lunedì 14 ottobre 2019

ERETICO da hairetikós ‘che sceglie. Prima di tutto loro.

PKK Partito dei Lavoratori del Kurdistan

Abdullah_Öcalan



Non riesco più a scrivere nulla o occuparmi di alberi e di piante, non riesco più a parlare di animali e di clima, quando sotto gli occhi indifferenti di un’Europa sempre più cinica, come da tradizione storica, e degli Stati Uniti sempre più  guerrafondai, come da tradizione storica, si sta consumando un genocidio, non il solo, non l’unico su questo pianeta, ma al momento quello di cui si sta parlando, quello del popolo Curdo un popolo che rappresenta e testimonia   un’esperienza singolare di democrazia, di tolleranza, di eguaglianza tra uomini e donne che noi “civili” occidentali ignoriamo . Genocidi commessi in nome di spartizioni territoriali che hanno coperto e coprono interessi economici e pseudo religiosi o etnici, di potenze guerrafondaie. Le immagini postate sui social, testimoniano di una barbara e feroce aggressione turca a popolazioni di civili, bambini, donne e vecchi, fatti passare dalla stampa statunitense, ma anche da moltissimi media europei come terroristi,  dimentichi che la resistenza Curda ovvero il PKK  Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il cui capo Ocalan sta marcendo nelle carceri turche, paese che oggi è sparito dalle carte geografiche per la volontà e gli interessi  di molte potenze occidentali, anche europee, ha combattuto e sconfitto l’ISIS, lo stato islamico che ha seminato terrore e morte d’ovunque. Oggi sangue innocente si sta spargendo in Siria, vittime inermi sono aggredite e massacrate dall’esercito di Erdogan il nazista, con l’appoggio degli Stati Uniti e con la silente complicità degli stati europei. Per capire come siamo messi mali, per capire quale spaventoso progetto di controllo venga  ordito  sulle  nostre coscienze, basta leggere alla voce PKK Wikipedia , già solo questo può rendere pienamente conto del   nugulo di  menzogne che la nostra pseudo informazione ci propina tutti i giorni in ogni momento della giornata. E allora io, oggi come se assumessi un lutto stretto su di me, non riesco più a scrivere né  parlare di alberi da salvare e di animali, di ambiente da proteggere, perché sento che tutto questo, in questo momento, si inserisce in un disegno di distrazione di massa che vuole farci pensare ad altro con l’intento illusorio di renderci più impegnati, ma in realtà siamo solo più etero diretti da un sistema che subdolamente consente “discorsi sull’ambiente” quando in realtà è predatorio anche su questo , ma che poi è causa determinante di massacri come quello che si sta consumando sotto gli occhi del mondo intero.  Oggi io do la priorità a questo problema. Oggi, ma bisognerebbe farlo no solo oggi, metto il primo posto la salvezza di vite umane di bambini, di donne, di vecchi  e so dentro di me che è per loro che bisognerebbe attivarsi immediatamente tutti  e subito, solo per loro prima per loro, e poi dopo, per  tutto il resto cosi conforme alle nostre società capitaliste e consumiste.  Fare pressioni sui nostri governi  non so come, non so in che modo, ma la mia coscienza oggi  si rivolta prima di tutto contro questa barbarie.
     

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