Facciamo a chi le spara ancora
più grosse: così la signora Beneduce favoleggia la riproposta della vecchia idea
della dorsale sorrentina della zona alta, mentre il sindaco Gennaro Cinque pensa ad un altro tunnel da affidare all’ANAS che dovrebbe sbucare a Meta,
nel frattempo l’ANAS si deve impegnare a trasformare la strada di cantiere del
vallone del Rivo D’Arco in una strada carrozzabile, visto che non lo è, perché
non ha piazzole di sosta, perché è stretta ( appena tre metri), perché ha
pendenze troppo ripide. Siamo nei deliri da viabilità dopo il disastro
annunciato dai tanto vituperati ambientalisti che sono sempre la causa di tutti
i mali e dai cattivi comunisti degli anni ‘70 che avversarono, perdendo, il
progetto realizzato ora e che disastrosamente sta evidenziando i suoi limiti
strutturali oltre che quelli tecnici: accorgersi che i mezzi pesanti non
possono attraversare la galleria, dopo averla finita e che dunque :autobus
turistici e TIR, dovranno passare per il centro di Vico Equense è stata la peggiore delle beffe che l’ANAS
poteva mettere in atto! Queste
dichiarazioni e queste nuove richieste di cantieri di viabilità mi fanno
sospettare che qui ci potrebbe essere un disegno sotto che -è opinione di chi scrive – potrebbe essere l’ultimo
disegno criminale per la sopravvivenza e la sostenibilità ambientale della
Penisola Sorrentina, se dovessero passare questi aberranti deliri, “della terra
dove fiorivano i limoni di Gothe” non rimarrà più nulla. Un disegno per
mettere in circolazione ancora milioni di euro, c ome se non bastassero ancora
i 130 milioni di euro spesi per questo fallimento , un altro tunnel che
dovrebbe perforare la montagna di Scutolo è sbucare a Meta, ovvero: aumentare i
flussi di traffico e fare esplodere la città di Meta . Sentire la signora Beneduce
dare man forte al sindaco Gennaro Cinque
quando afferma: “L’Anas ha voluto questo
intervento che ha prodotto più problemi di quanti ne avrebbe dovuti risolvere.
Ora cerchi una soluzione, a partire
dall’apertura, in condizioni di sicurezza, della strada di cantiere utilizzata
per i lavori al depuratore di punta Gradelle. Si tratta di un’alternativa
viaria esistente e utilizzabile in tempi brevi” non sorprende:
troppi sono gli interessi che potrebbero sollecitare la trasformazione di un
abuso mostruoso in quel vallone, anche questo pagato caramente, in un altro
viadotto e più temibili per le sorti del
territorio le dichiarazioni sostenute con estrema leggerezza dalla signora quando rimpiange la mancata realizzazione
della dorsale sorrentina : “Avrebbe
decongestionato il traffico e avrebbe innestato un vero e concreto processo di
sviluppo della zona alta della Penisola sorrentina. Il turismo, la principale
componente dell’economia costiera, ne avrebbe avuto grande incentivo e
giovamento. Certe misure a carattere domestico sono sicuramente utili, ma la Penisola sorrentina deve avere
soluzioni decisive. Ma di opportunità mancate la politica regionale ne ha
offerte tantissime. E chissà che il
progetto della strada a mezza costa non possa essere recuperato. L’emergenza
mobilità potrebbe trovare una soluzione definitiva”. La signora
senza accorgersene usa sostantivi e aggettivi precisi per la penisola
Sorrentina: soluzioni decisive e
soluzione definitiva . Iinfatti se questi disegni dovessero realizzarsi non esisterà più la Costiera Sorrentina , ma
soltanto una serie di cittadine affogate dalle auto e distrutte dai miasmi
delle emissioni di Co2. L’aria a Vico Equense era irrespirabile nei
giorni in cui è stata chiusa la galleria, nel centro della città i decibel e le
emissioni di gas di scarico hanno raggiunto livelli difficilmente sopportabili
oltre che estremamente dannosi per la salute, qui non è più applicabile neanche il concetto, di per sé già
discutibile, di mobilità sostenibile. Ora, a fronte di queste deliranti
dichiarazioni , sembrerebbero che siano stati i VAS o gli ambientalisti “ isterici”
ad aver prodotto tutto questo: a sentire parlare il sindaco Gennaro Cinque sembrerebbe
così. I VAS invece denunciano proprio l’aggressione che si sta consumando nei
confronti di un territorio che ormai sta dando segnali di inequivocabile
saturazione : continuare in questa direzione è follia pura significa
distruggere definitivamente ciò che resta e significa fare gli interessi di
quei pochi attori, che intenderebbero lucrare ancora anche da un disastro prodotto
dai loro stessi aberranti deliri e denunciato già da tempo da ambientalisti e
da chi vide in quel progetto un fallimento annunciato.
Franco Cuomo – VAS- (Verdi
Ambiente e Società)
Invece di spendere centinaia di milioni di euro per la mobilità privata, investiamoli sul rilancio e potenziamento della circumvesuviana. Se proprio occorre bucare la montagna, raddoppiamo la linea del treno da Sorrento a Pompei e facciamola diventare una metropolitana con partenze ogni 5 minuti. In più scoraggiamo l'uso delle auto per raggiungere i comuni della penisola prevedendo pedaggi consistenti per chi vuole comunque venire in auto.
RispondiEliminagliela diamo noi la strada alla Beneduce e a qualche altro lazzarone.noi ci organizzeremo!!!La nostra terra non si tocca e noi ce ne riapproprieremo!!
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