martedì 21 agosto 2012

L'imbarbarimento della Costiera Sorrentina


La torta per Nino Spagnuolo con la frase di Scarface e le pistole di cioccolato
L'imbarbarimento di cui parlo è una scelta deliberata di questa amministrazione e di questo Sindaco, da tempo i VAS hanno evidenziato il degrado delle marine attraverso concessioni date senza controlli a piccole attività di ristorazione che - tranne in alcune rare eccezioni - sono scadenti e accolgono una utenza che definire per lo meno civile è un eufemismo. Grazie a questa politica autorizzata dall'ufficio commercio, dal suo dirigente, dai suoi funzionari e avallata dal Sindaco Cinque, oggi, qualsiasi persona di buona educazione e di buon gusto farebbe bene a tenersi alla larga dai cosiddetti "borghi marinari", molto simili ormai a quella che una volta erano i chioschi dell'acqua della Madonna: stessa igiene, stessa qualità gastronomica, stessa legittimità urbanistica, stessa utenza. E' stata questa una politica dissennata che ha squalificato Vico Equense, quella che provocatoriamente da anni continuo a definire una "moianizzazione" della città. I gestori di ristoranti o alberghi, che una volta erano considerati "alti", ( le Axidie, La Torre del Saraceno,Mustafà ) che avrebbero potuto dar voce ad un protesta per chiedere controlli di qualità sulle licenze autorizzative date, hanno preferito tacere seguendo la logica: più gente viene meglio è. E la gente è venuta, e si è visto che gente è arrivata sulle marine estive, preparate con baraccopoli palafitticole d'occasione a servire pizze e panini e kebab, nella peggiore tradizione da litorale flegreo. Ora l'accaduto dell'altra sera, la sparatoria tra clan rivali, fa capire bene quali sono le frequentazioni delle nostre spiagge “by night”. Non basta chiedere un Consiglio Comunale aperto! Non servirebbe a niente o quasi a niente! Occorrerebbe invece una radicale inversione di tendenza: revocare le autorizzazioni date con pagamenti risibili: una vera e propria svendita del territorio voluta dal Sindaco Gennaro Cinque. Occorrerebbe una riqualificazione dei borghi marinari cominciando a cacciare via tutti quelli ai quali è stato consentita una barbara ed indebita appropriazione di spazi che una volta erano di tutti. Occorrerebbero denunce massicce alla Procura della Repubblica che investissero i dirigenti ed i funzionari comunali che ormai firmano le autorizzazioni stesse, al di fuori di qualsiasi programmazione economica e culturale del territorio: occorrerebbe insomma intraprendere una guerra contro l’illegittimità di operazioni discutibili, contrabbandate come atteggiamenti di amicizia paesana compiacente. I VAS sostengono da tempo che il territorio costiero ha subito un'orrida omologazione con i paesi vesuviani, grazie alle cosiddette politiche liberistiche rozze e grossolane volute da sindaci come quello che ci troviamo ad avere: ormai siamo ad un punto di non ritorno ed io, personalmente, riesco a vedere solo una evoluzione verso il peggio. La sparatoria sulla spiaggia dell'altro ieri è solo la rappresentazione di una metamorfosi avvenuta, il resto lo fanno le feste patronali che fanno impazzire il traffico cittadino, i fuochi esplosi ad ogni ora del giorno e della notte, le sagre paesane, l'inquinamento del mare, l'inquinamento da smog e da rumore. Un punto di non ritorno che solo una radicale inversione dei modi di concepire la legalità e l’ambiente potrebbe forse invertirne la direzione.

Franco Cuomo VAS- Circolo Aequa Vico Equense

Nessun commento:

Posta un commento