunale, per farne cosa poi? Cabine in cemento alle Axidie, concessioni a costruire su scogliere frangiflutti, una di queste in zona rossa. Il rimedio C’è ed è la nostra Costituzione agli artt.42 e 43:” La proprietà è pubblica o privata”, dichiarando con ciò, che esistono due tipi di appartenenza: una proprietà collettiva demaniale dei cittadini, che per il fatto di appartenere a tutti è fuori commercio” e poi:mai dovrebbero essere privatizzati, demani, le spiagge i beni artistici e storici”, perché nel fare questo significa che si sta sottraendo ai cittadini beni che appartengono a loro a pieno titolo di sovranità”. Ecco basterebbe garantire il rispetto di questi due articoli senza essere per forza marxisti. C’è una anche una proprietà pubblica che appartiene alla collettività i cosiddetti beni comuni: il paesaggio è uno di questi, poi ci sono costruzioni monumentali come il castello per esempio, anche se è un enorme condominio, dovrebbe poter essere fruito anche dalla collettività, penso al parco interno, alla SS Trinità e Pardiso, ai demani che anche se sono passati alla gestione comunale vanno rispettati in quanto tali e non possono essere svenduti ai privati per interessi privati, né vincolati ad Aeternum,a soggetti che alla fine è come se ne fossero i proprietari né sottoposti a trasformazione con costruzioni.  Allora, che si favorisca il commercio va bene, ma che si rispettino innanzitutto anche i diritti di tutti i cittadini e la nostra Costituzione, anche per questo ho votato NO al referendum del 4 dicembre scorso.

Su molti interventi, gli ambientalisti denunciano, ma la Soprintendenza approva. Cosa significa?

La Soprintendenza, le Soprintendenze ormai sono enti svuotati di autonomia e asserviti ai politici di turno, svolgono un ruolo di copertura, un po’ come la parola democrazia usata sempre, ma nei fatti ormai non applicata da nessuna parte. La Soprintendenza interviene se un cittadino qualsiasi apre una finestrella in un centro storico o si allarga il bagno di casa sua, mentre poi tace sulla cementificazione di sentieri antichi o delle coste o su scempi paesaggistici come sta accadendo qui a Vico Equense. E’ un problema di esercizio del potere, è chiaro che le Soprintendenze sono sottoposte a pressioni che ne determinano le valutazioni, gli stessi rappresentanti che esse hanno presso i Comuni spesso sono utilizzati in questa direzione. Ma il punto però sono sempre le scelte e le finalità di chi amministra. La Soprintendenza può anche approvare, ma il nostro Comune non è retto dalla Soprintendenza ma da amministratori che ne dovrebbero essere i responsabili. Esiste una Commissione Edilizia Comunale Integrata (CECI), esiste un assessorato all’Urbanistica, esiste soprattutto un Sindaco e la volontà e le scelte di questo si trasformano poi in fatti precisi.

Depuratore. È la soluzione in grado di trasformare la Penisola in sito di eccellenza nel trattamento degli scarichi, come dice Raffaele Attardi de “La Grande Onda”, oppure siamo nella m ... come dice Gennaro Cinque? 

Ho già risposto a Gennaro Cinque dal mio blog, se siamo nella m… come elegantemente è abituato ad esprimersi forse lo siamo perché lui ha amministrato Vico Equense per più di vent’anni e ora fa anche l’assessore ai lavori pubblici che, per il sottoscritto, vuole dire essere il sindaco ombra. Il depuratore ora sta gia' funzionando in fase di test, ovvero sta  depurando. Di problemi ce ne sono ancora: la manutenzione, i controlli sul sito, il problema ENEL. I VAS  con altre associazioni, con interventi autonomi, di  Eco Onda e la Grande Onda hanno fatto due estati fa una  grossa pressione sulla Regione - ma,oggi  il depuratore funziona e questa sembrerebbe essere una buona cosa , naturalmente i comuni della Penisola Sorrentina devono attivarsi a dividere le acque bianche da quelle nere come è stato fatto qui a Vico Equense. Lavori, ci tengo a ricordarlo, iniziati e voluti dal centro sinistra col sindaco dr. Antonino Savarese , non certo dal sig. Gennaro Cinque che oggi fa l’ambientalista  per motivi che ignoro o sui quali dovrei avere argomenti  probanti per poterli elencare. Non avendoli, li ignoro. Ma certamente lui non può dire: “ io chiudo il depuratore”, non ha nessun diritto di farlo, per rispetto del mare.

Lei, tempo fa, ha detto che Vico Equense si è trasformata in Moiano marittima. Resta ancora di questa idea?

Non ho assolutamente nulla contro Moiano e i suoi cittadini che sono una comunità operosa e lavoratori instancabili. L’espressione era una semplice boutade provocativa per dire che eravamo amministrati da esponenti della zona alta di provenienza moianese. Anche se, nello specifico, io mi riferivo al caos di interventi edilizi sul territorio di Vico che la faceva somigliare e la fa tuttora somigliare al caos urbanistico edilizio di Moiano, che da questo punto di vista, non si può dire certo una città ordinata, per questo Moiano marittima.

Il suo giudizio su Gennaro Cinque è  sempre severo? 

Si sempre. E non è un fatto personalistico, perché io non conosco il signor Cinque. Io credo che sia una questione di stile. Un sindaco che fa il piacione, che usa modi confidenziali con tutti, che da pacche sulle spalle o ti offre il caffè potrebbe anche andar bene, ma il ruolo di sindaco non si esaurisce in questo. Un sindaco è il garante della legge e della Costituzione, un sindaco non confonde ruoli e funzioni, un sindaco non è un capocantiere sbracciato, un sindaco non dice sono un ignorante vantandosene, in Consiglio Comunale, non facendo nulla poi per non esserlo più ma continuando ad esserlo con arroganza in modo che poi, tutti gli ignoranti si vanteranno di essere e di rimanere tali come lui. Insomma un sindaco dovrebbe essere un buon esempio soprattutto e lui, per me, non lo è.

Espulsi sette iscritti dal Circolo Pd per vicinanza all’amministrazione. Tra questi il Presidente del Consiglio comunale, Massimo Trignano. Cosa ne pensa?

Il PD si trova a fare i conti con quanto succede nel PD nazionale: una diaspora infinita. Mi sembra, ma non vorrei sbagliarmi nel dire che anche il sindaco Buonocore si sarebbe definito del PD e sono molto vistose le simpatie di Gennaro Cinque per la giunta De Luca, e quello che è successo a Vivo Equense nelle ultime elezioni amministrative ne è la conferma. Si espelle Trignano, ma il punto è : chi espelle chi? Il circolo di Vico è commissariato, ma a me sembra che il commissario abbia simpatie più per chi amministra che per chi espelle, in questo in completa sintonia con il PD renziano. La verità è che il PD non è più niente, da sempre: un miscuglio di interessi personali dove si sono fuse le peggiori caratterizzazioni della vecchia democrazia cristiana e del vecchio partito comunista, mi riferisco al migliorismo di cui Napolitano è stato la peggiore incarnazione,  e sicuramente non rappresenta più una garanzia per la difesa delle disuguaglianze, dei diritti dei più deboli, dell’ambiente. Trovo patetico e anche risibile che un manipolo di vecchi iscritti al PD qui a Vico, tutte bravissime persone e in buona fede spero, in nome di non so quale purezza, voglia decidere chi debba o non debba essere iscritto. In un partito che non ha più nessuna connotazione ideale queste prese di posizione non hanno alcun senso.

Ma a Vico Equense cosa resta della sinistra?

Della sinistra a Vico Equense, come nel resto del paese Italia non resta più niente. Il termine stesso non dice più nulla. Sinistra e Destra molto spesso fanno le medesime cose, proprio per quello che ho detto nella risposta precedente. No decisamente non resta più niente della sinistra. Altra cosa invece è  parlare di difesa dei più poveri, dei meno garantiti, dei flussi migratori, di tutela ambientale, di equità sociale di democrazia vera. In televisione, non so chi, forse Matteo Richetti del PD, liquidò come  populismo le istanze di democrazia reale, dicendo che la nostra era una democrazia rappresentativa elettiva e dunque le regole del gioco sono quelle che abbiamo. Io posso sicuramente dire che già da un po’ con questa legge elettorale i cittadini non eleggono più nessuno e si finge di chiamarli a decidere perché di fatto sono degli autonominati dalle loro segreterie politiche  e che la nostra,per ritornare a quanto detto all’inizio è una democrazia svuotata e solamente apparente, un’ipocrisia politica insomma. Io credo molto nelle associazioni di volontariato, nelle associazioni ambientaliste, nel lavoro dei centri sociali, demonizzati da una propaganda di regime, in forme di comunitarismo e associazionismo dal basso. Ecco credo in questo, ma non definitelo di sinistra, vi prego.



Una valutazione sui primi 9 mesi di amministrazione Buonocore.

Non mi sono accorto di nulla. E’ stato fatto qualcosa? Io non mi sono accorto di niente! Abbiamo veramente cambiato sindaco e amministrazione?


L’amministrazione guidata da Benedetto Migliaccio ha provato ad inserire Vico Equense nella rete delle città della cultura. Cosa resta di quel tentativo?

Sono critico anche con quel tentativo. Vedete, la cultura o la si fa veramente o non la si fa. A Vico non si fa cultura e i tentativi fatti erano solo un modo ampolloso e abbastanza vuoto di fare propaganda. Quei convegni sul paesaggio per esempio, e quella pubblicazione copia/incolla delle più trite ovvietà sul paesaggio rurale potevano essere risparmiati: solo una vetrina, una passerella per personaggi inghiottiti dal nulla mentre la ricaduta su paese è stata zero. A Vico la programmazione culturale è inesistente, le cose che si fanno sono fatte da attori locali che – se va bene- quando guardano più in la del loro naso, si spingono fino a Napoli altrimenti ci si contenta di quelli locali.   


 Gli eventi come World Film Festival, Pizza a Vico e Festa a Vico fanno bene alla città?

Dipende cosa si intende per bene della città, col World Film Festival al World Film Festival ovvero la Mostra Internazionale del Cinema Sociale gli intenti sono buoni. Un festival che vuole coniugare la passione per il cinema dei giovani con importanti temi sociali . Alla fine però nel paese prevale il provincialismo paesano e purtroppo  anche tra chi organizza, per cui - come accadde l'anno scorso- tematiche, proiezioni e autori interessanti erano sacrificati in luoghi improbabili a ore improbabili, mentre alle passerelle si dava la più alta visibilità tra schiamazzi e culturame a basso costo. Questo è un discorso che si può accostare alla domanda precedente sulla cultura a Vico Equense.  Si confonde cultura e spettacolo che sono cose diversissime tra loro. Oppure il successo delle manifestazioni è commisurato alle mareee di gente che gira a vuoto per la città tra saltimbanchi, tammorre ( sempre con la solita pizzica salentina) bancarelle di cose inutili vendute senza scontrino fiscale e confusione il tutto spacciato per attività culturali. Vi confesso che tra primavera e estate ho l’impressione di vivere nell’entroterra vesuviano, che invece in certe scelte spesso è più raffinato di quello che si propone qui. Per l'altro evento, quello della pizza posso solo dire che a Vico si dà importanza solo al cibo, si pensa solo a mangiare,  si da spazio a ristoranti  e agriturismi anche qui spacciando tutto ciò per eccellenza vicana, ma se si eccettua qualche chef stellato, l’offerta culinaria di Vico è molto turistica e per niente  attenta alle tradizioni o alle innovazioni,è molto deprimente tutto ciò. Il bene della città per me è altro: crescita di senso civico, partecipazione, creazioni di impianti sportivi pubblici, dele sale cinematografiche e teatrali, una biblioteca curata e aggiornata, un turismo di qualità fatto di proposte di percorsi storico/culturali e soprattutto  una promozione culturale degna di questo nome. Ecco, questo per me è il bene della città.



La commissione pari opportunità è stata aperta alla comunità LGBT. Arcigay di Napoli ha parlato di scelta d'avanguardia. Qual è il suo giudizio? 

Era ora: ma questo oggi è avanguardia solo per l'Italia, visto che negli altri paesi la condizione LGBT non ha bisogno neanche più di organizzazioni che ne rappresentino i diritti visto che la società intera ne riconosce la totale parità con e come tutti gli altri cittadini; in Olanda, Germania, Spagna, Danimarca  non c’è bisogno di un riconoscimento perché le persone LGBT sono uguali agli altri cittadini. L'Italia purtroppo in questi ultimi anni è regredita socialmente e culturalmente . L'opinione pubblica attuale attraverso il degrado dei mezzi di informazione e della scuola è tendenzialmente fascista, per cui ben venga questa apertura, che ripeto, appare avanguardistica solo per un paese arretrato e povero come è l'Italia oggi


Franco Cuomo Coordinatore del circolo VAS (Verde Ambiente e Società, “Giovanni Esposito”, di Vico Equense




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