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PKK Partito dei Lavoratori del Kurdistan |
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Abdullah_Öcalan
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Non riesco più a scrivere nulla o occuparmi di alberi e di piante,
non riesco più a parlare di animali e di clima, quando sotto gli occhi
indifferenti di un’Europa sempre più cinica, come da tradizione storica, e
degli Stati Uniti sempre più guerrafondai,
come da tradizione storica, si sta consumando un genocidio, non il solo, non l’unico su questo pianeta, ma al
momento quello di cui si sta parlando, quello del popolo Curdo un popolo che
rappresenta e testimonia un’esperienza singolare di democrazia, di
tolleranza, di eguaglianza tra uomini e donne che noi “civili” occidentali
ignoriamo . Genocidi commessi in nome di spartizioni territoriali che hanno
coperto e coprono interessi economici e pseudo religiosi o etnici, di potenze
guerrafondaie. Le immagini postate sui social, testimoniano di una barbara e
feroce aggressione turca a popolazioni di civili, bambini, donne e vecchi,
fatti passare dalla stampa statunitense, ma anche da moltissimi media europei
come terroristi, dimentichi che la resistenza Curda ovvero il PKK Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il
cui capo Ocalan sta marcendo
nelle carceri turche, paese che oggi è sparito dalle carte geografiche per la
volontà e gli interessi di molte potenze
occidentali, anche europee, ha
combattuto e sconfitto l’ISIS, lo stato islamico che ha seminato terrore e
morte d’ovunque. Oggi sangue innocente si sta spargendo in Siria, vittime
inermi sono aggredite e massacrate dall’esercito di Erdogan il nazista, con l’appoggio degli Stati Uniti e con la
silente complicità degli stati europei. Per capire come siamo messi
mali, per capire quale spaventoso progetto di controllo venga ordito sulle nostre
coscienze, basta leggere alla voce
PKK Wikipedia , già solo questo può rendere pienamente conto del nugulo
di menzogne che la nostra pseudo informazione
ci propina tutti i giorni in ogni momento della giornata. E allora io,
oggi come se assumessi un lutto
stretto su di me, non riesco più a scrivere né parlare di alberi da salvare e di animali, di
ambiente da proteggere, perché sento che tutto questo, in questo momento, si
inserisce in un disegno di distrazione di massa che vuole farci pensare ad
altro con l’intento illusorio di renderci più impegnati, ma in realtà siamo
solo più etero diretti da un sistema che subdolamente consente “discorsi sull’ambiente”
quando in realtà è predatorio anche su questo , ma che poi è causa determinante
di massacri come quello che si sta consumando sotto gli occhi del mondo intero.
Oggi io do la priorità a questo problema.
Oggi, ma bisognerebbe farlo no solo
oggi, metto il primo posto la salvezza di vite umane di bambini, di donne, di
vecchi e so dentro di me che è per loro
che bisognerebbe attivarsi immediatamente tutti e subito, solo per loro prima per loro, e poi
dopo, per tutto il resto cosi conforme
alle nostre società capitaliste e consumiste. Fare pressioni sui nostri governi non so come, non so in che modo, ma la mia
coscienza oggi si rivolta prima di tutto
contro questa barbarie.
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