Sono a casa dopo una settimana
ospedaliera e molto devo a mio fratello Silvio. Sono stato nell’ospedale di Sarno"Martiri
del VILLA MALTA", sono stato portato lì per una”stenosi sub occlusiva di
by pass venoso”, in pratica un infarto, non gravissimo, ma un infarto. Un’esperienza
negativa che però mi ha dato l’opportunità di pensare e riflettere come sempre
mi succede in questi casi. Dico subito
che in Costiera Sorrentina, costiera che ormai offre solo da mangiare faremmo bene
a nasconderci e vergognarci per la completa assenza di strutture di servizi
sociali ma soprattutto per strutture sanitarie degne di questo nome. L'ospedale
di Sarno è un'eccellenza in Campania per tutto quello che riesce a dare sul
territorio dell’agro sarnese nocerino, per i suoi medici di cui non ricordo
tutti i nomi ma solo alcuni come quello della dott. ssa Anna Rainone, una donna solare e positiva,
preparata professionalmente capace di infondere sicurezza, il dr. Olivieri, il dr. Vicedomini e soprattutto per il suo personale paramedico
infermieristico e ausiliario: l’infermiere professionale Antonio D'angelo,
alcune infermiere professionali dolcissime e serissime, Gianfranco, Carmine nomi,
ma i cui volti non dimenticherò mai più: mai sgarbati, mai assenti. Per un
momento ho pensato di trovarmi in una
piccola svizzera: sale pulitissime ed asettiche, controlli sulle entrate,
informazione date ai pazienti su tutto
ciò che era il decorso della malattia e la terapia farmacologica seguita. Ancora
adesso non riesco a spiegarti questo
"miracolo" campano, ma i assicuro che sta lì. Pulizia, rispetto, ordine, capacità di
confortare un paziente infartuato, serietà nel rapporto medico - paziente,
quest'ultimo trattato sempre come una persona sofferente e bisognosa di cura e
mai come un numero di letto. Non posso dire purtroppo la stessa cosa per l’ospedale
di Eboli, dove, ad un buon personale medico ( mi riferisco al reparto di
cardiologia e all’ UTIC, (unitá di terapia intensiva cardiologica) non sempre è
corrisposto un personale paramedico all’altezza. Mi hanno praticato degnamente
un’angioplastica il prof. Tuccillo, primario di emodinamica del Loreto Mare e
il Prof. Bottiglieri dell'ospedale civile di Eboli, ai quali andrà sempre la
mia gratitudine. Come spiegarsi questi due " miracoli" sanitari in Campania ? Non
lo so. Ho però tratto una conclusione che va al di là della teoria che un buon
primario fa un buon ospedale, teoria troppo legata alle capacità di una sola
persona, mentre invece io sono stato testimone e attore di un sistema o un team organizzativo di più elementi. Ho
tratto la conclusione che mi trovavo nella provincia di Salerno e non in quella di Napoli o di Caserta. Credo che questo sia ciò
che fa la differenza e vi assicuro che
le differenze ci sono, eccome se ci sono: spariscono il plebeismo lazzaro, la
disumanità e la sporcizia, l’indifferenza dei medici e si incontrano cittadini e professionisti . Ora
devo solo riprendermi. Qualcuno mi ha
chiesto come mai nessun mio medico mi avesse suggerito di fare una “manutenzione”, non so cosa rispondere o
in parte ho già risposto prima e poi, purtroppo, io la “manutenzione la facevo ma per vedere se un
arteria si ostruisce, al momento devi solo entrarci dentro e, anche se è
routine,come dicono in molti, vi
assicuro che non è una passeggiata. Per i prof. che mi hanno praticato l'angioplastica
quel by pass otturato era durato 6 anni più del previsto.
Cultural studies,Queer/gender studies, urban anthropology,Conteporary Philosophy and contemporary art, politics, indipendent design, literature,art,gay life especially bears-people, electronic music,media studies. Questo blog non può essere considerato una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Pertanto, ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001, non può essere considerato un prodotto editoriale.
giovedì 30 agosto 2012
martedì 21 agosto 2012
L'imbarbarimento della Costiera Sorrentina
L'imbarbarimento
di cui parlo è una scelta deliberata di questa amministrazione e di questo
Sindaco, da tempo i VAS hanno evidenziato il degrado delle marine attraverso
concessioni date senza controlli a piccole attività di ristorazione che -
tranne in alcune rare eccezioni - sono scadenti e accolgono una utenza che
definire per lo meno civile è un eufemismo. Grazie a questa politica
autorizzata dall'ufficio commercio, dal suo dirigente, dai suoi funzionari e
avallata dal Sindaco Cinque, oggi, qualsiasi persona di buona educazione e di
buon gusto farebbe bene a tenersi alla larga dai cosiddetti "borghi
marinari", molto simili ormai a quella che una volta erano i chioschi
dell'acqua della Madonna: stessa igiene, stessa qualità gastronomica, stessa
legittimità urbanistica, stessa utenza. E' stata questa una politica dissennata
che ha squalificato Vico Equense, quella che provocatoriamente da anni continuo
a definire una "moianizzazione" della città. I gestori di ristoranti
o alberghi, che una volta erano considerati "alti", ( le Axidie, La
Torre del Saraceno,Mustafà ) che avrebbero potuto dar voce ad un protesta per
chiedere controlli di qualità sulle licenze autorizzative date, hanno preferito
tacere seguendo la logica: più gente viene meglio è. E la gente è venuta, e si
è visto che gente è arrivata sulle marine estive, preparate con baraccopoli
palafitticole d'occasione a servire pizze e panini e kebab, nella peggiore
tradizione da litorale flegreo. Ora l'accaduto dell'altra sera, la sparatoria
tra clan rivali, fa capire bene quali sono le frequentazioni delle nostre
spiagge “by night”. Non basta chiedere un Consiglio Comunale aperto! Non
servirebbe a niente o quasi a niente! Occorrerebbe invece una radicale
inversione di tendenza: revocare le autorizzazioni date con pagamenti risibili:
una vera e propria svendita del territorio voluta dal Sindaco Gennaro Cinque.
Occorrerebbe una riqualificazione dei borghi marinari cominciando a cacciare
via tutti quelli ai quali è stato consentita una barbara ed indebita
appropriazione di spazi che una volta erano di tutti. Occorrerebbero denunce
massicce alla Procura della Repubblica che investissero i dirigenti ed i funzionari
comunali che ormai firmano le autorizzazioni stesse, al di fuori di qualsiasi
programmazione economica e culturale del territorio: occorrerebbe insomma
intraprendere una guerra contro l’illegittimità di operazioni discutibili, contrabbandate
come atteggiamenti di amicizia paesana compiacente. I VAS sostengono da tempo
che il territorio costiero ha subito un'orrida omologazione con i paesi
vesuviani, grazie alle cosiddette politiche liberistiche rozze e grossolane
volute da sindaci come quello che ci troviamo ad avere: ormai siamo ad un punto
di non ritorno ed io, personalmente, riesco a vedere solo una evoluzione verso
il peggio. La sparatoria sulla spiaggia dell'altro ieri è solo la
rappresentazione di una metamorfosi avvenuta, il resto lo fanno le feste
patronali che fanno impazzire il traffico cittadino, i fuochi esplosi ad ogni
ora del giorno e della notte, le sagre paesane, l'inquinamento del mare,
l'inquinamento da smog e da rumore. Un punto di non ritorno che solo una
radicale inversione dei modi di concepire la legalità e l’ambiente potrebbe
forse invertirne la direzione.
Franco Cuomo VAS- Circolo Aequa Vico Equense
giovedì 16 agosto 2012
Il mare è sporco a Vico Equense, ma Metropolis scrive il contrario per poi negarlo. Come si fa cattiva informazione.
Quando si dice che i giornali non
forniscono notizie chiare e scrivono tanto per scrivere fidando di non essere
letti con attenzione. Ieri su Metropolis
del 15 agosto si leggeva a pagina
8 : “ Campania, Mare negato:
record in provincia di Napoli: situazioni
critiche a Ercolano, Castellammare e foce del Sarno. Si salvano solo le acque
di Vico Equense e di Portici . Letta una notizia del genere uno che
abita a Vico Equense o ci viene in villeggiatura cosa penserebbe? Ah! A Vico
abbiamo il mare pulito! Poi però si legge tutto l’articolo e cosa c’è scritto
successivamente? C’è scritto questo: “ Un
problema ambientale e sanitario che sta per diventare anche economico vista la
condanna dell’Italia da parte della Corte di giustizia europea arrivata a fine
luglio e dove sono 10 gli agglomerati urbani medio grandi della Campania (
Battipaglia, Capaccio, Capri, Ischia , Casamicciola, Forio, Benevento(?), Forio
( un’altra volta n.d.r.), Massalubrense, Vico Equense e Napoli Est) non si sono
ancora adeguati alla direttiva europea sul trattamento delle acque reflue.
Allora, si può sapere da Metropolis,
l’articolo, non è firmato: ma a Vico Equense
il mare è pulito o no? Visto che è stato segnalato anche dalla Corte di
Giustizia europea di inadempimento per
lo smaltimento delle acque reflue? Naturalmente
la mia domanda è retorica, ben sapendo che il depuratore di Punta Gradelle
oltre a non depurare niente è, come è stato definito in maniera molto colorita
da un nuotatore di ECO ONDA, il buco di c…lo di tutta la Costiera Sorrentina.
Il mare a Vico Equense è sporco, ma chi da le informazioni dovrebbe essere
preciso, perché scrivere un articolo, come quello che ho letto il 15 agosto,
genera solo confusione, dimostrando anche la cattiva professionalità di chi lo
ha scritto.
Franco Cuomo
VAS Vico Equense
GLI AUTO ESILIATI
Maria Rita D’Orsogna, ricercatrice di origine abruzzese che
vive in California e insegna fisica all’Università di Los Angeles, scrive
indignata a Corrado Passera una lettera che molti di noi avrebbero voluto
scrivergli. Una lettera lucida, ...realista e impietosa che vale bene 3 minuti
del tempo di ognuno di noi. Da parte nostra la ringraziamo sentitamente.
Caro Signor Passera,
stavo per andare a dormire quando
ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente
da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per
aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui
sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di
una scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una
nazione, o dovrei dire del suo regresso. Lei non e' stato eletto da nessuno e
non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in
lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse
nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4
rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi. E la gente dove
deve andare a vivere di grazia?Ci dica. Dove e cosa vuole bucare? Ci dica. I
campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del
Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di
Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I
parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La
riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti? Ci dica. Oppure dobbiamo aspettare un
terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle
fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono
morte? Vorrei tanto sapere dove vive lei.
Vorrei tanto che fosse lei ad
avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno
solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la
casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini
deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione -
quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera
d'Italia.
Ma io lo so che dove vive lei
tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville
eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni
genere. Lo so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri
non votano. Il cancro verra' domani, non oggi. I petrolieri sbavano per bucare,
hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo so. Ma qui non parliamo di
soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita
della gente. Non e' etico, non e' morale pensare di sistemare le cose
avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in
mutande perche' non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume
dell'Italia. E no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non
e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai. Ma non vede cosa succede a
Taranto? Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana,
senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza
l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente muore, i tumori sono
alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine? E adesso noialtri dobbiamo
pure pagare il ripristino ambientale? E lei pensa che questo e' il futuro? Dalla
mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella. Qui
il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro
"giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le mettiamo piu'
le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui il futuro si chiama
high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una
miriade di startup che tappezzano tutta la California. Il futuro si chiama uno
stato di 37 milioni di "persone che produce il 20% della sua energia da
fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a
beneficio delle lobby dei petrolieri. Il
futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera'
nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama
programmi "per rendere facile l'uso degli incentivi. Ma non hanno figli
questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente e'? E gli italiani cosa
faranno?
Non lo so.
So solo che occorre protestare,
senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che
chiunque seguira' questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che
l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e
che le nostre vite sono sacre.
Maria D’Orsogna
martedì 14 agosto 2012
FAITO BRUCIA! Una “strana” emergenza che si ripete ogni anno negli stessi periodi!
“Emergenza siccità e incendi in
Campania”, “Incendi killer in Italia, emergenza caldo e afa”. Questi i titoli
falsi di alcune testate giornalistiche! I VAS denunciano la mano criminale che
sta dietro la regia degli incendi. Nessuno può più credere alla favola dell’autocombustione!
Degli incendi che, come per caso, a precise date ( agosto), scoppiano e si
alimentano. Una mano criminale, un disegno ben preciso cui non si possono tirare
fuori alcune settori delle amministrazioni pubbliche: il giro di milioni di euro che si
attiva con elicotteri e canadair è vertiginoso: nella sola giornata di ieri
tutta la flotta antincendi è entrata in azione tra Ischia, Faito e il Vesuvio : oltre
30 sono stati gli incendi nelle province di Napoli, Avellino e Salerno. In costiera sorrentina sono stati distrutti diversi
ettari di vegetazione. Le fiamme da Faito sono arrivate in prossimità di alcune
abitazioni di Moiano. I VAS denunciano
questo gigantesco affare criminale che si consuma ai danni della natura inerme
e denunciano la gestione camorristica e le azioni criminali che permettono questa
catastrofe ambientale. Ieri sera la Costiera Sorrentina è stata messa in ginocchio:
a Vico Equense fino a tarda serata, nessun vigile in giro in una cittadina
soffocata dalle auto ferme, nessuno che sapesse fornire uno straccio di
notizia: si è passati da un incidente a Pozzano, ad una frana sulla panoramica,
a un incendio sulla panoramica. Probabilmente erano vere tutte e tre le
notizie, ma i cittadini erano allo sbando insieme a tantissimi automobilisti bloccati fino a notte fonda, tra sirene di autobotti di vigili del fuoco,
ambulanze e aerei ed elicotteri che cupamente ripetevano sempre la stessa
traiettoria. Quello degli incendi è un giro di affari milionario che attiva :
protezione civile corpo forestale dello stato, guardia boschiva. I VAS si
augurano che siano al più presto presi i colpevoli di quello che è accaduto
ieri anche se sono molto scettici sui risultati. Qualcuno ipotizza un’azione ritorsiva
e ricattatoria messa in opera da gruppi di facinorosi ai quali sono state
impedite la loro attività abusive i quali si sarebbero vendicati mettendo in
ginocchio un’intera costiera, anche questa è una ipotesi, ma certo questi
incendi non sono naturali e qualcuno dovrebbe pagare per i danni ambientali
incalcolabili, ben più gravi dei danni economici.
Franco Cuomo VAS- Verde Ambiente
e Società
Circolo AEQUA di Vico Equense
lunedì 13 agosto 2012
INDOVINELLO DI FERRAGOSTO
INDOVINELLO DI FERRAGOSTO
Sono sempre diffidenti e con tutti supponenti/
Son boriosi e presuntuosi ma han l’aria di virtuosi/
Fan proclami molto austeri e di questo vanno fieri/
Son saccenti maldicenti semiseri e prepotenti/
Fan domande sempre in serie quali inutili congerie/
Dell’inerzia son gli alfieri sono questi i ………
lunedì 6 agosto 2012
Vico Equense: bambini al mare col braccialetto di riconoscimento!
Siamo
arrivati al 6 agosto e qualcuno sul web parla ancora di spiagge libere ( cosa
vorrà mai dire poi?), di bugie del Sindaco Gennaro Cinque, di concessioni date
ai soliti noti ecc. ecc. La verità che nessuno dice intanto è che la gente di
Vico Equense, ma anche della stragrande maggioranza degli altri posti in
Campania, se ne infischia di far valere i propri diritti o, nei casi più
avanzati ( si fa per dire), delega le sue lamentele a qualcun altro che
dovrebbe risolvergli i problemi. Venti anni di berlusconismo e di latitanza
dell’opposizione non sono passati invano. Tra dieci giorni l’estate
commerciale, sarà finita e nessuno parlerà più di spiagge libere: ovvero di
spiagge che sarebbero dovute essere state gestite dal comune, pulite,
controllate, servite di docce, spogliatoi e bagni pubblici, con un ticket
minimo da pagare per tutti gli altri servizi offerti, come succede in quasi
tutte le parti del mondo civile. Quello che invece si vede in giro è solo la
vergognosa rapina degli stretti arenili e degli spazi ad essi adiacenti, ma
anche quella del mare, negli spazi
adibiti a porto che è stata consentita dal Sindaco Gennaro Cinque a privati
cittadini elevati a rango di improbabili imprenditori. Lungimirante politica di
grande strafottenza sociale, esibizionismo cialtronesco di ostentata ignoranza
verso la qualità dell’ambiente e verso un turismo ecocompatibile: insomma i
tratti più rappresentativi della politica di questo sindaco. Ma, e mi
piacerebbe essere smentito, la popolazione, tutto sommato, questo vuole, come
non servono a nessuno i “delicati cicisbeismi” di inutili interrogazioni
presentate in Consiglio Comunale. Dall’altro lato gli stabilimenti “ufficiali”,
tra “ingresso”, lettini e ombrelloni e parcheggio, hanno tariffe che oscillano
dai 15 ai 25/30 euro procapite. La crisi, fortunatamente sta imponendo modelli
di “consumo ragionevole”: al mare ormai ci si va solo la domenica, lasciando
stabilimenti semi vuoti durante il resto della settimana. A niente è valsa la
disattesa ordinanza regionale di non far pagare i minori di anni 12. I gestori
si sono ribellati: loro, dicono, fanno pagare i servizi. Qualcuno, proprio per far pagare i servizi, per esercitare un
controllo totale sui fantozziani bagnanti proni ad ogni decisine, si è
addirittura richiamato alla logica del Lager.
A Vico Equense, in un notissimo stabilimento balneare i gestori hanno deciso di fare indossare un braccialetto di riconoscimento ai minori che non hanno pagato l’ingresso. Il braccialetto dovrebbe servire a segnalare quei bambini di quei genitori che hanno deciso di chiedere l’applicazione della legge Caldoro. I bambini col braccialetto, in pratica, non possono andare in piscina o usufruire dei giochi. La cosa in sé è agghiacciante, ma terribilmente vera! Un classismo vergognoso che crea disagio e frustrazione tra bambini, pensato, attuato e tollerato da tutti! Uno si sarebbe aspettato un’ insurrezione delle mamme, ma c’è stata l’accettazione supina di questo comportamento da campo di concentramento sul quale io credo che qualche magistrato dovrebbe intervenire.
Io credo che questa cosa di non consentire ai bambini che vengono fatti entrare gratis, l'uso dei servizi (piscina, giochi, ecc.) sia frutto di un'interpretazione intenzionalmente errata.
La Campania è l’unica regione dove i gestori degli
stabilimenti hanno deciso di non applicare una legge e di continuare a fare i
loro comodi partorendo anche regolamenti balneari umilianti e mortificanti la
dignità della persona, come questo dell’applicazione del braccialetto di
riconoscimento a quei bambini i cui genitori, al momento di entrare sullo
stabilimento hanno chiesto di far valere una legge regionale.
A Vico Equense, in un notissimo stabilimento balneare i gestori hanno deciso di fare indossare un braccialetto di riconoscimento ai minori che non hanno pagato l’ingresso. Il braccialetto dovrebbe servire a segnalare quei bambini di quei genitori che hanno deciso di chiedere l’applicazione della legge Caldoro. I bambini col braccialetto, in pratica, non possono andare in piscina o usufruire dei giochi. La cosa in sé è agghiacciante, ma terribilmente vera! Un classismo vergognoso che crea disagio e frustrazione tra bambini, pensato, attuato e tollerato da tutti! Uno si sarebbe aspettato un’ insurrezione delle mamme, ma c’è stata l’accettazione supina di questo comportamento da campo di concentramento sul quale io credo che qualche magistrato dovrebbe intervenire.
Io credo che questa cosa di non consentire ai bambini che vengono fatti entrare gratis, l'uso dei servizi (piscina, giochi, ecc.) sia frutto di un'interpretazione intenzionalmente errata.
Il legislatore Regionale non avrebbe emanato una norma
ad hoc per dire che l'accesso al mare deve essere libero e gratuito, perché
tale principio è già affermato nel nostro Ordinamento.
Il legislatore Regionale ha quindi evidentemente inteso integrare il contenuto delle concessioni per la balneazione (che hanno un costo irrisorio a fronte dei profitti, peraltro in gran parte "in nero" stabilendo che i titolari delle Concessioni, debbono farsi carico del costo dell'utilizzo dello stabilimento nella sua interezza, da parte dei bambini fino a 12 anni di età.
I titolari degli stabilimenti che pretendono di "marchiare" i bambini-che-non-pagano, si espongono peraltro all'eventualità che genitori particolarmente incavolati, accettando l'interpretazione errata della norma, dicano "Allora sai che c'è di nuovo ? Se tu vuoi confinare mio figlio sulla battigia OK. Però a questo punto tutta la famigliola entra gratis (perla Norma di Legge Ordinaria) e
se ne resta sulla battigia !!!"
Il legislatore Regionale ha quindi evidentemente inteso integrare il contenuto delle concessioni per la balneazione (che hanno un costo irrisorio a fronte dei profitti, peraltro in gran parte "in nero" stabilendo che i titolari delle Concessioni, debbono farsi carico del costo dell'utilizzo dello stabilimento nella sua interezza, da parte dei bambini fino a 12 anni di età.
I titolari degli stabilimenti che pretendono di "marchiare" i bambini-che-non-pagano, si espongono peraltro all'eventualità che genitori particolarmente incavolati, accettando l'interpretazione errata della norma, dicano "Allora sai che c'è di nuovo ? Se tu vuoi confinare mio figlio sulla battigia OK. Però a questo punto tutta la famigliola entra gratis (per
Voglio
sperare che la stampa, alla quale denuncio questi episodi, dal canto suo, possa
scuotere l’inerzia dei cittadini ma soprattutto denunciare lo stato di degrado
civile, sociale e culturale di chi pone in essere atteggiamenti del genere.
Franco Cuomo V.A.S. Vico Equense
venerdì 3 agosto 2012
Si torna a riparlare del rischio antenne di telefonia mobile a Vico Equense
I V.A.S. hanno preso visione
di un lettera della Società Vodafone relativa ad autorizzazioni per la sistemazioni
di impianti di telefonia mobile in via Fattoria a Faito. E’ l’ennesima
operazione ai danni dell’ambiente e della salute. La Campania è risultata
essere la regione con il più alto numero di malati di cancro correlati anche al
più alto tasso di inquinamento per scarsità di controlli e di educazione ambientale.
Fatta questa premessa,
relativamente alla situazione degli impianti di amplificazione del segnale di
telefonia mobile sul territorio di Vico Equense i V.A.S. ritengono opportuno
fare un breve punto sullo stato dei fatti.
Le tre postazioni di
telefonia mobile volute a tutti i costi dal Sindaco Gennaro Cinque sono ormai
quasi un dato di fatto.
11) L’antenna del campo sportivo di Massaquano,
in dispregio di un Regolamento Comunale mai abrogato, è stata realizzata, e
ora, qualche cittadino si accorge della sua minacciosa evidenza e vorrebbe
attivarsi, sottolineando con amarezza,
che i V.A.S. avevano avvertito tutta la cittadinanza di Massaquano di tale
pericolo e il sottoscritto, sull’indifferenza dei cittadini, fu anche abbastanza
duro.
22) A Ticciano il Sindaco Gennaro Cinque, sta
acquisendo in maniera che diremmo “originale” il suolo per l’installazione dell’altra
antenna che riteniamo di prossima sistemazione.
33) Per quest’ultima antenna da sistemare a Monte
Faito a via Fattoria, la Società Vodafone, già tre mesi fa, ha chiesto alla
Comunità Montana la deroga al vincolo idrogeologico che grava sulla zona, al
fine di impiantare l’antenna. E’ quindi logico ritenere che anche per il Faito
i tempi di attuazione siano prossimi.
Il
problema del centro urbano di Vico Equense sembrerebbe caratterizzato da un
immobilismo che la dice lunga sulle intenzioni del Sindaco: perdere tempo!
La
Commissione per il Piano di Ottimizzazione a tutela della salute dei cittadini,
non è stata ancora costituita ( nonostante le ripetute assicurazioni di qualche
consigliere della minoranza fatte al Comitato Art.32 ) e niente fa presumere
che questa situazione possa modificarsi nell’immediato. Relativamente all’allargamento
delle adesioni al Comitato Art. 32, i V.A.S. sono contenti di rilevare questo
successo ma sperano però anche in un incremento di risultato. Cosa dire ancora:
il mio punto di vista è estremamente pessimistico e sono molto preoccupato per
le sorti del nostro ambiente e per la scarsa sensibilità ed educazione
ambientale. Ci auguriamo come V.A.S che la stampa, dal canto suo, possa
scuotere l’inerzia dei cittadini e soprattutto evidenziare l’indifferenza di
questo Sindaco rispetto alla salute dei suoi concittadini.
Franco
Cuomo
V.A.S.
( Verdi Ambiente e Società ) Circolo AEQUA
Vico
Equense (NA)
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