L’abusivismo in Italia non è mai stato considerato un reato e mai lo
sarà, non è una mia pessimistica battuta, ma quello che realmente succede e non
da ora: l’abusivismo in Italia è strettamente connesso alla pratica del
consenso elettorale e, dal punto di vista di tutela ambientale noi non andremo
mai da nessuna parte, fino a quando questa pratica oscena di compravendita del voto non troverà
fine.Il governo M5S-Lega aveva annunciato emendamenti risolutivi contro il condono degli abusi edilizi
di Ischia, ma tutto si è ridotto a un pugno di mosche, anzi, in qualcosa
di molto peggio.
Si è trattato del solito scambio al ribasso a spese del
Paese, offerto dal "governo del cambiamento” Questo decreto permetterà anche ai
condannati in via definitiva per reati mafiosi di mantenere il diritto ai soldi
pubblici per ricostruire loro case abusive. Questo è il vergognoso condono edilizio
tombale di Ischia, che avvolgerà definitivamente l’isola in un sudario di
cemento. Una vera doppia vergogna, perché la decisione è stata inserita all’interno del
decreto sull’emergenza ricostruzione a Genova.
Ciò che andrebbe cancellato
dalla legislazione italiana ma che non farà mai nessuno è la parola : CONDONO. Nessuno nella storia
dei condoni repubblicani si era mai spinto oltre. Lo hanno fatto tutti da
Berlusconi a Renzi, e prima di loro i democristiani, tutti hanno promesso il
cambiamento, ma tutti purtroppo nel pensarlo questo cambiamento, hanno sempre tenuto
fede alla celebre frase che Tomasi di Lampedusa fa dire al giovane Tancredi Falconeri
allo zio: “Se vogliamo che tutto rimanga
com’è, bisogna che tutto cambi”.
Ecco, questo succede da sempre in Italia e in questo modo è usata la parola cambiamento qui da noi :
sto parlando del decreto su Genova che riguarda anche Ischia. Il governo
attuale ha fatto quello che si è sempre fatto, e nessuno ha verginità da
vendere in questo, neanche quelli che adesso inorridiscono e si sbracciano nel gridare alla truffa. E' questa la differenza
rimarchevole tra chi si occupa di tutela ambientale e tra chi fa “ la politica”: decreti
omnibus ovvero infilare all’interno l’impossibile, finanche un condono bello e
buono che distruggerà definitivamente l’isola d’Ischia ma che, se qualcuno non
si affretta a dichiararlo incostituzionale, potrebbe estendersi anche in
Costiera Sorrentina e chissà, anche dappertutto.
Il Decreto Genova di fatto
condona Ischia e lo fa nel peggiore dei modi introducendo una vera e propria
sanatoria edilizia che consente, con normative degli anni 80, di definire
pratiche per nuovi condoni nell’isola di Ischia pendenti dagli anni in cui
regnava il pentapartito. E il nuovo, il cambiamento dove sarebbe? Il decreto li collega alla ricostruzione post
sisma del terremoto dell’agosto 2017.
Questa, se mi consentite, è un’autentica
porcata ai danni di un territorio già devastato da una pratica costruttiva
selvaggia. Le pratiche di condono, in un territorio fragile come Ischia, sia
per le vicende sismiche, sia per il dissesto idrogeologico causato da un lato
dalla morfologia del territorio, dall’altro dagli abusi perpetrati sull’isola
verde, superano altissime. In alcuni comuni,
come ad esempio Casamicciola – già distrutto dal terremoto del 1883 – e Lacco
Ameno, ci sono ben seimila pratiche di richiesta di condono, una ogni due
abitanti, visto si tratta di una popolazione di 13mila abitanti.
Con questa
operazione ignobile sembra che il governo abbia resettato, in nome del
cambiamento fasullo, anni di lotte ambientali . E non stiamo parlando di un
posto qualsiasi, ma dell’Isola d’Ischia, ovvero, di un’isola con un rischio
altissimo, basti pensare che il terremoto del 1883 distrusse 537 edifici su 672
presenti. Dunque,una scelta, quella del governo Giallo verde, che dire
inaccettabile sembra un eufemismo, un provvedimento che in questo modo, cosi come è stato pensato favorirà la pratica costruttiva più selvaggia che si sia
mai vista .
La cosa ancor più assurda di questa ignobile e malsana vicenda che
bisogna subito attivarsi per dichiarare incostituzionale, sta nel fatto che,
oltre al condono, i cittadini abusivi avrebbero un contributo economico pari al
100 per cento della ricostruzione post sisma. Ma in più il decreto Genova
consentirebbe agli ischitani di intervenire anche sugli edifici con abusi
parziali ovvero dando la possibilità di avviare i lavori per danni lievi,
insomma questa sola legge si finisce col cancellare 30 anni di norme, che in
parte erano già state dannose per il territorio, penso a tutte le normative in
materia edilizia varate in regione Campania dal centro sinistra per smantellare
il PUT e tutti i piani regionali successivi, veri e propri grimaldelli per mettere le mani su zone di pregio
paesistico .
Esiste dunque un problema serio che riguarda Ischia e il governo, ma
soprattutto che riguarda l’Italia: basta con leggi ignobili che finiscono per
togliere legalità alla legge. La pratica dell’illegalità normata e consentita è
un costume soprattutto nostro, il Decreto Genova, facendo seguito ad una
tradizione storica tutta italiana è soprattutto questo.
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