Leggo da più giorni, “bollettini
di guerra” circa la circumvesuviana, mi ritengo un fortunato a non prenderla
più dopo aver usufruito per quasi quarant’anni dei suoi disservizi in crescita
esponenziale negli ultimi due anni. Avrebbero dovuto darmi, insieme alla
pensione, una indennità di rischio per ogni anno di sopravvivenza sulla tratta Vico Equense –Napoli, a me, come
a tanti altri poveri cristi. Ritengo però, questo reportage giornaliero sullo
schifo della peggiore linea ferroviaria europea, un esercizio inutile , una
cosa che non serve a nessuno: né ai poveri utenti, per la maggior parte turisti
sprovveduti ( sulla linea Sorrento-Napoli), studenti e pendolari lavoratori, che
poveracci sanno bene cosa passano su quell’inferno, né fa un baffo ai dirigenti
inutili che intascano i loro lauti stipendi rimanendo ai loro posti di comando,
tutt’al più alternando poltrone e
uffici. Leggevo l’altro giorno di vandali domenicali che sfasciano vagoni e
porte creando il terrore tra i malcapitati che ancora inconsapevoli si
arrischiano a prendere un treno della circum di domenica, un’esperienza che ho
vissuto non una volta, ma svariate volte sulla mia pelle, leggevo di richieste
di vigilantes fatte dai sindaci della zona sorrentina, da sistemare nei vagoni
come servizio di scorta e pattugliamento delle stazioni nei weekend. Io, su
questi atti di vandalismo ho perplessità e dubbi, nel senso che mi
sembrerebbero gesti quasi fatti su commissione, ma è una mia opinione, sia ben
chiaro. Puntualmente, il lunedì mattina per milioni di pendolari non ci sono
più treni, perché sarebbero stati distrutti o vandalizzati la domenica prima.
Insomma, un cane che si morde la coda. Ho letto di un accorato grido di sdegno
del deputato del PD onorevole signora Luisa Bossa, che avrebbe portato in Parlamento
la “questione circumvesuviana”. Ebbene, credo che tutto questo “cicaleggio” giornalistico,
che ormai continua uguale a se stesso da svariati anni, non serva che ad
alimentare una retorica pseudo informativa che ormai ha stufato tutti quelli
che gioco forza sono costretti ancora a prendere questi treni e ha stufato
tutti quelli che hanno trovato mezzi alternativi per raggiungere la città e
dunque, felicemente se ne strafregano e a ragione. In tutti questi articoli
letti da anni, in tutte queste edificanti prese di posizione dei politici, non
ultima quella della deputata del PD, non una sola volta e sottolineo una
sola volta – che abbia letto dei nomi e cognomi di responsabili della
Circumvesuviana che abbiano pagato di persona per i danni inferti a milioni di
cittadini tutti i giorni. Chessò, ci
sarà stato un responsabile della manutenzione o uno del materiale ferroviario,
un dirigente preposto al parco vagoni ma anche il Dirigente attutto Nello Polese, messo dal
Presidente regionale Caldoro, come già Cascetta lo fu per Bassolino. Ecco, in
questo sfasciume barbarico della peggiore ferrovia d’Europa è assordante il silenzio di Nello Polese,
l’amministratore unico dell’EAV – Ente Autonomo Volturno – la società definita
holding dei trasporti della Regione Campania con un capitale di oltre 62
milioni di euro interamente versati e che ha una mission aziendale specifica che opera soprattutto lungo 3
direttrici strategiche, come si legge sul sito web della circum. Mai una volta
che qualcuno abbia fatto i nomi e cognomi. Ora mi chiedo: perché gli articoli
giornalistici che leggo e le esternazioni di deputati parlano della
Circumvesuviana sempre come se si trattasse di una categoria astratta? Perché i
giornalisti non chiamano in ballo i responsabili e, non lo fa neppure l’onorevole
Bossa o qualche altro politico? Nello Polese, docente universitario, ma anche
politico socialista che è stato sindaco di Napoli dal 1990 al 1993, dovrebbe spiegare
ai cittadini-utenti che cosa sta facendo o cosa ha fatto, come ha operato e
soprattutto come ha vigilato e come vigila, a chi ha risposto in questi anni
se, come appare evidente, non sono stati gli utenti l’obiettivo primario degli
interessi aziendali e a seguire il personale dell’Azienda? Le assunzioni che
sono state fatte, gli incarichi conferiti, gli appalti e gli acquisti fatti,
anche quelli delle cosiddette ferrovie di ultima generazione che sono
completamente inadatte a viaggiare sui binari della Circumvesuviana, le
vogliamo conoscere o no? L’ing. Polese dovrebbe rispondere e con lui i
responsabili delle singole società e dei settori e dei singoli servizi definiti
presuntuosamente strategici per l’attività di questa super holding sfasciata
che però mangia ancora soldi a palate per i disservizi che stanno sotto gli
occhi di tutti. Perché chi scrive dei disastri della circumvesuviana non scrive
di tutto questo e soprattutto, i politici che possono, perché invece di farsi
domande come farebbe la storica “ casalinga di Voghera” o una “sciura” qualsiasi, non tirano in ballo i
caimani che gestiscono, traendone ancora profitto, questo scandalo vergognoso
che azzera la dignità di ogni essere umano costretto ad usufruirne? In questo paese le teste non saltano mai – per
carità di Dio – parlo in senso metaforico- non in senso reale. In senso reale
sappiamo solo accettare di far saltare quelle dei Palestinesi o di qualche
altro popolo dannato della terra. I dirigenti in Italia rimangono sempre al
loro posto coperti dalle “solite” immunità e impunità.
Franco Cuomo VAS-Verdi Ambiente e
Società
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