Ancora
una volta la vicenda della discarica del Faito mette a nudo la scandalosa
inettitudine e l’assoluta mancanza di volontà a rimuovere il materiale scaricato nell’area
immediatamente dopo al Campo Sportivo, di enti che dovrebbero tutelare un parco
protetto. Ancora una volta Città Metropolitana, Autorità di Bacino
distrettuale, Regione Campania, Demanio, Ente Parco , Città di Vico Equense, ARPAC,
Soprintendenza hanno fatto una comparsata davanti ad un tavolo per non decidere
niente che non sia stato già fatto. L’ultima pantomima si è tenuta con una
conferenza di servizi indetta dalla Città Metropolitana ieri 11 luglio 2019, sono stanco di riportarvi
sempre le stesse notizie, con gli stessi attori, anzi con le stesse comparse,
perché l’unico attore protagonista, rimane lui Gennaro Cinque. Ma il dovere civile di fare
informazione è più forte.E si, perché
tutti, invece di fare minuetti tra esami ripetuti, rilievi di pendii,
valutazioni orografiche , che non servono a molto, soprattutto se gli esami
fatti non esaminano quello che andrebbe veramente esaminato, avrebbero dovuto invece chiedersi, prima di ogni altra cosa, da chi fu autorizzato il furgoncino a
scaricare il materiale franoso in una zona SIC,
ovvero una Zona Speciale di
Conservazione e ZPS ovvero una Zona di Protezione Speciale e una zona B di Parco, ovvero di protezione
generale. Tutta la vicenda sembra tacere o non ritenere rilevante il chi autorizzò a “discaricare” quel
materiale con l’aggiunta successiva di altro materiale. Anche se quel
materiale non fosse inquinato, e così, non è, non si sarebbe mai dovuto
scaricare in quell’area, invece qualcuno l’ha autorizzato. Certamente la città
di Vico Equense e l’assessore ai Lavori pubblici / Ambiente ed ecologia /
Manutenzione e Servizi al territorio / Protezione civile, ovvero Gennaro Cinque
non poteva essere all’oscuro di una vicenda simile. Naturalmente, questo “dettaglio” non sembra interessare nessuno. La
vicenda però sembrerebbe prendere contorni ancora più surreali tanto che, in
questa ultima conferenza di servizi, i convenuti dopo il riesame degli ennesimi riesami, più
volte esaminati “ ritengono che, il
materiale possa essere steso in sito non provocando danno idrogeologico e che l’area
( ricordate che si sta parlando di un’area
discarica n.d.r.) possa essere
attrezzata a servizi e attività già presenti nella zona, ovvero, area pic nic,
con staccionate e tavolini di legno “ e per far ciò, “essendo l’area oggetto di deposito ( loro lo chiamano deposito n.d.
r .) inserito in una zona SIC, ZPS, e zona B di Parco, si debba procedere a
redigere uno studio relativo alla valutazione di incidenza che ne attesti la
compatibilità dell’intervento ( capito bene? Un altro studio, sempre per
vedere se c’è necessità di rimozione. Ma fino ad ora cosa hanno fatto? N. d.r.) . Questa valutazione dovrà essere fatta dall’ente parco, anzi dal
suo presidente che i fino ad ora ha brillato per presenza, capacità di
inziativa e soprattutto per controllo e tutela delle aree boschive del Faito. Lascio
a voi che leggete ogni altra valutazione. Questo e quanto, questo è quello che
dovrebbero dirvi le varie ciaramelle locali e che invece non vi dicono: i vari
Positano News, Metropolis , Equa News, ecc. ecc. Credo che, come ho
fatto stampare su una mia t shirt: A
FAITO nessuno vuole rimuovere niente e forse deve intervenire solo san Michele
.
Tanto per celiare.
Il Sindaco Andrea Buonocore nell’ultimo Consiglio Comunale forse
avrebbe potuto dire qualcosa in più e condannare gli ultimi episodi intimidatori di quest’anno,
descritti anche dalle guardie municipali come bravate o ragazzate, ha preferito
non dire nulla . Invece assente come
quasi sempre l'assessore
Gennaro. Cinque tanto per non smentirsi. Come a voler sottolineare che il
consiglio comunale per lui è solo una
perdita di tempo. Parafrasando Luigi XIV che lui non conosce “ le conseil municipal c’est moi”; cosi ha
mandato i consiglieri avanti come marionette con una sgrammaticata mozione e con
il solito refrain del tutto va bene madama la marchesa cioè: tre
episodi di esposioni, 20 arresti per droga, una centrale dello spaccio a
Moiano, furti a ripetizione con videocamere che puntualmente non
funzionano,inchieste a ripetizione della finanza e cc...). Forse bisogna
ricordare a questo sindaco zelante e a questo assessore assente che il silenzio e le omissioni sono complicità
morali.
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