giovedì 30 agosto 2012

C'è qualche eccellenza sanitaria in Campania


 

Sono a casa dopo una settimana ospedaliera  e molto devo a mio fratello Silvio. Sono stato nell’ospedale di Sarno"Martiri del VILLA MALTA", sono stato portato lì per una”stenosi sub occlusiva di by pass venoso”, in pratica un infarto, non gravissimo, ma un infarto. Un’esperienza negativa che però mi ha dato l’opportunità di pensare e riflettere come sempre mi  succede in questi casi. Dico subito che in Costiera Sorrentina, costiera che ormai offre solo da mangiare faremmo bene a nasconderci e vergognarci per la completa assenza di strutture di servizi sociali ma soprattutto per strutture sanitarie degne di questo nome.   L'ospedale di Sarno è un'eccellenza in Campania per tutto quello che riesce a dare sul territorio dell’agro sarnese nocerino, per i suoi medici di cui non ricordo tutti i nomi ma solo alcuni come quello della dott. ssa  Anna Rainone, una donna solare e positiva, preparata professionalmente capace di infondere sicurezza,  il dr. Olivieri, il dr. Vicedomini  e soprattutto per il suo personale paramedico infermieristico e ausiliario: l’infermiere professionale Antonio D'angelo, alcune infermiere professionali dolcissime e serissime, Gianfranco, Carmine nomi, ma i cui volti non dimenticherò mai più: mai sgarbati, mai assenti. Per un momento ho pensato  di trovarmi in una piccola svizzera: sale pulitissime ed asettiche, controlli sulle entrate, informazione date ai pazienti  su tutto ciò che era il decorso della malattia e la terapia farmacologica seguita. Ancora adesso non riesco a  spiegarti questo "miracolo" campano, ma i assicuro che sta  lì. Pulizia, rispetto, ordine, capacità di confortare un paziente infartuato, serietà nel rapporto medico - paziente, quest'ultimo trattato sempre come una persona sofferente e bisognosa di cura e mai come un numero di letto. Non posso dire purtroppo la stessa cosa per l’ospedale di Eboli, dove, ad un buon personale medico ( mi riferisco al reparto di cardiologia e all’ UTIC, (unitá di terapia intensiva cardiologica) non sempre è corrisposto un personale paramedico all’altezza. Mi hanno praticato degnamente un’angioplastica il prof. Tuccillo, primario di emodinamica del Loreto Mare e il Prof. Bottiglieri dell'ospedale civile di Eboli, ai quali andrà sempre la mia gratitudine. Come spiegarsi questi due  " miracoli" sanitari in Campania ? Non lo so. Ho però tratto una conclusione che va al di là della teoria che un buon primario fa un buon ospedale, teoria troppo legata alle capacità di una sola persona, mentre invece io sono stato testimone e attore di un sistema  o un team organizzativo di più elementi. Ho tratto la conclusione che mi trovavo nella  provincia di Salerno e non in quella di  Napoli o di Caserta. Credo che questo sia ciò che fa la differenza e vi assicuro  che le differenze ci sono, eccome se ci sono: spariscono il plebeismo lazzaro, la disumanità e la sporcizia, l’indifferenza dei medici  e si incontrano cittadini e professionisti . Ora  devo solo riprendermi. Qualcuno mi ha chiesto come mai nessun mio medico mi avesse suggerito di fare  una “manutenzione”, non so cosa rispondere o in parte ho già risposto prima e poi, purtroppo, io  la “manutenzione la facevo ma per vedere se un arteria si ostruisce, al momento devi solo entrarci dentro e, anche se è routine,come dicono in molti,  vi assicuro che non è una passeggiata. Per i prof. che mi hanno praticato l'angioplastica quel by pass otturato era durato 6 anni più del previsto. 

martedì 21 agosto 2012

L'imbarbarimento della Costiera Sorrentina


La torta per Nino Spagnuolo con la frase di Scarface e le pistole di cioccolato
L'imbarbarimento di cui parlo è una scelta deliberata di questa amministrazione e di questo Sindaco, da tempo i VAS hanno evidenziato il degrado delle marine attraverso concessioni date senza controlli a piccole attività di ristorazione che - tranne in alcune rare eccezioni - sono scadenti e accolgono una utenza che definire per lo meno civile è un eufemismo. Grazie a questa politica autorizzata dall'ufficio commercio, dal suo dirigente, dai suoi funzionari e avallata dal Sindaco Cinque, oggi, qualsiasi persona di buona educazione e di buon gusto farebbe bene a tenersi alla larga dai cosiddetti "borghi marinari", molto simili ormai a quella che una volta erano i chioschi dell'acqua della Madonna: stessa igiene, stessa qualità gastronomica, stessa legittimità urbanistica, stessa utenza. E' stata questa una politica dissennata che ha squalificato Vico Equense, quella che provocatoriamente da anni continuo a definire una "moianizzazione" della città. I gestori di ristoranti o alberghi, che una volta erano considerati "alti", ( le Axidie, La Torre del Saraceno,Mustafà ) che avrebbero potuto dar voce ad un protesta per chiedere controlli di qualità sulle licenze autorizzative date, hanno preferito tacere seguendo la logica: più gente viene meglio è. E la gente è venuta, e si è visto che gente è arrivata sulle marine estive, preparate con baraccopoli palafitticole d'occasione a servire pizze e panini e kebab, nella peggiore tradizione da litorale flegreo. Ora l'accaduto dell'altra sera, la sparatoria tra clan rivali, fa capire bene quali sono le frequentazioni delle nostre spiagge “by night”. Non basta chiedere un Consiglio Comunale aperto! Non servirebbe a niente o quasi a niente! Occorrerebbe invece una radicale inversione di tendenza: revocare le autorizzazioni date con pagamenti risibili: una vera e propria svendita del territorio voluta dal Sindaco Gennaro Cinque. Occorrerebbe una riqualificazione dei borghi marinari cominciando a cacciare via tutti quelli ai quali è stato consentita una barbara ed indebita appropriazione di spazi che una volta erano di tutti. Occorrerebbero denunce massicce alla Procura della Repubblica che investissero i dirigenti ed i funzionari comunali che ormai firmano le autorizzazioni stesse, al di fuori di qualsiasi programmazione economica e culturale del territorio: occorrerebbe insomma intraprendere una guerra contro l’illegittimità di operazioni discutibili, contrabbandate come atteggiamenti di amicizia paesana compiacente. I VAS sostengono da tempo che il territorio costiero ha subito un'orrida omologazione con i paesi vesuviani, grazie alle cosiddette politiche liberistiche rozze e grossolane volute da sindaci come quello che ci troviamo ad avere: ormai siamo ad un punto di non ritorno ed io, personalmente, riesco a vedere solo una evoluzione verso il peggio. La sparatoria sulla spiaggia dell'altro ieri è solo la rappresentazione di una metamorfosi avvenuta, il resto lo fanno le feste patronali che fanno impazzire il traffico cittadino, i fuochi esplosi ad ogni ora del giorno e della notte, le sagre paesane, l'inquinamento del mare, l'inquinamento da smog e da rumore. Un punto di non ritorno che solo una radicale inversione dei modi di concepire la legalità e l’ambiente potrebbe forse invertirne la direzione.

Franco Cuomo VAS- Circolo Aequa Vico Equense

giovedì 16 agosto 2012

Il mare è sporco a Vico Equense, ma Metropolis scrive il contrario per poi negarlo. Come si fa cattiva informazione.






Quando si dice che i giornali non forniscono notizie chiare e scrivono tanto per scrivere fidando di non essere letti con attenzione. Ieri su Metropolis del 15 agosto si leggeva a pagina 8 : Campania, Mare negato: record in provincia di Napoli: situazioni critiche a Ercolano, Castellammare e foce del Sarno. Si salvano solo le acque di Vico Equense e di Portici . Letta una notizia del genere uno che abita a Vico Equense o ci viene in villeggiatura cosa penserebbe? Ah! A Vico abbiamo il mare pulito! Poi però si legge tutto l’articolo e cosa c’è scritto successivamente? C’è scritto questo: “ Un problema ambientale e sanitario che sta per diventare anche economico vista la condanna dell’Italia da parte della Corte di giustizia europea arrivata a fine luglio e dove sono 10 gli agglomerati urbani medio grandi della Campania ( Battipaglia, Capaccio, Capri, Ischia , Casamicciola, Forio, Benevento(?), Forio ( un’altra volta n.d.r.), Massalubrense, Vico Equense e Napoli Est) non si sono ancora adeguati alla direttiva europea sul trattamento delle acque reflue. Allora, si può sapere da Metropolis, l’articolo, non è firmato: ma a Vico Equense il mare è pulito o no? Visto che è stato segnalato anche dalla Corte di Giustizia  europea di inadempimento per lo smaltimento delle acque reflue?  Naturalmente la mia domanda è retorica, ben sapendo che il depuratore di Punta Gradelle oltre a non depurare niente è, come è stato definito in maniera molto colorita da un nuotatore di ECO ONDA, il buco di c…lo di tutta la Costiera Sorrentina. Il mare a Vico Equense è sporco, ma chi da le informazioni dovrebbe essere preciso, perché scrivere un articolo, come quello che ho letto il 15 agosto, genera solo confusione, dimostrando anche la cattiva professionalità di chi lo ha scritto.

Franco Cuomo
VAS Vico Equense

GLI AUTO ESILIATI




Maria Rita D’Orsogna, ricercatrice di origine abruzzese che vive in California e insegna fisica all’Università di Los Angeles, scrive indignata a Corrado Passera una lettera che molti di noi avrebbero voluto scrivergli. Una lettera lucida, ...realista e impietosa che vale bene 3 minuti del tempo di ognuno di noi. Da parte nostra la ringraziamo sentitamente.

Caro Signor Passera,
stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata. Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro. Invece qui sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa. Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso. Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo. Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi. E la gente dove deve andare a vivere di grazia?Ci dica. Dove e cosa vuole bucare? Ci dica. I campi di riso di Carpignano Sesia? I sassi di Matera? I vigneti del Montepulciano d'Abruzzo? Le riserve marine di Pantelleria? I frutteti di Arborea? La laguna di Venezia? Il parco del delta del Po? Gli ospedali? I parchi? La Majella? Le zone terremotate dell'Emilia? Il lago di Bomba? La riviera del Salento? Otranto? Le Tremiti? Ci dica. Oppure dobbiamo aspettare un terremoto come in Emilia, o l'esplosione di tumori come all'Ilva per non farle fare certe cose, tentando la sorte e dopo che decine e decine di persone sono morte? Vorrei tanto sapere dove vive lei.
Vorrei tanto che fosse lei ad avere mercurio in corpo, vorrei tanto che fosse lei a respirare idrogeno solforato dalla mattina alla sera, vorrei tanto che fosse lei ad avere perso la casa nel terremoto, vorrei tanto che fosse sua moglie ad avere partorito bambini deformi, vorrei tanto che fosse lei a dover emigrare perche' la sua regione - quella che ci dara' questo 20% della produzione nazionale - e' la piu' povera d'Italia.

Ma io lo so che dove vive lei tutto questo non c'e'. Dove vive lei ci sono giardini fioriti, piscine, ville eleganti soldi e chissa', amici banchieri, petrolieri e lobbisti di ogni genere. Lo so che e' facile far cassa sull'ambiente. I delfini e i fenicotteri non votano. Il cancro verra' domani, non oggi. I petrolieri sbavano per bucare, hanno soldi e l'Italia e' corrotta. E' facile, lo so. Ma qui non parliamo di soldi, tasse e dei tartassamenti iniqui di questo governo, parliamo della vita della gente. Non e' etico, non e' morale pensare di sistemare le cose avvelenando acqua, aria e pace mentale della gente, dopo averli lasciati in mutande perche' non si aveva il coraggio di attaccare il vero marciume dell'Italia. E no, non e' possibile trivellare in rispetto dell'ambiente. Non e' successo mai. Da nessuna parte del mondo. Mai. Ma non vede cosa succede a Taranto? Che dopo 50 anni di industrializzazione selvaggia - all'italiana, senza protezione ambientale, senza controlli, senza multe, senza amore, senza l'idea di lasciare qualcosa di buono alla comunita' - la gente muore, i tumori sono alle stelle, la gente tira fuori piombo nelle urine? E adesso noialtri dobbiamo pure pagare il ripristino ambientale? E lei pensa che questo e' il futuro? Dalla mia adorata California vorrei ridere, invece mi si aggrovigliano le budella. Qui il limite trivelle e' di 160 km da riva, come ripetuto ad infinitum caro "giornalista" Luca Iezzi. Ed e' dal 1969 che non ce le mettiamo piu' le trivelle in mare perche' non e' questo il futuro. Qui il futuro si chiama high tech, biotech, nanotech, si chiamano Google, Facebook, Intel, Tesla, e una miriade di startup che tappezzano tutta la California. Il futuro si chiama uno stato di 37 milioni di "persone che produce il 20% della sua energia da fonti rinnovabili adesso, ogni giorno, e che gli incentivi non li taglia a beneficio delle lobby dei petrolieri.  Il futuro si chiamano programmi universitari per formare chi lavorera' nell'industria verde, si chiamano 220,000 posti di lavoro verde, si chiama programmi "per rendere facile l'uso degli incentivi. Ma non hanno figli questi? E Clini, che razza di ministro dell'ambiente e'? E gli italiani cosa faranno?
Non lo so.
So solo che occorre protestare, senza fine, ed esigere, esigere, ma esigere veramente e non su facebook che chiunque seguira' questo scandaloso personaggio e tutta la cricca che pensa che l'Italia sia una landa desolata si renda conto che queste sono le nostre vite e che le nostre vite sono sacre.
                                                                                                                                           
                                                                                                       Maria D’Orsogna

martedì 14 agosto 2012

FAITO BRUCIA! Una “strana” emergenza che si ripete ogni anno negli stessi periodi!




“Emergenza siccità e incendi in Campania”, “Incendi killer in Italia, emergenza caldo e afa”. Questi i titoli falsi di alcune testate giornalistiche! I VAS denunciano la mano criminale che sta dietro la regia degli incendi. Nessuno può più credere alla favola dell’autocombustione! Degli incendi che, come per caso, a precise date ( agosto), scoppiano e si alimentano. Una mano criminale, un disegno ben preciso cui non si possono tirare fuori alcune settori delle amministrazioni pubbliche: il giro di milioni di euro che si attiva con elicotteri e canadair è vertiginoso: nella sola giornata di ieri tutta la flotta antincendi è entrata in azione tra Ischia, Faito e il Vesuvio : oltre 30 sono stati gli incendi nelle province di Napoli, Avellino e Salerno. In costiera sorrentina sono stati distrutti diversi ettari di vegetazione. Le fiamme da Faito sono arrivate in prossimità di alcune abitazioni di Moiano. I VAS  denunciano questo gigantesco affare criminale che si consuma ai danni della natura inerme e denunciano la gestione camorristica e le azioni criminali che permettono questa catastrofe ambientale. Ieri sera la Costiera Sorrentina è stata messa in ginocchio: a Vico Equense fino a tarda serata, nessun vigile in giro in una cittadina soffocata dalle auto ferme, nessuno che sapesse fornire uno straccio di notizia: si è passati da un incidente a Pozzano, ad una frana sulla panoramica, a un incendio sulla panoramica. Probabilmente erano vere tutte e tre le notizie, ma i cittadini erano allo sbando insieme a tantissimi automobilisti bloccati fino a notte fonda, tra sirene di autobotti di vigili del fuoco, ambulanze e aerei ed elicotteri che cupamente ripetevano sempre la stessa traiettoria. Quello degli incendi è un giro di affari milionario che attiva : protezione civile corpo forestale dello stato, guardia boschiva. I VAS si augurano che siano al più presto presi i colpevoli di quello che è accaduto ieri anche se sono molto scettici sui risultati. Qualcuno ipotizza un’azione ritorsiva e ricattatoria messa in opera da gruppi di facinorosi ai quali sono state impedite la loro attività abusive i quali si sarebbero vendicati mettendo in ginocchio un’intera costiera, anche questa è una ipotesi, ma certo questi incendi non sono naturali e qualcuno dovrebbe pagare per i danni ambientali incalcolabili, ben più gravi dei danni economici.
Franco Cuomo VAS- Verde Ambiente e Società
Circolo AEQUA di Vico Equense


lunedì 13 agosto 2012

INDOVINELLO DI FERRAGOSTO


  • INDOVINELLO DI FERRAGOSTO
    Sono sempre diffidenti e con tutti supponenti/
    Son boriosi e presuntuosi ma han l’aria di virtuosi/
    Fan proclami molto austeri e di questo vanno fieri/
    Son saccenti maldicenti semiseri e prepotenti/
    Fan domande sempre in serie quali inutili congerie/
    Dell’inerzia son gli alfieri sono questi i ………

lunedì 6 agosto 2012

Vico Equense: bambini al mare col braccialetto di riconoscimento!



Siamo arrivati al 6 agosto e qualcuno sul web parla ancora di spiagge libere ( cosa vorrà mai dire poi?), di bugie del Sindaco Gennaro Cinque, di concessioni date ai soliti noti ecc. ecc. La verità che nessuno dice intanto è che la gente di Vico Equense, ma anche della stragrande maggioranza degli altri posti in Campania, se ne infischia di far valere i propri diritti o, nei casi più avanzati ( si fa per dire), delega le sue lamentele a qualcun altro che dovrebbe risolvergli i problemi. Venti anni di berlusconismo e di latitanza dell’opposizione non sono passati invano. Tra dieci giorni l’estate commerciale, sarà finita e nessuno parlerà più di spiagge libere: ovvero di spiagge che sarebbero dovute essere state gestite dal comune, pulite, controllate, servite di docce, spogliatoi e bagni pubblici, con un ticket minimo da pagare per tutti gli altri servizi offerti, come succede in quasi tutte le parti del mondo civile. Quello che invece si vede in giro è solo la vergognosa rapina degli stretti arenili e degli spazi ad essi adiacenti, ma anche  quella del mare, negli spazi adibiti a porto che è stata consentita dal Sindaco Gennaro Cinque a privati cittadini elevati a rango di improbabili imprenditori. Lungimirante politica di grande strafottenza sociale, esibizionismo cialtronesco di ostentata ignoranza verso la qualità dell’ambiente e verso un turismo ecocompatibile: insomma i tratti più rappresentativi della politica di questo sindaco. Ma, e mi piacerebbe essere smentito, la popolazione, tutto sommato, questo vuole, come non servono a nessuno i “delicati cicisbeismi” di inutili interrogazioni presentate in Consiglio Comunale. Dall’altro lato gli stabilimenti “ufficiali”, tra “ingresso”, lettini e ombrelloni e parcheggio, hanno tariffe che oscillano dai 15 ai 25/30 euro procapite. La crisi, fortunatamente sta imponendo modelli di “consumo ragionevole”: al mare ormai ci si va solo la domenica, lasciando stabilimenti semi vuoti durante il resto della settimana. A niente è valsa la disattesa ordinanza regionale di non far pagare i minori di anni 12. I gestori si sono ribellati: loro, dicono, fanno pagare i servizi. Qualcuno, proprio per far pagare i servizi, per esercitare un controllo totale sui fantozziani bagnanti proni ad ogni decisine, si è addirittura richiamato alla logica del Lager.
A Vico Equense, in un notissimo stabilimento balneare i gestori hanno deciso di fare indossare un braccialetto di riconoscimento ai minori che non hanno pagato l’ingresso. Il braccialetto dovrebbe servire a segnalare quei bambini di quei genitori che hanno deciso di chiedere l’applicazione della legge Caldoro. I bambini col braccialetto, in pratica, non possono andare in piscina o usufruire dei giochi. La cosa in sé è agghiacciante, ma terribilmente vera! Un classismo vergognoso che crea disagio e frustrazione tra bambini, pensato, attuato e tollerato da tutti! Uno si sarebbe aspettato un’ insurrezione delle mamme, ma c’è stata l’accettazione supina di questo comportamento da campo di concentramento sul quale io credo che qualche magistrato dovrebbe intervenire.
 Io credo che questa cosa di non consentire ai bambini che vengono fatti entrare gratis, l'uso dei servizi (piscina, giochi, ecc.) sia frutto di un'interpretazione intenzionalmente errata.
Il legislatore Regionale non avrebbe emanato una norma ad hoc per dire che l'accesso al mare deve essere libero e gratuito, perché tale principio è già affermato nel nostro Ordinamento.
Il legislatore Regionale ha quindi evidentemente inteso integrare il contenuto delle concessioni per la balneazione (che hanno un costo irrisorio a fronte dei profitti, peraltro in gran parte "in nero" stabilendo che i titolari delle Concessioni, debbono farsi carico del costo dell'utilizzo dello stabilimento nella sua interezza, da parte dei bambini fino a 12 anni di età.
I titolari degli stabilimenti che pretendono di "marchiare" i bambini-che-non-pagano, si espongono peraltro all'eventualità che genitori particolarmente incavolati, accettando l'interpretazione errata della norma, dicano "Allora sai che c'è di nuovo ? Se tu vuoi confinare mio figlio sulla battigia OK. Però a questo punto tutta la famigliola entra gratis (per la Norma di Legge Ordinaria) e se ne resta sulla battigia !!!"
La Campania è l’unica regione dove i gestori degli stabilimenti hanno deciso di non applicare una legge e di continuare a fare i loro comodi partorendo anche regolamenti balneari umilianti e mortificanti la dignità della persona, come questo dell’applicazione del braccialetto di riconoscimento a quei bambini i cui genitori, al momento di entrare sullo stabilimento hanno chiesto di far valere una legge regionale. 

Voglio sperare che la stampa, alla quale denuncio questi episodi, dal canto suo, possa scuotere l’inerzia dei cittadini ma soprattutto denunciare lo stato di degrado civile, sociale e culturale di chi pone in essere atteggiamenti del genere.

Franco Cuomo V.A.S. Vico Equense 

venerdì 3 agosto 2012

Si torna a riparlare del rischio antenne di telefonia mobile a Vico Equense



I V.A.S. hanno preso visione di un lettera della Società Vodafone relativa ad autorizzazioni per la sistemazioni di impianti di telefonia mobile in via Fattoria a Faito. E’ l’ennesima operazione ai danni dell’ambiente e della salute. La Campania è risultata essere la regione con il più alto numero di malati di cancro correlati anche al più alto tasso di inquinamento per scarsità di controlli e di educazione ambientale.
Fatta questa premessa, relativamente alla situazione degli impianti di amplificazione del segnale di telefonia mobile sul territorio di Vico Equense i V.A.S. ritengono opportuno fare un breve punto sullo stato dei fatti.
Le tre postazioni di telefonia mobile volute a tutti i costi dal Sindaco Gennaro Cinque sono ormai quasi un dato di fatto.
11)  L’antenna del campo sportivo di Massaquano, in dispregio di un Regolamento Comunale mai abrogato, è stata realizzata, e ora, qualche cittadino si accorge della sua minacciosa evidenza e vorrebbe attivarsi, sottolineando  con amarezza, che i V.A.S. avevano avvertito tutta la cittadinanza di Massaquano di tale pericolo e il sottoscritto, sull’indifferenza dei cittadini, fu anche abbastanza duro.
22)    A Ticciano il Sindaco Gennaro Cinque, sta acquisendo in maniera che diremmo “originale” il suolo per l’installazione dell’altra antenna che riteniamo di prossima sistemazione.
33)  Per quest’ultima antenna da sistemare a Monte Faito a via Fattoria, la Società Vodafone, già tre mesi fa, ha chiesto alla Comunità Montana la deroga al vincolo idrogeologico che grava sulla zona, al fine di impiantare l’antenna. E’ quindi logico ritenere che anche per il Faito i tempi di attuazione siano prossimi.
Il problema del centro urbano di Vico Equense sembrerebbe caratterizzato da un immobilismo che la dice lunga sulle intenzioni del Sindaco: perdere tempo!
La Commissione per il Piano di Ottimizzazione a tutela della salute dei cittadini, non è stata ancora costituita ( nonostante le ripetute assicurazioni di qualche consigliere della minoranza fatte al Comitato Art.32 ) e niente fa presumere che questa situazione possa modificarsi nell’immediato. Relativamente all’allargamento delle adesioni al Comitato Art. 32, i V.A.S. sono contenti di rilevare questo successo ma sperano però anche in un incremento di risultato. Cosa dire ancora: il mio punto di vista è estremamente pessimistico e sono molto preoccupato per le sorti del nostro ambiente e per la scarsa sensibilità ed educazione ambientale. Ci auguriamo come V.A.S che la stampa, dal canto suo, possa scuotere l’inerzia dei cittadini e soprattutto evidenziare l’indifferenza di questo Sindaco rispetto alla salute dei suoi concittadini.

Franco Cuomo
V.A.S. ( Verdi Ambiente e Società ) Circolo AEQUA
Vico Equense (NA)