La crisi comunale a Vico Equense è
rientrata, la maggioranza si è ricompattata. Il Sindaco Gennaro Cinque non ha
risposto alle pesanti accuse mossegli da De Rosa e i consiglieri legati a quest’ultimo,
sono rientrati nel gregge da pecorelle
smarrite. Un cliché visto altre volte. Un dejà vu con molte risibili e pietose
prese di posizione di alcuni consiglieri
della maggioranza che se non ci fossero bisognerebbe inventarli per la mediocre
cultura politica e per i contenuti che starebbero maglio su un palcoscenico di
comici. Incisivo e necessario l’intervento di Giuseppe Dilengite, tecnicistico
e farraginoso quello di Aldo Starace , troppo accorato quello di Natale Maresca, che in alcuni punti ha fatto preoccupare non poco gli astanti. Risposte forse eccessive
alla rozza rappresentazione di Gennaro Cinque che ha accusato l’opposizione di
non sapere comunicare e arrivare alle gente, come invece saprebbe fare lui. Se fossi stato
seduto dietro quei banchi ieri, al posto dei consiglieri di minoranza avrei
replicato semplicemente così. Al sindaco che ha esordito minacciando di parlare per tre ore
quando molti, me compreso lo accusano di mutismo, avrei risposto: “ Sindaco!
Lei per me rimane sempre muto, anche quando parla, perché oltre a parlar male,
non esprime contenuti ragionevolmente accettabili, ma, tra smorfie e sbuffi,
manifesta sempre e solo la sua proverbiale indifferenza, verso la città e la
sua amministrazione”. Avrei poi continuato ricordando al Sindaco che non può permettersi
di impartire lezioni di morale e di pratica del consenso. Sappiamo perché e come si prende il 70% dei voti , non certo solo per la sua proverbiale
simpatia ( tutta da verificare tra l’altro).
La minoranza è tale perché esprime un parere diverso dal suo, ma
soprattutto chi sta intorno alla minoranza è certamente più fidato di chi
invece sta intorno a lei. La minoranza non ha bisogno di elargire favori e
prebende a clienti che poi la ricatterebbero con la pratica del do
ut des come potrebbe succedere a lei. Lei sta a galla non perché comunica con
tutti i cittadini, mi creda, ma perché pratica la politica di sempre improntata
su favori e clientele. Oggi, con quello che abbiamo visto ieri in Consiglio Comunale posso pensare che chi le ha fatto quelle pesanti accuse
sia stato accontentato nei suoi desiderata: un condono qua, una demolizione la
e tutto è ritornato a posto, ma non si illuda: così si galleggia molto male.
Franco Cuomo VAS Verdi
Ambiente e Società
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