giovedì 31 marzo 2016

Da Hockney a Picasso, passando per Nicola Figlia ovvero: la verità nella mia pittura

particolare
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da Hockney a Picasso passando per Nicola Figlia - f.cuomo 2016 

Non ho saputo mai disegnare e ciò che ho disegnato l’ho sempre ripreso da una foto, dalla pubblicità, da un fotogramma di pellicola ecc. ecc. Di contro mi è sempre piaciuto dare colore alle tele, i pennelli e la pittura. Scegliere come modello per un quadro due maestri del novecento: Pablo Picasso e David Hockney quest’ultimo ancora in vita è stata una sfida. Ma prima avevo scelto Dosso Dossi e il manierismo cinquecentesco e prima ancora, i neoselvaggi berlinesi, e poi Warhol. Smembrare due loro opere, per Picasso mi sono ispirato al lavoro del pittore siciliano Nicola Figlia che a sua volta voleva rifare Picasso, o semplicemente smembrare un quadro significa analizzarlo a fondo: studiarne la tecnica, la composizione, soprattutto quando ne devi reinventare un’altra. Così, sul famosissimo Woldgate Woods , un olio su sei tele che fa mostra della sua solitudine di una sera d’autunno, di David Hockney, ho collocato delle figure “picassiane” che irrompono nel paesaggio infrangendone la statica immobilità e facendo diventare quel quadro un’altra cosa, sarei curioso di sapere cosa direbbe Hockney se lo vedesse. L’arte per me è sempre stata storia dell’arte, è sempre la rivisitazione dell’arte precedente Il fatto è che la verità in pittura è sempre una serie di racconti che rimanda a racconti già raccontati.  Ogni fare artistico per me consiste nell’immaginare le cose in maniera diversa da come sono; negazione, contraddizione, mutamento, ricreazione, questo solo è  lo spirito di un’opera. Gli scrittori, gli artisti, sono terrorizzati dall’idea del plagio, sempre perché inseguono, come una maledizione, ciò che è per loro dovrebbe essere l’assolutamente originale, solo Warhol si è distaccato nel Novecento da tutto questo e De Chirico, che copiava sempre se stesso e rifaceva sempre lo stesso quadro: loro non avevano l’ossessione della originalità legata alle verità in pittura. Ma la nozione di plagio se vogliamo è assai moderna, e essa è legata alla cultura romantica, così come la nostra preoccupazione per l’autografo, per lo scritto autentico. E se fino a oggi il prestigio di un autore è stato legato ai nostri occhi ingenui alla sua originalità, quello di un autore medioevale invece derivava, al contrario, dalla sua abilità a collocarsi nella tradizione, e dunque, nell’imitare ciò che esisteva già e non viceversa. Oggi con internet e con le tecnologie della riproducibilità, questa ideologia fortunatamente sta tramontando.  Così io vado avanti con questa ricerca che mi ha portato a ricostruire reinventandolo un autore manierista, ma tutti i miei lavori rimandano sempre ad altri autori. Non inseguo l’originale, perché non mi interessa. Così in quest’ultimo lavoro ho esattamente ricostruito due quadri usando la tecnica di Hockney di lavorare su diverse tele e poi assemblarle in insieme per ottenere un pannello di grande formato. Oggi la tecnologia della riproducibilità aiuta molto, ma, io metto in essere la tecnica dell’autore: in questo caso preparo un progetto in dimensioni ridotte, il disegno per intenderci, poi lo squadro e successivamente mi riporto per punti, consapevole della mia debolezza nel disegno, le figure ingrandite sulle tele che sono tutte uguali tra loro a riproduzione del foglio piccolo originario squadrato all’inizio. E’ un lavoro lento che induce a riflettere su tutta l’opera e dunque in un certo senso il lavoro finito è anche in sé una critica d’arte.

Franco Cuomo 2016   




martedì 22 marzo 2016

L'Europa ancora una volta sta sbagliando.Hillary Clinton per Parigi disse: L’Isis è roba nostra, ma ci è sfuggita di mano. Forse dovremmo ricordarlo ancora.

attentato a Bruxelles
Illary Clinton
Un altro attentato nel cuore dell'Europa, anzi un attacco alla sede simbolo dell'Europa: Bruxelles sede del Parlamento europeo, un attacco che viene immediatamente dopo l'arresto di uno degli attentatori di Parigi. L' ISIS ha rivendicato l'attentato, i media parlano di guerra nel cuore dell'Europa. Considerazioni da fare ne verrebbero in grande quantità ma a me viene da chiedermi sempre: ma voi ci credete veramente che chi si fa saltare in aria con una cintura di tritolo lo faccia per Allah? Io rispondi subito di no. Non ci credo, anche se il fantomatico e geograficamente inesistente stato islamico - creatura inventata ed armata dall'occidente per proteggere interessi USA in Medio Oriente- fa credere che si possa morire per un dio. Bisognerebbe invece chiedersi circa le immense sacche di miseria che appunto, come cinture esplosive, circondano le nostre metropoli.Forse molti di voi ignorano che  il terrorismo internazionale di matrice islamica, paga centinaia di migliaia di euro alle famiglie dei cosiddetti martiri della Jihad, reclutati quasi sempre in queste immense sacche di miseria. Chi si fa saltare in aria non lo fa per Allah - potete esserne certi anche se in molti non avendo più niente da perdere finiscono per crederlo - ma per dare soldi alla propria famiglia. Ciò che non sentirete mai dai nostri media è che la povertà e la miseria di masse sempre più numerose sta crescendo in modo esponenziale nel mondo, mentre sempre meno persone detengono ricchezze ingenti,soprattutto in quelle aree dove gli europei e gli americani difendono equilibri e interessi politici ed economici notevoli, ma non solo lì, anche da noi. Aree che sono il teatro di conflitti sanguinosi per il mantenimento del controllo delle stesse. Vi siete mai chiesti perché le famose primavere arabe sono fallite e non sono state sostenute da nessuna potenza occidentale? Io credo che questa domanda bisognerebbe che se la facessero tutti in questi momenti in cui anche noi europei sperimentiamo tragicamente bombe e sangue. Ebbene c'è a mio avviso un preciso disegno politico, oscuro, ma preciso, per il quale, il fondamentalismo islamico è più conveniente all'occidente che non le spinte laiche e democratiche nate all'interno di quei paesi, d'altra parte, l'odissea del popolo Curdo ne è la riprova. Le linee guida di questo disegno sono: mantenere queste aree in uno stato di miseria e di povertà e fomentare e gestire la disperazione di reietti armati di tutto punto da fabbricanti d'armi che prosperano in Europa e negli Stati Uniti. Questo disegno poi contempla anche la diffusione di un profondo odio culturale da diffondere tra ignoranti e poveri d'Europa e poveri islamici nati e cresciuti ai margini delle stesse città europee. Nessun telegiornale vi dirà mai questo, sentirete invece interviste che parleranno di innalzamenti di muri, di potenziamento di controlli polizieschi a tappeto, di scontro culturale. Niente di più falso, niente di più lontano dalla verità rispetto a ciò che sta realmente succedendo. E’ nel cuore delle periferie degradate delle metropoli europee, più che tra i migranti che premono alle porte dell'Europa,  che è più forte il pericolo del fondamentalismo islamico.  I terroristi non sono stranieri, ma cittadini europei a tutti gli effetti, immigrati di terza generazione che si sono radicalizzati nelle periferie delle nostre città, come la stessa Molanbeek, la zona di Bruxelles dove è cresciuto ed è tornato a nascondersi lo stesso Salah Abdeslaam.  Tutto questo dovrebbe farci capire anche che la vulgata per la chiusura delle frontiere non è certo la soluzione all'enorme problema di sicurezza che abbiamo davanti: i pericoli vengono oggi dal cuore delle nostre metropoli, non dall'esterno, ma i pericoli vengono dall’ allargarsi sempre di più delle forbici tra chi ha e chi non ha niente e questo non vale soltanto per chi è culturalmente diverso, ma anche per chi è europeo. Allora è importante far credere che un pericolo esterno ci minacci, è importante creare e far credere che ci sia una guerra in corso tra noi e l’Islam, è importante ridurre sempre di più le libertà all’interno dei nostri stati con la giustificazione del terrorismo: in questo modo ci avviamo sempre più verso stati di polizia che sono sostenuti dalla massiccia vulgata dei media. Il fondamentalismo religioso c'entra e non c'entra. Per i terroristi cresciuti in Europa il fondamentalismo religioso è spesso un pretesto, più o meno consapevole, per manifestare una forma di rifiuto apocalittico ma anche politico di una società che, pensano, tende a espellerli, rifiutarli o a ghettizzarli.  È un meccanismo che tende ad autoalimentarsi ed è autoalimentato proprio dai nostri media ogni giorno in ogni ora del giorno attraverso le iniezioni di odio contro presunti nemici: i rom, gli immigrati, gli omosessuali tutti sono nemici e contro questi bisogna difendersi. E’ gioco forza che chi vive nel degrado di una balieu e non ha più niente da perdere, se gli prometti centomila euro alla sua famiglia diventa immediatamente un potenziale martire. Una volta c’era il comunismo, non parlo dello statalismo, ma dell’idea comunista. Una volta era facile riconoscere che il capitalismo era spietato nel raggiungimento delle proprie finalità economiche che chiamavamo imperialismo. Oggi no. Oggi siamo immersi in una bolla in cui predomina solo un sistema di pensiero e chi non si uniforma a questo è immediatamente ridicolizzato o criminalizzato. I conflitti in medio oriente sono un nostro prodotto, l’ISIS è una nostra creatura, d’altra parte Illary Clinton lo disse chiaramente quando ci furono gli attentati di Parigi: l’ex segretario di Stato Usa rivendicò la creazione della guerriglia islamista, in funzione anti Assad. Poi accusò Obama di averne perso il controllo a causa della sua posizione troppo attendista. <<Avrebbe dovuto fare come Netanyahu, affondando il colpo>>, così disse. «È stato un fallimento. Abbiamo fallito nel voler creare una guerriglia anti Assad credibile. Era formata da islamisti, da secolaristi, da gente nel mezzo. Il fallimento di questo progetto ha portato all’orrore a cui stiamo assistendo oggi in Iraq».[i]  Oggi è chiaro che ogni conflitto, ogni guerra fornisce riferimenti identitari a chi magari, di suo, ne ha pochi. Quello che succede in Iraq e in Siria contribuisce indubbiamente a favorire la coesione di queste reti già presenti nelle nostre città. Ma favorisce anche, all'inverso, il flusso dei foreign fighters europei verso la Siria, di gente che in Europa ormai non può più vivere e va a combattere in Siria per un presunto ideale. L’Europa ancora una volta sta sbagliando, ma sta sbagliando perché sta alimentando il sogno liberista di una società governata dai mercati e non dai valori sociali, così non andremo da nessuna parte, anzi, andremo verso una catastrofe più grande e molte vite si perderanno per non voler riconoscere queste argomentazioni che nessun telegiornale ci dirà mai.  




[i] http://popoffquotidiano.it/2014/08/11/hillary-clinton-lisil-e-roba-nostra-ma-ci-e-sfuggito-di-mano/




lunedì 7 marzo 2016

FUOCO IN TERRA.SEGNALI DI FUMO. TEATRO DENUNCIA DI UN BIOCIDIO VENERDI'11 MARZO ORE 18 VICO EQUENSE SS.TRINITA' E PARADISO



"FUOCO IN TERRA.SEGNALI D FUMO" . TEATRO- DENUNCIA DI UN BIOCIDIO. Scritto da Federico Ambrosanio prematuramente scomparso. La regia è di Fabio Cocifoglia in collaborazione con Mario Barra, Franco Cuomo, Roberto Giordano. VENERDI' 11 MARZO 2016, ORE 18.00 A VICO EQUENSE,SS.TRINITA' E PARADISO , SALA POLIFUNZIONALE O DELLE COLONNE,1 PIANO. L'EVENTO E' PATROCINATO DALL'ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI VICO EQUENSE.
Ogni cittadino ha il diritto di conoscere le modalità di distruzione dell'ambiente in cui viviamo e di denunciarne i responsabili. Come? Alzando la voce, leggendo brani tratti dalle confessioni di un pentito di camorra o declinando semplicemente le parole di Pasolini e di Gaber, occorre lanciare un monito: "Vigiliamo e preserviamo i nostri territori per le nuove generazioni".
L'evento è dedicato a quelli che combattono, che hanno combattuto e in particolar modo a tutte le persone che sono scomparse senza sapere.
Questa non è una storia nuova. Si tratta della storia della Terra dei fuochi, quell’aerea geografica compresa tra le province di Napoli e Caserta, dove i rifiuti vengono ‘smaltiti’ illegalmente. In che modo? Bruciandoli o interrandoli.
Un vero e proprio business milionario, gestito dalla malavita, che più volte è stato documentato sia dai giornalisti che dai cittadini ma che finora non è ancora stato affrontato nella maniera adeguata dal governo. Più volte il ministero della Salute ha ammesso la suo volontà nell’affrontare, magari fronteggiare, la situazione ma, come spesso accade, alle promesse non sono conseguiti i fatti. Così negli ultimi anni la terra dei fuochi ha continuato a bruciare quei rifiuti tossici, che una volta arsi, rilasciano nell’ambiente pericolose sostanze cancerogene. Sostanze pericolose da respirare e che essendo altamente inquinanti rendono i terreni agricoli di queste zone inadatti all’agricoltura. Nonostante ciò molti di questi terreni vengono ancora coltivati, i prodotti venduti a grandi aziende o nei mercati, per poi finire sulle tavole degli italiani. Detto questo è facilmente comprensibile come un efficace sinonimo di terra dei fuochi potrebbe essere ‘Terra dei tumori‘. Proprio così, l’aumento dei casi di tumori in queste terre aumenta, in maniera vertiginosa ogni anno di più rendendo queste terre, assieme a quella di Taranto, fra quelle con la più alta incidenza di morti per tumore. Recentemente Gaetano Rivezzi, neonatologo in servizio all’Ospedale di Caserta e il coordinatore dei medici per l’ambiente campani, ha denunciato i gravi pericoli dovuti all’inquinamento, in particolar modo a nord di Napoli, da Nola a Villa Literno.
Rivezzi ha dichiarato che: «Nell’Asl Napoli tre, quella di San Giorgio a Cremano, Pomigliano, Nola nel 2009 le esenzioni 048, quelle per i pazienti affetti da tumori, erano 111. Nel 2012 sono diventate 266. Nel solo distretto di Frattamaggiore, che conta oltre centomila abitanti, si va dai 136 di 4 anni fa ai 420 dell’anno scorso».
Questo è l’effetto degli oltre 3500 roghi di scarti industriali e rifiuti altamente tossiciche sono stati fatti divampare nel solo 2012. Questo è un business incredibilmente radicato che non riguarda solo le zone partenopee o campane ma l’Italia intera. La procura di Napoli nel 2002 aveva difatti scoperto che erano stati ‘interrate’ oltre 300 mila tonnellate di rifiuti e scarti tossici provenienti dalle aziende del nord Italia. «Entro venti anni gli abitanti di numerosi Comuni del casertano rischiano di morire tutti di cancro a causa dei rifiuti pericolosi interrati».
Si tratta dell’audizione davanti alla commissione parlamentare sulle Ecomafie del pentito che con le sue confessioni ha fatto crollare il clan dei Casalesi. Rivelazioni rese note solo oggi che i verbali sono stati resi pubblici e che rivelano come negli anni ’90 questo divenne un vero e proprio business “autorizzato” per il clan dei Casalesi.
«Tuttavia – riferì Schiavone – quel traffico veniva già attuato in precedenza. Gli abitanti del paese rischiano tutti di morire. Non credo infatti che si salveranno: gli abitanti di paesi comeCasapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita».

domenica 28 febbraio 2016

Salò o le 120 giornate di Sodoma : una metafora di reificazione e mercato, ovvero l’universo orrendo del nostro tempo.


La reificazione consiste nel fatto che un rapporto, una relazione tra persone riceve il carattere della cosalità e quindi un’«oggettualità spettrale» che occulta nella sua legalità autonoma, rigorosa, apparentemente conclusa e razionale, ogni traccia della propria essenza fondamentale ovvero il rapporto tra uomini. Non è qui il caso di indagare in che modo questa impostazione del problema sia divenuta centrale per l’economia stessa e quali conseguenze siano derivate dall’abbandono di questa premessa metodologica in rapporto alle concezioni del marxismo volgare sul terreno economico. Gli effetti delle crisi economiche, come quello che stiamo vivendo, ma anche quelli dei periodi di espansione capitalistica, rendono bene i processi attraverso i quali i rapporti tra gli uomini, diventano essenzialmente rapporti tra cose, nella priorità data al continuum denaromercedenaro . Basterà qui – presupponendo l’analisi economica marxiana – richiamare l’attenzione su quei problemi fondamentali che derivano da un lato dal carattere di feticcio della merce come forma di oggettualità e, dall’altro, dal comportamento soggettivo ad essa coordinato, perché solo attraverso la loro comprensione diventa per noi possibile penetrare con chiaro sguardo nei problemi ideologici del capitalismo e della sua affermazione planetaria. Il potere economico oggi ha di fatto realizzato la profezia di Marx: gli uomini sono diventati cose. Alla base degli interventi attivati dai governi, alle relazioni tra gli uomini si è anteposto le relazioni tra il danaro e la merce. Metafora di questo potere orrendo che annichilisce l’umanità e la oggettivizza sono state le feste nell’universo chiuso di villa Certosa. Esse sono state l’apoteosi della reificazione, l’abuso corrotto del danaro sui corpi, mentre gli scandali attuali ne sono la prosecuzione: mercedanaro/poteremerce: cos’altro starebbe alla base delle misure economiche? Le uniche preoccupazioni sono lo spread e il prodotto interno lordo: non gli uomini. Bisogna dare forza al denaro e alle merci e tra queste ultime gli uomini considerati una merce/lavoro. Il ciclo è concluso. Mi viene in mente un’altra profezia lucida, quella pasoliniana di Salò o le 120 giornate di Sodoma:l’universo orrendo raccontato in quel film, che ancora oggi può sembrare una esagerazione non è altro che la trasposizione di ciò che stiamo vivendo su scala planetaria.

venerdì 26 febbraio 2016

LO SNOBISMO LIBERALE


IN QUESTI TEMPI DI COMMEMORAZIONE DI BENEDETTO CROCE, MI PIACE RICORDARE PURE IL PUNTO DI VISTA SQUISITAMENTE FEMMINILE DI SUA FIGLIA ELENA CROCE E/O A SUA VOLTA DI SUA FIGLIA BENEDETTA CRAVERI, CHE RILEGGONO LA GRANDE TRADIZIONE DEL LIBERALISMO E DELLO STORICISMO ATTRAVERSO LA GRIGLIA AUTONOMA DELL'EVOLUZIONE ESTETICA DELLA FIGURA FEMMINILE. UN LIBRICINO QUESTO CHE COMPRAI E LESSI NEL 1987, PRESTATO E PERDUTO L'HO RICOMPRATO E RILETTO GODENDO PAGINA DOPO PAGINA.
" In una piazza gremita di turisti balneari, fra cui pullulavano le più spettacolose fabbricazioni di tipi, le più concettose escogitazioni del vestiario, realizzando un'uniformità caleidoscopica che ispirava una noia triste, lo sguardo si arrestava su una fugura di donna, seduta a un tavolino di caffè, che pareva appartenere a un mondo diverso. Molto alta e slanciatissima, non più giovane, di una straordinaria prestanza e armoniosità, era stata una delle più famose bellezze del gran mondo internazionale di prima della guerra.Nulla in lei era mutato. Gli anni- doveva aver raggiunto l'età delle nonne-, le impalpabili rughe che si traducevano, grazie ad un raffinato trattamento, in una irreale qualità di pelle, l'arte con cui era stata aggiunta una venatura più platinata di biondo sempre prezioso, lavoro d'oreficeria più che di coiffeur, dei suoi capelli, non erano il segno del tempo. I pantaloni e la camicia di un taglio impeccabile che oggi è uscito dalla pratica delle sartorie, e la costosa semplicità degli altri particolari, erano quelli di un tempo in cui la << signora>> potev essere riconosciuta dalle scarpe e dal tailleur. La sua impeccabile compostezza lasciava trasparire una cinica sfida: non significava affatto riserbo. Oggi tutto questo si è riprodotto in molti esemplari di modella d'alta classe. La differenza però stava nel fatto che, mentre la modella di oggi si espone per imitazione, lei era votata all'inimitabilità"

Elena Croce, Lo snobismo liberale, Adelphi, pp.27,28,29

martedì 23 febbraio 2016

SALTA LA STEP CHILD ADOPTION CHE RIMANE SOLO PER LE FAMIGLIE NATURALI,MA CHE COS 'E' QUELLA CHE VIENE CHIAMATA FAMIGLIA NATURALE?



Quindi, come era prevedibile in un paese senza cultura come il nostro e – io sostengo intimamente fascista e retrivo - il PD per far finta di adeguarsi all’ l'Europa ( Renzi non voleva questa legge e non la volevano nemmeno i 5Stelle ché avrebbero perso voti)  si appresta a varare una legge farlocca e profondamente sessista su mezze unioni civili , una legge, fra l’altro, che somiglia ad un rospo ingoiato, tagliando fuori  la stepchild  adoption ovvero l’adozione del figlio del compagno o della compagna dello stesso sesso ( step father significa patrigno, penso che nessun parlamentare lo sapesse) e  i riferimenti al matrimonio (figuriamoci se questa marmaglia ignorante poteva pensare alle persone omosessuali come persone uguali a tutte le altre), con le congratulazioni del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano  che gongolando, si prende tutto il merito insieme  al crociato  Adinolfi e co. Ecco, tutta questa marmaglia incolta e provinciale, fuori dall’ Europa, col partito di Renzi in testa festeggeranno, convinti di essere stati determinanti per far cambiare idea e far danzare quelle forze che prima hanno promesso l'appoggio e poi se lo sono rimangiato. Non voglio neanche immaginare la soddisfazione di gruppuscoli autoreferenziali come  Fratelli D'Italia, di Forza Nuova e compagnia brutta, perché ora avranno un motivo in più  di discriminare ed emarginare più di prima chi era già discriminato ed emarginato. Sono stato il primo a sostenere che comunque la Cirinnà era una “legge speciale, pensata ad hoc per una "categoria speciale di persone", bastava citare l'art. 3 della nostra Costituzione ormai diventata carta straccia. Naturalmente, gli anticanguro del M5S,che rappresentano l’analfabetismo di ritorno e la faccia speculare di questa stessa marmaglia,  anziché riconoscere che saltando gli emendamenti avrebbero fatto concretamente qualcosa per far passare quella che comunque per me era ed è una “legge speciale”, avranno l'ennesima occasione di gridare al complotto. Insomma, siamo più discriminati di prima, mentre le cosiddette forze politiche, discettando sulle coppie naturali e su quelle non, hanno fatto giochi di potere ancora una volta  sulla pelle delle persone omosessuali  e tutti penseranno di aver fatto il loro dovere. Al momento in Italia non esiste un partito o presunto tale che faccia il bene dei cittadini. Ma dopo tutta questa rissa virulenta per la difesa della coppia naturale mi viene da chiedere se mai qualcuno di questi rozzi ignoranti che siedono negli scranni del nostro parlamento si sia mai chiesto che cos’è naturale e che cos'è una coppia naturale?

Perché non si affronta una volta e per tutte il concetto di naturale con la serietà che si conviene ad un termine come questo e a tutte le implicazioni che comporta? Perché non si spiega il concetto di naturale? Che cosa facciamo oggi noi uomini di naturale? E tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora è naturale? E' naturale la tecnica? E' naturale la cardiochirurgia? E' naturale la ricerca spaziale?E' naturale la bomba atomica?  Nelle comunità dei neanderthal i bambini erano allevati da più madri, mentre i padri li uccidevano anche i figli, questi uomini erano più o meno naturali di noi? In molte culture i figli vengono sottratti alla madre e allevati dalla comunità, queste culture sono più o meno naturali di noi? Si sentono spesso argomentare le tesi a sostegno di una teoria che non sta minimamente in piedi ricorrendo alla sua presunta "Naturalità". Anche qui il paragone tra dottrine irrazionali, dogmatiche prende il sopravvento e per le persone ci si pone la domanda: due persone dello stesso sesso che allevano un bambino sono naturali? E più direttamente: l'omosessualità è naturale? E tutti a dire che non è naturale né la prima, né la seconda.  

Quando uno non sa cosa dire tira fuori la "Natura".  La mia convinzione, ma non solo la mia, bensì quella autorevole di John Passmore,  e di James Lovelock e di Sergio Bartolomei e di molti altri filosofi e scienziati è che l’uomo in quanto natura/cultura rappresenta la forma che la natura umana realizza nella sua evoluzione. L'uomo fa pienamente parte della natura, alla stregua degli altri animali. La sua evoluzione, la sua cultura, la sua tecnologia, la sua storia sono pienamente all'interno del grande libro della Natura. Così come è naturale che alcuni scimpanzè spacchino le noci coi sassi, è naturale che alcuni uomini lancino le bombe atomiche. Così come è naturale che le termiti ergano i termitai, è naturale che l'uomo cementifichi e urbanizzi. Come è naturale che i delfini pratichino l’omosessualità insieme  ad altre centinaia di specie  Quindi tutto ciò che esiste è naturale e frutto dell'evoluzione darwiniana o neodarwiniana e che la tecnica e tutto ciò che essa ha prodotto e produrrà è rappresenta la natura dell’uomo,  ovvero la sua cultura. Altrimenti dovremmo fare come certe sette religiose che non fanno fare le trasfusioni ai malati e preferiscono farli morire per essere secondo loro più vicini alla natura. Capisco che sono argomentazioni difficili, capisco che quei parlamentari che nel parlamento parlano di uominisessuali di affemminati  o favoriggiamenti e che non sanno pronunciare un termine in inglese non potrebbero mai e dico mai affrontare questi argomenti, ma qualcuno dovrebbe cominciare a farlo in altre sedi: l'Università, la scuola, la stessa informazione che invece si è ridotta al rango di chiacchiera da bar.

Ora tutto questo parlare di naturale è pretestuoso e è soprattutto falso. Purtroppo siamo ormai appiattiti sulla chiacchiera televisiva che è incolta e ignorante quanto gli stessi parlamentari. Bisognerebbe smetterla con questa solfa che in un uomo una cosa per essere bella giusta e vera debba essere simile alla natura, perché è una falsità, una bugia: l'uomo in quanto tale è profondamente e radicalmente prodotto della sua cultura che è la forma più autentica della sua natura. Mi rendo conto che sono concetti difficili da far girare, ma qualcuno potrebbe pure provare a farli capire!!!! E la natura invocata spesso come elemento di bontà non è né bella, né vera né tanto meno giusta , perché la natura semplicemente non è etica. Concordo poi con Umberto Galimberti anche su tutta la discussione sulla pratica del cosiddetto utero in affitto, pretestuosamente confusa con la  ,stepchild adoption. Anche qui come è già successo per l’aborto, penso che si abbia bisogno di una legge per regolare queste pratiche che comunque si fanno e che questa legge, se si dovesse fare in Italia ( cosa molto improbabile) non dovrebbe entrare nella questione morale, nel senso che approvare una legge simile non significherebbe essere per l'utero  in affitto- termine per altro vergognoso, ma solamente regolarne legalmente la pratica attraverso assistenza e controllo di abusi.

L’amarezza e lo scoramento che prende di fronte a tutto questo apparato di menzogne è che i gay sono ancora una volta i grandi discriminati  in questa truffa di politicume rozzo e tutta la querelle parlamentare alla quale siamo stati costretti ad assister si è svolta tutt’intorno al pregiudizio anti omosessuale che si è concretizzato proprio con l’espulsione della stepchild adoption che per altro è già attiva per le coppie etero dal 1983. 

sabato 20 febbraio 2016

Un paese senza

umberto eco


Se ne è andato Umberto Eco, se ne è andato uno scrittore eclettico, un analista acuto del costume e dei media, un semiologo di fama internazionale, un'eccellenza italiana super conosciuto oltre i confini del bel paese , uno che metteva a nudo e alla berlina il Re, non ultima la sua critica stroncante a Berlusconi e poi il suo essersene uscito dalla Mondadori . Umberto Eco era nato ad Alessandria nel 1932. Ordinario di semiotica all'università di Bologna, ha scritto un'infinità di cose tra le più note : Apocalittici è integrati , Opera aperta, La fenomenologia di Mike Buongiorno, Diario minimo, Il nome della rosa, ed altri romanzi meno belli, Il pendolo di Foucault , L 'isola del giorno prima, Baudolino e altri. Mi piace ricordarlo di più per lavori come La struttura assente , I limiti dell'interpretazione, Lector in fabula, come un maitre a penser . L'Italia si appresta a diventare un paese vuoto di grandi maestri e di grande figure intellettuali pieno com'è ormai di figure caricaturali e di ciarpame massmediologico. La vera tragedia di questo paese è quella di non avere più una classe intellettuale di profilo alto, quella di non aver avuto nessun interesse a formarne una, quella di non aver raccolto il testimone. I rottamatori ci hanno lasciato rottami e se stessi come il peggio di questi rottami, mentre il paese è sistemato come cultura , società "civile" , innovazione scientifica, al quarantesimo posto anche dopo alcuni paesi africani. Ora se ne è andato anche Umberto Eco e le figure di rilievo internazionali nostrane  sono sempre meno. Ci restano solo gli spin doctor aziendali, i grandi strateghi deibusiness plan, i maestri delle startup  , ovvero tutti i fautori del nulla digitale, le nuove chimere del niente, teste di ponte di un capitalismo finanziario che sta spingendo masse intere verso una povertà e arretratezza medioevali e verso una imbecillità concettuale ormai difficilmente arginabile. A volte mi soffermo a guardare i trentenni di oggi , alieni per me, che inseguono modelli che io alla loro età rifiutavo e mi chiedo quali sono i loro riferimenti culturali oggi. Io avevo Russel, Sartre , Adorno, Pasolini, Calvino, Ginsberg, Eco, Foucault, certo non tutti, c’erano imbecilli anche in quegli anni e sono quelli che in parte ci hanno governato e portato a questo stato ora, ma una parte di noi è cresciuta con miti letterari e filosofici e mi chiedo questi ora cos'hanno ? Qui in paese ce ne sono parecchi, si apprestano a diventare le leve di governo della città, rincorrono piccinerie provinciali e rassicuranti:  Il posto al mare alle Axidie, sono bravi paparini con i figli sulle spalle , conformisti e barocchi, come avrebbe detto Pasolini,, col sogno del posto , espropriati dei loro sogni , che neanche vogliono avere ,da una crisi capitalistica a gestione finanziaria che tende a produrre schiere di cloni di mediocrità culturale, socialmente ed intimamente fascisti, violenti contro ogni diversità, proni nella difesa dello status quo, della famigliola eterosessuale che assurge a rango di famiglia naturale unica e assoluta . E oggi tutto questo va per la maggiore; più inquadrato sei e più fai status, più ovvietà dici e difendi e più hai successo . Chiedi a qualcuno di loro : " lo sai è morto Eco? Eco chi!?!?! Allora quando muore uno come Umberto Eco capisci che non sarà sostituito più da nessuno e capisco che pezzi del mio mondo, molti dei quali già spariti , non saranno sostituiti più da nulla. Elena Croce, in un suo libretto, Lo snobismo liberale , scriveva che quando loro erano giovani, gli adulti pretendevano che stessero al posto loro, e a loro veniva data l'importanza che la loro età gli dava . Cioè eri giovane e dovevi apprendere in silenzio ed aspettare il tuo turno . Oggi invece siamo diventati un paese di finti giovani, di nonni che fanno pilates, quarantenni che giocano a calcetto, bambini sopravvalutati. Una società infantile fatta da gente pericolosa, da gente manipolabile facilmente da spin doctor con un unico interesse: la difesa di questo sistema e dell'idiozia di massa, un pese che non parla più di nulla.