Puniamo gli assenteisti! Licenziamo tutti gli impiegati pubblici e tutti
gli insegnanti fannulloni! Se l’Italia è precipitata in quello schifo che è, la
colpa è soltanto la loro. E’ un refrain
vecchio come il cucco, molto usato ai tempi di Berlusconi e rilucidato a nuovo
ai tempi di Renzi. Fa parte dello “stile italiano” post rottamazione, fa parte
delle idiozie verbali di un primo ministro pinocchietto- burrattino- cartone
animato, spaventosamente supponente, molto ignorante, molto arruffone, insomma,
molto italiano. In questi giorni di freddo, di raffreddore, di feste finalmente
finite, tra rapporti tempestosi con badanti arroganti e con amici pure, mi sono
rintanato in casa a rileggere: Leopardi, Montaigne e una monografia sui
Toltechi e le civiltà mesoamericane per sentirmi meglio, cose insomma da
intellettuale del c….o, antipatico, vecchio e scostante. Un paese che fa i conti
con la perdita del sé e con la smemoratezza, un paese distrutto socialmente e culturalmente
dalla paccottiglia televisiva e giornalistica servita come informazione. Un paese
di coscienze a pezzi, indifferenti alle catastrofi ambientali e a quelle
storiche, indifferenti ai massacri di popolazioni in medio oriente, fatte
passare per esportazione della democrazia, insomma un paese infelice che crede di essere felice. Al
momento non vedo vie d’uscita. Forse dovremmo tutti cominciare a riflettere che
siamo immanenti e trascendenti al tempo stesso: atman, come dicono gli induisti, alito vitale di una realtà che ci
rende parte del tutto senza gli inganni della morte e resurrezione o senza
l'apologia di un monoteismo che vuole che da una parte ci sia Dio e dall'altra
noi è tutto il resto. Se capissimo questo forse le vite di tutti cambierebbero
e anche il Pianeta. Forse aveva
ragione Nietzsche che individuò nella Persia di Zoroastro o Zarathustra
l'origine di una separazione manichea tra dio ( bene) e uomo- natura - cosmo (
il male). Al momento questo è il mio comunismo mistico o se volete
comunitarismo, per tutto il resto rimango un marxista. Ieri sera a Salerno
mentre guardavo le luminarie , una giovane donna con un’amica , più o meno 25
enne, mentre ammirava l'allestimento di Luci
che simulava il planetario in piazza Flavio Gioia, diceva convinta ad una sua
amica: " allora quello è il sole,
poi viene Marte , poi la terra, poi Venere e il resto non me li ricordo
". L' ho guardata e le ho detto : " guardi signorina, l'ordine dei Pianeti è questo: quello piccolo,
più vicino è Mercurio poi viene Venere, poi quello azzurro siamo noi, la
Terra, poi quello rosso è Marte, il più grande è Giove , poi Saturno con gli
anelli, poi lontano Urano, Nettuno e il gelido e oscuro Plutone tutte le altre
luci dovrebbero rappresentare la via lattea, ovvero, la nostra galassia".
Le due ragazze mi hanno guardato come un po’ sorprese poi, quella che non
conosceva l'ordine mi ha detto:" al
liceo mi hanno imparato ( proprio così, imparato n.d.r.) un'altra cosa e poi mica è importante sapere
queste cose", ho glissato sull' imparato .Se ne sono andate convinte
di essere nel giusto. Oggi questa è la realtà della nostra contemporaneità :
una totale dissociazione dal tutto e la ferma convinzione che siamo risolti
nella nostra rumorosa estraneità dal tutto. Quella ragazza non ha nessuna colpa
perché essa rappresenta lo status del delirio di onnipotenza che giornalmente
ci viene propinato dai media, da una scuola che non esiste più se non nelle
declaratorie didattiche penosamente pseudo pragmatiche e da una religione mal
vissuta che ci ha deprivato della consapevolezza che noi siamo immanenti e
trascendenti nello stesso momento, ovvero siamo noi il mondo e l'anima del
mondo. E allora capisci che l'instupidimento generale ci sta portando verso la
totale indifferenza della vita - quella autentica - non quella che ci viene
imposta come tale. Le abitudini cresciute per epoche intere, e le costruzioni a
una violenta rottura dei rapporti complessi purtroppo non si dissolvono in una
notte. Le culture in cui il sospetto e il risentimento sono al potere,
prosperano dovunque in modo intensivo contro chi si presenta soltanto un poco
diverso da tutti gli altri. Fino a quando ciò accadrà , tutto quello che è
stato superato resterà ancora capace di trovare compagnia ancora più di quando
non accada ora. Perciò i soggetti grezzi continuano a cercare di disporre
materie grezze, anche se entrambi, soggetti e materie grezze, si possono solo
dare ormai all'interno di posizioni reazionarie, ovvero, delle posizione che
dominano ora, attraverso linguaggi sciatti e concetti inesistenti. Oggi la
reazione è un potere mondiale. Per opporsi a tutto ciò occorrerebbe un guerra
cognitiva fatta di piani seri, con combattenti preparati, ma tutto questo
purtroppo scarseggia e la meglio la stanno avendo loro, ovvero i reazionari.
Come si può formulare un nuovo patto per un riscatto globale? Riscatto
dall'ignoranza globale come quella della ragazza , che ormai è generalizzata e diffusa, riscatto dalla stupidità del linguaggio e dei concetti, riscatto dall'idea manichea che dobbiamo essere salvati? Salvati da chi? Ecco! In domande come queste si manifesta l'impotenza che abbiamo tutti nel non saper o voler riconoscere che la tecnica ci ha resi potenti ma ci ha anche ingannati e instupiditi. La filosofia occidentale è invecchiata non bisogna più né frequentarla, né praticarla. Ma detto questo, siamo al punto di partenza e allora io mi attrezzo come meglio posso tra riletture antiche e prossime battaglie perse. Buon Anno.
dall'ignoranza globale come quella della ragazza , che ormai è generalizzata e diffusa, riscatto dalla stupidità del linguaggio e dei concetti, riscatto dall'idea manichea che dobbiamo essere salvati? Salvati da chi? Ecco! In domande come queste si manifesta l'impotenza che abbiamo tutti nel non saper o voler riconoscere che la tecnica ci ha resi potenti ma ci ha anche ingannati e instupiditi. La filosofia occidentale è invecchiata non bisogna più né frequentarla, né praticarla. Ma detto questo, siamo al punto di partenza e allora io mi attrezzo come meglio posso tra riletture antiche e prossime battaglie perse. Buon Anno.
Nessun commento:
Posta un commento