martedì 8 luglio 2014

Vico Equense il paese di Gennaro Cinque: paese della cuccagna per clientes e amici






Sfoglio con pigrizia le notizie on line che riguardano il mio paese: troneggia la mega smargiassata dell’abbattimento dell’ecomostro ALIMURI, un altro mega affare da consumersi ai danni dell’erario pubblico . Una conferenza di servizi richiesta dal nuovo, dirigente dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Paola De Maio e una mega scoperta di mostro abusivo da parte dell’ ing. Antonio Elefante, che  potrebbe palesarsi  essere  l’ennesimo affare per le tasche di qualche privato, per poi fare un maxi complesso balneare sotto quella montagna dirupata e dirupante.  Continuo, e leggo di una ringhiera da farsi presumibilmente dallo Sporting alla Villetta, ho già notato lungo la Raffaele Bosco uno scorrere di ringhiere di ferro brutte e povere che stanno sostituendo gli antichi muretti che forse meritavano interventi di restauro e non demolizioni quale sarà la ditta favorita in questa ringhierata generale?  La ringhiera in questione  avrebbe la finalità – secondo il sindaco esteta Gennaro Cinque – di far vedere il paesaggio  di arbusti infestanti composto da Ailanthus altissima (Alianto), meglio conosciuti come “ fetielli”, perché puzzano e un dirupo che una volta era coltivato a terrazze con ulivi. Non una parola sul mare fognatura, dove sono in parecchi che scaricano abusivamente, non una parola sulla frana sotto il Vescovado che solo per un miracolo ( è caduta nella notte tra domenica e lunedi) non ha ammazzato nessuno, non una parola sulla gestione ormai privatistica di molti tratti di litorale dati “in concessione” ( è un eufemismo ) a gente, di solito famiglie, che pagando cifre vergognosamente basse realizzano guadagni incredibili in soli due mesi effettuando una vera e propria rapina del territorio, quando sarebbe stato più civile e coraggioso per un comune costiero decidere di gestire a livello comunale tutti gli arenili controllando prezzi e togliendo il monopolio a queste famiglie che ormai sono convinte di essere diventate le proprietarie di quei tratti di spiaggia dove, tra le altre cose, hanno cementificato, posto cancelli e ringhiere e orridi baldacchini dove si cucina di tutto ( senza controlli igienici). Che paese è ormai diventato Vico Equense? Il paese della cuccagna dove il mago di OZ Gennaro Cinque come un caterpillar spazza via tutto: leggi, regolamenti per l’uso degli spazi pubblici, normative sul paesaggio e sulla tutela dei centri storici . Non una sola voce contraria, non un’azione degna di rilievo per frenare questa pragmatica ad uso dei clientes e delle loro tasche. risultato? Un paese che apparentemente sembra migliore di qualche anno fa, ma solo per uno sguardo distratto e passeggero, ma che invece in realtà si è imbruttito e involgarito, dove si ha la pretesa di fare un cine festival e non c’è un cinema, dove non esiste un centro sportivo o una palestra comunale, dove non c’è una piscina pubblica. Allora a tutti quelli che pensano che questo posto stia migliorando io mostro il lato B di Vico Equense. Ha ragione Peppe Dilengite, che è stato anche sindaco di questo posto quando commentando un mio post sulla frana scrive:” Strage evitata per miracolo .Le opere necessarie per la messa in sicurezza del costone e per quelle a mare di protezione della falesia , furono finanziate con cinque milioni di euro nel 2004 , di questi cinque milioni uno è stato speso per delle reti che non tengono, e la scogliera soffolta non è sufficiente a proteggere il piede della costa dai marosi . Il resto dei soldi sono scomparsi . Forse una seria politica di protezione del territorio invece delle altisonanti dichiarazioni sulla presunta demolizione del mostro dell'Alimuri servirebbe di più alla nostra città. Propongo di investire i soldi stanziati per la demolizione del mostro di Alimuri nel salvataggio del costone sottostante la Cattedrale” e io propongo invece di regolamentare l’uso delle concessioni balneari e di non toccare il muro che dallo Sporting va alla Villetta Paradiso : quella ringhiera non serve a niente ma soprattutto, quella ringhiera – che il sindaco Gennaro Cinque – lo voglia o no sarebbe l’ennesima aggressione indebita e manomissione del centro antico del paese, contrio la quale la Soprintendenza non può far finta di niente.

Franco Cuomo VAS ( Verdi Ambiente e Società ) 

Nessun commento:

Posta un commento