lunedì 26 gennaio 2015

Ho chiamato mio figlio Ernesto, per ricordare il CHE e ne sono fiero


Così, ancora una volta esprimere la propria opinione sulla classe politica che ci governa, parlo di quella del Partito Democratico, ma ormai i distinguo potrebbero anche essere aboliti,   scatena reazioni non molto razionali o ragionevoli anche tra persone che si è abituati a conoscere. Tralascio, l’”incidente”, e un po’ me ne dispiaccio, ma di certo non cambio opinione su chi tra CATTIVA COSCIENZA, MALAFEDE, DISONESTÀ INTELLETTUALE, IPOCRISIA, AVIDITA', DEMAGOGIA, pessima  RETORICA, OTTUSA E ARROGANTE CONSERVAZIONE DI PRIVILEGI, PROTERVA CONSERVAZIONE DEL POTERE FINE A SE STESSO, INTERESSE PERSONALE E FAMILIARE, CLIENTELISMO E VOTO DI SCAMBIO, continua a mentire e continua a conservare un o status quo che violentemente estromette i cittadini dalla democrazia, e ne ignora i bisogni e le istanze di giustizia sociale, per rincorrere un decisionismo becero quanto totalitario fingendo di voler ammodernare, ma soprattutto includo tra questi anche chi con patetiche quanto  insulse prese di posizione sostiene di voler cambiare continuando a mantenere in vita una macchina mostruosamente fasulla. Il Partito Democratico infatti è un partito artificiale sostenuto dagli apparati di governo, un partito senza iscritti, dove gli iscritti si comprano a chilo tra extracomunitari  o tra chi è disposto a farsi comprare,con primarie vergognose , con faide interne  personalistiche ,policefalo come l’Idra di lerna. Ho gioito per la vittoria di Syriza in Grecia, quale che sarà il suo futuro, ho gioito perché ho visto un uomo col pugno chiuso, un uomo che ha chiamato suo figlio Ernesto in ricordo del Che, che lo dice senza vergognarsene, come invece si vergognano tutti i democratici del mio paese per essere stati in passato comunisti, che combatte per la giustizia sociale e per la dignità delle persone. Anche questa potrebbe essere cattiva retorica, ma questa però stavolta non  viene più usata per difendere interessi di capitali o interessi di poltrona. E’ un uomo giovane che adopera e dà vigore a   parole dimenticate da noi - non come le nostre mezze calze che si impegnano per il benessere della banche ,delle borse e dei mercati ovvero i cosiddetti democratici .Mi auguro che Podemos in Spagna lo segua a ruota per dire basta ai dictat capitalistici e finanziari della Germania , della Merkel e della BCE e di politici cointeressati a questa danza macabra che impoverisce il mondo nell’ideologia che solo le borse siano la salvezza. Si abbia il coraggio di riparlare di nuovo di welfare, di controllo dei mercati, basta con questa storia di dare sempre più soldi agli imprenditori, i soldi diamoli agli ospedali, alla ricerca, alla scuola, alla tutela dell’ambiente! Si indica una conferenza mondiale sul debito e smettiamola di affamare il mondo, di esportare e sostenere conflitti sanguinari nelle zone del pianeta più ricche di materie prime con la scusa di esportare la “democrazia” che poi viene platealmente disattesa nello stesso occidente con legislazioni e colpi di mano che cambiano le costituzioni e estromettono i cittadini dalla sfera delle decisioni. La divisione capitale- lavoro suscita tanti conflitti, proprio a causa dell’estrema concentrazione della proprietà del capitale. Di fatto,in tutti i paesi, la disuguaglianza dei patrimoni – e dei redditi da capitale che ne derivano- è sempre molto più accentuata della disuguaglianza dei salari e dei redditi prodotti dal lavoro. Parliamo di questo! Parliamo della concentrazione della ricchezza sempre più in mano di pochissimi e dell’aumento della povertà anche nelle nostre società un tempo ritenute del benessere: fino a quanto potrà durare questo andazzo? E perché questi sedicenti uomini politici nostrani non affrontano questo argomento, ma preferisco giocare a Monopoli difendendo interessi finanziari smaccatamente di parte? Quello che sta facendo il Partito Democratico in Italia si inserisce nella logica di un controllo totale della popolazione sia attraverso leggi elettorali liberticide, sia attraverso operazioni pericolose per manomettere la Costituzione, sia attraverso il controllo su tutta l’informazione. Oggi questo sistema ha creato una poderosa macchina che ha come motore non più la produzione di merci, come era stato nel passato, ma un sistema finanziario che sta velocemente depredando il pianeta da tutti i punti di vista: economico, ambientale, sociale! Il denaro, che si accumula sempre più nella mani  di pochissimi, viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati all’unico scopo di produrre immediatamente una maggiore quantità di denaro, in un crescendo patologico che appare essere sempre più fuori controllo e nelle mani di pochissimi attori. Tutto questo mette a repentaglio tutto: diritti, libertà, democrazie, ambiente e la stessa economia: ma di questo si preferisce non parlare. Oggi in Grecia un uomo Alexis Tsipras, un quarantenne, un giovane ingegnere mette sul piatto di contrattazione con l’Unione Europea tutto questo. Comincia a parlare e proporre termini discorsivi e un linguaggio diverso o forse, semplicemente dimenticato o fatto cadere nel dimenticatoio da chi, dopo la caduta del muro di Berlino, ritenne che parlare di tutto questo significava parlare di “ regime comunista” e che bisognasse cambiar pagina, buttando “il bambino insieme all’acqua sporca”. L’aumento delle disuguaglianze impone una riflessione a tutti: “ la svalorizzazione del mondo umano cresce in rapporto diretto alla valorizzazione del denaro” se ciò avviene – come di fatto sta avvenendo perché ormai tutti sembrano tesi alla difesa di questa macchina fatta da banche e mercati, avremo una fragorosa deflagrazione di masse umane sempre più affamate e degli ecosistemi. Non mi sembra – con tutto quello che sta accadendo nel mondo – una considerazione fuori corso o fuori moda, ma questo sicuramente non lo sanno e non interessa saperlo Renzi, De luca, Civati, Cuperlo, Moretti, Bersani, e tutti quelli che continuano a sostenere questo stato di cose credendo di essere moderni laddove sono solamente proni ad una ideologia di devastante pericolosità .  .

Nessun commento:

Posta un commento