Abbiamo potuto tutti
leggere all’inizio della stagione passata
una lettera pubblicata su Facebook, che
il sindaco Andrea Buonocore aveva
scritto come risposta inviata tramite pec ad un giovane cittadino, che
poi l’ha pubblicata, uno dei 40 cittadini che gli avevano indirizzato una serie
di domande circa l’uso “improprio” che molti titolari di concessione
fanno degli arenili, sulle angherie e la cattiva educazione e la padronanza
ostentata incivilmente degli stessi gestori .
E’ trascorso un anno e le angherie e la cattiva educazione e la padronanza ostentata incivilmente degli stessi gestori soprattutto su quell'arenile che una volta si chiamava le Calcare e che ora ha nomi esotici e tropicali, continua in maniera più virulenta e arrogante, con l’aggiunta di aggressioni verbali e minacce subite da alcuni cittadini solo per aver chiesto spiegazioni sugli spazi occupati dai concessionari, mi riferisco alle due concessioni alle Calcare, dove in maniera parossistica, senza controlli di sorta da parte dell’amministrazione, i lettini aperti hanno occupato ormai ogni centimetro quadrato di arenile, mentre cancelli e catene in bella mostra marcano un territorio come se si trattasse di una proprietà privata, privata cioè ai cittadini, e tutto questo avviene in totale difformità da quando riportato nella Determina n. 425 del 14/04/2017 e nel Capitolato prestazionale allegato alla determina stessa alla pagina 7 .
La mancata applicazione delle leggi vigenti sul territorio nazionale in materia di demanio, ma anche il mancato rispetto di ciò che queste concessioni, come dalla determina citata, dovrebbero far rispettare, e i controlli assenti da parte di una amministrazione latitante e complice che tollera il lasseiz faire dei gestori di concessioni, fa ben comprendere che la misura è ormai colma. Chiedo ai titolari delle concessioni:
E’ trascorso un anno e le angherie e la cattiva educazione e la padronanza ostentata incivilmente degli stessi gestori soprattutto su quell'arenile che una volta si chiamava le Calcare e che ora ha nomi esotici e tropicali, continua in maniera più virulenta e arrogante, con l’aggiunta di aggressioni verbali e minacce subite da alcuni cittadini solo per aver chiesto spiegazioni sugli spazi occupati dai concessionari, mi riferisco alle due concessioni alle Calcare, dove in maniera parossistica, senza controlli di sorta da parte dell’amministrazione, i lettini aperti hanno occupato ormai ogni centimetro quadrato di arenile, mentre cancelli e catene in bella mostra marcano un territorio come se si trattasse di una proprietà privata, privata cioè ai cittadini, e tutto questo avviene in totale difformità da quando riportato nella Determina n. 425 del 14/04/2017 e nel Capitolato prestazionale allegato alla determina stessa alla pagina 7 .
La mancata applicazione delle leggi vigenti sul territorio nazionale in materia di demanio, ma anche il mancato rispetto di ciò che queste concessioni, come dalla determina citata, dovrebbero far rispettare, e i controlli assenti da parte di una amministrazione latitante e complice che tollera il lasseiz faire dei gestori di concessioni, fa ben comprendere che la misura è ormai colma. Chiedo ai titolari delle concessioni:
Dove è rispettato
l’accesso alla battigià? Dove è rispettato l’obbligo di distanza dai tre metri
dal mare per i lettini? Chi controlla il numero dei lettini da poter utilizzare
e perché questi vengono aperti sulla spiaggia come se si trattasse di uno
stabilimento balneare e non aperti su richiesta di chi li vuole utilizzare? E
lasciati li anche la sera? Dove sta lo spazio in ogni lotto concesso in
affidamento nel quale è previsto una specifica area di almeno 100 mq da adibire a spiaggia a libera fruizione e dove i bagnanti potranno entrare e
sostare liberamente a titolo gratuito e dove sono vietate delimitazioni in
staccionate in legno, rete metallica cordoli in cemento con ringhiere che se
già esistenti vanno rimosse?
Senza voler insistere poi sul fatto che questi
concessionari la sera si trasformano in ristoratori improvvisati e anche in
questo caso appare poco chiaro e trasparente il ruolo dell’amministrazione:
nelle concessioni date è prevista anche la ristorazione? Ovvero l’autorizzazione concessa ad un chioschetto per la rivendita di bibite, può poi diventare ristorante al calar del sole? Si conosce la normativa europea sulla somministrazione di cibi e bevande? E perché la si richiede per i ristoranti e non la si richiede a chi la fa ogni sera sulla spiaggia ristorazione, dopo che, alle 19 le spiagge diventano un magna magna continuo? Ecco allora che il sindaco Andrea Buonocore dovrebbe fornire qualche spiegazione a queste rimarchevoli distrazioni da parte dei concessionari.
Senza contare che le concessioni, per le cifre con le quali sono date, fruttano al comune compensi irrisori rispetto ai guadagni che invece fanno. In questo modo il cittadino finisce pèer perderci due volte, sia come fruitore degli arenili e sia come comune nelle cui casse già povere entra pochissimo!
Eppoi ancora la mancata esposizione di tariffari con prezzi liberi e prezzi praticati ai residenti indistintamente per tutti gli stabilimenti, la mancata pratica di controlli da parte dell’amministrazione comunale! Il rilascio di regolari scontrini fiscali, anche per i parcheggi convenzionati con l’amministrazione. Insomma un bel po’ di roba dove ormai consuetudinariamente ognuno fa come gli pare.
nelle concessioni date è prevista anche la ristorazione? Ovvero l’autorizzazione concessa ad un chioschetto per la rivendita di bibite, può poi diventare ristorante al calar del sole? Si conosce la normativa europea sulla somministrazione di cibi e bevande? E perché la si richiede per i ristoranti e non la si richiede a chi la fa ogni sera sulla spiaggia ristorazione, dopo che, alle 19 le spiagge diventano un magna magna continuo? Ecco allora che il sindaco Andrea Buonocore dovrebbe fornire qualche spiegazione a queste rimarchevoli distrazioni da parte dei concessionari.
Senza contare che le concessioni, per le cifre con le quali sono date, fruttano al comune compensi irrisori rispetto ai guadagni che invece fanno. In questo modo il cittadino finisce pèer perderci due volte, sia come fruitore degli arenili e sia come comune nelle cui casse già povere entra pochissimo!
Eppoi ancora la mancata esposizione di tariffari con prezzi liberi e prezzi praticati ai residenti indistintamente per tutti gli stabilimenti, la mancata pratica di controlli da parte dell’amministrazione comunale! Il rilascio di regolari scontrini fiscali, anche per i parcheggi convenzionati con l’amministrazione. Insomma un bel po’ di roba dove ormai consuetudinariamente ognuno fa come gli pare.
Tutto questo sembra essere ormai veramente troppo! Si raccontano frottole ai cittadini! Mentre l’uso commerciale delle concessioni e mi riferisco anche all’operato del ufficio commercio è a dir poco indecente! E non si parla solo di quelle demaniali ma di tutte le altre, anche perché attraverso queste si è operata una vera e propria svendita del territorio a operatori privati che operano senza controlli, a discapito di tutti gli altri cittadini!
ECCO COME STANNO VERAMENTE LE COSE! QUINDI SAREBBE APPENA IL CASO DI FAR RISPETTARE QUELLO CHE
VIENE SCRITTO NEGLI ATTI! POI VOLETE
CONTINUARE CON LE FESTE I FRIZZI I LAZZI I BOTTI I FESTIVAL? BENE, FATELO PURE! MA OFFRITE ANCHE SE NE SIETE CAPACI, SERVIZI DI DECORO E DIGNITA’ PER TUTTI I CITTADINI!
VAS
( Verde Ambiente e Società) Circolo Giovanni
Esposito Vico Equense
Nessun commento:
Posta un commento