mercoledì 14 agosto 2013

Vico Equense la perla della COSTIERA SORRENTINA. Quello che viene taciuto e che nessuno vuole raccontare.

calcare vico equense  ore 16




Spiegatemi perché - e lo chiedo all'assessore al turismo- un tedesco, un danese , un americano o un francese o un qualsiasi turista dovrebbe inserire Vico Equense tra le sue mete turistiche: per il mare pulito? Per la quiete delle sue spiagge ed insenature ?  Per la raccolta pace delle sue piazzette aggredite da smog, di auto e strombazzi di motorini? Una qualsiasi persona sana di mente - tranne quelle che vivono nella provincia di Napoli - dopo queste foto avrebbe buoni motivi per cancellare questo posto da qualsiasi itinerario turistico e non senza ragione. Queste sono le Calcare alle 16 di ieri  pomeriggio. Vorrei avere la risposta dell’Assessore Antonio Di Martino, che per dimostrare di avere il mare pulito porta i giornalisti in gita in barca, ma non dice niente sulle onde rosse di qualche giorno fa, né dimostra di aver fatto fare rilievi circa la presenza di coli fecali , ma anche di metalli pesanti e se li ha fatti, non ne pubblica i risultati . Il fatto è che negli anni 50 e 60 Vico era come la Grecia, poi qualcosa non è più andata come doveva andare. I litorali di Portici, Torre del Greco, Torre Annunziata, che erano altrettanto belli con la loro sabbia nera, sono diventati altamente inquinati e mai bonificati e così tutta la popolazione di quelle parti si è riversata sulle nostre piccole pietraie, dove una dissennata rapina del territorio , le ha trasformate in orribili favelas di ristorazione scadente per persone che forse, e non per colpa loro, pensano che questo sia il meglio che si possa avere. Il Sarno continua a scaricare veleni, mentre Punta Gradelle continua a non funzionare, ma per l’Assessore Vico Equense è al top del turismo: se ci crede lui, beato lui, per me è una persona che continua a dire bugie.  Ometto notizie sul mare, ometto notizie sui chioschi, ometto notizie sull'umanità, ometto notizie su estetica e bellezza. Queste foto rappresentano il trionfo del brutto incarnato, l'apoteosi della mancanza di qualsiasi gusto. Vico Equense: lido mappatella per un'umanità purtroppo degradata non per colpa sua. E gli albergatori cosa dicono? Chi ospitano? Perché tacciono? Accanto : le Axidie un luogo luogo  non molto dissimile ma lì alligna un altro tipo di povertà:  quella culturale piccolo borghese: chi vuole sfuggire a quello che si vede in queste foto si chiude in una riserva a 2000 euro al mese, ma fa il bagno nello stesso mare dei poveracci accanto ammassati l’uno sull’altro, mentre da un tombino scoppiato fuoriesce liquame fetido che scorre davanti al ristorante delle Axidie nel l'indifferenza di tutti. Benvenuti a Vico Equense perla della costiera sorrentina ( così dicono ), per quanto mi riguarda i litorali stabiesi sono più ordinati e più puliti. Bisogna tacere tutto questo? Bisogna nascondere la cacca sotto il tappeto? E quale è il turismo di Vico Equense? Quello di migliaia di pendolari che al mattino tracimano dalla circumvesuviana? Vico Equense è diventato un gigantesco lido mappatella, per mancanza di controlli, per assenza di programmazione, per un destino ineluttabile che lo ha ridotto a proche balieu di Napoli. Fa rabbia sentire qualche gestore di stabilimento che si lamenta del servizio trasporti dell’EAV bus andato in tilt e non dice una sola parola sul mare a pagamento che lui vende ai suoi clienti, sporco, inquinato a luui queste cose non interessano, per lui il mare è pulito, che gli frega di protestare per la ripresa dei lavori per il depuratore?Llui deve fare il “turismo” ( cioè deve poter sfruttare intensivamente un bene di tutti per tre mesi poi se ne riparla l’anno prossimo).


Franco Cuomo VAS Vico Equense


19 commenti:

  1. Sembra nelle acque sacre del Gange in India dove si tuffanno per essere benedetti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che le acque sacre del Gange sembra una fogna di Calcutta!

      Elimina
  2. Ieri ho parlato con il titolare dello stabilimento le Axidie e gli ho chiesto cosa abbia mai fatto o cosa intendesse fare per il problema del depuratore a Punta Gradelle. La sua risposta è stata disarmante e offensiva. Mi ha detto che quest'anno il mare è uno splendore per merito suo ..."il sottoscritto (il titolare) si è recato dal prefetto per segnalare e risolvere il problema degli sversamenti abusivi dei caseifici e delle abitazioni private e il prefetto ha provveduto..... il problema che si è verificato la settimana scorsa (quell'ondata di fogna proveniente dal sarno) erano semplicemente 2/3 barche che avevano svuotato la pompa di sentina vicino alla riva (!!!!)........il depuratore di Punta Gradelle non finirà mai perché non ci sono i soldi.." e faremmo bene a rassegnarci all'idea che non ci sarà mai.
    Allora come commentare una risposta del genere?

    RispondiElimina
  3. Marco tu sei stato uno dei protagonisti di un'impresa di grande valore simbolico (mi riferisco ad ecoonda). Ma purtroppo l'efficacia dei gesti simbolici dipende dalla sensibilità della gente.
    L'ecologia e l'ambiente sono tematiche fortemente inflazionate (ormai tutti sono ecologisti, da Vendola all'ad della Union Carbide) ed ecoonda ci ha in fondo dimostrato, soprattutto per quanto riguarda il depuratore, che questa inflazione ha inevitabilmente intorpidito la sensibilità dell'assessore al turismo.
    Faccio la mia modesta proposta, riportando una citazione:
    "Il film Borat raggiunge il massimo di sovversività [...] quando, durante una cena in una casa borghese, (il protagonista) domanda dove si trovi il bagno, dopo un pò ritorna con i suoi escrementi accuratamente avvolti in una busta di plastica e domanda con un sussurro alla padrona di casa dove debba metterli. Questa è una metafora modello di un gesto politico autenticamente sovversivo: portare a coloro che detengono il potere una busta di escrementi e domandare educatamente dove bisogna sbarazzarsene" (Slavoj Zizek).
    Ecco, nel nostro caso l'applicazione di questa massima è letterale: portare la merda di Gradelle, civilmente riposta in appositi barili o taniche, al comune di Vico, Meta, Piano ecc...(decine di litri) e chiedere, con educazione e deferenza, dove metterla. Penso sia un'idea valida per Ecoonda 2014: un'onda di merda. Mi offro (seriamente) volontario per l'impresa.

    RispondiElimina
  4. Marco hai fatto un grave errore di ingenuità politica : chiedere ad un imprenditore del turismo cosa ne pensasse dell'ambiente

    RispondiElimina
  5. Grazie Franco! Ci tengo, però, a ribadire che la mia non è una provocazione, una boutade. Era una proposta seria a Marco e sabato la farò a Luca, di persona. E' un gesto estremo, sovversivo proprio perché la sua natura è brutalmente ingenua, candida, quasi innocente: caro sindaco, se la merda non va in un depuratore, dove dobbiamo metterla? Noi davvero non lo sappiamo!
    Penso che proprio questo paradosso la renda una idea (non mia, eh!) interessante.
    D'altronde "cosa fare della nostra merda?" non è forse esattamente la domanda di fondo dell'ecologia?

    RispondiElimina
  6. Io non ho proprio pensato che la tua fosse una provocazione ma un'autentica strategia da fare se si vogliono ottenere risultati .

    RispondiElimina
  7. peccato, o per fortuna, che l'idea di Carlo è in programma per ottobre e affinchè l'azione sia efficace e non risulti il gesto di un singolo"fanatico" ambientalista, sto provando a coinvolgere quante più persone e associazioni possibili. Quindi niente di nuovo.
    Se avrete voglia e tempo da dedicare agli altri, magari un giorno vi spiegherò quali sono le mie intenzioni a breve-medio-lungo termine, così imparerete a conoscermi (perchè, se non mi sbaglio, non ci conosciamo in modo approfondito), prima di dire che sono un super democratico (alludendo, in modo dispregiativo, alla moderazione delle mio comportamento).
    e comunque le mie considerazioni sull'assessore sono le seguenti.
    PREMESSA:
    Nella nascita del progetto ECOONDA ha avuto un ruolo determinante il concetto di CONFINE.
    Infatti mi sono reso conto che le persone che hanno ideato la manifestazione sono tutte di Vico Equense. Vico Equense è un "paese di confine" tra la penisola sorrentina e l'area stabiese-vesuviana. La sua collocazione geografica e la nostra formazione ci ha sempre fatto pensare che ci appartenevano sia le problematiche dell'area di Castellammare sia le bellezze di una penisola troppo spesso dedita a specchiarsi e autocelebrarsi perdendo di vista i propri difetti.
    Quindi abbiamo deciso di affrontare il problema alla radice/foce e sensibilizzare amministrazioni e cittadini sul problema della depurazione del Sarno, per fare questo però abbiamo voluto creare un percorso narrativo basato sui contrasti e così siamo partiti dal confine opposto : "Tordigliano", la spiaggia appartenete al comune di Vico e confinante con la penisola Amalfitana, quindi abbiamo provato ad unire due territori diversi: la bellezza assoluta di Tordigliano, con il disastro ambientale del Sarno.
    Poi ci siamo chiesti quali fossero i motivi che hanno portato all'attuale situazione del nostro mare e anche in quel caso ci siamo imbattuti in un CONFINE, ovvero il confine tra Visione ed Osservazione. Ovviamente tra visione e osservazione esiste un abisso e solo dall'attenta osservazione che nasce la consapevolezza. Nello specifico la consapevolezza del bello o del brutto. Troppo spesso sento dire "oggi il mare era bellissimo, parevan' e caribi o pareva a sardegna" senza poi considerare che il nostro mare è come un malato cronico che vive giorni di benessere e giorni di agonia. Basta indossare la maschera e OSSERVARE per capire la reale condizione del Mare.
    Questa incapacità di comprensione ci porta su un'altra linea di confine: tra la CONVIVENZA e la CONNIVENZA. Dove, nel territorio della CONVIVENZA domiNano l'incapacità di osservazione e quindi di comprensione e di reazione, e in quello della CONNIVENZA domina la volontà di assecondare lo status quo per CONVENIENZA e tornaconto personale. Quindi inconsapevolezza contro omertà e arrivismo.
    Questi CONFINI, però riguardano essenzialmente la sfera personale e possono incidere nella vita di una collettività quando a varcare il confine è la maggior parte delle persone e questo ovviamente comporta tempi lunghissimi durante i quali non bisogna mai abbandonare campagne di sensibilizzazione, informazione e denunce. Chi invece potrebbe incidere in tempi brevi nella risoluzione del problema Mare è certamente la Politica e le amministrazioni che si muovono su un'altro CONFINE, ovvero quello che separa l'incapacità di incisione dalla mancanza di volontà. Quasi tutte le amministrazioni affermano che sul problema della depurazione le competenze sono sovracomunali, ma il mio dubbio è che la mancanza di competenza serva da paravento per l'assenza di volontà. IMMOBILISMO contro OPPORTUNISMO.
    CONCLUSIONI: dopo un anno di incontri, richieste e proposte posso affermare che l'assessore Antonino di Martino è incapace di osservare e quindi comprendere la reale situazione del mare, è deliberatamente connivente e sicuramente non ha la volontà di risolvere il problema della depurazione.

    RispondiElimina
  8. Mi fa moltissimo piacere che sia già in programma qualcosa di simile a quello che avevo scritto io e cercherò di esserci stavolta. Era un pensiero che mi era venuto per ecoonda non a caso. Meno piacere mi fa leggere, più che una risposta, l'argomentazione di una difesa ad una accusa che, da parte mia, non c'è. Ma comunque gli interventi distensivi sono noiosissimi e quindi taglio corto sottolineando che la tua conclusione coincide, mi pare, con la constatazione che facevo io: l'assessore da ecoonda non ha tratto nessun insegnamento.
    Mi dispiace del malinteso che mi ha francamente stento a comprenderlo. Probabilmente non hai capito chi sono...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uno degli errori di Ecoonda è stato, a mio personale parere, quello di cercare a tutti i costi una collaborazione con i comuni interessati. Se si organizza una manifestazione di questo genere la si organizza soprattutto contro le amministrazioni presenti (ed anche passate) che non hanno mosso un dito contro la distruzione del nostro mare. Potrei fare tanti esempi concreti ma mi limito a due che sono emblematici e recenti:

      1) Il Banco di Santacroce che solo una sollevazione popolare(del popolo dei sub) più o meno interessata e un comunicato ufficiale di Marevivo Nazionale (sconfessando sezioni locali e professorucoli da 4 soldi) ha evitato divenisse l'allevamento personale di quel porco dei Bikini.

      2) Il miglio Azzurro, inaugurato nel 2012 proprio in occasione di Ecoonda ed intitolato ad un grande campione scomparso storpiato ad uso e consumo di stabilimenti balneari, da chi detiene la gestione del molo teatro del primo attentato di camorra a Vico Equense e dai traghettatori della spiaggia della Tartaruga.
      Per ristabilirne il giusto posizionamento sono state necessarie quasi le carte bollate.

      Purtroppo questo è il paese in cui viviamo e questi sono i nostri rappresentanti nelle istituzioni. La colpa è solo nostra perchè siamo noi vicani ad averli eletti.
      Questo permette loro di portare a termine la vendetta contro "Vico centro" e contro tutto ciò che si trova da Massaquano in giù.
      Saluti.
      EMilio Cangiano

      Elimina
  9. il malinteso,e spero sia tale,non era con te ma con Franco.

    RispondiElimina
  10. allora proviamo a fare ordine su ecooonda.
    Ecoonda non è proprio il piffero di niente, a meno che voi noi siate abituati a prendervi talmente sul serio da considerare quella manifestazione qualcosa che potesse( se gestita o comunicata diversamente) cambiare 70 anni di assenza di politiche e culture ambientaliste. Sono abituato a giudicare l'operato di una persona in base ai risultati ottenuti e quindi, se non sbaglio, nessuno di noi ha influito sulle problematiche ambientali, visto lo sfascio in cui ci troviamo. Per essere 4 cazzoni che hanno fatto una nuotata in compagnia è gia tanto che siamo riusciti, tutti (in diversa misura), a bloccare la speculazione sul banco di santa croce e proteggere il tratto di costa del miglio azzurro. Detto cio qual'è stato il senso di ecoonda del''anno scorso? quello di preparare la base, facendoci conoscere attraverso un modello di comunicazione cazzaro e democristiano, per azioni certamente più incisive. Ma affinche le azioni siano determinati è opportuno che abbiano un seguito numeroso e siano sostenute da una rete di associazioni. Il mio impegno è semplicemente questo: costruire una rete di persone disposte a denunciare a chi di dovere e proporre alle amministrazioni e ai cittadini soluzioni per il mare.
    Punto. Se credete che questo progetto, che prevederà manifestazioni certamente più dure di quelle fatte fino ad oggi, vi convince, bene. Altrimenti c'eravamo tanto amati. Ma per cortesia non coinvolgetemi in discussioni che non mi appartegono(distinguo, paletti, onanismo intellettuale e primogeniture del caizer)
    ciao a tutti e buon bagno( tanto l'acqua è pulita, assesore docet.)

    RispondiElimina
  11. Ho fatto un guaio a citare ecoonda!

    RispondiElimina
  12. Marco il ruolo di EcoOnda è ed è stato importantissimo ma c'è bisogno di un contrattacco: politico!

    RispondiElimina
  13. guarda che anche quando fai una scorreggia in un luogo pubblico fai una scelta politica, inutile spiegartelo, il punto è il tono e la forma delle dichiarazioni o delle manifestazioni che faremo. Ma mi sembra di aver precisato che le prossime saranno diverse da quelle gia fatte, pertanto se sei interessato telefonami 081/8798824. Altrimenti riempiamo il blog di chiacchere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Marco sei il solito frevaiolo!!!
      VAFANCUL!!!

      Emilio Cangiano

      Elimina