A
proposito di un commento sarcastico su questo mio libro e onde evitare altri
commenti simili, ma soprattutto per smascherare l'ipocrisia che c'è in giro tra
molti autori italiani che pubblicano a pagamento con case editrici importanti,
però non lo dicono e case editrici importanti che chiedono soldi, ho scritto
questa risposta ad un tale sig. Starr che mi accusava di essermi pagata la
pubblicazione. Siccome nella mia vita ho reso sempre pubblico ciò che ritenevo
dovesse esserlo, rispondo pubblicamente al sig.Starr perchè si capisca il senso
dell'operazione. Per questo libro, che inviai a più case editrici, fui
contattato dopo quasi un anno e mezzo, da due case editrici molto accreditate:
una napoletana e successivamente - con mia grande sorpresa da una toscana,
fiorentina. Potete immaginare la mia gioia, quando lessi i giudizi favorevoli e
di accoglimento del mio lavoro, la seconda era già pronta ad iniziare un lavoro
di editing. ma con mia somma meraviglia, quando mi recai a colloquio da quella
napoletana, dopo sperticati complimenti e mirabilie, mi fu chiesto di trovare
uno sponsor che sborsasse € 5000 o al massimo li avrei potuto sborsare io. la
seconda invece me ne chiese 7000, anche per il lavoro di editing ( il libro
secondo loro aveva troppe citazioni, ma era buono come impianto narrativo). Ho
chiesto ad amici che stimo e reputo all'altezza il fatidico " Che
fare". Avrei potuto pubblicare con..... e con..... ma con garanzie minime
di distribuzione,nessun passaggio sulla stampa e sui media. Insomma, mi pagavo
un libro con una casa "importante", ma la casa editrice
"importante" oltra a prendersi i soldi, faceva quasi niente per me,
in più, trascorso qualche anno di totale invisibilità, la casa
editrice"importante", mi avrebbe chiamato e mi avrebbe
detto:"caro sig. Cuomo abbiamo un centinaio di copie avanzate nei nostri
depositi, se vuole, li può acquistare con uno sconto speciale", avrei
pagato così due volte il mio libro. A quel punto ho pensato che questa
"mafia" tutta italiana di una editoria foraggiata anche con soldi
pubblici, non mi interessava e mi sono rivolto al print on demand, il self
publishing . Non ti chiedono soldi, ma per lo meno ti danno la possibilità
di stampare. Diffusione e distribuzione sicuramente migliori inoltre il libro
può essere richiesto in ogni libreria nazionale e dopo tre giorni consegnato: ci
si può attivare e inserire il libro su Amazon, o Narcissus , in più affidi al
web il tuo lavoro in un autentico gioco democratico. Se vali venderai copie e
sarai conosciuto un po' di più, se non vali il web ti distruggerà o ti
ignorerà, ma in ogni caso non avrai sborsato 5 0 7 mila euro – inutilmente- a
case editrici che ormai non sanno più veramente cosa sia questo lavoro,
attestandosi solo su nomi arci noti e sul ciarpame che si pubblica in Italia.
Mi sembrava importante per me questa spiegazione, mi scuso per la lunghezza e,
per quanto riguarda il sig. Starr lo ringrazio per il titolo molto originale
che ha pensato per il mio prossimo libro.
f.c.
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