giovedì 31 luglio 2014

LAVORI IN PIENA NOTTE - RIVO D'ARCO

A tutti i Soloni locali, agli strateghi della politica, alle Pitonesse dell'opposizione attente osservatrici a distanza siete i servi silenti del sindaco Gennaro Cinque!
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Una sconfitta della legalità, l’ennesima in un paese ormai controllato dalle mafie . Gennaro Cinque sta facendo di testa sua – come sempre – e sta aprendo la strada di cantiere del Rivo D’Arco per farvi i passare le macchine da via Murrano per immeterle a monte sull’ex statale sorrentina per rendere più scorrevole il traffico nei weekend ed evitare intasamenti nella nuova galleria. Gennaro Cinque ha trovato appoggi in questo disegno da parte di Enti e Istituzioni ai quali non è mai importato niente di paesaggio e territorio. Qualche domenica fa, lo stesso sindaco sbracciato e sudato, dirigeva il traffico – bloccandolo di più- sul ponte di Seiano. Stasera stava dirigendo i lavori al buio in un cantiere che lavora di notte anche per accelerare i tempi, mentre betoniere pompavano cemento. I VAS hanno preparato una diffida e inviato la stessa a tutti gli enti in indirizzo, consapevoli che molti di questi avranno autorizzato questi lavori su un quasi abuso e dunque  si dovranno assumere serie responsabilità nel far diventare quella che era nata per essere una strada di cantiere larga tre metri, una strada carrozzabile, considerando seriamente i rischi di incidenti. Io mi assumo la responsabilità di scrivere che questa storia della galleria che si intasa a comando potrebbe essere stata una bella trovata ad arte per far partire questi lavori e, magari, giustificarne altri. Prendo atto dell’ennesima sconfitta dell’ambiente e del territorio in un paese ormai cieco, amministrato da un uomo che per gonfiare il suo ego e il suo narcisismo passerebbe anche sul corpo di sua madre. Ciò che è più deprimente è che non c'è più una briciola di opposizione, non c'è più nessuno che esca allo scoperto per contrastare questo energumeno che alla fine, oggettivamente, è quello che è questo paese.
Questo il testo della diffida:
RACCOMANDATA

Al Sig. Prefetto di Napoli dr. Antonio MUSOLINO
PREFETTURA MINISTERO DELL'INTERNO - DIP. P.S.
Prefettura Di Napoli
Piazza Del Plebiscito - 80132 Napoli (NA) 

Al dr. Eugenio Gebbia, Capo Compartimento ANAS
V.le Kennedy, 25 - 80125 Napoli


Al dr. Antonio Pentangelo
Piazza Matteotti, 1 80133 Napoli
Presidente della Giunta Provinciale di Napoli

Al dr. Alessandro Pennasilico
Procuratore Capo della PROCURA della Repubblica
Presso il Tribunale di Torre ANNUNZIATA

Alla DIREZIONE GENERALE PER 
I LAVORI PUBBLICI E LA PROTEZIONE CIVILE
Via De Gasperi, 28, Napoli, 80133

Al Comando della Stazione dei CARABINIERI
di Sorrento 

Al Comando della Polizia di Stato di Napoli
Di Napoli LORO SEDI

Ministero Generale delle Infrastrutture e dei Trasporti
Al Direttore Generale: Ing. Paolo DELLI VENERI
Direzione Generale Territoriale del Centro Sud
Via Argine, 422 - 80147 Napoli (NA)

e p.c. Al Sig. Sindaco del Comune di Vico Equense
Gennaro Cinque
Presso Casa Comunale
80069
Vico Equense (NA)

Oggetto: Diffida 

I

Il sottoscritto prof. Franco CUOMO, nella qualità di Coordinatore del Circolo VAS (Verdi Ambiente e Società) di Vico Equense espone quanto segue.

Sono giorni che la stampa locale riporta sempre con maggiore insistenza la notizia dell'imminente apertura al traffico veicolare della cosiddetta " strada di cantiere " del rivo d'arco. Tale eventuale apertura, pur subordinandola alle necessarie opere di pavimentazione e degli opportuni lavori di innesto a valle su via Murrano ed a monte sulla ex statale sorrentina, rappresenterebbe- è opinione di chi scrive - un vero " attentato alla pubblica e privata incolumità” in quanto la strada in questione manca dei basilari requisiti di sicurezza. 

E' opportuno ricordare che la strada in questione è larga mt.3,00 ed è sprovvista di piazzole di sosta / svincolo necessarie in caso di bisogno e pertanto ci troviamo di fronte ad un " BUDELLO" che in caso di incidente o avarie non offrirebbe nessuna possibilità di soccorso e di fuga per i malcapitati. 

Va ricordato anche, che l'uscita a monte è in forte pendenza ed in piena curva. 

Pertanto, si diffida per le proprie competenze le autorità in indirizzo a verificare quanto esposto ed adottare i provvedimenti del caso.

( prof. Franco CUOMO )

Vico Equense, 31 luglio 2014
Foto: LAVORI IN PIENA NOTTE - RIVO D'ARCO
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Una sconfitta della legalità, l’ennesima in un paese ormai controllato dalle mafie .  Gennaro Cinque sta facendo di testa sua – come sempre – e sta aprendo la strada di cantiere del Rivo D’Arco per farvi i passare le macchine da via Murrano  per immeterle a monte sull’ex statale sorrentina per rendere più scorrevole il traffico nei weekend ed evitare intasamenti nella nuova galleria. Gennaro Cinque ha trovato appoggi in questo disegno da parte di Enti e Istituzioni ai quali non è mai importato niente di paesaggio e territorio. Qualche domenica fa, lo stesso sindaco sbracciato e sudato, dirigeva il traffico – bloccandolo di più- sul ponte di Seiano. Stasera stava dirigendo i lavori al buio in un cantiere che lavora di notte anche per accelerare i tempi, mentre betoniere pompavano cemento. I VAS hanno preparato una diffida e inviato la stessa a tutti gli enti in indirizzo, consapevoli che molti di questi si dovranno assumere serie responsabilità nel far diventare quella che era nata per essere una strada di cantiere larga  tre metri, una strada carrozzabile, considerando seriamente i rischi di incidenti. Io mi assumo la responsabilità di scrivere che questa  storia della galleria che si intasa a comando  potrebbe essere stata una bella trovata ad arte per far partire questi lavori e, magari, giustificarne altri. Prendo atto dell’ennesima sconfitta dell’ambiente e del territorio in un paese ormai cieco, amministrato da un uomo che per gonfiare il suo ego e il suo narcisismo passerebbe anche sul corpo di sua madre. Ciò che è più deprimente è che non c'è più una briciola di opposizione, non c'è più nessuno che esca allo scoperto per contrastare questo energumeno. 

Questo il testo della diffida:
RACCOMANDATA

Al Sig. Prefetto di Napoli dr. Antonio MUSOLINO
PREFETTURA MINISTERO DELL'INTERNO - DIP. P.S.
Prefettura Di Napoli
Piazza Del Plebiscito - 80132 Napoli (NA) 

Al dr. Eugenio Gebbia, Capo Compartimento ANAS
 V.le Kennedy, 25 - 80125  Napoli
 

Al dr. Antonio Pentangelo
Piazza Matteotti, 1 80133 Napoli
Presidente della Giunta Provinciale di Napoli

Al dr. Alessandro Pennasilico
Procuratore Capo della PROCURA della Repubblica
Presso il Tribunale di Torre ANNUNZIATA

Alla DIREZIONE GENERALE PER 
I LAVORI PUBBLICI E LA PROTEZIONE CIVILE
Via De Gasperi, 28, Napoli, 80133

Al Comando della Stazione dei CARABINIERI
 di Sorrento 

Al Comando della Polizia di Stato di Napoli
Di Napoli  LORO SEDI

Ministero Generale delle Infrastrutture e dei Trasporti
Al  Direttore Generale: Ing. Paolo DELLI VENERI
Direzione Generale Territoriale del Centro Sud
Via Argine, 422 - 80147 Napoli (NA)

e p.c. Al Sig. Sindaco del Comune di Vico Equense
Gennaro Cinque
Presso Casa Comunale
80069
Vico Equense (NA)

Oggetto: Diffida  

  I

                 Il sottoscritto prof. Franco CUOMO, nella qualità di Coordinatore del Circolo VAS (Verdi Ambiente e Società) di Vico Equense espone quanto segue.

                   Sono giorni che la stampa locale riporta sempre con maggiore insistenza la notizia dell'imminente apertura al traffico veicolare della cosiddetta " strada di cantiere " del rivo d'arco. Tale eventuale apertura, pur subordinandola alle necessarie opere di pavimentazione e degli opportuni lavori di innesto a valle su via Murrano ed a monte sulla ex statale sorrentina,  rappresenterebbe- è opinione di chi scrive - un vero " attentato alla pubblica e privata incolumità” in quanto la strada in questione manca dei basilari requisiti di sicurezza. 

               E' opportuno ricordare che la strada in questione è larga mt.3,00 ed è sprovvista di piazzole di sosta / svincolo necessarie in caso di  bisogno e pertanto ci troviamo di fronte ad un " BUDELLO" che in caso di incidente o avarie non offrirebbe nessuna possibilità di soccorso e di fuga per i malcapitati. 
              
             Va ricordato anche, che l'uscita a monte è in forte pendenza ed in piena curva. 

          Pertanto, si diffida per le proprie competenze le autorità in indirizzo a verificare quanto esposto ed adottare i provvedimenti del caso.

                                                                      ( prof. Franco CUOMO )

Vico Equense, 31 luglio 2014
 VAS VERDI AMBIENTE E SOCIETA'

lunedì 21 luglio 2014

Facciamo a chi le spara più grosse!


Facciamo a chi le spara ancora più grosse: così la signora Beneduce favoleggia la riproposta della vecchia idea della dorsale sorrentina della zona alta, mentre il sindaco Gennaro Cinque  pensa ad un altro tunnel  da affidare all’ANAS che dovrebbe sbucare a Meta, nel frattempo l’ANAS si deve impegnare a trasformare la strada di cantiere del vallone del Rivo D’Arco in una strada carrozzabile, visto che non lo è, perché non ha piazzole di sosta, perché è stretta ( appena tre metri), perché ha pendenze troppo ripide. Siamo nei deliri da viabilità dopo il disastro annunciato dai tanto vituperati ambientalisti che sono sempre la causa di tutti i mali e dai cattivi comunisti degli anni ‘70 che avversarono, perdendo, il progetto realizzato ora e che disastrosamente sta evidenziando i suoi limiti strutturali oltre che quelli tecnici: accorgersi che i mezzi pesanti non possono attraversare la galleria, dopo averla finita e che dunque :autobus turistici e TIR, dovranno passare per il centro di Vico Equense è  stata la peggiore delle beffe che l’ANAS poteva mettere in atto! Queste dichiarazioni e queste nuove richieste di cantieri di viabilità mi fanno sospettare che  qui ci potrebbe essere  un disegno sotto che  -è opinione di chi scrive – potrebbe essere l’ultimo disegno criminale per la sopravvivenza e la sostenibilità ambientale della Penisola Sorrentina, se dovessero passare questi aberranti deliri, “della terra dove fiorivano i limoni di Gothe” non rimarrà più nulla. Un disegno per mettere in circolazione ancora milioni di euro, c ome se non bastassero ancora i 130 milioni di euro spesi per questo fallimento , un altro tunnel che dovrebbe perforare la montagna di Scutolo è sbucare a Meta, ovvero: aumentare i flussi di traffico e fare esplodere la città di Meta . Sentire la signora Beneduce dare man forte al sindaco  Gennaro Cinque quando afferma: “L’Anas ha voluto questo intervento che ha prodotto più problemi di quanti ne avrebbe dovuti risolvere. Ora cerchi una soluzione, a partire dall’apertura, in condizioni di sicurezza, della strada di cantiere utilizzata per i lavori al depuratore di punta Gradelle. Si tratta di un’alternativa viaria esistente e utilizzabile in tempi brevi” non sorprende: troppi sono gli interessi che potrebbero sollecitare la trasformazione di un abuso mostruoso in quel vallone, anche questo pagato caramente, in un altro viadotto  e più temibili per le sorti del territorio le dichiarazioni sostenute con estrema leggerezza dalla signora  quando rimpiange la mancata realizzazione della dorsale sorrentina : “Avrebbe decongestionato il traffico e avrebbe innestato un vero e concreto processo di sviluppo della zona alta della Penisola sorrentina. Il turismo, la principale componente dell’economia costiera, ne avrebbe avuto grande incentivo e giovamento. Certe misure a carattere domestico sono sicuramente utili, ma la Penisola sorrentina deve avere soluzioni decisive. Ma di opportunità mancate la politica regionale ne ha offerte tantissime. E chissà che il progetto della strada a mezza costa non possa essere recuperato. L’emergenza mobilità potrebbe trovare una soluzione definitiva”. La signora senza accorgersene usa sostantivi e aggettivi precisi per la penisola Sorrentina: soluzioni decisive e soluzione definitiva . Iinfatti se questi disegni dovessero realizzarsi  non esisterà più la Costiera Sorrentina , ma soltanto una serie di cittadine affogate dalle auto e distrutte dai miasmi delle emissioni di Co2. L’aria a Vico Equense era irrespirabile nei giorni in cui è stata chiusa la galleria, nel centro della città i decibel e le emissioni di gas di scarico hanno raggiunto livelli difficilmente sopportabili oltre che estremamente dannosi per la salute, qui non è più applicabile neanche il concetto, di per sé già discutibile, di mobilità sostenibile. Ora, a fronte di queste deliranti dichiarazioni , sembrerebbero che siano stati i VAS o gli ambientalisti “ isterici” ad aver prodotto tutto questo: a sentire parlare il sindaco Gennaro Cinque sembrerebbe così. I VAS invece denunciano proprio l’aggressione che si sta consumando nei confronti di un territorio che ormai sta dando segnali di inequivocabile saturazione : continuare in questa direzione è follia pura significa distruggere definitivamente ciò che resta e significa fare gli interessi di quei pochi attori, che intenderebbero lucrare ancora anche da un disastro prodotto dai loro stessi aberranti deliri e denunciato già da tempo da ambientalisti e da chi vide in quel progetto un fallimento annunciato.

Franco Cuomo – VAS- (Verdi Ambiente e Società)

Uccidono la democrazia partecipata

No al Parlamento dei nominati e alle riforme che limitano i referendum e uccidono la democrazia partecipata

Il Fatto Quotidiano
LE CONTRORIFORME dell'Italicum e del Senato delle Autonomie, concordate dal governo con il pregiudicato Silvio Berlusconi e il plurimputato Denis Verdini:
- consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi ideputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono l'elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con l'immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);
trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e l'informazione televisiva e stampata;
espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme).
DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate  – consapevolmente o meno – al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.
DICIAMO SÌ ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali che rispettino lo spirito dei Padri Costituenti del  1946-'48: restituendo ai cittadini il diritto di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa pubblica; tutelando le minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi di partecipazione diretta alla formazione delle leggi; limitando l'immunità parlamentare alle opinioni espresse e ai voti dati e abolendo i privilegi impunitari in materia di arresti, intercettazioni e perquisizioni; combattendo i monopòli e i conflitti di interessi, specie nel mondo della televisione e della stampa; ampliando l'indipendenza e l'autonomia dei poteri di controllo, dalla magistratura all'informazione.
Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano

domenica 20 luglio 2014

Faccio una proposta provocatoria. Chiudete la nuova galleria e riaprite solo la vecchia, le cose andranno sicuramente meglio di come stanno andando adesso.



La vicenda del tunnel di 5 km che va in blocco e la strettoia di Seiano che crea ingorghi mostruosi se non fosse così drammaticamente una beffa alla collettività per spreco di danaro e di tempo non meriterebbe commenti. Ancora una volta bisognerebbe chiedersi: chi sono i responsabili? Pagheranno in prima persona? Invece si leggono dichiarazioni del sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque che pensa di utilizzare una bretella ovvero la strada di cantiere del rivo D'Arco fuori ogni normativa di percorribilità su gomma . Ancora una volta proposte raffazzonate fatte da un sindaco che non è un urbanista o un ingegnere ma un venditore di mobili. Dove pensiamo fi andare in questo modo? Ricordo anni di lotte fatte col vecchio PCI contro la costruzione di quel tunnel, vinsero gli interessi economici di parecchi squali politici che stannoancora in giro, ed ecco dopo 32 anni cosa ci troviamo: mezzi pesanti che attraversano il centro del paese, e flussi cresciuti di traffico e di smog e il sindaco che propone di spendere altri soldi per ricostruire una strada abusiva fuori, norma e fuori quota con la speranza di sgorgare l'uscita del tunnel di Seiano . Se dovesse passare questa idea scellerata prevedo Ingorghi mostruosi nel centro di Vico Equense perché comunque si creerà un tappo all'altezza delle Cavottole. Proponesse invece, questo sindaco tuttofare male, il divieto di auto per la marina di Seiano o la tassazione per chi utilizza le auto private nel weekend, come avviene neelle città civili di mezzo mondo al fine di ridurre traffico e inquinamento e provvedesse a sostituire le auto private con un sistema di navette dal centro di vico Equense. Renzo Piano, che non è certo Gennaro Cinque , ha condannato da tempo e estromesso dai 
suoi progetti, viadotti , tunnel e parcheggi interrati, scegliendo come filosofia progettuale la direzione della diminuzione dell'uso delle auto a Gennaro Cinque e ai suoi assessori e consiglieri evidentemente nessuno lo ha detto ancora !

Faccio una proposta provocatoria. Chiudete la nuova galleria e riaprite solo la vecchia,la nuova rimarrà come tante altre opere inutili a testimoniare della becera inefficienza e incompetenza di tanti tra tecnici dell'ANAS e politic di questo paese distrutto, le cose andranno sicuramente meglio di come stanno andando adesso.

venerdì 18 luglio 2014

VICO EQUENSE: IL PAESE DOVE UN SINDACO PADRONE INTERPRETA LE LEGGI VIGENTISUL PAESAGGIO A SUO USO E CONSUMO


CHE OGNUNO IN QUESTO PAESE SI ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITA'

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QUESTO MURO E' IN PERFETTE CONDIZIONI E PER ALTRO ANCHE MOLTO BELLO! PERCHE' SOSTITUIRLO CON UNA RINGHIERA DI FERRO? 






CHE COS'HA CHE NON VA QUESTO MURO !?!?!? CI SPIEGHI E CI MOTIVI IL SINDACO ESTETA IL PERCHE' DI UNA RINGHIERA ANONIMA?

lunedì 14 luglio 2014

IL PATTO DEL NAZARENO




Luglio 2014, 13:32 | Politica
Il patto del Nazareno si chiama così perché fatto in via del Nazareno a Roma, dove  grazie ai soldi pubblici sopravvive la sede del PD. Pur non avendo nulla di sacro imputabile a Nostro Signore, il Patto ha comunque delle proprietà ultraterrene. Nessuno lo ha mai letto, però tutti sanno che esiste, anche se non si sa cosa contiene. E' un patto segreto tra due gentiluomini, uno dei quali CONDANNATO, che per motivi di riservatezza e forse di sicurezza nazionale, non vogliono rendere noto. Il posto più adeguato, per via del nome sarebbbe stata la vecchia sede del PCI in via delle Botteghe Oscure. Però, anche se del Patto non si sa NULLA, ogni negoziazione elettorale ricade o deve ricadere nel perimetro DI QUESTO Patto del Nazareno. Il problema è che nessuno conosce questo perimetro e neppure un singolo articolo del suddetto Patto che sta sempre più prendendo un alone leggendario, come certi testi antichi. E' un testo segreto che riguarda tutti, ma inconoscibile. Chissà cosa contiene? In mancanza di un accesso diretto al nuovo testo della democrazia pregiudicata, non si possono che avanzare congetture. A pensar male si fa peccato e allora si pecchi senza freni. Il Patto garantisce che il noto CONDANNATO non finisca in galera e che possa sperare nella grazia. Garantisce inoltre che le aziende del noto CONDANNATO siano tutelate dallo Stato. Garantisce che il partito del noto CONDANNATO rimanga sotto il suo assoluto controllo con l'eliminazione delle preferenze. Insomma: il Patto è un salvancondotto per il fondoschiena di Berlusconi che in cambio garantisce il suo appoggio al governo e al disegno reazionario e controriformista di Giorgio Napolitano. Un suggerimento ai forzisti: vendetevi da soli, invece che farvi vendere dal noto CONDANNATO. Ci guadagnerete e non farezte la figura di poveri mentecatti.

giovedì 10 luglio 2014

CIRCUMVESUVIANA: perché invece delle solite esternazioni non cadono le teste dei dirigenti?



Leggo da più giorni, “bollettini di guerra” circa la circumvesuviana, mi ritengo un fortunato a non prenderla più dopo aver usufruito per quasi quarant’anni dei suoi disservizi in crescita esponenziale negli ultimi due anni. Avrebbero dovuto darmi, insieme alla pensione, una indennità di rischio per ogni anno di sopravvivenza  sulla tratta Vico Equense –Napoli, a me, come a tanti altri poveri cristi. Ritengo però, questo reportage giornaliero sullo schifo della peggiore linea ferroviaria europea, un esercizio inutile , una cosa che non serve a nessuno: né ai poveri utenti, per la maggior parte turisti sprovveduti ( sulla linea Sorrento-Napoli), studenti e pendolari lavoratori, che poveracci sanno bene cosa passano su quell’inferno, né fa un baffo ai dirigenti inutili che intascano i loro lauti stipendi rimanendo ai loro posti di comando, tutt’al più alternando poltrone  e uffici. Leggevo l’altro giorno di vandali domenicali che sfasciano vagoni e porte creando il terrore tra i malcapitati che ancora inconsapevoli si arrischiano a prendere un treno della circum di domenica, un’esperienza che ho vissuto non una volta, ma svariate volte sulla mia pelle, leggevo di richieste di vigilantes fatte dai sindaci della zona sorrentina, da sistemare nei vagoni come servizio di scorta e pattugliamento delle stazioni nei weekend. Io, su questi atti di vandalismo ho perplessità e dubbi, nel senso che mi sembrerebbero gesti quasi fatti su commissione, ma è una mia opinione, sia ben chiaro. Puntualmente, il lunedì mattina per milioni di pendolari non ci sono più treni, perché sarebbero stati distrutti o vandalizzati la domenica prima. Insomma, un cane che si morde la coda. Ho letto di un accorato grido di sdegno del deputato del PD onorevole signora Luisa Bossa, che avrebbe portato in Parlamento la “questione circumvesuviana”. Ebbene, credo che tutto questo “cicaleggio” giornalistico, che ormai continua uguale a se stesso da svariati anni, non serva che ad alimentare una retorica pseudo informativa che ormai ha stufato tutti quelli che gioco forza sono costretti ancora a prendere questi treni e ha stufato tutti quelli che hanno trovato mezzi alternativi per raggiungere la città e dunque, felicemente se ne strafregano e a ragione. In tutti questi articoli letti da anni, in tutte queste edificanti prese di posizione dei politici, non ultima quella della deputata del PD, non una sola volta e sottolineo una sola volta – che abbia letto dei nomi e cognomi di responsabili della Circumvesuviana che abbiano pagato di persona per i danni inferti a milioni di cittadini tutti i giorni.  Chessò, ci sarà stato un responsabile della manutenzione o uno del materiale ferroviario, un dirigente preposto al parco vagoni ma anche il Dirigente attutto Nello Polese, messo dal Presidente regionale Caldoro, come già Cascetta lo fu per Bassolino. Ecco, in questo sfasciume barbarico della peggiore ferrovia d’Europa è  assordante il silenzio di Nello Polese, l’amministratore unico dell’EAV – Ente Autonomo Volturno – la società definita holding dei trasporti della Regione Campania con un capitale di oltre 62 milioni di euro interamente versati e che ha una mission aziendale specifica che opera soprattutto lungo 3 direttrici strategiche, come si legge sul sito web della circum. Mai una volta che qualcuno abbia fatto i nomi e cognomi. Ora mi chiedo: perché gli articoli giornalistici che leggo e le esternazioni di deputati parlano della Circumvesuviana sempre come se si trattasse di una categoria astratta? Perché i giornalisti non chiamano in ballo i responsabili e, non lo fa neppure l’onorevole Bossa o qualche altro politico? Nello Polese, docente universitario, ma anche politico socialista che è stato sindaco di Napoli dal 1990 al 1993, dovrebbe spiegare ai cittadini-utenti che cosa sta facendo o cosa ha fatto, come ha operato e soprattutto come ha vigilato e come vigila, a chi ha risposto in questi anni se, come appare evidente, non sono stati gli utenti l’obiettivo primario degli interessi aziendali e a seguire il personale dell’Azienda? Le assunzioni che sono state fatte, gli incarichi conferiti, gli appalti e gli acquisti fatti, anche quelli delle cosiddette ferrovie di ultima generazione che sono completamente inadatte a viaggiare sui binari della Circumvesuviana, le vogliamo conoscere o no? L’ing. Polese dovrebbe rispondere e con lui i responsabili delle singole società e dei settori e dei singoli servizi definiti presuntuosamente strategici per l’attività di questa super holding sfasciata che però mangia ancora soldi a palate per i disservizi che stanno sotto gli occhi di tutti. Perché chi scrive dei disastri della circumvesuviana non scrive di tutto questo e soprattutto, i politici che possono, perché invece di farsi domande come farebbe la storica “ casalinga di Voghera” o una “sciura” qualsiasi, non tirano in ballo i caimani che gestiscono, traendone ancora profitto, questo scandalo vergognoso che azzera la dignità di ogni essere umano costretto ad usufruirne?  In questo paese le teste non saltano mai – per carità di Dio – parlo in senso metaforico- non in senso reale. In senso reale sappiamo solo accettare di far saltare quelle dei Palestinesi o di qualche altro popolo dannato della terra. I dirigenti in Italia rimangono sempre al loro posto coperti dalle “solite” immunità e impunità.

Franco Cuomo VAS-Verdi Ambiente e Società

martedì 8 luglio 2014

Vico Equense il paese di Gennaro Cinque: paese della cuccagna per clientes e amici






Sfoglio con pigrizia le notizie on line che riguardano il mio paese: troneggia la mega smargiassata dell’abbattimento dell’ecomostro ALIMURI, un altro mega affare da consumersi ai danni dell’erario pubblico . Una conferenza di servizi richiesta dal nuovo, dirigente dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Paola De Maio e una mega scoperta di mostro abusivo da parte dell’ ing. Antonio Elefante, che  potrebbe palesarsi  essere  l’ennesimo affare per le tasche di qualche privato, per poi fare un maxi complesso balneare sotto quella montagna dirupata e dirupante.  Continuo, e leggo di una ringhiera da farsi presumibilmente dallo Sporting alla Villetta, ho già notato lungo la Raffaele Bosco uno scorrere di ringhiere di ferro brutte e povere che stanno sostituendo gli antichi muretti che forse meritavano interventi di restauro e non demolizioni quale sarà la ditta favorita in questa ringhierata generale?  La ringhiera in questione  avrebbe la finalità – secondo il sindaco esteta Gennaro Cinque – di far vedere il paesaggio  di arbusti infestanti composto da Ailanthus altissima (Alianto), meglio conosciuti come “ fetielli”, perché puzzano e un dirupo che una volta era coltivato a terrazze con ulivi. Non una parola sul mare fognatura, dove sono in parecchi che scaricano abusivamente, non una parola sulla frana sotto il Vescovado che solo per un miracolo ( è caduta nella notte tra domenica e lunedi) non ha ammazzato nessuno, non una parola sulla gestione ormai privatistica di molti tratti di litorale dati “in concessione” ( è un eufemismo ) a gente, di solito famiglie, che pagando cifre vergognosamente basse realizzano guadagni incredibili in soli due mesi effettuando una vera e propria rapina del territorio, quando sarebbe stato più civile e coraggioso per un comune costiero decidere di gestire a livello comunale tutti gli arenili controllando prezzi e togliendo il monopolio a queste famiglie che ormai sono convinte di essere diventate le proprietarie di quei tratti di spiaggia dove, tra le altre cose, hanno cementificato, posto cancelli e ringhiere e orridi baldacchini dove si cucina di tutto ( senza controlli igienici). Che paese è ormai diventato Vico Equense? Il paese della cuccagna dove il mago di OZ Gennaro Cinque come un caterpillar spazza via tutto: leggi, regolamenti per l’uso degli spazi pubblici, normative sul paesaggio e sulla tutela dei centri storici . Non una sola voce contraria, non un’azione degna di rilievo per frenare questa pragmatica ad uso dei clientes e delle loro tasche. risultato? Un paese che apparentemente sembra migliore di qualche anno fa, ma solo per uno sguardo distratto e passeggero, ma che invece in realtà si è imbruttito e involgarito, dove si ha la pretesa di fare un cine festival e non c’è un cinema, dove non esiste un centro sportivo o una palestra comunale, dove non c’è una piscina pubblica. Allora a tutti quelli che pensano che questo posto stia migliorando io mostro il lato B di Vico Equense. Ha ragione Peppe Dilengite, che è stato anche sindaco di questo posto quando commentando un mio post sulla frana scrive:” Strage evitata per miracolo .Le opere necessarie per la messa in sicurezza del costone e per quelle a mare di protezione della falesia , furono finanziate con cinque milioni di euro nel 2004 , di questi cinque milioni uno è stato speso per delle reti che non tengono, e la scogliera soffolta non è sufficiente a proteggere il piede della costa dai marosi . Il resto dei soldi sono scomparsi . Forse una seria politica di protezione del territorio invece delle altisonanti dichiarazioni sulla presunta demolizione del mostro dell'Alimuri servirebbe di più alla nostra città. Propongo di investire i soldi stanziati per la demolizione del mostro di Alimuri nel salvataggio del costone sottostante la Cattedrale” e io propongo invece di regolamentare l’uso delle concessioni balneari e di non toccare il muro che dallo Sporting va alla Villetta Paradiso : quella ringhiera non serve a niente ma soprattutto, quella ringhiera – che il sindaco Gennaro Cinque – lo voglia o no sarebbe l’ennesima aggressione indebita e manomissione del centro antico del paese, contrio la quale la Soprintendenza non può far finta di niente.

Franco Cuomo VAS ( Verdi Ambiente e Società ) 

venerdì 4 luglio 2014

CHE SENSO HA OGGI UNA LEGGE SUI PARCHEGGI INTERRATI DOPO DIECI ANNI DI DEVASTAZIONI TERRITORIALI CONSENTITE DA UNA LEGGE FATTA DAGLI STESSI CHE ORA NE CHIEDONO IL CONTROLLO




“ I tecnici della regione Campania hanno iniziato a “studiare” la proposta di legge antiboxlandia presentata dal consigliere del Partito Democratico Antonio Marciano”, la notizia è riportata su Metropolis di venerdì 4 luglio. Credo ci sia stata anche una sentenza del Consiglio di Stato che avrebbe decretato l'illegittimità di quei parcheggi costruiti in difformità del PUT, una tesi che lo scomparso ingegnere Esposito e il sottoscritto abbiamo sempre sostenuto. In Italia la legalità arriva sempre dopo.Se penso che i VAS a Vico Equense cominciarono questa battaglia dieci anni fa, nel silenzio e spesso nella totale concordanza di quelli che erano i partiti di opposizione di allora, con le amministrazioni che rilasciavano autorizzazioni a costruire a tutto spiano, con una legge regionale voluta e votata dal centro sinistra di allora . Dieci anni nei quali il territorio da Vico Equense a Massalubrense è stato sventrato: interi agrumeti distrutti, centri storici scempiati, vigneti antichi divelti per fare largo alle ruspe e alle colate di cemento. Inoltrammo il sottoscritto e lo scomparso ingegnere Giovanni Esposito ben tre lettere al procuratore aggiunto della Repubblica di Torre Annunziata Raffaele Marino per avere la conferma o meno della battaglia di legittimità, che il circolo stava combattendo relativamente alle concessioni e ai permessi a costruire rilasciati a Vico Equense ,in occasione di una richiesta inoltrata a tutti i comuni sorrentini, di uno screening voluto dall’allora procuratore per verificare la legittimità o meno delle autorizzazioni. Non se n’ è saputo più nulla. Una richiesta che i VAS avevano inoltrato alla Procura anche nella derisione di avvocati che sostenevano il contrario, nel frattempo le ruspe andavano avanti celermente. Oggi, a fatti compiuti, leggere di questa proposta di legge presentata dal consigliere regionale del Partito Democratico francamente , dieci anni dopo lo strazio del territorio è veramente uno schiaffo all’intelligenza e all’impegno di chi per anni ha denunciato e combattuto la più violenta aggressione all’ambiente fatta dalla speculazione edilizia pari solo a quella degli anni ’60, una battaglia combattuta solo dalle associazioni ambientaliste VAS e WWF in Penisola Sorrentina che chiedevano l’incostituzionalità di quella aberrante Legge Regionale voluta dal centro sinistra,nell’isolamento delle cosiddette forze politiche di opposizione. Oggi, nessuna legge restituirà più ciò che è stato distrutto, ma in più mi chiedo: si accerteranno mai le legittimità di tutti quei parcheggi interrati che oggi sono aperti pur non avendone l’agibilità? O di quelli che non hanno ottemperato al ripristino del verde ? E se dovesse uscire – col senno di poi – una sentenza che ribadirà l’illegittimità dei parcheggi costruiti in difformità del PUT? E’ un vizio tutto italiano questo: i palazzinari si riscoprono ambientalisti dopo aver edificato palazzi, i costruttori pensano alle sorti del territorio dopo averlo devastato, i politici del PD danno fondo alla loro “sensibilità” verso il territorio dopo aver prodotto leggi che ne hanno permesso lo scempio. Io come ambientalista, prendo le distanze da questa ipocrisia imperante, da questa politica consociata e da questo corso degli eventi che consacra ormai un pensiero unico dominante. Quelli come me, o come chi come me combattono ancora battaglie contro il conformismo dilagante, sono forse stati sconfitti per ora da questa storia ma di certo, in questa storia, veri sconfitti sono l’ambiente e il territorio della Costiera Sorrentina.



Franco Cuomo Circolo VAS Vico Equense