Triste destino di un’altra della tre torri che caratterizzano lo stemma comunale di Vico Equense. Dopo l’abbattimento dei primi anni ’50 del secolo scorso della torre aragonese di Capo La Gala, un’altra delle Torri, quella ubicata nella zona paesaggisticamente più spettacolare, è stata sottratta alla visione della popolazione e dei turisti: si tratta della Torre di Punta La Guardia. La bellissima strada di Punta La Guardia collega il centro della frazione di Seiano con, come appunto indica il nome, Punta La Guardia, ovvero Punta Scutolo. La strada è a picco sulle cave, tra gli oliveti, con scorci panoramici eccezionali. La strada pubblica passava sotto un piccolo portone con la scritta Barbara Cosenza e giungeva alla proprietà demaniale costituita da un piccolo oliveto che abbraccia la Torre, ricostruita o ristrutturata probabilmente ad inizi 1800. Il luogo è a picco sul mare, contornato da mura merlate. Dalla Torre si abbraccia il panorama da Capo D’Orlando fino al Capo di Sorrento. E’ un sito bellissimo e ameno; da sempre gli abitanti di Seiano vi passavano la Pasquetta ed è segnalato su molte guide di trekking, anche all’estero. Purtroppo il demanio ha messo in vendita l’area e, senza l’acquisto da parte del Comune, si rischia la privatizzazione. Il proprietario del fondo confinante, sul quale insiste il tracciato della via pubblica, ha da anni chiuso il portone di accesso sulla via pubblica, consentendo però il passaggio ai visitatori attraverso il suo fondo. Ora l’accesso è stato definitivamente chiuso. Un pezzo di storia e di paesaggio di Vico è stato amputato. Occorre che le autorità preposte intervengano per ripristinare la legalità, dato che la via è indicata come vicinale pubblica e da sempre si è transitato fino alla proprietà demaniale. Il Comune, invece di lasciare in abbandono l’area, dovrebbe intervenire sia per evitare il crollo della Torre, sia per riqualificare la via di accesso che si presenta ormai invasa di pezzi di mura crollate e ridotta ad un piccolo sentiero. Sarebbe interessante, oltre che estremamente serio, proporre ai cittadini di Vico Equense, ma anche a quelli che fanno la politica in Consiglio Comunale (e mi riferisco anche alla non maggioranza che ha tra i suoi consiglieri una cittadina di Seiano), questa questione abbastanza grave, circa l’appropriazione indebita da parte di cittadini privati - prevalentemente gestori di bar, chioschi, pizzerie e costruttori edili - di spazi pubblici, ovvero di spazi che una volta erano di tutti e che da un momento all’altro, non si sa per quale potere occulto, si ritrovano ad essere di proprietari privati. Tutto questo è scandaloso oltre che assolutamente abusivo e illegittimo! L’ultimo fatto che denuncio e che mi è stato segnalato è appunto la chiusura di via Punta la Guardia, da parte di un imprenditore edile, che impedisce definitivamente l'accesso ad uno dei posti più belli della Penisola Sorrentina. Dai dati e dalle cartografie catastali si evidenzia che l’imprenditore avrebbe chiuso una strada vicinale di uso pubblico da 15 anni (ci sono sentenze della cassazione sulle strade vicinali che sicuramente caratterizzano tale strada come di uso pubblico). Fino ad ora, passando per il fondo di questo imprenditore, l'accesso era comunque consentito e certamente, se questo accadeva, non era per una gentile concessione ma perché appunto si trattava di una strada vicinale con uso pubblico. Oggi non è più così e non ci sono motivazioni addotte alla sua chiusura, se non probabilmente – ed è opinione di che scrive - l'obiettivo finale dell’imprenditore che è quello di acquistare il fondo con la Torre e due ruderi per farne l’ennesimo resort. Il fondo demaniale sembra faccia parte dei beni in vendita per 450.000 euro. Inoltre, l’imprenditore adduce a giustificazione della chiusura che la zona sarebbe frequentata da tossici, che è stato rubato lo stemma della Torre (della famiglia Cosenza), che la scala della Torre ed i muri di contenimento sono pericolanti. Insomma, il degrado pubblico giustificherebbe l’acquisizione del privato. Ora, considerato che come dice il professore Salvatore Settis, tra poco tutti i beni pubblici saranno una proprietà privata e considerato che la chiusura di una via di uso pubblico è inammissibile, ritengo sia clamoroso lo scippo di quest'area che è una delle più suggestive del territorio di Vico Equense! Allego a questo articolo la cartografia catastale in pdf, dalla quale si evidenzia come la via vicinale passi sotto il portone chiuso con la scritta Barbara (Cosenza). Qui nessuno vuole ostacolare l’imprenditoria privata, ognuno fa il suo mestiere, ma contemporaneamente si potrebbe chiedere comunque una regolamentazione dell'accesso al pubblico, oltre che promuovere una valorizzazione ed un recupero di tutta l’area ed inserirla tra i percorsi rari e suggestivi della nostra terra. I V.A.S. da tempo combattono la battaglia contro la totale privatizzazione del territorio, io parlerei di vera e propria rapina di ciò che una volta era di tutti ostacolando la volontà di questi ultimi governi simili tra loro di dismettere le proprietà demaniali per fare cassa. I V.A.S. propongono al Comune, come già hanno fatto per la SS. Trinità, di acquistare dallo Stato questo bene, coinvolgendo i cittadini anche con una sottoscrizione popolare.
Franco Cuomo - V.A.S. Vico Equense
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