sabato 14 giugno 2014

Quando la prevalenza del cretino può uccidere ( socialmente)


Questo brano che riporto tutto è tratto da La prevalenza del cretino, un aforismario, scritto da Fruttero & Lucentini nel 1985. E' necessario per quel poco che aggiungerò alla fine . Dunque:
"Poco interessanti catene di cause e effetti terapeutici, dietetici, sociali, politici, tecnologici spiegano l'esponenziale proliferazione della "bêtise"( stupidità). Figlia del progresso, dell'idea di progresso, essa non poteva che espandersi in tutte le direzioni, contagiare tutte le classi, prendere il sopravvento in tutti i rami dell'umana attività. È stato grazie al progresso che il contenibile «stolto» dell'antichità si è tramutato nel prevalente cretino contemporaneo, personaggio a mortalità bassissima la cui forza è dunque in primo luogo brutalmente numerica; ma una società ch'egli si compiace di chiamare «molto complessa» gli ha aperto infiniti interstizi, crepe, fessure orizzontali e verticali, a destra come a sinistra, gli ha procurato innumeri poltrone, sedie, sgabelli, telefoni, gli ha messo a disposizione clamorose tribune, inaudite moltitudini di seguaci e molto denaro. Gli ha insomma moltiplicato prodigiosamente le occasioni per agire, intervenire, parlare, esprimersi, manifestarsi, in una parola (a lui cara) per «realizzarsi».
Sconfiggerlo è ovviamente impossibile. Odiarlo è inutile. Dileggio, sarcasmo, ironia non scalfiscono le sue cotte d'inconsapevolezza, le sue impavide autoassoluzioni (per lui, il cretino è sempre «un altro»); e comunque il riso gli appare a priori sospetto, sconveniente, «inferiore», anche quando − agghiacciante fenomeno − vi si abbandona egli stesso".


E' da un po' di tempo che, qualcuno/na,  va in giro a dire che mi starei isolando, così, incontro amici che, vedendomi passeggiare la sera da solo e cenare da solo mi chiedono se mi sto sottraendo al mondo . Questo qualcuno o questa qualcuno deliberatamente e arbitrariamente sarebbe convinto che mi starei chiudendo in me stesso e mi starei ponendo in una condizione non salutare per il mio benessere psichico adducendo anche al fatto che avrei votato 5 Stelle . Non voglio argomentare sulla giustezza o meno di questa constatazione ( non i 5 Stelle intendo ma il resto) vorrei solamente chiedere a questo qualcuno/na: da chi o da cosa mi starei isolando? Ometto di sottolineare che, per una situazione familiare contingente che spero di risolvere presto, i miei tempi "mondani " si sono ridotti, nel senso che non posso fare tutto quello che vorrei: andare a cinema, al teatro,  a vedere una mostra, a organizzare una festa, al mare, fare una gita a Positano ecc. ecc . Ma insisto ? Da chi o da cosa mi starei isolando?  Vediamo un po'. Vorrei solo ricordare a queste persone che col Wwf ho intrapreso una battaglia per non far abbattere due pini secolari: uno lo abbiamo salvato . Alcuni giovani che neanche conosco mi hanno contattato per aiutarli a sostenere una petizione affinché un’area di uso pubblico chiusa da un privato venga riaperta, sto lavorando ad un mio prossimo libro e prevedo di fare un corso di Etica Ambientale il prossimo ottobre alla Federico II che sto preparando. Sicuramente questo qualcuno/na ha notato che sono diventato insofferente, questo è vero, si questo è molto vero. Insofferente a cosa? Alla stupidità, alla cretineria di chi non avendo mai letto un solo libro o sfogliato un solo giornale on non muovendosi dalla piazza o da casa sua,  spara giudizi a zero perché il sottoscritto ha criticato , argomentando,  delle cose che secondo me erano da criticare, di chi non frequentando cime di intelletto o frequentandole non sviluppa nessuna capacità di acquisire curiosità e cultura, di chi ha la presunzione di dire appunto che mi starei isolando. Ebbene, sì. è io  vero  mi sto allontanando da tutto questo. Io sono stufo della grossolana rozzezza discorsiva che mi circonda e non lo dico perché la mia sarebbe più alta, ma perché vorrei  frequentare gente che avesse tra i suoi interessi : arte, letteratura, cinema, per far crescere appunto la mia capacità discorsiva che si sta anchilosando in un contesto di mediocrità, vorrei essere stimolato da persone anticonformiste, eclettiche non banali, stravaganti. In una sola parola non vorrei più vivere dove mi trovo, ma questo non da ora, solo che ora mi sta risultando insopportabile. Dunque da qui  il riferimento  a La prevalenza del cretino  di Fruttero e Lucentini. Il cretino/na a lungo andare uccide, bisogna difendersene e non vale più neanche la pena contrastarlo/la perché è una battaglia persa: bisogna evitarlo/la. Spero di risolvere i miei problemi familiari e allora cercherò i miei amici del Pompei Teatro Lab, come il grande Enrico o i miei amici artisti, Antonella, Carmen, Ciro, Federico, con i quali i discorsi vanno sempre più in la della punta del proprio naso e soprattutto sono allegri e vivaci e allora farò una festa per dimostrare che la depressione è indotta dagli altri non la coltivi tu e se non ti difendi sono proprio questi altri, quelli che fanno finta di preoccuparsi della tua solitudine, che faranno di te un depresso. No Non ci sto:  alla stupidità preferisco un buon libro a casa mia, una passeggiata da solo ( vi assicuro che si conosce più gente interessante), e appena le cose si aggiusteranno la sana mondanità fatta di crescita culturale e curiosità.

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