Chi vi sta scrivendo |
Gentili Presidenti,
Le vostre ordinanze, lette
o emanate sempre a tarda ora, non c’è che dire, sono quanto di più “consolante”
per chi sta solo in casa, “aiutano a "dormire bene”; grazie per le vostre “sensibilità” e “attenzioni”,
soprattutto, quelle che ci spiegano che le restrizioni si prolungheranno ancora
per molto tempo.
Vorrei intanto in questa mia
considerare quanto immenso sia il delirio di onnipotenza che attraversa
le vostre “ grida”, soprattutto quelle
del nostro Presidente De Luca.
Si, perché io credo che anche in questa
tragedia, venga fuori il nostro delirio di onnipotenza, il nostro dimenticare
che siamo esseri finiti, di passaggio, e che il mondo e la vita stessa siano un
mistero e non ci appartengono; invece noi rispondiamo a tutto
quello che sta accadendo con le stesse logiche di dominio che l’hanno generato pensando
di essere eterni e indistruttibili e di
dominare tutto anche l'imponderabile e invece cosi non è.
La follia di dominio
del mondo viene fuori anche in questi momenti insieme alla assoluta mancanza di
verità dei media, perché un questa brutta storia moltissime sono le verità
taciute.
Rimanere chiusi in
casa, già… per chi ha garanzie economiche è certamente facile intendo uno
stipendio o una pensione, rendite sparse al sole, ammettendo che in queste
condizioni possano durare pure queste, o per chi vive in casa spaziose, ma chi
non ha tutto questo?
Chi non ha coperture economiche, o case spaziose e divide
un appartamento di sessanta metri quadri, ma anche più piccolo, in tre e anche
in quattro cosa fa?
E tutti i lavoratori stagionali del turismo finiti in mezzo
a una strada, io abito a Vico Equense, in penisola sorrentina, molti sono alla
fame lo sapete cari i miei Presidenti cosi normativi e intransigenti, e tutti quelli
che sono fermi in altre filiere produttive?
Voi non
potete limitarvi a dire : “ rimante in casa” e se uscite “vi spariamo addosso”
e vi facciamo pagare multe salate o vi carceriamo ( vorrei poi vedere dove ci
mettereste). E quando ascolto in
televisione i mezzi busti televisivi super garantiti e protetti ripeter il “mantra
della salvezza astratta” , mentre da solo, a casa, rifletto sulla follia di tutta
la situazione, mi faccio domande e le rimando a voi che ci “governate”: ma
perché invece di ripeterci di rimanere in casa, pensando di essere Dio perché
in questo modo ci salvereste e ci salveremmo la vita, dimenticando che tutti
prima o poi dobbiamo morire, non io, non tu, e non per il contagio, ma tutti,
perché la vita e la morte non appartengono alla nostra decisione e mi fanno sorridere amaramente, quelli che dicono
con convinta consapevolezza : “ ma io non
voglio far morire un altro per colpa mia” come se dipendesse da lui. Ci
sono molti che sono accanto a persone contagiate e non si sono contagiati e non
sono morti. E allora perché invece di ripeterci questo mantra di
rimanere in casa – che vogliamo rispettare,OK che è giusto rispettare, perché come diceva Kant, le leggi si rispettano, ma non so ancora fino a quando
molti rispetteranno, insieme non aggiungete che ci darete anche da vivere,
soprattutto quelli che in questo momento ne hanno più bisogno. Non dobbiamo
uscire? Bene e allora chiudete tutto, programmate scorte alimentari per i
cittadini e distribuitele casa per casa, invece di minacciare di usare il
lanciafiamme.
Perché non programmate anche il come continuare a vivere poiché
vi abbiamo collocato in posti chiave per farlo.
Come? Visto che parlate di ulteriori restrizioni
avendo alle spalle la sicurezza che a
fine mese voi sarete garantiti con stipendi
dorati e non solo voi, ma penso a alti funzionari dello Stato, a giornalisti
RAI, MEDIASET e La7, ma anche ai molti ricchi del settore privato: una
copertura da parte dello Stato, per chi ha piccole attività, per chi deve
pagare fitti esosi, per poveri artigiani, una copertura da elargire fino alla fine di questa emergenza .
I soldi che prima non c’erano sembra che ora
stiano uscendo, come per il gioco del MONOPOLI, perché darli con interesse ? E allora stampiamone, cari Presidenti, smascheriamo il gioco di più, perché tanto era un gioco che si faceva sulla nostra pelle pure prima, bene,
continuiamolo a farlo pure ora Presidenti! Un bel decreto che oltre alle
restrizioni e alla clausura ci dia pure la possibilità di continuare a vivere.
C’è gente che sta
perdendo molti soldi, piccoli negozianti, piccoli imprenditori, e ripeto lavoratori
finiti in strada, non so ancora a chi e per quanto tempo convenga il mantra di “rimanete in casa”.
Non spero di essere
ascoltato da voi, ma consentitemi di dire, da cittadino che crede ancora di
essere libero, ma non sa fino a quando ancora, che le vostre ordinanze da delirio di onnipotenza, si
inseriscono tutte nello stesso mondo e nello stesso modo che ha dato origine a
questa catastrofe e credetemi, non aiutano nessuno, né nella guarigione, né
nella crescita di una coscienza consapevole della propria vita, né nella serenità
d’animo che si dovrebbe avere in questi momenti. Cambiate e cambiamo il modo di vedere il mondo, solo così riuscirà a vincere.
Mestamente, vi saluto
Franco Cuomo
Ex funzionario
pubblico, ex docente, pensionato (non d’oro).