martedì 16 maggio 2017

Sono beni comuni e inalienabili di tutti i cittadini




Naturalmente non è accanimento ,  su questo stabilimento mi sto limitando solo a far rilevare alcune arbitrarie appropriazioni, non lo so se pure questa foto che vi mostro potrebbe essere passibile di denuncia, in ogni caso le querele le aspetto, non io ma l’associazione che rappresento VAS ( Verde Ambiente e Societa’), perché si va in giro a dire che neanche più le foto si possono scattare perché quella sarebbe una  proprietà privata! Capito? Un bene inalienabile e di tutti, quello che la Costituzione dice che sono gli arenili , ovvero un bene comune, oggi qualcuno si permette di dire che  è proprietà privata. E allora io mi aspetto la querela  poi vedremo chi la vince! E non me la prendo solo con questo stabilimento, ma anche con le Axidie, dove per altro  come associazione anche i VAS hanno presentato  un esposto alla Procura della Repubblica per una sorta di “città del mare “ tutta cemento, 32 casette e  5 piscine a trenta metri dagli arenili in dispregio di tutte le normative  vigenti in materia di paesaggio e di PUT e insieme a me l’hanno presentato anche il WWF col suo rappresentante Claudio D’Esposito. C’è di che parlare insomma: il funzionario comunale, per una arrogante, arbitraria, quanto incostituzionale  normativa comunale non consente l’accesso agli atti al WWF e naturalmente non permetterebbe  neanche di vedere le concessioni  date ai gestori degli stabilimenti per sei anni e soprattutto sapere  quanto realmente  pagano per queste concessioni proporzionato al reale introito: un bagno a Vico Equense può costare sui 40 euro procapite escluso parcheggio, forse superiamo Positano.   Qui non si vuole fare i conti in tasca a nessuno, ma quello che si sta vedendo in questo paese  va contro ogni  comprensibile razionalità , senso di giustizia ed equità sociale. Nella foto lo spazio cerchiato di rosso fino a qualche anno fa era uno spazio dove ognuno poteva stendere il proprio telo da mare, oggi ci sono quasi trenta lettini in più, mentre lo spazio concesso era quello – già abbondantemente allargato- marcato con la linea arancione. Quel muro evidenziato, andrebbe abbattuto perché la legge dice che ogni arenile deve poter avere l’accesso, mentre quel muro sta lì per vietare il passaggio a chi non può o non vuole pagare i 7 euro dell’ascensore. Quello che questi sedicenti proprietari  con razzismo chiamano “marmaglia”, sono gli stessi che per andare sulla spiaggia sotto la chiesa dell’Annunziata pagano 7 euro per l’ascensore e pagano tutto il resto: gelati, caffè, docce, per tutto questo, quella gente non è considerata marmaglia? E allora smettiamola con questa gestione arrogante del territorio! Ecco che allora dovrebbe intervenire un’amministrazione che si rispetti  e che rispettasse soprattutto le tasche di tutti e i bisogni di tutti! Il sindaco in testa che dice di stare vicino ai più deboli perché fa volontariato ( sic!) e gli assessori piddini. Ma qui , a dire il vero non si vede nessuno che ci mette la faccia e il nome per questa battaglia che è una battaglia di democrazia vera contro la rapina del territorio, non vedo democratici, non vedo cinque stelle, non vedo nessuno di nessuno. In più, molti di quelli che fanno l’opposizione sono gli stessi che portano i soldi a questi gestori perché pagano fior fiore di euro per tre mesi di mare. E allora io scrivo per quelli che vogliono intendermi: non fatevi intimidire! Il mare è di tutti, le spiagge sono di tutti, sono beni comuni e inalienabili di tutti i cittadini: se qualcuno vi contesta tutto questo voi contestate, citando il primo comma dell’art.42 della nostra Costituzione che afferma tra le altre cose che: “ esiste una proprietà collettiva demaniale”, che, per il fatto di appartenere a tutti, è fuori commercio, questa è di tutti i cittadini al di la di qualsivoglia concessione o commercio.

Franco Cuomo - Coordinatore Circolo VAS
"Giovanni Esposito" Vico Equense (NA)

1 commento:

  1. se la legge, è in cammino, presto o tardi queste persone pagheranno il conto

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