Così, ancora una volta esprimere
la propria opinione sulla classe politica che ci governa, parlo di quella del Partito
Democratico, ma ormai i distinguo potrebbero anche essere aboliti, scatena
reazioni non molto razionali o ragionevoli anche tra persone che si è abituati
a conoscere. Tralascio, l’”incidente”, e un po’ me ne dispiaccio, ma di certo
non cambio opinione su chi tra CATTIVA COSCIENZA, MALAFEDE, DISONESTÀ
INTELLETTUALE, IPOCRISIA, AVIDITA', DEMAGOGIA, pessima RETORICA, OTTUSA E ARROGANTE CONSERVAZIONE DI
PRIVILEGI, PROTERVA CONSERVAZIONE DEL POTERE FINE A SE STESSO, INTERESSE
PERSONALE E FAMILIARE, CLIENTELISMO E VOTO DI SCAMBIO, continua a mentire e
continua a conservare un o status quo che violentemente estromette i cittadini
dalla democrazia, e ne ignora i bisogni e le istanze di giustizia sociale, per
rincorrere un decisionismo becero quanto totalitario fingendo di voler
ammodernare, ma soprattutto includo tra questi anche chi con patetiche quanto insulse prese di posizione sostiene di voler
cambiare continuando a mantenere in vita una macchina mostruosamente fasulla.
Il Partito Democratico infatti è un partito artificiale sostenuto dagli
apparati di governo, un partito senza iscritti, dove gli iscritti si comprano a
chilo tra extracomunitari o tra chi è
disposto a farsi comprare,con primarie vergognose , con faide interne personalistiche ,policefalo come l’Idra di
lerna. Ho gioito per la vittoria di Syriza in Grecia, quale che sarà il suo
futuro, ho gioito perché ho visto un uomo col pugno chiuso, un uomo che ha chiamato
suo figlio Ernesto in ricordo del Che, che lo dice senza vergognarsene, come
invece si vergognano tutti i democratici del mio paese per essere stati in
passato comunisti, che combatte per la giustizia sociale e per la dignità delle
persone. Anche questa potrebbe essere cattiva retorica, ma questa però stavolta
non viene più usata per difendere
interessi di capitali o interessi di poltrona. E’ un uomo giovane che adopera e
dà vigore a parole dimenticate da noi - non come le nostre
mezze calze che si impegnano per il benessere della banche ,delle borse e dei
mercati ovvero i cosiddetti democratici .Mi auguro che Podemos in Spagna lo
segua a ruota per dire basta ai dictat capitalistici e finanziari della Germania
, della Merkel e della BCE e di politici cointeressati a questa danza macabra
che impoverisce il mondo nell’ideologia che solo le borse siano la salvezza. Si
abbia il coraggio di riparlare di nuovo di welfare, di controllo dei mercati,
basta con questa storia di dare sempre più soldi agli imprenditori, i soldi
diamoli agli ospedali, alla ricerca, alla scuola, alla tutela dell’ambiente! Si
indica una conferenza mondiale sul debito e smettiamola di affamare il mondo,
di esportare e sostenere conflitti sanguinari nelle zone del pianeta più ricche
di materie prime con la scusa di esportare la “democrazia” che poi viene
platealmente disattesa nello stesso occidente con legislazioni e colpi di mano
che cambiano le costituzioni e estromettono i cittadini dalla sfera delle
decisioni. La divisione capitale- lavoro suscita tanti conflitti, proprio a
causa dell’estrema concentrazione della proprietà del capitale. Di fatto,in
tutti i paesi, la disuguaglianza dei patrimoni – e dei redditi da capitale che
ne derivano- è sempre molto più accentuata della disuguaglianza dei salari e
dei redditi prodotti dal lavoro. Parliamo di questo! Parliamo della
concentrazione della ricchezza sempre più in mano di pochissimi e dell’aumento
della povertà anche nelle nostre società un tempo ritenute del benessere: fino
a quanto potrà durare questo andazzo? E perché questi sedicenti uomini politici
nostrani non affrontano questo argomento, ma preferisco giocare a Monopoli
difendendo interessi finanziari smaccatamente di parte? Quello che sta facendo il
Partito Democratico in Italia si inserisce nella logica di un controllo totale della
popolazione sia attraverso leggi elettorali liberticide, sia attraverso
operazioni pericolose per manomettere la Costituzione, sia attraverso il
controllo su tutta l’informazione. Oggi questo sistema ha creato una poderosa
macchina che ha come motore non più la produzione di merci, come era stato nel
passato, ma un sistema finanziario che sta velocemente depredando il pianeta da
tutti i punti di vista: economico, ambientale, sociale! Il denaro, che si
accumula sempre più nella mani di
pochissimi, viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati all’unico
scopo di produrre immediatamente una maggiore quantità di denaro, in un
crescendo patologico che appare essere sempre più fuori controllo e nelle mani
di pochissimi attori. Tutto questo mette a repentaglio tutto: diritti, libertà,
democrazie, ambiente e la stessa economia: ma di questo si preferisce non
parlare. Oggi in Grecia un uomo Alexis Tsipras, un quarantenne, un giovane
ingegnere mette sul piatto di contrattazione con l’Unione Europea tutto questo.
Comincia a parlare e proporre termini discorsivi e un linguaggio diverso o
forse, semplicemente dimenticato o fatto cadere nel dimenticatoio da chi, dopo
la caduta del muro di Berlino, ritenne che parlare di tutto questo significava
parlare di “ regime comunista” e che bisognasse cambiar pagina, buttando “il
bambino insieme all’acqua sporca”. L’aumento delle disuguaglianze impone una
riflessione a tutti: “ la svalorizzazione del mondo umano cresce in
rapporto diretto alla valorizzazione del denaro” se ciò avviene – come di
fatto sta avvenendo perché ormai tutti sembrano tesi alla difesa di questa
macchina fatta da banche e mercati, avremo una fragorosa deflagrazione di masse
umane sempre più affamate e degli ecosistemi. Non mi sembra – con tutto
quello che sta accadendo nel mondo – una considerazione fuori corso o fuori
moda, ma questo sicuramente non lo sanno e non interessa saperlo Renzi, De
luca, Civati, Cuperlo, Moretti, Bersani, e tutti quelli che continuano a
sostenere questo stato di cose credendo di essere moderni laddove sono
solamente proni ad una ideologia di devastante pericolosità . .
Cultural studies,Queer/gender studies, urban anthropology,Conteporary Philosophy and contemporary art, politics, indipendent design, literature,art,gay life especially bears-people, electronic music,media studies. Questo blog non può essere considerato una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Pertanto, ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001, non può essere considerato un prodotto editoriale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento