Aspetto con curiosità i commenti di tutti i filo tedeschi di oggi
nel 2016/17, ricordando loro che noi italiani stiamo solo una spanna più in là
delle Grecia e che il Pinocchietto fiorentino è stato completamente ignorato (
per dire che non se lo è cagato nessuno) nelle trattative gestite solo da
Merkel e Hollande. Allora e solo allora mi piacerà leggere i loro commenti da
adoratori del capitalismo finanziario della grande destra europea. Allora e
solo allora mi piacerà leggere i commenti di questi garantisti del capitalismo
affamatore di popoli i quali si definiscono pure di sinistra. Quelli che
sostengono con veemenza che bisogna lavorare dalla nascita fino alla morte,
quelli che inorridiscono al pensiero che qualcuno possa pensare che ci possa
essere una vita diversa dal generare profitto, dal mantenere sistemi bancari e
finanziari . Quelli che sognano anche per la Grecia gente come Monti e la
Fornero che hanno drizzato le reni a noi fannulloni italiani. Li aspetto tutti
al varco questi garantisti piddini o ex comunisti italiani che oggi hanno fatto
– come si dice da noi – la fine dei tracchi o delle botte a muro - L’Unione
Europea, attraverso l’euro sta realizzando, in forma economica, il delirante
sogno tedesco della prima metà del Novecento della Germania guglielmina,
resuscitato tutto intero dalla politica
della Merkel. Dopo la ricostruzione e la
caduta del muro la Germania ha attraversato un lungo e doloroso processo
autocritico, si è come si dice “sgermanizzata”, o è “felicemente approdata” finalmente in occidente. Il concetto di
“nazione”, di “nazionale” sembrerebbe essere stato messo in naftalina, ma
sottolineo il condizionale. Oppure, come dice Sloterdijk, la Germania “è
diventata normalmente egoista”: ma Claudia Shiffer oggi da un claim
pubblicitario reclamizza la superiorità dei tedeschi: alti, belli, biondi e
efficienti , https://youtu.be/cIXvynXOMEk
, https://youtu.be/m8kGuYK0kOM, e ci
sono altre pubblicità che vanno in questa direzione e non è casuale . La crisi del 2008 ha riaperto il vaso di Pandora.
Tutto è diventato di nuovo problematico, sono emersi quelli che Gian Enrico Rusconi,
grande germanista, (con malizia calibrata) chiama “alcuni <difetti di
costruzione> dell’Unione”. La politica “assertiva” della Germania della
Merkel ha fatto riemergere allora
risentimenti, fratture, stereotipi che si pensavano sepolti. L’egemonia tedesca
che si ripresenta sulla scena sembra una ripresa del piano alternativo, quello
che Hugo Stinnes, il supercapitalista del 1914, ma questo gli ex comunisti
nostrani “botte a muro” non sanno neanche chi sia, dimentichi come sono di Marx o di
Gramsci, figurarsi se conoscono Stinnes o Habermas o Sloterdijk . Stinnes proponeva il
capitalismo finanziario in alternativa al piano dei militari e il suo motto era
:”in Europa non c’è nessuno che possa
contestarci il nostro rango. Dunque, tre o quattro anni di pace e vi assicuro
la predominanza tedesca in Europa con tutta tranquillità”. Questo il suo sogno di allora, poi ci furono
la prima guerra mondiale, poi Weimar, poi il nazismo e la seconda guerra
mondiale, poi ci fu la volontà di dividere
la Germania, per evitare altri incubi europei, perché il capitalismo era
tutto statunitense e il comunismo tutto sovietico. La storia purtroppo oltre a
non insegnarla più nessuno la ignorano gli stessi docenti di storia. Oggi, quel
sogno, quello dell’imprenditore tedesco Hugo Stinnes si ripresenta, ma si
ripresenta, naturalmente, con vesti totalmente nuove: con quelle dell’esempio,
del modello, del severo ma giusto maestro, della onestà pubblica, dell’efficienza o con la bellezza della
Schiffer neanche tanto sottilmente razzista, ma questo esempio su una cosa è rigido
e inflessibile: non deroga dal capitalismo: il motto è arricchire sempre più
i ricchi e affamare chi già stenta a vivere: in Grecia non muoino di fame i
Niarkos e simili, in Grecia si affamerà
la povera gente come si sta facendo in Italia e l’euro sistema è la chiave per
attuare questo disegno e, prestando alla Grecia altri soldi si contribuirà a
mantenere in piedi un sistema unico di potere, l’unico possibile e pensato oggi
su scala planetaria: quello del capitalismo finanziario. Una forma di potere
più sottile, ma non meno profondo. Oggi sono anti tedesco, perché
strutturalmente sono un marxista.
Franco Cuomo
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