centro di Vico Equense
Per il traffico in costiera e gli
intasamenti. Allora io un consiglio ce l'ho: consiglio a tutti o a quelli
intelligenti e sensibili, ai colti a chi
ama la natura vera e il mare vero: di non venire più in questi posti: disertate, scappate
altrove e se possibile, non inquinate più oltre . Mi spiegate uno che cavolo ci viene a fare a
Vico Equense o a Sorrento? Tra spari di fuochi ad ogni ora del giorno e della
notte, sirene di ambulanze, pompieri, polizia , campane ad ogni ora del giorno
e della notte pure queste, file chilometriche in auto arroventate, processioni
di santi e madonne sempre autorizzate, feste patronali, presentatori e
presentatrici improvvisati che urlano da palchi qualsiasi cosa passi loro per
la testa, claxon impazziti, smog, lembi di terra polverosi fatti passere per
spiagge e fatte pagare a peso d'oro da sedicenti stabilimenti balneari che dal
mattino schierano file di lettini, dove se sei bravo e raccomandato prenoti il
posto in prima fila, se non lo sei, stai steso in un lettino nel chioschetto del gestore , mare oleoso e
melmoso verdastro o giallino pallido. Ne??? Ma ditemi un po': solo dei pazzi o
dei morti di fame che non possono permettersi una vacanza seria e nemmeno
riescono a pensarla, dei disperati insomma sceglierebbero di venirsene in un
inferno del genere: ed infatti noi nei fine settimana accogliamo solo
disperati, quelli dell’interland napoletano che stanno in posti ancora peggio di
questi, questi sono i nostri turisti! Stamattina facevo Jogging per via Murrano, strada per la marina d'Equa: ore 7,10 , sembrava l'autostrada.
E allora lasciamo perdere. Solo chi è in cattiva fede, dopo gli scempi e i
disastri compiuti può parlare di turismo in un posto simile: le responsabilità
e le complicità sono da rintracciare negli amministratori corrotti che hanno
consentito un simile degrado di questi posti: Sorrento col divieto di
balneazione dovrebbe pure suggerire qualcosa a qualcuno o no? I tecnici dell’ANAS, che hanno sbagliato i
calcoli, non lo sapevano che un tunnel simile che si apre in una curva a
gomito, dove si innesta un’altra strada, avrebbe creato quello che crea? A Vico
Equense quello scempio dello stradone chiuso anche ai pedoni nel vallone del Rivo D’Arco e che non serve a nessuno, né
viene utilizzato per qualcosa, perché tutto fuori norma, rappresenta veramente la mala politica e la
corruzione di un sistema . Ne vogliamo parlare? E le concessioni a pioggia date
a gestori di bar , pizzerie, lidi mappatella, chioschi per vendere “cineserie”
che tra poco te li trovi pure in testa. Ne vogliamo parlare? Non c’è più un
solo tratto di costa che non sia occupato da un’attività lucrativa – badate bene,
ho detto lucrativa, non turistica, che dura giusto tre mesi: poi finito tutto,
chiuso, una vera e propria rapina del territorio che crea solo profitti
milionari a pochissimi e sempre gli stessi. Ne vogliamo parlare? Poi ci facciamo il festival del cinema in una
città che proietta le pellicole dove capita e in spazi inadatti e improvvisati
perché non c’è un cineteatro e nemmeno una multisale e nemmeno una sala. Ne
vogliamo parlare? Ecco perché io un consiglio ce l’ho: chi ha un briciolo di
sale nella zucca, un minimo di gusto, chi ama veramente la natura e l’ambiente
scappi da questo posto che ormai non è altro che un’altra delle altre facce di
una megalopoli diffusa e degradata nell’offerta dei servizi e della socialità.
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