Cinque-Buonocore rispettivamente ass.lavori pubblici e sindaco di Vico Equense
STRUTTURE IN FERRO SU SCOGLIERA FRANGIFLUTTI MARINA DI SEIANO
VIA ARCOLEO MARINA DI SEIANO |
AXIDIE CABINE IN CEMENTO SUL DEMANIO |
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Tutela del territorio. In questi ultimi mesi ci
sono state scelte controverse: dalla delibera salva-Baldino, al progetto
Axidie, alle concessioni demaniali sulla scogliera alla Marina di Seiano. C’è
un rimedio a questo stato di cose?
Sono
il coordinatore del circolo VAS “Giovanni Esposito”, se non ci fossero rimedi
non farei quello che faccio, per un ambientalista ci sono sempre i rimedi.
Quello che sta succedendo a Vico è semplicemente paradossale. Delibere che
acquisiscono un manufatto abusivo in zona rossa per uso comunale, per farne cosa
poi? Cabine in cemento alle Axidie, concessioni a costruire su scogliere
frangiflutti, una di queste in zona rossa. Il rimedio C’è ed è la nostra
Costituzione agli artt.42 e 43:” La
proprietà è pubblica o privata”, dichiarando con ciò, che esistono due tipi di
appartenenza: una proprietà collettiva demaniale dei cittadini, che per il
fatto di appartenere a tutti è fuori commercio” e poi: “mai
dovrebbero essere privatizzati, demani, le spiagge i beni artistici e storici”,
perché nel fare questo significa che si sta sottraendo ai cittadini beni che
appartengono a loro a pieno titolo di sovranità”. Ecco basterebbe garantire il
rispetto di questi due articoli senza essere per forza marxisti. C’è una anche
una proprietà pubblica che appartiene alla collettività i cosiddetti beni
comuni: il paesaggio è uno di questi, poi ci sono costruzioni monumentali come
il castello per esempio, anche se è un enorme condominio, dovrebbe poter essere
fruito anche dalla collettività, penso al parco interno, alla SS Trinità e
Pardiso, ai demani che anche se sono passati alla gestione comunale vanno
rispettati in quanto tali e non possono essere svenduti ai privati per
interessi privati, né vincolati ad Aeternum,a
soggetti che alla fine è come se ne fossero i proprietari né sottoposti a trasformazione con costruzioni. Allora, che si favorisca il commercio va bene,
ma che si rispettino innanzitutto anche i diritti di tutti i cittadini e la
nostra Costituzione, anche per questo ho votato NO al referendum del 4 dicembre
scorso.
Su molti interventi, gli ambientalisti denunciano, ma
la Soprintendenza approva. Cosa significa?
La Soprintendenza, le Soprintendenze ormai sono enti svuotati di autonomia
e asserviti ai politici di turno, svolgono un ruolo di copertura, un po’ come
la parola democrazia usata sempre, ma nei fatti ormai non applicata da nessuna
parte. La Soprintendenza interviene se un cittadino qualsiasi apre una
finestrella in un centro storico o si allarga il bagno di casa sua, mentre poi
tace sulla cementificazione di sentieri antichi o delle coste o su scempi
paesaggistici come sta accadendo qui a Vico Equense. E’ un problema di esercizio
del potere, è chiaro che le Soprintendenze sono sottoposte a pressioni che ne
determinano le valutazioni, gli stessi rappresentanti che esse hanno presso i
Comuni spesso sono utilizzati in questa direzione. Ma il punto però sono sempre
le scelte e le finalità di chi amministra. La Soprintendenza può anche
approvare, ma il nostro Comune non è retto dalla Soprintendenza ma da
amministratori che ne dovrebbero essere i responsabili. Esiste una Commissione
Edilizia Comunale Integrata (CECI), esiste un assessorato all’Urbanistica,
esiste soprattutto un Sindaco e la volontà e le scelte di questo si trasformano
poi in fatti precisi.
Depuratore. È la soluzione in grado di
trasformare la Penisola in sito di eccellenza nel trattamento degli scarichi,
come dice Raffaele Attardi de “La Grande Onda”, oppure siamo nella m ... come
dice Gennaro Cinque?
Ho già risposto a Gennaro Cinque dal mio blog, se siamo nella m… come
elegantemente è abituato ad esprimersi forse lo siamo perché lui ha
amministrato Vico Equense per più di vent’anni e ora fa anche l’assessore ai
lavori pubblici che, per il sottoscritto, vuole dire essere il sindaco ombra. Il
depuratore ora sta gia' funzionando in fase di test, ovvero sta depurando. Di problemi ce ne sono ancora: la
manutenzione, i controlli sul sito, il problema ENEL. I VAS con altre associazioni, con interventi
autonomi, di Eco Onda e la Grande Onda
hanno fatto due estati fa una grossa
pressione sulla Regione - ma,oggi il
depuratore funziona e questa sembrerebbe essere una buona cosa , naturalmente i
comuni della Penisola Sorrentina devono attivarsi a dividere le acque bianche
da quelle nere come è stato fatto qui a Vico Equense. Lavori, ci tengo a
ricordarlo, iniziati e voluti dal centro sinistra col sindaco dr. Antonino
Savarese , non certo dal sig. Gennaro Cinque che oggi fa l’ambientalista per motivi che ignoro o sui quali dovrei
avere argomenti probanti per poterli
elencare. Non avendoli, li ignoro. Ma certamente lui non può dire: “ io chiudo il depuratore”, non ha nessun
diritto di farlo, per rispetto del mare.
Lei, tempo fa, ha detto che Vico Equense
si è trasformata in Moiano marittima. Resta ancora di questa idea?
Non ho assolutamente nulla contro Moiano e i suoi cittadini che sono una
comunità operosa e lavoratori instancabili. L’espressione era una semplice boutade provocativa per dire che eravamo
amministrati da esponenti della zona alta di provenienza moianese. Anche se,
nello specifico, io mi riferivo al caos di interventi edilizi sul territorio di
Vico che la faceva somigliare e la fa tuttora somigliare al caos urbanistico
edilizio di Moiano, che da questo punto di vista, non si può dire certo una
città ordinata, per questo Moiano marittima.
Il suo giudizio su Gennaro Cinque è
sempre severo?
Si sempre. E non è un fatto personalistico, perché io non conosco il signor
Cinque. Io credo che sia una questione di stile. Un sindaco che fa il piacione,
che usa modi confidenziali con tutti, che da pacche sulle spalle o ti offre il
caffè potrebbe anche andar bene, ma il ruolo di sindaco non si esaurisce in
questo. Un sindaco è il garante della legge e della Costituzione, un sindaco
non confonde ruoli e funzioni, un sindaco non è un capocantiere sbracciato, un
sindaco non dice sono un ignorante vantandosene, in Consiglio Comunale, non
facendo nulla poi per non esserlo più ma continuando ad esserlo con arroganza
in modo che poi, tutti gli ignoranti si vanteranno di essere e di rimanere tali
come lui. Insomma un sindaco dovrebbe essere un buon esempio soprattutto e lui,
per me, non lo è.
Espulsi sette iscritti dal Circolo Pd per
vicinanza all’amministrazione. Tra questi il Presidente del Consiglio comunale,
Massimo Trignano. Cosa ne pensa?
Il PD si trova a fare i conti con quanto succede nel PD nazionale: una
diaspora infinita. Mi sembra, ma non vorrei sbagliarmi nel dire che anche il
sindaco Buonocore si sarebbe definito del PD e sono molto vistose le simpatie
di Gennaro Cinque per la giunta De Luca, e quello che è successo a Vivo Equense
nelle ultime elezioni amministrative ne è la conferma. Si espelle Trignano, ma
il punto è : chi espelle chi? Il circolo di Vico è commissariato, ma a me
sembra che il commissario abbia simpatie più per chi amministra che per chi
espelle, in questo in completa sintonia con il PD renziano. La verità è che il
PD non è più niente, da sempre: un miscuglio di interessi personali dove si
sono fuse le peggiori caratterizzazioni della vecchia democrazia cristiana e del
vecchio partito comunista, mi riferisco al migliorismo di cui Napolitano è
stato la peggiore incarnazione, e
sicuramente non rappresenta più una garanzia per la difesa delle
disuguaglianze, dei diritti dei più deboli, dell’ambiente. Trovo patetico e anche
risibile che un manipolo di vecchi iscritti al PD qui a Vico, tutte bravissime
persone e in buona fede spero, in nome di non so quale purezza, voglia decidere
chi debba o non debba essere iscritto. In un partito che non ha più nessuna
connotazione ideale queste prese di posizione non hanno alcun senso.
Ma a Vico Equense cosa resta della sinistra?
Della sinistra a Vico Equense, come nel resto del paese Italia non resta
più niente. Il termine stesso non dice più nulla. Sinistra e Destra molto spesso
fanno le medesime cose, proprio per quello che ho detto nella risposta
precedente. No decisamente non resta più niente della sinistra. Altra cosa
invece è parlare di difesa dei più
poveri, dei meno garantiti, dei flussi migratori, di tutela ambientale, di
equità sociale di democrazia vera. In televisione, non so chi, forse Matteo
Richetti del PD, liquidò come populismo
le istanze di democrazia reale, dicendo che la nostra era una democrazia
rappresentativa elettiva e dunque le regole del gioco sono quelle che abbiamo.
Io posso sicuramente dire che già da un po’ con questa legge elettorale i
cittadini non eleggono più nessuno e si finge di chiamarli a decidere perché di
fatto sono degli autonominati dalle loro segreterie politiche e che la nostra,per ritornare a quanto detto
all’inizio è una democrazia svuotata e solamente apparente, un’ipocrisia
politica insomma. Io credo molto nelle associazioni di volontariato, nelle
associazioni ambientaliste, nel lavoro dei centri sociali, demonizzati da una
propaganda di regime, in forme di comunitarismo e associazionismo dal basso.
Ecco credo in questo, ma non definitelo di sinistra, vi prego.
Una valutazione sui primi 9 mesi di amministrazione
Buonocore.
Non mi sono accorto di nulla. E’ stato fatto qualcosa? Io non mi sono
accorto di niente! Abbiamo veramente cambiato sindaco e amministrazione?
L’amministrazione guidata da Benedetto
Migliaccio ha provato ad inserire Vico Equense nella rete delle città della
cultura. Cosa resta di quel tentativo?
Sono critico anche con quel tentativo. Vedete, la cultura o la si fa
veramente o non la si fa. A Vico non si fa cultura e i tentativi fatti erano
solo un modo ampolloso e abbastanza vuoto di fare propaganda. Quei convegni sul
paesaggio per esempio, e quella pubblicazione copia/incolla delle più trite
ovvietà sul paesaggio rurale potevano essere risparmiati: solo una vetrina, una
passerella per personaggi inghiottiti dal nulla mentre la ricaduta su paese è
stata zero. A Vico la programmazione culturale è inesistente, le cose che si
fanno sono fatte da attori locali che – se va bene- quando guardano più in la
del loro naso, si spingono fino a Napoli altrimenti ci si contenta di quelli
locali.
Dipende cosa si intende per bene della città, col World Film
Festival al World Film Festival ovvero la Mostra Internazionale del Cinema
Sociale gli intenti sono buoni. Un festival che vuole coniugare la passione per
il cinema dei giovani con importanti temi sociali . Alla fine però nel paese
prevale il provincialismo paesano e purtroppo
anche tra chi organizza, per cui - come accadde l'anno scorso-
tematiche, proiezioni e autori interessanti erano sacrificati in luoghi
improbabili a ore improbabili, mentre alle passerelle si dava la più alta
visibilità tra schiamazzi e culturame a basso costo. Questo è un discorso che
si può accostare alla domanda precedente sulla cultura a Vico Equense. Si confonde cultura e spettacolo che sono
cose diversissime tra loro. Oppure il successo delle manifestazioni è
commisurato alle mareee di gente che gira a vuoto per la città tra
saltimbanchi, tammorre ( sempre con la solita pizzica salentina) bancarelle di
cose inutili vendute senza scontrino fiscale e confusione il tutto spacciato
per attività culturali. Vi confesso che tra primavera e estate ho l’impressione
di vivere nell’entroterra vesuviano, che invece in certe scelte spesso è più
raffinato di quello che si propone qui. Per l'altro evento, quello della pizza
posso solo dire che a Vico si dà importanza solo al cibo, si pensa solo a
mangiare, si da spazio a ristoranti e agriturismi anche qui spacciando tutto ciò
per eccellenza vicana, ma se si eccettua qualche chef stellato, l’offerta
culinaria di Vico è molto turistica e per niente attenta alle tradizioni o alle innovazioni,è
molto deprimente tutto ciò. Il bene della città per me è altro: crescita di
senso civico, partecipazione, creazioni di impianti sportivi pubblici, dele
sale cinematografiche e teatrali, una biblioteca curata e aggiornata, un
turismo di qualità fatto di proposte di percorsi storico/culturali e
soprattutto una promozione culturale
degna di questo nome. Ecco, questo per me è il bene della città.
La commissione pari opportunità è stata
aperta alla comunità LGBT. Arcigay di Napoli ha parlato di scelta
d'avanguardia. Qual è il suo giudizio?
Era ora: ma questo oggi è avanguardia solo per l'Italia, visto
che negli altri paesi la condizione LGBT non ha bisogno neanche più di
organizzazioni che ne rappresentino i diritti visto che la società intera ne
riconosce la totale parità con e come tutti gli altri cittadini; in Olanda,
Germania, Spagna, Danimarca non c’è
bisogno di un riconoscimento perché le persone LGBT sono uguali agli altri
cittadini. L'Italia purtroppo in questi ultimi anni è regredita socialmente e
culturalmente . L'opinione pubblica attuale attraverso il degrado dei mezzi di
informazione e della scuola è tendenzialmente fascista, per cui ben venga
questa apertura, che ripeto, appare avanguardistica solo per un paese arretrato
e povero come è l'Italia oggi
Franco Cuomo Coordinatore del circolo VAS (Verde Ambiente e Società,
“Giovanni Esposito”, di Vico Equense
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