Un disco di velata malinconia ma
anche di spensierata ironia , con una bella chitarra acustica l’ultimo lavoro
di Antonio Breglia “ Ho ancora sogni da
sognare”. Accordi melodici con una ritmica mediterranea da cantautore
italiano consumato. “Voglio” ti fa
dondolare sulle gambe mentre ne segui
l’andamento, ma “ Sud” è quella che
mi ha spinto sulle nostre spiagge, o su quelle della Sicilia a volo d’uccello,
suoni magrebini e ritmica sostenuta. Tutto l’album alterna momenti intimistici
, “ Indipendente” e “Per sempre” riflessioni su stati d’animo
mai banale, mai scontato, ben strutturato, Antonio Breglia segue il suo
percorso creativo già iniziato con "Uno strano uomo ”. Ha un sua scelta stilistica
precisa , bello “ Ho ancora sogni da
sognare” che da il titolo a tutto l’album, una riflessione ingenua ma
intensa sul non sentirsi più a suo agio in un mondo che non da soddisfazione a
chi ha ancora sogni da sognare. Bravo Antonio Breglia, con lui questa città
esprime tutta una serie di musicisti che spaziano dal rock progressivo, al
blues, al jazz alla canzone d’autore come appunto quest’album delicato e ben
fatto che si conclude con un pezzo sul mare che è il mare delle civiltà
antiche: “Mediterraneo” , un brano tutto musicale , quasi a voler dire
torniamo a radici antiche che questo mare ci ha trasmesso nel tempo e nutriamo
più rispetto per tutta la natura che poi
è il leit motiv che attraversa tutta
questa bella esperienza musicale. La città e gli amministratori di questa città
soprattutto dovrebbero avere più
attenzione verso questi artisti o pensare spazi nei quali potrebbero progettare
e creare musica e arte e cinema o qualsiasi altra esperienza di comunicazione:
un paese cresce anche con la produzione di manufatti artistici e culturali e
non solo con panini e pizze, ci pensassero tutti, soprattutto quando la città
esprime giovani talenti
Franco Cuomo.
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