martedì 16 luglio 2019

Della serie: CHE PENA!



Non spetta a me difendere il PD, sarebbe veramente il colmo per me e per il PD, e non è questa la mia intenzione, ma quello che è accaduto domenica 14 luglio è veramente indegno di qualsiasi posto civile. Questo sindaco e questa amministrazione dovrebbero vergognarsi  se avessero ancora pudenta,   gerundivo neutro plurale di pudère vergognarsi , una parola importantissima: colta, ironica e utile più che mai, e dunque una parola e un sentimento che questo sindaco e questa maggioranza consiliare non possono assolutamente  conoscere perché non sono né colti, né ironici. Prima si autorizza a tenere una manifestazione nella sala consiliare e poi la si nega. La manifestazione, annunciata, io preferisco però scrivere strombazzata  in pompa magna  da un  PD da barzelletta “ contro ogni forma di violenza”, che si sarebbe dovuta tenere nella sala consiliare, è stata invece  dirottata fuori  dalla stessa, perché non si poteva concedere l’utilizzo della sala per manifestazioni partitiche e perché qualche consigliere della maggioranza ha espresso parere contrario. La manifestazione era stata indetta per manifestare pubblicamente e dibattere sulla deriva delinquenziale del tessuto sociale di questa città, ma che a detta di questo sindaco e di questa maggioranza :   bombe,   camion incendiati,   minacce sugli appalti e   faide tra le stesse ditte, sarebbero niente altro che bravate,   ragazzate.  La manifestazione era stata indetta proprio a seguito degli ultimi fatti “bombaroli” accaduti nel “paesello di Heidi  un sorriso tra i monti”  che è la Vico Equense di Andrea Buonocore  e della sua allegra maggioranza. Alla manifestazione erano stati invitati l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, l’onorevole Paolo Siani del PD, e l’onorevole Massimiliano Manfredi già membro della commissione parlamentare antimafia. Ebbene questo sindaco e questi consiglieri oltre ad aver espulso una manifestazione civile dalla sala di tutti i cittadini che è quella del Consiglio Comunale  non si sono neanche degnati di dare  ospitalità, come avrebbe fatto qualsiasi altro sindaco,  mettendo a disposizione sedie e acqua minerale ai convenuti che si sono incontrati sulle scalette antistanti la sala per una laconica, quanto inutile ( perché fatta in quel modo) manifestazione. Colpisce anche però la dabbenaggine del segretario piddino- da chi scrive più volte rilevata- che, invece di  esternare una vibrata protesta ,come si diceva un tempo, si sdilinquiva e quasi si prostrava nel ringraziare il presidente del consiglio comunale Massimo Trignano per essere intervenuto alla manifestazione. Ora, riporto tutto questo,non perché mi stia a cuore il PD , né tanto meno per rilevare la scadente qualità di questo sindaco e di questi consiglieri comunale e la loro mancanza di ospitalità  , ma di evidenziare come sia  caduto in basso il livello di azione critica di chi dice di far politica, e la totale stupidità e lo sciocchezzaio delle buone maniere di chi si atteggia a dirigente di partito e soprattutto la mancanza di stile e di iniziativa. Il sindaco non vi ha dato niente? E allora da energico segretario ti procuravi sedie, tavolo e acqua minerale  dando uno schiaffo morale ai cafoni che vi hanno lasciato sulle scale e non invece ringraziare per la presenza di un sostituto del sindaco che si è presentato come uno che vi stesse  facendo una grazia. Della serie: che pena!  


venerdì 12 luglio 2019

FAITO : LA DISCARICA DELLA VERGOGNA! LA FARSA CONTINUA.



Ancora una volta la vicenda della discarica del Faito mette a nudo la scandalosa inettitudine e l’assoluta mancanza di volontà a rimuovere  il materiale scaricato nell’area immediatamente dopo al Campo Sportivo, di enti che dovrebbero tutelare un parco protetto. Ancora una volta Città Metropolitana, Autorità di Bacino distrettuale, Regione Campania, Demanio, Ente Parco , Città di Vico Equense, ARPAC, Soprintendenza hanno fatto una comparsata davanti ad un tavolo per non decidere niente che non sia stato già fatto. L’ultima pantomima si è tenuta con una conferenza di servizi indetta dalla Città Metropolitana ieri  11 luglio 2019, sono stanco di riportarvi sempre le stesse notizie, con gli stessi attori, anzi con le stesse comparse, perché l’unico attore protagonista, rimane lui Gennaro Cinque. Ma il dovere civile di fare informazione  è più forte.E si, perché tutti, invece di fare minuetti tra esami ripetuti, rilievi di pendii, valutazioni orografiche , che non servono a molto, soprattutto se gli esami fatti non esaminano quello che andrebbe veramente esaminato,  avrebbero dovuto invece chiedersi,  prima di ogni altra cosa,  da chi fu autorizzato il furgoncino a scaricare il materiale franoso in una zona SIC, ovvero una  Zona Speciale di Conservazione e   ZPS ovvero una Zona di Protezione Speciale  e una zona B di Parco, ovvero di protezione generale. Tutta la vicenda sembra tacere o non ritenere rilevante il chi autorizzò a “discaricare” quel materiale con l’aggiunta successiva di altro materiale. Anche se quel materiale non fosse inquinato, e così, non è, non si sarebbe mai dovuto scaricare in quell’area, invece qualcuno l’ha autorizzato. Certamente la città di Vico Equense e l’assessore ai Lavori pubblici / Ambiente ed ecologia / Manutenzione e Servizi al territorio / Protezione civile, ovvero Gennaro Cinque non poteva essere all’oscuro di una vicenda simile. Naturalmente, questo “dettaglio” non sembra interessare nessuno. La vicenda però sembrerebbe prendere contorni ancora più surreali tanto che, in questa ultima conferenza di servizi, i convenuti  dopo il riesame degli ennesimi riesami, più volte esaminati “ ritengono che, il materiale possa essere steso in sito non provocando danno idrogeologico e che l’area ( ricordate che si sta parlando di un’area discarica n.d.r.) possa essere attrezzata a servizi e attività già presenti nella zona, ovvero, area pic nic, con staccionate e tavolini di legno “ e per far ciò, “essendo l’area oggetto di deposito ( loro lo chiamano deposito n.d. r .) inserito in una zona SIC, ZPS, e zona B di Parco, si debba procedere a redigere uno studio relativo alla valutazione di incidenza che ne attesti la compatibilità dell’intervento ( capito bene? Un altro studio, sempre per vedere se c’è necessità di rimozione. Ma fino ad ora cosa hanno fatto? N. d.r.) . Questa valutazione  dovrà essere fatta dall’ente parco, anzi dal suo presidente che i fino ad ora ha brillato per presenza, capacità di inziativa e soprattutto per controllo e tutela delle aree boschive del Faito. Lascio a voi che leggete ogni altra valutazione.  Questo e quanto, questo è quello che dovrebbero dirvi le varie ciaramelle locali e che invece non vi dicono: i vari Positano News, Metropolis , Equa News, ecc. ecc. Credo che, come ho fatto stampare su una mia t shirt: A FAITO nessuno vuole rimuovere niente e forse deve intervenire solo san Michele .  
 Tanto per celiare.
 Il   Sindaco Andrea Buonocore  nell’ultimo Consiglio Comunale forse avrebbe potuto dire qualcosa in più e condannare gli ultimi episodi intimidatori di quest’anno, descritti anche dalle guardie municipali come bravate o ragazzate, ha preferito non dire nulla . Invece  assente come quasi sempre    l'assessore Gennaro. Cinque tanto per non smentirsi. Come a voler sottolineare che il consiglio comunale  per lui è solo una perdita di tempo. Parafrasando Luigi XIV che lui non conosce  “ le conseil municipal c’est moi”; cosi ha mandato i consiglieri avanti come marionette con una sgrammaticata mozione e con il solito refrain del tutto va bene madama la marchesa cioè:   tre episodi di esposioni, 20 arresti per droga, una centrale dello spaccio a Moiano, furti a ripetizione con videocamere che puntualmente non funzionano,inchieste a ripetizione della finanza e cc...). Forse bisogna ricordare a questo sindaco zelante e a questo assessore assente che  il silenzio e le omissioni sono complicità morali.


sabato 6 luglio 2019

Il “Satyricon” di Francesco Piccolo e Andrea De Rosa al Teatro Grande di Pompei



 


Terzo appuntamento della rassegna di drammaturgia antica “Pompeii Theatrum Mundi 2019” è il “Satyrcon” di Francesco Piccolo ispirato a Petronio con la regia di Andrea De Rosa. Uno spaccato puntuale della decadenza del linguaggio e dunque del pensiero del nostro tempo. Colpisce senza dubbio l’attenzione alla lingua, ai suoi usi e alle sue manipolazioni, i luoghi comuni che hanno ormai svuotato il pensiero di qualsiasi capacità critica e dinamica relazionale. Con un ritmo ossessivo ma anche accattivante il testo di Francesco Piccolo ci mette davanti al vuoto concettuale del nostro tempo: il vero pericolo per una fine anonima e ingloriosa, i personaggi, ognuno che incarna una tipologia sociale: l’intellettuale di sinistra sfigato, la signora upper class cocainomane, la anoressica che vomita in continuazione ecc. ecc. rendono in maniere ineccepibile il senso di alienazione e di vuoto, e su tutto ciò, onnipresente: il senso di colpa di un occidente sazio che sciorina tutte le possibili ricette di cibi raffinati, come la  metafora dell’ingozzamento, una gran bouffe di ferreriana memoria. Mangiare tutto senza assaporare niente per poi defecare, come suggerisce la grande tazza del water d’oro, che troneggia sulla scena. La diagnosi è  spinta al limite con la reiterata sequenza dei tic  della ‘neolingua’ che manifesta inequivocabilmente   un progressivo impoverimento del lessico che abitualmente adoperiamo. Abbiamo parole che ci consentono di esprimere precisamente tutte (o quasi) le cose o i concetti, ma ne usiamo sempre meno, o non ne usiamo più,non curandoci di questa perdita progressiva. Per non parlare del continuo ricorso, nella quotidianità, a parole ed espressioni di stampo anglosassone che vengono utilizzate anche laddove non servono  soltanto per darsi un tono – oppure, se vogliamo essere più maliziosi, per non far capire di che cosa si stia realmente parlando. Tutto è passato attraverso il setaccio della povertà del luogo comune: da Hegel di necessità e urgenza, a Heidegger dell’Esserci, alla critica dell’economia politica, Piccolo apocalitticamente  non salva niente dalla catastrofe di senso del nostro contemporaneo. Sulla scena   Fortunata, la moglie di Trimalcione,incarna il tipo “alternativo” contemporaneo che rifiuta la ricchezza volgare del marito Trimalcione, ma la utilizza per il suo rifiuto solo apparente e   che vorrebbe condividere con gli altri il suo amore per gli animali, la sua scelta di diventare vegana, la convinzione sulla pericolosità delle proteine animali, la preoccupazione per l’inquinamento e la deforestazione, fino allo spreco dell’acqua e le multinazionali che si arricchiscono e sperperano tutti i loro capitali. Sulla scena è nuda volendo suggerire che è priva di sovrastrutture. Il suo mondo così semplice, così puro, cosi finto..Con questo testo assolutamente bello e ben congegnato nel ritmo narrativo Francesco Piccolo, ma anche la regia di Andrea De Rosa ci ricorda o tenta di farlo, ancora  una volta come il nesso tra chiarezza della comunicazione, onestà intellettuale e verità sia inestricabile e come la perdita di tutto ciò possa portare ad una morte scenografica ma inutile anche per le generazioni a venire, come la morte di Trimalcione, messa in scena per finta sulla scena. Bravissimo Antonino Iuorio – Trimalcione. Da vedere .

Franco Cuomo

giovedì 4 luglio 2019

Chi sta pagando i lavori del parcheggio BIKINI?





Operai  del comune che lavorano  per una  ditta privata,al posto del marciapiede sono state messe zanelle stradali molto più larghe, senza contare la palificazione tremenda   40 pali invasivi, orribili, tremendamente brutti deturpano il tratto di strada del Bikini; un parcheggio che sarà riservato soltanto alla clientela del Bikini come già accade da tempo. Uno scandalo dietro l'altro ( se inseriamo anche la Farmacia comunale di Moiano della qale si sta ancora aspettando il bilancio pubblicato) sembrerebbe una commistione di interessi privati e pubblici molto poco trasparente, uno stile troppo dinamico per una amministrazione pubblica molto più simile ad una joint venture che è diventato il tratto più eclatante di questa amministrazione e su tutto e tutti sembrerebbe sempre elevarsi    solo lui: l’onnipresente assessore ai lavori pubblici Gennaro Cinque. Ora io mi chiedo come cittadino e come VAS cosa sta succedendo in questa città?  Il Bikini sta facendo parcheggiare le sue auto in quell’area ok già accadeva, ma gli è stato  rinnovato il contratto di locazione? Faccio un po’ di  fantascienza consentitemelo tanto qui tutto sembra essere possibile: che forse Il Bikini  progetta un albergo la dove ora c’è un ristorante? Qual è questo accordo di cui si parla? Di fatto  tutta quell’area che un tempo era pubblica oggi è privata, però i lavori però li fa il comune cioè con soldi pubblici. C’è stato un accordo   tra il sig. Scarsella e il Comune di Vico Equense? E se c’è stato   quando verserebbe il sig. Scarsella alle casse del comune di Vico Equense ? E  quei soldi versati sarebbero compensativi dei lavori fatti?  Ecco, queste cose se ci trovassimo tra gente seria in un comune serio andrebbero spiegate tutte. Ma sembrerebbe che siamo tra gente improvvisata, alla merce di un dirigente dell’ufficio tecnico che sembrerebbe accontentare troppo disinvoltamente i desiderata dell’onnipotente assessore  che da tempo decide il da farsi su tutto e tutti. E allora qualcuno di grazia potrebbe spiegare cosa sta succedendo? Forse quello straccio di minoranza consiliare potrebbe chiedere lumi su tutta la vicenda Sarebbe’ il caso di chiedere immediatamente la copia del progetto e dell' appalto, se c’è un progetto e un appalto, insieme  anche del nulla osta paesaggistico. Forse si potrebbero  poi avere le idee più chiare su questi lavori" carbonari" . L’unica cosa che c’è, che io ho trovato in questo caldo pomeriggio di luglio per la gloria della legalità e assicuro che, la ricerca non è stata facile per un albo pretorio che funziona a tratti è   una determina dirigenziale . La Determinazione n. 366 del 01/04/2019  avente come ogetto: RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E CANALIZZAZIONE ACQUE BIANCHE A MEZZO AMMODERNAMENTO RETI TECNOLOGICHE E CANALIZZAZIONE/REGIMENTAZIONE ACQUE BIANCHE EX SS145 LOCALITÀ BIKINI/FAMOUS BEACH”. DETERMINA A CONTRARRE. PROCEDURA EX ART 36, COMMA 2, LETT A) DEL D. LGS. N. 50/2016 - APPROVAZIONE INTERVENTO, IMPEGNO SPESA E AFFIDAMENTO LAVORI” . Per  lavori appaltabili   di importo inferiore ad € 40.000,00 e precisamente pari ad € 20.678,84 compresi gli oneri per la sicurezza pari ad € 235,34 ed IVA esclusa, affidati alla Ditta “M.R. COSTRUZIONI DI MARIO RUSSO con sede legale in Vico Equense (NA) in via Via Nuova Belvedere. Di pali coperture Bikini neanche un accenno. Forse saranno state fatte successive integrazioni, ma su tutto questo non è dato sapere. E allora? Chi fornirà una risposta a questi interrogativi ?




A proposito della discarica interrata sul Faito





Sulla vicenda della discarica sul monte Faito, vicenda denunciata alle autorità competenti ( si fa per dire)  da VAS, WWF,e alcuni residenti del Faito Pino De Vivo in testa,  quest’inverno con la neve  anche con l’apposizione di uno striscione, la risposta arrivata dalle dette “autorità competenti”, nel caso specifico dalla Città Metropolitana, solo ora e lascia attoniti per l’indifferenza, io userei anche un altro Termine che comincia con para e finisce con agine, che mi sembra molto più appropriato alla sensibilità dimostrata su tutta la vicenda.   La risposta è stata più o meno questa: signori miei, siccome l’Autorità di Distretto Idrografico dell’Appenino Meridionale, per intenderci l’ex Autorità di bacino, ci ha risposto il 6 maggio scorso chiedendoci una relazione tecnica dettagliata e siccome la stessa autorità ci “consigliava” di rimuovere dal sito quel materiale “ senza una specifica relazione tecnica” ( un’altra? Ma c’è o non c’è?) e siccome i costi per lo smaltimento sarebbero troppo alti, noi ( ovvero la Città metropolitana) abbiamo deciso di convocare una Conferenza di servizi per 11 luglio prossimo, dove allo stesso tavolo si incontreranno: il Distretto idrografico,Il genio Civile,il Demanio, l’Ente Parco, il sindaco di Vico Equense, l’ARPAC, la Soprintendenza e la Direzione amministrativa Patrimonio, Provveditorato, tutti insieme appassionatamente. Detto in altre parole insomma, il materiale rimane sempre lì, interrato, le relazioni “tecniche”, fino ad ora presentate sono riferite solo al materiale spostato dalla strada dopo la frana e a tutta una serie di rilevi stratigrafici fatta all’area per stabilirne la pendenza e la conformazione idrogeologica, con formulette criptiche e parametri e indici relativi sempre al posto e non mai   al materiale, si badi bene, non quello originario della frana, ma a quello scaricato dopo che nel frattempo è molto cambiato, ma nessuno  fino ad ora dei soggetti in causa si è premurato di verificarne la natura. Il sito inoltre non è stato mai messo in sicurezza o delineato, così il Comune con mezzi comunali e di ditte locali, ha continuato a scaricare altri materiali, rendendo quel posto  appunto una vera e propria discarica a cielo aperto. Questi i fatti, tutto rimane dove sta, VAS e WWF non possono partecipare alla Conferenza di servizi e anche se potessero farlo non avrebbero diritto di parola. Tutto il resto è deja vù con palleggi di responsabilità e complicità aguzzine e il silenzio assordante dell’Ente Parco e del suo Presidente Tristano Ravallese Dello Ioio  ai danni di ambiente e territorio e anche di legalità, ma questo ormai lo diciamo da troppo tempo e sembra non interessare nessuno.