lunedì 21 luglio 2014

Facciamo a chi le spara più grosse!


Facciamo a chi le spara ancora più grosse: così la signora Beneduce favoleggia la riproposta della vecchia idea della dorsale sorrentina della zona alta, mentre il sindaco Gennaro Cinque  pensa ad un altro tunnel  da affidare all’ANAS che dovrebbe sbucare a Meta, nel frattempo l’ANAS si deve impegnare a trasformare la strada di cantiere del vallone del Rivo D’Arco in una strada carrozzabile, visto che non lo è, perché non ha piazzole di sosta, perché è stretta ( appena tre metri), perché ha pendenze troppo ripide. Siamo nei deliri da viabilità dopo il disastro annunciato dai tanto vituperati ambientalisti che sono sempre la causa di tutti i mali e dai cattivi comunisti degli anni ‘70 che avversarono, perdendo, il progetto realizzato ora e che disastrosamente sta evidenziando i suoi limiti strutturali oltre che quelli tecnici: accorgersi che i mezzi pesanti non possono attraversare la galleria, dopo averla finita e che dunque :autobus turistici e TIR, dovranno passare per il centro di Vico Equense è  stata la peggiore delle beffe che l’ANAS poteva mettere in atto! Queste dichiarazioni e queste nuove richieste di cantieri di viabilità mi fanno sospettare che  qui ci potrebbe essere  un disegno sotto che  -è opinione di chi scrive – potrebbe essere l’ultimo disegno criminale per la sopravvivenza e la sostenibilità ambientale della Penisola Sorrentina, se dovessero passare questi aberranti deliri, “della terra dove fiorivano i limoni di Gothe” non rimarrà più nulla. Un disegno per mettere in circolazione ancora milioni di euro, c ome se non bastassero ancora i 130 milioni di euro spesi per questo fallimento , un altro tunnel che dovrebbe perforare la montagna di Scutolo è sbucare a Meta, ovvero: aumentare i flussi di traffico e fare esplodere la città di Meta . Sentire la signora Beneduce dare man forte al sindaco  Gennaro Cinque quando afferma: “L’Anas ha voluto questo intervento che ha prodotto più problemi di quanti ne avrebbe dovuti risolvere. Ora cerchi una soluzione, a partire dall’apertura, in condizioni di sicurezza, della strada di cantiere utilizzata per i lavori al depuratore di punta Gradelle. Si tratta di un’alternativa viaria esistente e utilizzabile in tempi brevi” non sorprende: troppi sono gli interessi che potrebbero sollecitare la trasformazione di un abuso mostruoso in quel vallone, anche questo pagato caramente, in un altro viadotto  e più temibili per le sorti del territorio le dichiarazioni sostenute con estrema leggerezza dalla signora  quando rimpiange la mancata realizzazione della dorsale sorrentina : “Avrebbe decongestionato il traffico e avrebbe innestato un vero e concreto processo di sviluppo della zona alta della Penisola sorrentina. Il turismo, la principale componente dell’economia costiera, ne avrebbe avuto grande incentivo e giovamento. Certe misure a carattere domestico sono sicuramente utili, ma la Penisola sorrentina deve avere soluzioni decisive. Ma di opportunità mancate la politica regionale ne ha offerte tantissime. E chissà che il progetto della strada a mezza costa non possa essere recuperato. L’emergenza mobilità potrebbe trovare una soluzione definitiva”. La signora senza accorgersene usa sostantivi e aggettivi precisi per la penisola Sorrentina: soluzioni decisive e soluzione definitiva . Iinfatti se questi disegni dovessero realizzarsi  non esisterà più la Costiera Sorrentina , ma soltanto una serie di cittadine affogate dalle auto e distrutte dai miasmi delle emissioni di Co2. L’aria a Vico Equense era irrespirabile nei giorni in cui è stata chiusa la galleria, nel centro della città i decibel e le emissioni di gas di scarico hanno raggiunto livelli difficilmente sopportabili oltre che estremamente dannosi per la salute, qui non è più applicabile neanche il concetto, di per sé già discutibile, di mobilità sostenibile. Ora, a fronte di queste deliranti dichiarazioni , sembrerebbero che siano stati i VAS o gli ambientalisti “ isterici” ad aver prodotto tutto questo: a sentire parlare il sindaco Gennaro Cinque sembrerebbe così. I VAS invece denunciano proprio l’aggressione che si sta consumando nei confronti di un territorio che ormai sta dando segnali di inequivocabile saturazione : continuare in questa direzione è follia pura significa distruggere definitivamente ciò che resta e significa fare gli interessi di quei pochi attori, che intenderebbero lucrare ancora anche da un disastro prodotto dai loro stessi aberranti deliri e denunciato già da tempo da ambientalisti e da chi vide in quel progetto un fallimento annunciato.

Franco Cuomo – VAS- (Verdi Ambiente e Società)

2 commenti:

  1. Invece di spendere centinaia di milioni di euro per la mobilità privata, investiamoli sul rilancio e potenziamento della circumvesuviana. Se proprio occorre bucare la montagna, raddoppiamo la linea del treno da Sorrento a Pompei e facciamola diventare una metropolitana con partenze ogni 5 minuti. In più scoraggiamo l'uso delle auto per raggiungere i comuni della penisola prevedendo pedaggi consistenti per chi vuole comunque venire in auto.

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    1. gliela diamo noi la strada alla Beneduce e a qualche altro lazzarone.noi ci organizzeremo!!!La nostra terra non si tocca e noi ce ne riapproprieremo!!

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