mercoledì 26 settembre 2012

Madrid in rivolta, in Italia indifferenza della gente tra corruzione e convegni politici



Migliaia di persone provienenti da tutta la Spagna hanno marciato intorno al Congresso per chiedere nuove elezioni. Davanti a loro 1.300 poliziotti in tenuta di sommossa: GUARDA VIDEO. Fermati in 35.

Madrid - E' di 64 feriti, 27 dei quali poliziotti, e 35 fermati il bilancio degli scontri tra manifestanti del movimento degli 'indignados' e polizia, scoppiati ieri sera a Madrid, nei pressi del Congresso dei deputati. Lo riferisce il sito web del quotidiano El Pais.
Migliaia di persone si erano radunate da ieri pomeriggio davanti al Parlamento per protestare contro le misure di austerità adottate dal governo. I manifestanti in particolare chiedono il "salvataggio" della democrazia, a loro dire "sequestrata" dai politici, e una nuova Costituzione.

Secondo i dati delle autorità alla protesta hanno aderito 6.000 persone. Gli scontri sono scoppiati ieri sera, e la calma attorno al Congresso è tornata solo intorno all'una di notte.

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New York (25 settembre) - Oggi in Spagna il parlamento ha l'aspetto di una fortezza che si prepara a difendersi dall'assalto delle forze nemiche. La polizia ha infatti alzato le barricate prima che parta nel pomeriggio la protesta contro la gestione maldestra della crisi economica da parte del governo guidato dal partito conservatore di Mariano Rajoy.

Secondo le stime la manifestazione, organizzata sotto lo slogan 'Occupy Congresso', dovrebbe attirare migliaia di persone provienenti da tutta la Spagna. Per contrastarli e impedire che le proteste sfocino in violenze, la delegazione del ministero dell'Interno ha detto che 1.300 poliziotti anti sommossa saranno schierati.

I manifestanti hanno assicurato che non hanno alcuna intenzione di prendere d'assalto il Congresso e ripetere quanto successo gia' ad Atene in passato, ma che l'idea invece e' quella di marciare intorno all'edificio legislativo in segno di protesta. 

I 'ribelli' chiedono nuove elezioni, denunciando l'esecutivo di aver impostato misure di austerita' contrariamente alle promesse fatte in campagna elettorale. Il Partito Popolare e' salito al governo piu' o meno in contemporanea con Mario Monti, lo scorso novembre, ma al contrario del professore della Bocconi e' stato eletto democraticamente dal popolo spagnolo. 

La Spagna sta facendo i conti con la sua seconda fase di recessione in tre anni e con un tasso di disoccupazione che si avvicina al 25%. Madrid ha introdotto riforme economiche nel tentativo di convincere i suoi partner stranieri e gli investitori nell'area euro che e' davvero determinata a ridurre il suo deficit, che si stima sara' pari al 6,3% del Pil a fine 2012 e al 4,5% l'anno successivo.

Le preoccupazioni per le finanze pubbliche del paese sono evidenti ogni volta che il Tesoro si rivolge al mercato primario per cercare di rifinanziarsi. Al momento i tassi a dieci anni dei titoli pubblici iberici scambiano poco sotto il 6%.

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