Scrivo una lettera aperta a Laura Cuomo promotrice del gruppo Facebook La grande Onda, che ha sollevato un moto di indignazioni per le condizioni del mare della penisola sorrentina. Rischio come sempre di essere impopolare e controcorrente, ma non posso non evidenziare che queste operazioni - nobili negli intenti che si prefiggono - non scoprono mai il vulnus e le cause prime dei disastri ambientali di cui, purtroppo, oggi siamo tutti vittime. Il vostro operato cara Laura è un coperchio. Ci
sono denunce politiche pesantissime da fare che non avete fatto e a questo
punto credo che questa sia una scelta precisa! Ma credete che il mare si sia
insozzato di punto in bianco? Ma chi l'ha amministrata questa terra fino ad
oggi? I sindaci che vanno in regione con un documento tecnico, che scusatemi la
franchezza e la brutalità è una ciofeca!!!!! Quando sarebbe stato il caso di
mettere sotto accusa il loro operato: eppoi, ma credete veramente che il mare di
Sorrento o Sorrento possa più rappresentare una bellezza naturale? La
speculazione selvaggia, l'inurbamento, le gallerie, le centinaia di parcheggi
interrati, i rumori del traffico cittadino, l'aria sempre più torbida e pesante
di smog,la rapina perpetrata da commercianti avidi nella vendita di
paccottiglia: tutto questo è la Penisola Sorrentina e Sorrento oggi! E tutto
questo non è successo per caso: E' successo perché questi sindaci e quelli che
li hanno preceduti hanno pensato che questa era la scelta da fare e nel
pensarlo hanno distrutto e fatto a pezzi un territorio che avrebbe dovuto
godere di ben altre attenzione, di ben altri progetti, di ben altre
salvaguardie!!! Interessi poco puliti, intrecciati al malaffare politico, opere
mostruose iniziate e mai finite, lavori che durano da quaranta e passa anni!
Tutto questo si è voluto far passare e si fa passare per turismo, ma il turismo
vero è morto. Leggetevi i siti internazionali, ve li posso dare tutti, dove
inglesi, tedeschi, giapponesi, americani sono disgustati dal cattivo gusto che
trovano e delusi dal mare torbido e sporco e si lamentano che devono pagare
caramente ogni pezzetto di suolo che calpestano e giurano che non ci
rimetteranno più piede. L'ambiente, cara Laura è una cosa seria e pure la difesa
del territorio, chi fa l'ambientalista da noi deve fare denunce politiche e
nomi e cognomi, deve tentare di coinvolgere i cittadini ad esporsi, a farsi
avanti, ad essere i soli garanti dei propri diritti, contro la prevaricazione e
i giochini di amministrazioni che hanno preferito le colate di cemento su un
territorio una volta verdeggiante e tutti credo sappiate chi foraggia il
partito del cemento in Campania. Un ambientalista serio oggi deve invocare e
chiedere indagini, deve scoprire perché sono successe certe cose e non altre:
Le amministrazioni comunali, gli operatori turistici e un ottanta per
cento della popolazione costiera oggi sono conniventi con un sistema che ha
prodotto un degrado irreversibile. L'ambientalismo non si fa piantando
alberelli o spazzando le strade o raccogliendo cicche per le spiagge ,
l'ambientalismo si fa denunciando i nomi di chi ha sfregiato per sempre la
costa, le colline, l'aria, il mare della penisola
sorrentina e quei responsabili sono quelli ai quali avete affidato quel
risibile documento tecnico e lo portano in Regione a consiglieri che hanno voluto
lo smantellamento del PUT e il Piano paesistico regionale affinche altro cemento
e altri scarichi fognari finissero in quel mare che dici di voler difendere. Non
metto in dubbio la ta buona fede e quella di chi fa parte della Grande Onda, ma
voglio sostenere la tesi che vi state prestando ad un gioco che fa finta di
muovere delle cose e in realtà non farà succedere proprio niente se non
mantenere lo status quo. Mi chiedi quali sono le mie proposte costruttive?
Dipende che cosa intendi per costruttivo. Se fossi il sindaco del mio paese
farei crollare l'economia. Libererei i litorali da tutte le superfetazioni e
strutture, abolirei le concessioni , diminuirei le luci, imporrei il silenzio
come rispetto verso tutti . Di contro adotterei guardie ecologiche , controlli su
sversamenti di privati , ristrutturazioni ambientali e ripristino dello stato
dei luoghi, progettazioni ambientali pochi ristoranti ma buoni, sale da
concerto , cinema e teatro. Balneazione limitata a fasce orarie legate ai
rischi uva e ai sovraffollamenti. Insomma ridurrei alla fame i pochi che oggi
hanno distrutto il territorio rapinandolo e arricchirei i molti di qualità e
valori non negoziabili . Si, forse sarei ammazzato come ha scritto qualcuno e
soprattutto non mi voterebbe nessuno, quindi non corro questo pericolo, e non
ho desideri o velleità del genere ma di certo, posso dire oggi, che la prima
cosa che farei sarebbe quello di inficiare il principio dell'economico e come
per un altro paese al mondo - forse l'unico, forse il Buthan, non ricordo, non
terrei più conto del PIL del prodotto interno lordo ma della felicità interna
lorda o FIL (in lingua inglese gross national happiness - GNH), I criteri presi
in considerazione dovrebbero essere: la qualità dell'aria, dell'acqua, il
benessere acustico e luminoso, la salute dei cittadini, l'istruzione, la
ricchezza dei rapporti sociali. Non confonderei ambiente e turismo e, senza
necessariamente dover passare per anti-tecnologici o anti-materialista, mi
impegnerei a migliorare l'istruzione, la protezione dell'ecosistema e a
permettere lo sviluppo delle comunità locali. NATURALMENTE, E LO SCRIVO IN
MAIUSCOLO, E MI RIPETO, VORREI IMPOVERIRE IMMEDIATAMENTE CHI, CONTRAVVENENDO
QUESTI PRINCIPI, DEPREDA L'AMBIENTE SOLO PER FAVORIRE IL PROPRIO PERSONALE
ARRICCHIMENTO ECONOMICO. Capisco come tutto questo possa sembrare una favola o
una pazzia, vedi un po’ tu , ma è proprio questa tua percezione o quella di
altri, che rende ben conto di quanto in realtà sia alto il nostro livello di
barbarie.
Franco Cuomo – Coordinatore del circolo VAS di
Vico Equense “ Giovanni Esposito”
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