giovedì 5 novembre 2020

OSPEDALE DE LUCA E ROSSANO VICO EQUENSE: A CHE PUNTO SIAMO?....SEMPRE ALLO STESSO.

 


Signori, ma che cosa è successo dopo la manifestazione per la riapertura del Pronto Soccorso a Vico Equense e io aggiungerei anche per la riattivazione dei reparti di Medicina e Chirurgia? Il tanto sventolato ricorso al TAR per impugnare la chiusura che la nostra amministrazione avrebbe dovuto fare, è stato fatto? C’è stata qualche trattativa con la Regione Campania? Dal silenzio intorno alla cosa deduco che non sia stato fatto niente, che quella presenza dei sindaci con fascia tricolore è stata una comparsata , l’ennesima presa per i fondelli della popolazione, che al momento l’unico ospedale utile per la costiera sorrentina sembra essere quello di Nocera Inferiore. Intanto medicina e chirurgia sono vuoti, e il Pronto Soccorso ancora chiuso e con gli ospedali di Sorrento e Castellammare in tilt, forse a Kabul stanno meglio da questo punto di vista, mentre l’Italia si colora con sfumature che vanno dal giallo al rosso passando per arancio, ocra, giallo scuro, insomma un pantone che la dice lunga sulla sfacelo sanitario in cui siamo stati precipitati. Di certo nessuno vuole muovere un dito per la riapertura del Pronto Soccorso, né tanto meno per la riattivazione dei reparti del De Luca e Rossano che è di proprietà del Comune e non dell’ASL: alla Regione sono tutti pro COVID ASSISTANCE, il COVID porta soldoni a palate e allora tutti gli ospedali si riconvertono in centri COVID. Sembra invece che il Comune, il nostro lo voglia invece vendere e che su quella struttura ce già qualcuno che sta pensando di fare un bell’albergo per ipotetici turisti stranieri per ipotetici scenari futuri, sembra sempre che questa sia la volontà dell’ex assessore a tutto, ora consigliere regionale, perché qui a Vico Equense ancora non si muove una foglia che lui non voglia e i soldi servono a rimpinguare le casse, che importa se poi ti viene un appendicite e devi correre a Nocera Inferiore, magari ti operano in ambulanza durante i 35,40 minuti per arrivare. Mentre invece i 69 e rotti milioni di euro per il nuovo ospedale di Santa’Agnello ci sarebbero già, per cominciare la demolizione della vecchia struttura e costruirne una ex novo, come dice il detto: “ Chi fraveca e sfraveca nun perde mai tiempo” e i sindaci che sono venuti a fare la comparsa, per poi dileguarsi nel nulla, lo sanno bene, soprattutto quelli di Sant’Agnello, Piano e Sorrento. Il nostro invece è una specie di Azzeccagarbugli, un asino in mezzo ai suoni che però , sa bene quello che sta facendo, ovvero: tappa i buchi e mantiene il moccolo all’ex assessore a tutto ora consigliere regionale. Cosi sembrerebbero stare le cose, riemergono allora con maggiore evidenza le macroscopiche bugie del PD locale col suo documento e manifesto carta straccia, e si evidenziano ancora di più le marchiane fumisterie della famosa delibera 53 del 2012 , dove chi si prestò alla stesura o sapeva bene quello che stava facendo o fu raggirato da vecchi volponi degli intrallazzi amministrativi. Direbbe Gaetano Maresca non perdiamoli di vista, io invece dico che gente come questa è meglio perderla e gettare via lo stampino e che, per fare le guerre e le lotte giuste, ovvero per riavere il nostro ospedale occorrono uomini e donne con attributi giganteschi e non un gregge belante tenuto a bada di ringhiosi cani da guardia.



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