lunedì 5 gennaio 2015

2015




Puniamo gli assenteisti! Licenziamo tutti gli impiegati pubblici e tutti gli insegnanti fannulloni! Se l’Italia è precipitata in quello schifo che è, la colpa è soltanto la  loro. E’ un refrain vecchio come il cucco, molto usato ai tempi di Berlusconi e rilucidato a nuovo ai tempi di Renzi. Fa parte dello “stile italiano” post rottamazione, fa parte delle idiozie verbali di un primo ministro pinocchietto- burrattino- cartone animato, spaventosamente supponente, molto ignorante, molto arruffone, insomma, molto italiano. In questi giorni di freddo, di raffreddore, di feste finalmente finite, tra rapporti tempestosi con badanti arroganti e con amici pure, mi sono rintanato in casa a rileggere: Leopardi, Montaigne e una monografia sui Toltechi e le civiltà mesoamericane per sentirmi meglio, cose insomma da intellettuale del c….o, antipatico, vecchio e scostante. Un paese che fa i conti con la perdita del sé e con la smemoratezza, un paese distrutto socialmente e culturalmente dalla paccottiglia televisiva e giornalistica servita come informazione. Un paese di coscienze a pezzi, indifferenti alle catastrofi ambientali e a quelle storiche, indifferenti ai massacri di popolazioni in medio oriente, fatte passare per esportazione della democrazia, insomma un  paese infelice che crede di essere felice. Al momento non vedo vie d’uscita. Forse dovremmo tutti cominciare a riflettere che siamo immanenti e trascendenti al tempo stesso: atman, come dicono gli induisti, alito vitale di una realtà che ci rende parte del tutto senza gli inganni della morte e resurrezione o senza l'apologia di un monoteismo che vuole che da una parte ci sia Dio e dall'altra noi è tutto il resto. Se capissimo questo forse le vite di tutti cambierebbero e anche  il Pianeta. Forse aveva ragione Nietzsche che individuò nella Persia di Zoroastro o Zarathustra l'origine di una separazione manichea tra dio ( bene) e uomo- natura - cosmo ( il male). Al momento questo è il mio comunismo mistico o se volete comunitarismo, per tutto il resto rimango un marxista. Ieri sera a Salerno mentre guardavo le luminarie , una giovane donna con un’amica , più o meno 25 enne, mentre ammirava l'allestimento di Luci che simulava il planetario in piazza Flavio Gioia, diceva convinta ad una sua amica: " allora quello è il sole, poi viene Marte , poi la terra, poi Venere e il resto non me li ricordo ". L' ho guardata e le ho detto : " guardi signorina, l'ordine dei Pianeti è questo: quello piccolo, più vicino è  Mercurio poi viene Venere, poi quello azzurro siamo noi, la Terra, poi quello rosso è Marte, il più grande è Giove , poi Saturno con gli anelli, poi lontano Urano, Nettuno e il gelido e oscuro Plutone tutte le altre luci dovrebbero rappresentare la via lattea, ovvero, la nostra galassia". Le due ragazze mi hanno guardato come un po’ sorprese poi, quella che non conosceva l'ordine mi ha detto:" al liceo mi hanno imparato ( proprio così, imparato n.d.r.) un'altra cosa e poi mica è importante sapere queste cose", ho glissato sull' imparato .Se ne sono andate convinte di essere nel giusto. Oggi questa è la realtà della nostra contemporaneità : una totale dissociazione dal tutto e la ferma convinzione che siamo risolti nella nostra rumorosa estraneità dal tutto. Quella ragazza non ha nessuna colpa perché essa rappresenta lo status del delirio di onnipotenza che giornalmente ci viene propinato dai media, da una scuola che non esiste più se non nelle declaratorie didattiche penosamente pseudo pragmatiche e da una religione mal vissuta che ci ha deprivato della consapevolezza che noi siamo immanenti e trascendenti nello stesso momento, ovvero siamo noi il mondo e l'anima del mondo. E allora capisci che l'instupidimento generale ci sta portando verso la totale indifferenza della vita - quella autentica - non quella che ci viene imposta come tale. Le abitudini cresciute per epoche intere, e le costruzioni a una violenta rottura dei rapporti complessi purtroppo non si dissolvono in una notte. Le culture in cui il sospetto e il risentimento sono al potere, prosperano dovunque in modo intensivo contro chi si presenta soltanto un poco diverso da tutti gli altri. Fino a quando ciò accadrà , tutto quello che è stato superato resterà ancora capace di trovare compagnia ancora più di quando non accada ora. Perciò i soggetti grezzi continuano a cercare di disporre materie grezze, anche se entrambi, soggetti e materie grezze, si possono solo dare ormai all'interno di posizioni reazionarie, ovvero, delle posizione che dominano ora, attraverso linguaggi sciatti e concetti inesistenti. Oggi la reazione è un potere mondiale. Per opporsi a tutto ciò occorrerebbe un guerra cognitiva fatta di piani seri, con combattenti preparati, ma tutto questo purtroppo scarseggia e la meglio la stanno avendo loro, ovvero i reazionari. Come si può formulare un nuovo patto per un riscatto globale? Riscatto
dall'ignoranza  globale  come quella della ragazza , che ormai è generalizzata e diffusa, riscatto dalla stupidità del linguaggio e dei concetti, riscatto dall'idea manichea che dobbiamo essere salvati? Salvati da chi? Ecco! In domande come queste si manifesta l'impotenza che abbiamo tutti nel non saper o voler riconoscere che la tecnica ci ha resi potenti ma ci ha anche ingannati e instupiditi.  La filosofia occidentale è invecchiata non bisogna più né frequentarla, né praticarla. Ma detto questo, siamo al punto di partenza e allora io mi attrezzo come meglio posso tra riletture antiche e prossime battaglie perse. Buon Anno.

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