domenica 21 maggio 2017

L'AFFARE VACCINI E L'OBBLIGATORIETA'( CON FIRMA RICHIESTA) DELLA LORENZIN


Decreto Vaccini: il commento che sui giornali non leggerete mai.


Vaccini Obbligatori per Paese 480

Le case farmaceutiche e i loro business, OGGI hanno messo a segno un colpaccio mica male. Con un decreto legge scritto dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, con il probabile aiuto dal consulente ministeriale Roberto Burioni,  il Governo ha emanato un decreto in base al quale i vaccini obbligatori passano da 4 (di cui uno conseguente a una tangente da 600 milioni pagata da GlaxoSmithKline al Ministro della Salute De Lorenzo, con sentenza confermata in cassazione), a 12. Dodici vaccini obbligatori. Non solo: impossibilità di frequentare le scuole da zero a sei anni per i non vaccinati, mentre per le scuole dell’obbligo pesanti sanzioni a carico dei genitori che non vaccinano, in tutto o in parte: fino a 7500 euro. E la segnalazione al Tribunale dei Minori per la sospensione della patria potestà.
Mica male eh? Dai, diciamocelo: un provvedimento che al confronto Mussolini era Gandhi. Ma non solo. Voi direte: cos’hai contro i vaccini? “Fanno bene, sono supersicuri“, dice Burioni. E poi sono necessari: tutte quelle malattie terribili come il morbillo. E se scoppia un’epidemia? Vacciniamoci tutti! Vacciniamoci contro qualunque cosa. Ma un vaccino contro l’idiozia esiste? Immagino di no: è controproducente.
La questione non è se i vaccini facciano bene o male, o – più probabilmente – bene e male contemporaneamente, perché come tutti i farmaci (ebbene sì, hanno dei bugiardini con delle controindicazioni, che vi fanno firmare, e voi firmate come se li capiste) si dovrebbero prendere quando servono, e non a tappeto. La questione non è neppure se per discutere di vaccini sia necessario avere una laurea o meno. Innanzitutto perché se – come ci dicono – noi genitori dovessimo avere la laurea in medicina per decidere in merito ai vaccini, allora tantomeno a decidere per tutto un Paese dovrebbe essere una signora (il ministro Lorenzin) che ha la maturità classica, eppure non solo fa sfoggio di convincimenti che neanche un premio Nobel, ma legifera in conto terzi con spocchia e alterigia senza pari. Ma poi anche perché – e qui un vaccino contro l’idiozia sarebbe utile – se i genitori non possono “capire” perché non hanno la laurea in medicina, allora tantomeno possono firmare astruse liberatorie prima della fatidica inoculazione al loro piccolo. Come possono infatti non essere in grado di mettere in discussione i vaccini perché non competenti, e contemporaneamente essere in grado di dare un consenso informato? Allora, se pretendi che io sia informato, sei obbligato a spiegare e a convincermi, e io posso decidere. Altrimenti, visto che adesso i vaccini sono obbligatori, voi non dovete firmare più niente, anzi: devono firmare la Lorenzin e Gentiloni, e assumersi tutta la responsabilità del caso, insieme allo Stato, responsabile in solido di tutte le eventuali reazioni avverse, già scoperte o ancora da scoprirsi.
Ma noi possiamo andare oltre alla questione della mera competenza, e fare un ragionamento che anche un uzbeko con la prima elementare potrebbe fare (con tutto il rispetto degli uzbeki, a cui chiedo scusa per l’incauto paragone). Anzi, possiamo fare molto più di un solo ragionamento. Mi limiterò a fare i primi tre che mi vengono in mente, se no mi viene fuori la Treccani.


Primo ragionamento: il decreto d’urgenza
Lo sapete cos’è un decreto legge? Facciamo finta di no: ve lo dico io: è una legge del Governo che entra immediatamente in vigore e che supera la discussione parlamentare. In una democrazia, infatti, l’iniziativa legislativa (il potere di fare le leggi) spetta al Parlamento, dove siedono i rappresentanti del Popolo (sì, con la p maiuscola). Ma allora, se le leggi le deve fare il popolo, perché il Governo può fare un decreto legge? Ricordiamo en passant che il Governo è scelto da un signore nominato dal Presidente della Repubblica, e non scaturisce direttamente come conseguenza dell’esito del voto: infatti dopo le dimissioni di Renzi, nominato a sua volta, non siamo andati mica al voto, ma Mattarella ha messo un avatar di Renzi a Palazzo Chigi. Risposta: il Governo può fare una legge, superando il Parlamento, solo se esistono i presupposti della straordinaria necessità e dell’urgenza. Ora, voi che non siete vaccinati contro l’idiozia, rispondetemi: quando esistono i presupposto di straordinaria necessità e di urgenza per un decreto legge sui vaccini? Ma quando esiste un’epidemia, naturalmente! A meno che non vogliate sconfessare quei quattro neuroni che ancora vi restano in testa. La domanda successiva è: esiste un’epidemia in Italia al momento –  o esiste il rischio di una qualunque epidemia – tale per cui non si poteva aspettare una discussione parlamentare, dove a decidere sarebbero perlomeno stati i rappresentanti del popolo? Come dite? La meningite? No… quella era una fake news dei media per svuotare le scorte di magazzino delle farmacie, sconfessata dallo stesso Ministero della Salute (dopo che i magazzini si erano però svuotati) e dai media che l’avevano lanciata. Allora la polio? La parotite? Il prurito agli alluci dei piedi? Oppure… no, non ditelo… l’avete detto: il morbillo?
Se pensate che ci sia un’epidemia di morbillo in atto, fatevi vedere da uno bravo. Tanto per stendere un velo pietoso sull’ennesima fake-news dei servi della carta stampata, stipendiati da qualcuno, l’Istituto Superiore di Sanità ha appena certificato un calo del 600% dei casi di morbillo per maggio rispetto ad aprile, e dell’800% rispetto a marzo. E guardare i casi di morbillo dal 1970 vi farà capire che anche quelli del 2017 non sono niente di speciale. Ce n’erano più del doppio nel 2008, in piena copertura vaccinale. Allora, in proporzione ad oggi, cos’avremmo dovuto fare? Organizzare dei lager per i genitori e i bimbi non vaccinati? Evidentemente, visto che non è stato fatto, non rappresentava un problema. Ma forse la GlaxoSmithKline (quella della tangente da 600 milioni a De Lorenzo, che rese obbligatorio il loro vaccino dell’Epatite B) non aveva ancora scommesso 1 miliardo di euro nei prossimi 4 anni sui vaccini in Italia, partendo da un bel 60% (ancora con ‘sti 600 milioni, che numero fortunato!) dedicato al vaccino per la meningite (anche qui, lo sapete, vero, che la meningite ha tantissime cause, e che il vaccino ne copre solo una piccola parte? Certo, come no: questo la Lorenzin ve lo dice tutti i giorni).
Quindi non c’era nessuna condizione di straordinaria necessità ed urgenza per fare questo decreto legge. E dulcis in fundo, reo confesso è proprio Paolo Gentiloni, che va dicendo candidamente in conferenza stampa che non c’era nessuna emergenza. Ma allora perché è stato fatto? E soprattutto, visto che è stato fatto in maniera incostituzionale, è valido? Scommetto che la Corte Costituzionale non se ne occuperà. Ma anche laddove lo facesse, visto che in passato ci ha messo anche otto anni a prendere una decisione, nel frattempo qualcuno potrà fregarsi le mani per bene, nel suo retrobottega.
Secondo ragionamento: sicuri che sia un’evidenza medica che tutti questi vaccini debbano essere obbligatori?
No, neanche qui dovete essere laureati in medicina per capirlo, non preoccupatevi. Certo, non essere idioti aiuta, ma potete farcela. Seguite il labiale. Vi condurrò nel magico mondo della logica.
Quello che vi dicono è che bisogna assolutamente vaccinarsi (anche se Gentiloni stesso dice che non c’è nessuna emergenza), al punto da fare addirittura un decreto legge per la straordinaria necessità bla bla bla. Ma allora, se fosse necessario farsi tutti questi vaccini perché altrimenti Burioni si incupisce, uno si aspetterebbe che anche negli altri civilissimi paesi dell’Unione Europea ci siano tutte queste vaccinazioni obbligatorie e anche di più. Perché, signori, se non ve ne siete resi conto c’è Schengen, quindi non solo merci e persone possono circolare liberamente, ma anche i loro ospiti: virus, batteri e altre terribili amenità.
Allora prendiamo i dati ufficiali del 2010 (non è il secolo scorso, eh?) sui vaccini obbligatori (ovvero che si devono fare in conseguenza di una reale necessità sanitaria) o soltanto raccomandati (cioè, se li farete o no ai vostri bambini è una vostra scelta, ma anche se non li farete non rappresenterete di certo un pericolo per la società, altrimenti sarebbero obbligatori, no?). Li prendiamo da Eurosurveillance.org, un'”European peer-reviewed scientific journal devoted to the epidemiology, surveillance, prevention and control of communicable diseases“, così Burioni è contento che non è il blog di Montanari.
Bene. Allora cosa dite? Anche le economie trainanti dell’Unione Europea sono così vessatorie e fascitoidi nei confronti dei loro cittadini? Anche loro hanno tanti piccoli Burioni e tante mini Lorenzin a dare multe da 7.500 euro e a sottrarre i bambini ai genitori?
Sorpresa (per voi, non per me). Facciamo la classifica dei paesi per numero di vaccini obbligatori. Volete sapere Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito quanti vaccini obbligatori hanno? Tre? Quattro? Due? Uno No… Zero! Avete capito bene: Z-E-R-O! Nessuno! Null! ноль! Ma come? Nessun genitore in galera? E i bambini che muoiono per il temibile morbillo? E immunodepressi non ne hanno? E l’immunità di gregge? Sarà mica forse che gli altri popoli d’Europa sono molto meno gregge di noi? No, perché in Svezia hanno appena votato contro tutte le 7 proposte di legge che proponevano i vaccini obbligatori (eh sì, sai… lì c’è ancora un Parlamento che funziona, mica come da noi), e la Svezia è un paese che supera gli Stati Uniti nei fondamentali sulla salute come il tasso di mortalità infantile, la salute e il benessere materno, e la speranza di vita. Ditelo a Burioni e alla Lorenzin! Sempre che abbiate possibilità di esprimervi.
E va bene: non saremo come i francesi, come i tedeschi, come gli inglesi, come gli olandesi, gli austriaci, gli spagnoli… Non saremo perfino manco come gli estoni e i ciprioti, ma gli altri paesi? Quanti vaccini obbligatori hanno? Qui ho fatto la classifica, a manina.
Il Belgio ne ha solo uno (la polio); la Francia e Malta ne hanno tre; la Grecia ne ha solo quattro (come quattro ne avevamo noi fino a ieri, prima che la Lorenzin – dall’alto del suo diploma al classico – decidesse di fare il trattamento sanitario obbligatorio a tutti); la Repubblica Ceca e la Slovenia sette; l’Ungheria, la Polonia e la Romania ne hanno otto; la Bulgaria e la Slovacchia nove. And the winner is… ladies and gentleman… con un distacco di ben tre punti sui secondi classificati (squillo di trombe e di tromboni): l’ITALIA! (a pari merito con la Lettonia, che prestigio): dodici vaccini!
Da oggi siamo i primi in tutta Europa (compresi Islanda e Norvegia) per numero di vaccinazioni ai nostri bimbi. Tutti gli altri, sentiamo, stanno morendo di morbillo? E guardatevi un po’ la mappa dei paesi che ne hanno dai quattro in su. Uuups… saranno mica tanti paesi dell’Est europeo dove si suppone che la corruzione sia un fenomeno molto più importante della salute delle persone e delle verità scientifiche? Ma allora… allora l’Italia cos’è? Ai posteri (se li avremo) l’ardua sentenza.
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martedì 16 maggio 2017

Sono beni comuni e inalienabili di tutti i cittadini




Naturalmente non è accanimento ,  su questo stabilimento mi sto limitando solo a far rilevare alcune arbitrarie appropriazioni, non lo so se pure questa foto che vi mostro potrebbe essere passibile di denuncia, in ogni caso le querele le aspetto, non io ma l’associazione che rappresento VAS ( Verde Ambiente e Societa’), perché si va in giro a dire che neanche più le foto si possono scattare perché quella sarebbe una  proprietà privata! Capito? Un bene inalienabile e di tutti, quello che la Costituzione dice che sono gli arenili , ovvero un bene comune, oggi qualcuno si permette di dire che  è proprietà privata. E allora io mi aspetto la querela  poi vedremo chi la vince! E non me la prendo solo con questo stabilimento, ma anche con le Axidie, dove per altro  come associazione anche i VAS hanno presentato  un esposto alla Procura della Repubblica per una sorta di “città del mare “ tutta cemento, 32 casette e  5 piscine a trenta metri dagli arenili in dispregio di tutte le normative  vigenti in materia di paesaggio e di PUT e insieme a me l’hanno presentato anche il WWF col suo rappresentante Claudio D’Esposito. C’è di che parlare insomma: il funzionario comunale, per una arrogante, arbitraria, quanto incostituzionale  normativa comunale non consente l’accesso agli atti al WWF e naturalmente non permetterebbe  neanche di vedere le concessioni  date ai gestori degli stabilimenti per sei anni e soprattutto sapere  quanto realmente  pagano per queste concessioni proporzionato al reale introito: un bagno a Vico Equense può costare sui 40 euro procapite escluso parcheggio, forse superiamo Positano.   Qui non si vuole fare i conti in tasca a nessuno, ma quello che si sta vedendo in questo paese  va contro ogni  comprensibile razionalità , senso di giustizia ed equità sociale. Nella foto lo spazio cerchiato di rosso fino a qualche anno fa era uno spazio dove ognuno poteva stendere il proprio telo da mare, oggi ci sono quasi trenta lettini in più, mentre lo spazio concesso era quello – già abbondantemente allargato- marcato con la linea arancione. Quel muro evidenziato, andrebbe abbattuto perché la legge dice che ogni arenile deve poter avere l’accesso, mentre quel muro sta lì per vietare il passaggio a chi non può o non vuole pagare i 7 euro dell’ascensore. Quello che questi sedicenti proprietari  con razzismo chiamano “marmaglia”, sono gli stessi che per andare sulla spiaggia sotto la chiesa dell’Annunziata pagano 7 euro per l’ascensore e pagano tutto il resto: gelati, caffè, docce, per tutto questo, quella gente non è considerata marmaglia? E allora smettiamola con questa gestione arrogante del territorio! Ecco che allora dovrebbe intervenire un’amministrazione che si rispetti  e che rispettasse soprattutto le tasche di tutti e i bisogni di tutti! Il sindaco in testa che dice di stare vicino ai più deboli perché fa volontariato ( sic!) e gli assessori piddini. Ma qui , a dire il vero non si vede nessuno che ci mette la faccia e il nome per questa battaglia che è una battaglia di democrazia vera contro la rapina del territorio, non vedo democratici, non vedo cinque stelle, non vedo nessuno di nessuno. In più, molti di quelli che fanno l’opposizione sono gli stessi che portano i soldi a questi gestori perché pagano fior fiore di euro per tre mesi di mare. E allora io scrivo per quelli che vogliono intendermi: non fatevi intimidire! Il mare è di tutti, le spiagge sono di tutti, sono beni comuni e inalienabili di tutti i cittadini: se qualcuno vi contesta tutto questo voi contestate, citando il primo comma dell’art.42 della nostra Costituzione che afferma tra le altre cose che: “ esiste una proprietà collettiva demaniale”, che, per il fatto di appartenere a tutti, è fuori commercio, questa è di tutti i cittadini al di la di qualsivoglia concessione o commercio.

Franco Cuomo - Coordinatore Circolo VAS
"Giovanni Esposito" Vico Equense (NA)

lunedì 15 maggio 2017

ALLE MIE SPONDE


" Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
sponde mie, che vi specchiate nell'onde
del partenopeo  mar da cui vergine nacque

Partenope, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che quell’acque e quelle sponde amò…

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sottrattura."

Liberamente da Ugo Foscolo

sabato 13 maggio 2017

HOTEL AEQUA- VICO EQUENSE (NA)-13, MAGGIO 2017 " SULLE ORME DI GIANCARLO SIANI"

giancarlo siani

Non abbiamo mai avuto - come cittadini - un solo sindaco che abbia saputo parlare in pubblico! Il discorso contro i social e le tecnologie dell'informazione è pietoso quello sulla figura di Siani è di una retorica parrocchiale sconcertante. Lui non risponde alla "comunità di imbecilli" - citando a sproposito Umberto Eco, e s i incarta sulla carta stampata perché non sapeva dire niente altro. Figura barbina: i social media saranno anche pieni di "imbecillì" ma permettono la democrazia della parola. Giancarlo Siani oggi avrebbe criticato su un social media proprio un discorso vuoto e retorico come questo. Oggi nessun politico può permettersi di ricordare o semplicemente parlare di Giancalo Siani, lo scempio del territorio e il connubio con i lati più oscuri della società, sembrano essere diventati pratica comune su tutto il territorio nazionale, dunque non a loro spetta il ricordo, ma a chi lo ha amato nell'amicizia e nell'amore e a chi oggi continua ancora le sue battaglie anche su quei social media tanto criticati dal primo cittadino. Morire a 26 anni per ciò che si scrive rimane un grande insegnamento di effettiva pratica democratica sia se fatta con e sulla carta in analogico sia se fatta con la video scrittura. Chi è intervenuto ha spesso fatto riferimento all'indifferenza dei giovani, ma non mi è parso di sentire nessuno che li chiamasse ad un impegno reale. Ecco, ai giovani bisognerebbe dire costantemente: non temete di perdere il vostro tempo se vi impegnate per ideali di giustizia e legalità. Giancarlosiani - che non conoscevo personalmente - ma solo perché era amico delle mie amiche, era un giovane schivo, ma dotato di caparbia volontà e di un immenso senso della modestia e dell'umiltà, pieno di autoironia e ironia. Oggi a 26 anni si pensa ad altro mentre quel mondo che lui a quell'età combatteva è diventato sempre più protervo e più forte.

giovedì 11 maggio 2017

LA RESPONSABILITA’ PUBBLICA CHE TUTTI IGNORANO







Oltre al paesaggio e prima di questo, per rispondere a Metropolis, ci sarebbe da denunciare che l' autorizzazione a costruire, è stata data solo da un capufficio nel silenzio di sindaco e assessori e a questa autorizzazione poi si sono aggiunte altre due, quella dell'ufficio demanio e quello della Commissione per il paesaggio e che queste autorizzazioni sono state concesse su una zona ad altissimo rischio idrogeologico, a ridosso di una galleria paramassi, su una scogliera di fronte a mare aperto. Mentre le concessioni per gli stabilimenti e i lotti per la locazione di arenili, passano per un altro ufficio con un altro  capufficio, anche qui, col silenzio assenso di sindaco e assessori. I nomi li potete leggere sull’albo pretorio on line del comune di Vico Equense, non c’è bisogno che li faccia io, anche perché li sapete già: sono quelli degli uffici preposti a questo genere di attività. Così i famosi lotti sono stai affidati per quattro anni ai soliti gestori, tranne qualche novità: il Pezzolo e lo spazio dell’ex Saraceno che dovrebbero essere stati affidati ai potenti proprietari limitrofi, che non contenti di aver realizzato abusi edilizi ricevono in premio anche la concessione di un pezzo di arenile, dove qualcuno poteva ancora stendersi gratuitamente, che – a mio avviso – prima di essere utilizzato, dovrebbe essere completamente bonificato, ma si sa, queste sono inezie, l’importante è far pagare anche l’aria, fetida pure quella che respiriamo. Qualcuno potrebbe dire: “ Marò Frà, ma non vedi niente di buono?”, no, non vedo niente di buono: vedo la latitanza della pratica della democrazia e del valore del Consiglio Comunale ( che si sta tenendo proprio mentre sto scrivendo questo articolo) vedo soprusi, prevaricazioni a danno della gente più umile, vedo una gestione profondamente disonesta e iniqua del territorio, ma vedo anche la gretta volontà e la guerra che si fanno quelli che si trovano a presentare i documenti per le gare e gli affidi, i quali si parano tutti il proprio fondoschiena, magari non denunciando se vedono irregolarità, con la speranza magari che con le prossime assegnazioni potrà toccare a loro. Insomma il mercato delle vacche e sudditanze indecenti. E sì, la Legge 15 marzo 1997, n. 59  detta anche legge Bassanini, ha conferito potere assoluto  ai capuffici nella pubblica amministrazione, pensando di sgravare questi ultimi dalle pesanti ingerenze politiche, ma si sa, in Italia, ciò che difetta è la mancanza di etica pubblica, una cosa non di poco conto, per cui oggi, ambiti delicatissimi che invece dovrebbero rientrare tutti in scelte politiche e programmazioni volte a fare gli interessi della collettività e del territorio, diventano dominio esclusivo dei responsabili degli uffici che, firmano gli atti, nel silenzio di sindaco e assessori che potranno sempre dire che non sapevano niente, perché la legge predispone questo tipo di intervento. E’ la solita storia del diniego delle responsabilità, tutto italiano, per cui un capufficio all’urbanistica da una autorizzazione in una zona pericolosa e il sindaco e gli assessori non proferiscono parola in assenza di una qualsiasi politica di programmazione territoriale e di piano regolatore. Naturalmente non è vero che questi ultimi non sanno niente: sanno, eccome se sanno, anzi, ne escono addirittura protetti, perché se poi succede qualcosa la colpa sarà solo di chi ha firmato l’atto e loro potranno dire, ma io non ho firmato niente, ecco perché la Bassanini ha reso ancora più saldi i rapporti tra potere politico e potere amministrativo, propendendo per la salvezza e le protezioni del primo. A Vico Equense la situazioni è ormai satura: gli spazi una volta pubblici sono tutti privati, si paga tutto e pure a caro prezzo, soprattutto i residenti: discesa a mare, ingressi a stabilimenti, anche quelli che avrebbero solo la concessione di affittare lettino e ombrellone solo su richiesta. L’altra sera rubai una affermazione dell’assessore al turismo che era convinta che da quando ci sta lei, le presenze sono aumentate. No assessore, non sono convinto della sua affermazione, e pure se fosse, io leggo dietro questo aumento anche l’aumento di politiche di rapina e di sfruttamento del territorio mai viste prima ad ora. Qualcuno forse dovrebbe insegnare a lei e anche agli altri suoi colleghi e a questi capufficio, il rispetto dell’etica della responsabilità pubblica verso i cittadini e verso il territorio, ma correggo il tiro: no, verso i cittadini no, perché sono identici a voi, solo verso il territorio che muto e inerte può solamente subirvi. 


Franco Cuomo, VAS - "Circolo Giovanni Esposito"
Vico Equense (NA)

martedì 9 maggio 2017

SCOGLIERA NUMBER TWO: STABILIMENTO IN ZONA ROSSA. CHI HA AUTORIZZATO?

SCOGLIERA NUMBER TWO: GUAGLIU' !!! e SORD SO SORD! E CHI TEN POVER SPARA. ( TRAD. RAGAZZI!!! I SOLDI SONO SOLDI E CHI HA PIU? POLVERE SPARA) E QUI A VICO EQUENSE SPARANO GROSSO: RINGRAZIAMO TUTTI IL NUOVO SINDACO BUONOCORE, L'ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI GENNARO CINQUE, L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA E A NON SO COS'ALTRO, ANGELO CASTELLANO.
NE STO PARLANDO DA DUE MESI E FORSE PIU', MA SEMBRA CHE NON SE NE FREGHI NESSUNO! E I GIOVANI IMPEGNATI SI STANNO ORGANIZZANDO 
IL NOSTRO TERRITORIO SVENDUTO A PEZZI AI PRIVATI PER LE LORO ATTIVITA'. LA COSTA ORMAI APPARTIENE SOLO A LORO, QUALCUNO DOVREBBE INDIGNARSI, MA NON SE NE FREGA NESSUNO E QUESTI AMMINISTRATORI ORMAI E' CHIARO DA CHE PARTE STANNO. DOMANDE PERTINENTI: E' UNA STRUTTURA CHE SORGE PRIMA DI UN PARAMASSI IN ZONA ROSSA A RISCHIO CADUTA MASSI CHI HA AUTORIZZATO? E' IMMEDIATAMENTE PROSPICIENTE ALLA STRADA DOVE SI PARCHEGGERA'? E SI DOVRA' ATTRAVERSARE SEMPRE LA STRADA PER ACCEDERE? CAPITANERIA, SOPRINTENDENZA, AUTORITA' DI BACINO TACCIONO. E' MAI POSSIBILE CHE SI "LAMENTA" COME HA SCRITTO UN BLOGGER SQUALLIDO, SOLO VAS
?
:-)

domenica 7 maggio 2017

i politicanti al mio paese


Quelli che fanno politica al mio paese non si espongono mai, stanno quasi sempre, eccetto i weekend, in giacchina corta e cravatta seduti al bar, vuoi che siano giovani, vuoi che siano vecchi, per questi ultimi la giacca è un po' più lunga, per il resto sono uguali. Sposatissimi, esibiscono moglie e famiglia come uno status, chi non è sposato non è credibile, hanno il senso della famiglia uguale a quello di cosa nostra. Parlano di strategie, alleanze e mai di fatti. Poi ci sono i "ritirati" in porto, i "Cincinnati " , pure loro con grandi visioni guardano tutto da lontano e non si scoprono mai, pure questi non si espongono mai, però pure loro come gli altri credono di contare molto: hanno la saggezza dei ritirati, pure loro però seduti al bar. Alle elezioni sono quelli che decidono nominano candidati o si autocandidano. Guai però a farli prendere una decisione pubblica su qualcuno o qualcosa. Ecco, così si fa politica al mio paese.

sabato 6 maggio 2017

Quello che l'assessore Gennaro Cinque arrogantemente non dice a nessuno!







Gennaro Cinque, assessore ai lavori pubblici a Vico Equense sostiene che i lavori in via Murrano, ovvero la strada carrozzabile che porta alla marina di Seiano sono necessari perché separeranno le acque bianche da quelle nere, rendendo Vico Equense unico comune nella zona ad aver realizzato questo progetto. E’ questo il suo leitmotiv ambientalista, non spiega però, né lo dice ai giornalisti che neanche glielo chiedono, perché forse non possono: chi sono e quante sono le ditte che stanno sventrando via Murrano, perché una volta fatto lo scavo per la collocazione della fibra, gli scavi vengono ricoperti  per poi essere riaperti nuovamente per la sistemazione dei tubi fognari, che verranno ricoperti di nuovo per essere riscavati una terza volta per la sistemazione dei cavi elettrici, ovvero, ma non si poteva scavare una sola volta e sistemare, con tempistica diversa ma coordinata, la posa in opera dei cavi di diversa funzione?  Tutto questo   senza l’esposizione di  un cartello che illustri chi e quanti e quali sono i tecnici, gli ingegneri e le maestranze che stanno eseguendo questi lavori, come si dovrebbe fare su ogni cantiere che si rispetti. Basta verificare andando sul posto: operai che gestiscono il traffico, senza caschi,  senza scarpe di sicurezza, nastri bianco rosso a mo di transenne recintano le aree dove ci sono le ruspe e la carreggiata stradale dove nel frattempo pullman gran turismo trasportano gli ignari turisti tra polvere, buche e rumori di scavatrici e martelli pneumatici. Lui assicura che per fine maggio sarà tutto finito, dubito che sia vero, e con grande preoccupazione immagino che su quella strada, ricoperta di basolato e sanpietrini, una strada che porta al mare, sarà steso un manto di asfalto nero  autostradale, perché così ha decretato l’ onnifacente assessore Cinque! Che tra uno scavo e l’altro, nel silenzio di tutti quelli che forse pure dovrebbero dire qualcosa,  sistema pali elettrici e fari aereoportuali su una stradina abbandonata alla incuria: via castello Marina  orrendamente deturpata da una illuminazione aggressiva, invadente quanto inutile,  posta perfino sulle mura della rocca aragonese, anche qui probabilmente, con l’assenso dei castellani che si dice, annoverino tra loro grandi professionisti e intellettuali raffinati che però acconsentono ad un abuso del genere senza aprir bocca. Sull'illuminazione su tutto il territorio comunale, forse sarebbe appena il caso di vederci più chiaro, nonostante tutta la luce profusa. Anche questa volta, col sistema solito delle ditte chiamate dall’ assessore, ovvero: fili appesi, trasformatori a vista, insomma il meglio dell’impiantistica tra sterpi e gradini sconnessi e sbrecciati: i più informati mi dicono che l’area dovrebbe essere interessata ad un progetto europeo, nel frattempo, quello che si vede spiega bene lo stile dell’operazione. In ultimo, leggo che il sindaco Buonocore, il comandante dei vigili e il sempre l’onnifacente assessore Cinque  stanno battagliando con l’ANAS per il transito dei mezzi pesanti in galleria al fine di migliorare la viabilità nel centro della città. Anche qui credo che   non si vogliano fare scelte coraggiose, ma solo rattoppi mal riusciti, scelte che bisognerebbe condividere con gli altri comuni costieri per migliorare la qualità della vita in penisola e la qualità dello scorrimento del traffico sulla statale sorrentina.  L’unica scelta di civiltà sostenibile, dovrebbe essere quella di attivare una ZTL insieme a targhe alterne nei weekend e nei ponti festivi da aprile a settembre, invece leggo di demolizioni ( sempre proposte da Cinque ) di marciapiedi tra via Mirto e via Murrano (?) per una minicorsia a Seiano in direzione Sorrento, proposta, per la verità, poco comprensibile e assolutamente insostenibile in quanto pensata per favorire ulteriormente altro traffico automobilistico invece di diminuirlo. Colpiscono sempre in queste scelte la mancanza di  professionalità, e le competenze messe in campo e l'improvvisazione estemporanea per questi argomenti così delicati,  mentre fanno sempre bella mostra di sé le intuizioni , le improvvisazioni e i pressappochismi di chi ci dovrebbe rappresentare e amministrare.

Franco Cuomo VAS- Circolo “Giovanni Esposito”

Vico Equense (NA) 

venerdì 5 maggio 2017

ECCOLE LE BOMBE LUMINOSE SULLA ROCCA ARAGONESE DI VICO EQUENSE

ECCOLE QUA LE BOMBE LUMINOSE E INQUINANTI CHE HANNO RESO INGUARDABILE UNO DEGLI SCORCI PIU' BELLI DI VICO EQUENSE IN PROVINCIA DI NAPOLI. PALI DA CORSIE AUTOSTRADALE DI PERIFERIA URBANA IN UNA STRADINA, CHE INVECE DOVREBBE ESSERE RIPRISTINATA, ABBELLITA, PULITA, INSOMMA RISANATA PER LA MAGICA BELLEZZA DEL LUOGO E INVECE E' COMPLETATMENTE ABBANDONATA! IN ALCUNI TRATTI IMPRATICABILE. SU QUESTA STRADA E, ANCORA PIU' DEVASTANTE, SULLA PARETE DELLA ROCCA ARAGONESE, OVVERO LA PIU' ANTICA DEL CASTELLO GIUSSO, SONO STATI SISTEMATI FARI A PIATTO DI UNA POTENZA IN WATT CHE SOLO VEDENDOLA SE NE PUO' VEDERE L'EFFETTO DEVASTANTE. MA ANCORA PER QUANTO DOVREMO VEDERE TUTTO QUESTO? E DOVE SONO I GIOVANI  COSIDDETTI IMPEGNATI? E CHI ANCORA PUO' REGGERE QUESTO ABBRUTIMENTO?

Un paese distrutto da interventi brutti e devastanti eseguiti con leggerezza e approssimazione. Mentre il sindaco Buonocore dice che gli ambientalisti non lo amano lui e la sua Giunta continuano a devastarlo!

Bonea (Vico Equense-NA)- 
Esplosioni luminose sotto il Castello Giusso-Vico Equense-(NA)

In via Satrulo, a Bonea, in costruzione ennesimo parcheggio interrato. In una zona già sfregiata da un parcheggio a raso che fu costruito al posto di un terreno agricolo e che mi risulta, non ha mai avuto il collaudo. I nuovi box sono in costruzione nella seconda metà di quel terreno agricolo che fu autorizzato. Il che non meraviglia. Almeno, a lavori ultimati, si vigili sulla ripiantumazione degli alberi. Per quel  che si potrà ripiantumare in pochi metri di terra ed ottenere l’effetto del deserto . Qualcuno si schierasse con VAS in  una decente opposizione alle manovre speculative. In Comune e fuori manca chi dica no a viso aperto ed organizzi iniziative e manifestazioni tali da accendere i riflettori sul consumo di suolo . E a proposito di riflettori sconcerta quell’aberrante illuminazione con fari aereoportuali  sistemati in via Castello Marina e sparati sul castello Giusso. Ma chi ha mai potuto permettere uno schifo del genere? Ma è mai possibile che si debbano prendere iniziative del genere ? Che luoghi paesaggisticamente delicati debbano essere manomessi da incompetenti , e il condominio del Castello Giusso, che si fregia di essere rappresentato da professionisti e intellettuali come ha potuto permettere un simile scempio? In più, dato non indifferente, con quei fari nessun animale dormirà più e neanche gli umani alloggiati nelle stanze cellette del castello medesimo! E’ inaudito tutto questo! E’ uno sfregio alla cultura, al paesaggio, e a quell’architettura! In una manifestazione pubblica nella quale insieme al sindaco Buonocore dovevamo premiare i bambini delle scuole, il sindaco con fare pretesco, come gli è solito, riferendosi a me, che pure ero presente, disse che bisognava prendere le distanze da chi parlava sempre male del proprio paese. Allora ora io gli rispondo che la gente tutta, dovrebbe prendere una volta e per tutte, le distanze da chi sta sfregiando questo paese per sempre con operazioni di una bruttura , di un’incultura e di una rozzezza tale che rappresentano al massimo l’insensibilità e l’incompetenza di chi sta amministrando questa città!  Bonea, casale di poche centinaia di abitanti è stato disintegrato da centinaia di parcheggi  A Bonea oggi ci sono più parcheggi che abitanti. Si può quasi ipotizzare che, vista la densità di box per abitante, a Bonea si è avverato quello che avverrà in Costiera  Sorrentina tra poco, un nuovo standard urbanistico, ovvero : 1 abitante=1 parcheggio. Quel pezzo di verde a prato sulla sinistra potrà essere anch'esso distrutto con le attuali normative. L'amministrazione comunale dovrebbe stabilire un indirizzo politico, una delibera, cui dovrebbero attenersi nel  loro giudizio gli organi comunali. E invece  il sindaco Buonocore si permette di dire che io non amerei il mio paese perché ne parlo male! No sindaco se c’è qualcuno che non ama questo paese è lei e la sua giunta! Nella quale ci sono assessori che lo hanno devastato e continuano a farlo in maniera ignobile , non mi meraviglierebbe se quei fari da campo di sterminio, li avessero fatti collocare proprio qualcuno di loro che ben conosciamo!  

Franco Cuomo -VAS- Circolo " Giovanni Esposito"
Vico Equense (NA)

giovedì 4 maggio 2017

Il brutto e il bello in architettura a VicoEquense (Na)









Proviamo a fare un discorso sul bello in architettura: E’ una cosa molto seria e non può esaurirsi in una decina di righe, soprattutto perché c’è una letteratura sconfinata sull’argomento e storici dell’arte, del paesaggio, dell’architettura e dell’urbanistica hanno buttato giù fiumi di inchiostro. Io cercherò di fare una riflessione breve partendo da ciò che spesso anche gli ambientalisti dimenticano. Si, perché il bello in architettura è una qualità importantissima dell’ambiente, l’oikos, ovvero il contesto costruito dall’uomo. Oggi pomeriggio a zonzo per la mia città, Vico Equense, riflettevo su alcune bruttissime costruzioni che hanno preso il posto di luoghi che un tempo erano piccole meraviglie architettoniche come se ne potevano trovare in costiera sorrentina. Una di queste era Villa Ciampitti a via Nicotera, se qualcuno avesse foto dell’epoca può postarle a commento in modo da far vedere a chi legge le differenze, io purtroppo non ne ho. Una bella scala con cancello in ferro, un corridoio che si allungava tra due ale di terra coltivate a vigneto e infine la costruzione vera e propria  una bella struttura con porticato con colonne e tetto spiovente in tegole. Di fronte c’era la piccola Villa Nirvana, con finestre basse che davano sulla strada,  seminascosta in primavera da glicini. Con la ricostruzione camorristica e speculativa del dopo terremoto , quella villa, ritenuta pericolante fu demolita, e nello spazio della costruzione e del giardino fu costruita quella che secondo me è la costruzione più brutta che io abbia mai visto: un’orribile ziggurat in cemento a faccia vista, con balconi che gravano sulla strada opprimendola, insomma quello che vedete nelle foto. Continuando la passeggiata per via De Feo si può vedere come è stato ridotto quello che era un vero e proprio orto botanico nel cuore della città, un polmone di verde oltre che appunto il giardino della  bella  Villa Clementina De Gennaro. Oggi al suo posto c’è un deserto chiuso da un cancello. Questo deserto è la copertura di un parcheggio interrato, uno dei tanti disseminati per la penisola che hanno distrutto agrumeti  e limonaie e che ancora si costruiscono anche se non ci sono più acquirenti. Questa copertura sarebbe dovuta essere rinverdita con piante che potevano crescere in  tre metri di terra e poi quell’area sarebbe dovuta essere destinata a parco giochi per i bambini della città, quello che vedete nelle foto, spiega meglio di qualsiasi parola ciò che è diventata quell’area. Immediatamente a fianco al parcheggio, un “ non luogo” dove prima invece c’era una strada fresca ed ombrosa dove addirittura si faceva il mercato il sabato. Era una strada con un bel muro di tufo grigio che collegava via vecchia Canale a via de Feo. In pochi metri quadrati ho potuto fare una verifica di quanto sia diventato brutto il paese e di come la pochezza progettuale di ingegneri , geometri tecnici e amministratori insieme all’incultura e al disamore per i luoghi, lubrificati dall’avidità per il danaro abbiano devastato il centro della città. Ecco allora che si pone il problema di difendere  le preesistenze o le costruzioni che un tempo erano pensate in relazione al bello oltre che all’interesse speculativo, già, ma cos’è il bello? Non so dare una risposta precisa, ma ci provo. Il bello in una costruzione dovrebbe essere  dato dalla qualità del progetto che dovrebbe prevedere ricerca raffinata dei materiali relazionata a quelli dei luoghi, insieme a una attenzione alla storia dei posti dove si va a costruire e ancora insieme al senso estetico dei committenti, insomma uno sforzo e impegno culturale non da poco. Solo così si dovrebbe riuscire a fare buona architettura. Sempre nella mia città, e concludo, c’è l’esempio di quello che per me è il più bel muro costruito che io conosca, sto parlando del muro di Villa Paradiso, che circonda la villa omonima. Un muro in pietra calacarea grigio chiaro e piperno.  Non so chi sia stato il costruttore del muro e della villa che è in puro stile art decò, ma sicuramente chi costruì in quella zona, che è la più bella della mia città, intorno al 1920, si pose il problema di cosa dovesse rappresentare ed essere il bello in architettura in relazione al rispetto dei luoghi e credo che ci riuscì egregiamente.


martedì 2 maggio 2017

L'INVASIONE E LA DEVASTAZIONE DEI WEEKEND IN COSTIERA SPACCIATI PER TURISMO SOLO DA CHI SI FA I SOLDI E DALLE AMMINISTRAZIONI MIOPI. RESIDENTI OSTAGGIO


Ieri come da copione, inferno sulla statale sorrentina e traffico da soffocamento all’ingresso della galleria di Seiano, mentre spiagge e qualsiasi altro posto della costiera sono stati vandalizzati da torme di gente alla ricerca di evasione a buon mercato. I residenti prigionieri nelle proprie case. Io una proposta la farei: fine settimana e ponti festivi da aprile a settembre tutta la penisola sorrentina ZTL,eccetto residenti. In penisola si viene con circumvesuviana potenziata o con navette frequenti! Perché se questo è il turismo auspicato da queste amministrazioni miopi e affariste allora tutti abbiamo il dovere di dire che non ci stiamo! Ma soprattutto abbiamo il dovere di difendere il territorio! ZTL insieme a targhe alterne! Ieri pomeriggio verso le 17 il panorama era da incubo file chilometriche da meta ai caselli dell’autostrada, la galleria intasata e automobilistI che la svincolavano per Vico aumentando ulteriormente i disagi nella città tra confusione e emissioni di anidrite carbonica. E’ una storia che si ripete ogni anno a inizio stagione primaverile ed estiva è una storia che non si può e non si deve più accettare supinamente. Inoltre le spiagge e qualsiasi altro luogo sono stati sporcati in modo indecoroso e incivile! Se accettiamo tutto questo solo perché dobbiamo fare arricchire ristoratori e baristi stiamo sulla strada sbagliata! Lo ripeto, questo non è turismo! Questa è devastazione bella e buona di un territorio che è già di per sé devastato! La via Murrano, ovvero la via che porta alla spiaggia di Seiano e che crea ingorghi mostruosi sulla statale, è un cantiere aperto che non si sa quando sarà chiuso e soprattutto in che modo e fa schifo! sanpietrini divelti, polvere, buche spaventose, cavi che fuoriescono da terra come serpenti velenosi e la conclusione prevista sarà, quando sarà, un sudario di asfalto nero per una strada che invece aveva una sua tipologia : sanpietrini e basolato. Tutto questo non è turismo! Lo ripeterò fino alla noia, tutto questo significa solo fare arricchire i ristoratori, gestori di stabilimenti balneari e baristi, va bene per loro, ma non per tutti: e allora ZTL, da aprile a settembre nei weekend e nei ponti festivi, targhe alterne e potenziamento della circumvesuviana. Io mi domando: chi è il responsabile della sicurezza per i lavori di via Murrano. Passano vigili, Carabinieri, amministratori ma nessuno dice nulla sulle modalità di esecuzione dei lavori. Operai all'interno di scavi mentre transitano le auto a filo con lo scavo. Se si cade dentro e muore un operaio di chi è la colpa? Niente caschi niente scarpe antinfortunistiche senza parlare della segnaletica . Si scava, si ricopre, si riapre per passare cavi sembra una barzelletta possibile che dovendo lavorare imprese diverse non ci sia un piano di intervento in modo che non si demolisca di nuovo dove si è già intervenuti? È' proprio inammissibile tutto ciò nel silenzio più assoluto. E non vi è un cartello che dica chi è l'impresa, direttore dei lavori, responsabile sicurezza. Assessore ai lavori pubblici! Pure Questa è opera sua? Assessore Gennaro Cinque ma lo sa che lei ha la stessa strafottenza del partito di Renzi? Ma non vi sarete mica imparentati?