donne kenyote |
silvia romano |
"La libertà dei moderni" era un vecchio libro di Umberto Cerroni nel quale il giurista analizzava il concetto di libertà così come esso si è sviluppato in Occidente, fu una dei testi di un mio esame di Storia delle dottrine politiche, di una vita fa, me lo ricordo ancora come l'avessi letto ieri. Chissà, lo dovrebbero leggere un bel po' di persone perché potrebbe insegnare loro ancora qualcosa, soprattutto ai nostri garantisti nostrani.
A voi tutti realisti
più realisti del re, di un democratico Occidente ormai declinato al tramonto, altrimenti
che Occidente sarebbe: l’Occaso degli antichi, l’abedland heideggeriano, quello per il quale voi realisti più
realisti del re, vi strappate vesti e capelli. Voi, si, proprio voi, quelli con i quali ormai è impossibile qualsiasi
riflessione pacata se solo si pongono domande, se solo si evidenziano le
contraddizioni dei sacri dogmi della
nostra “super civile civiltà” vorrei provare a dire qualcosa, ben sapendo che i
miei possono solo essere solo “contriti contorcimenti”,di un docente che vuole
ancora insegnare a chi invece non vuol sapere più nulla di nulla che non sia
legittimato dai racconti unidimensionali dei nostri media, ecco vorrei provare ,
ma solo provare però, per carità, non
oso contraddire voi garantisti dei diritti erga
omnes, dove l’ omnes
vale sì, ma solo in occidente però, perché secondo me delle altre parti del
mondo non vi importa poi molto, e anche perché, le altri parti del mondo non
sarebbero super civili come noi, o super liberi come noi che rappresentiamo il
faro per ogni vera democrazia, ma solo la schifezza delle società.
E sono veramente
schifose e indegne di qualsiasi contesto umano, le becere, rozze e razziste
posizioni di tutta quella paccottiglia ignorante, leghista, alto italiana,
basso padana e basso meridionale e persino sorrentina, proferite sui gusti
sessuali, religiosi estetici di questa ragazza .
Premetto che sono
felice per questa ragazza e per il suo rientro e il suo essere tornata in Italia,
convertita all'Islam, e forse questo, dovrebbe far capire veramente a molti di voi che cosa siamo
diventati noi occidentali, travolti da un nichilismo praticato giornalmente con
cinismo spietato e da un'ipocrisia religiosa cattolica che sicuramente non ha
niente a che fare con l'Islam, quello autentico, non quello jidaista e genericamente definito
terrorista da noi “democratici occidentali” . E dovrebbe far pensare anche di
questo - ma nessuno parla del perché molti giovani europei sempre più spesso
se ne vanno a sostenere i vari fronti di liberazione in quei paese.
Hanno notato che è tornata pulita, cosi hanno notato i nostri
occidentali, dimentichi o ignorando che quei popoli tengono molto più alla
pulizia e all'igiene del corpo di quanto non ci teniamo noi o di quanto non ci
tengano chessò sicuramente gli inglesi o i tedeschi o i francesi che,
notoriamente non si lavano il culo.
E' tornata perché è
stato pagato un riscatto, e mi faceva notare giustamente mia nipote Alessia,
che a noi italiani singolarmente sarebbe costato circa 40 centesimi a testa
forse anche meno, quindi tutta questa veemenza, questa caciara alla quale ho ascoltato
in silenzio, è stato proprio l'ennesimo
spettacolino indegno dei media main stream
ma anche di questi social media di
m.... che diventano ogni giorno meno frequentabili e dove ormai il conformismo e la ristrettezza mentale e
discorsiva diventano ogni giorno più totalizzanti.
Quello che però mi ha
veramente infastidito e rattristato è stato leggere come voi tutti garantisti dei valori
occidentali di libertà e tolleranza, in questi vostri commenti abbiate
attaccato e etichettato e deriso una persona che invece è sempre attenta e
scrupolosa nelle cose che scrive e che pensa, ma soprattutto sempre informata
con intelligenza e con accuratezza, da docente direi uno studente modello che
studia criticamente e si pone domande, e che non era assolutamente assimilabile
alla gentaglia destroide leghista, alto italiana, e basso meridionale che invece
si è scagliata contro questa giovane volontaria, come invece avete fatto
spocchiosamente voi garantisti ottimisti di sinistra, come la famosa puttana di
Dalla. E lo avete fatto in maniera ideologica come sempre, seguendo gli entusiasmi
e gli argomenti dei diktat televisivi, se poi di La7, ancora meglio, solo
perché questa persona poneva un problema che non metteva in
discussione il ritorno e la liberazione di questa giovane, ma il fatto che quei
40 milioni avrebbero foraggiato le frange violente e radicali dell'islam jidaista che opprimono migliaia di donne
islamiche i cui diritti sembra non interessino nessuno in occidente,
e avrebbero foraggiato l'acquisto di
armi che noi occidentali gli vendiamo, per distruggere, uccidere mutilare,
migliaia di persone in un'Africa della quale noi occidentali non frega un
cazzo.
Ecco, lui è stato messo
sotto accusa e deriso e anche offeso secondo me, per aver scritto questo, e contro di lui si è
scatenata la fanfara nazionalista
democratica, di siamo tutti buoni e solidali. Forse sarebbe più giusto chiedersi perché si continua ad autorizzare
giovani volontari inesperti ad andare in zone di guerra ad alto rischio e
quindi considerare anche il rischio di possibili rapimenti.
Ecco, avete gioito
tutti nello stesso modo e con le stesse motivazioni che si vedevano in
televisione, non riuscite più a fare
ragionamenti che vadano al di là del tricolore italiano e dell'inno di Mameli:
Io non conosco la storia di questa ragazza, non so quello che ha detto o non
detto, non ho seguito niente di tutta la vicenda, ho letto su internet articoli
che la mostravano felice di abbracciare i suoi cari e sorrideva, che era felice
di essersi convertita all'islam, probabilmente sa e racconterà con calma cose
che noi non sappiamo, sulla vita di quelle genti e di quelle popolazioni, e
forse chi lo sa, se ne ritornerà li da dove noi l'abbiamo "liberata"
vedendo in quei paesi una vita più autentica della nostra . Ma qualcuno, qui da noi però dovrebbe avere
lo spirito e il coraggio di andare a chiedere alle donne kenyote cosa pensano di noi, del riscatto pagato e
della nostra idea di libertà.
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