giovedì 27 febbraio 2014

Non sono più i tempi di Ugo Mulas

Jacopo Benassi


Ho letto un post di Jacopo Benassi, un autentico artista della macchina fotografica che apprezzo molto. Il post è questo :“Siete inevitabilmente portati a fotografare ragazze nude nelle fabbriche? Gattini davanti al caminetto? Vecchi pescatori con le rughe in bianco e nero? Mare con tempo lungo e HDR? Vi vantate con gli amici dell'ultima reflex con super teleobiettivo? Non conoscete Ugo Mulas?
E' vero, sono cose brutte. Un unico rimedio è possibile, la cura di tutti i mali: smettere di fotografare. Non è facile, lo so.  Ma con il giusto aiuto potete anche riuscirci.”
Non sono riuscito a non rispondergli:

Caro Benassi chiedere oggi di non fotografare più mi sembra una pretesa assurda soprattutto perché con uno smartphone ma anche un telefonino vecchia maniera chiunque fotografa qualunque cosa. La fotografia che già deprivò l'arte dell'"aura" come scrisse all'inizio del '900 Walter Beniamin, oggi - democratizzata e volgarizzata- ha deprivato se stessa della sua funzione artistica che aveva usurpato all'arte. Io capisco e condivido il tuo orrore per i pescatori rugosi in bianco e nero o per i tramonti o i mari increspati, ma spesso, le foto servono solo a comunicare ciò che il linguaggio verbale non vuole più proferire e/o forse non sa più descrivere. La fotografia supplisce l'afasia che affligge tutti e le immagini - il proliferare eccessivo delle immagini - oggi è solo il segno più manifesto del nostro linguaggio scaduto e in questo scadere generale le stesse immagini sono spesso scadenti, scadute, inutili, enfatiche, retoriche, prolisse ecc.ecc. ecc.Tu sei un artista e le tue foto vanno nella direzione opposta che, credo di capire e correggimi se sbaglio, vuole conferire alle foto che fai e come le fai una valenza che intende denudare lo sguardo dalla stupidità celebrativa della rappresentazione. Bene, fallo ! E distinguiti in questa melassa perché lo fai bene, ma non puoi chiedere a tutti gli altri di non fotografare più, perché  significherebbe 1) non tener conto che la tecnologia ha dato a tutti la possibilità di fotografare e 2) non tener conto che fare foto oggi equivale a parlare e siccome si parla male, perché si pensa male anche le foto sono quel che sono.

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