mercoledì 7 agosto 2013

ECOMOSTRO di Alimuri: io dico lasciatelo dove sta, sono già troppi gli affari che si fanno ai danni dell’ambiente in Costiera Sorrentina, è ora di dire BASTA!



  
Ho letto l’articolo di Gian Antonio Stella apparso sul Corriere della Sera sulla cronistoria dell’ecomo mostro di Alimuri e su un suo possibile abbattimento, vorrei sottolineare perché nessuno si è premurato di informare il giornalista che all’epoca furono i VAS e il sottoscritto, nella qualità di coordinatore del circolo di Vico Equense a denunciare alla stampa l’accordo scellerato che si stringeva tra la Sa.An, la Regione Campania, il Comune di Vico Equense  ( con l'attuale sindaco Gennaro Cinque) e il Ministero dei beni Ambientali e culturali. All’epoca il Corriere del Mezzogiorno mi fece passare per una specie di eroe, soprattutto perché il suo direttore era impegnato in una campagna critica nei confronti dell’allora assessore regionale all’industria e alla produttività Andrea Cozzolino, e il sottoscritto “ casualmente” sottolineò il legame familiare tra il potente assessore e la famiglia Normale, proprietaria dell’ecomostro.Non passava giorno che non venissi chiamato per interviste telefoniche sull’accordo. Oggi l’Alimuri torna a far parlare di sé: Fabrizio Geremicca mi ha chiamato qualche giorno fa perché voleva sapere da me cosa ne pensassi di tutta la faccenda e se ero d’accordo per l’abbattimento. La faccenda mi suscita ancora dubbi e perplessità ed è opinione di chi scrive, che l’accordo – che molti dicono ormai decaduto – potrebbe ripresentarsi in altre forme. Di fatto, il Comune di Vico Equense  non ha mai predisposto un’ordinanza di demolizione, e se anche l’avesse fatto chi avrebbe dovuto pagare i costi per l’abbattimento? Né mi risulta abbia mai fatto un’ingiunzione in danno alla famiglia Normale per farlo abbattere e in ogni caso se accadesse una cosa del genere la famiglia Normale sicuramente farebbe ricorso per essere risarcita in qualche modo ed ecco che torniamo al punto di partenza: oggi si riparla dell’abbattimento di quel rudere che sta lì da cinquant'anni perché ? E' mia opinione che su quello scheletro c’è chi vuole fare ancora l’affare! Lega ambiente ne vuole l’abbattimento e le “anime belle” impegnate in "denunce floreali", nel senso che se le appuntano sul bavero, dovrebbero essere più serie nell’affrontare la problematica. Il sottoscritto non ha agganci tali da invitare giornalisti e poi ospitarli a Vico Equense come ce li hanno altri, e se ne sbatte del politically correct e dunque per quanto mi riguarda, da ambientalista di frontiera e senza referenze, dico che per conto mio quello scheletro potrebbe rimanere lì per altri cinquant’anni esposto alla consunzione naturale degli agenti atmosferici e che ben altri mostri deturpano Vico Equense e molto più recenti . L’architetto Antonio Irlando, presidente dell'Osservatorio Archeologico Vesuviano, che ha invitato il noto giornalista del Corriere della sera, e del quale ho tentato più volte di rinvenire tramite Google le coordinate del fantomatico Osservatorio, senza mai trovare una sede ufficiale, autore tra del libro fotografico <<Vico Equense, che bellezza!>> non può gettare il sasso e nascondere la mano. Bisogna essere chiari! Se quella struttura deve essere abbattuta lo deve essere solo per liberare un tratto di costa da un rudere ingombrante e impattante e chiunque ne decida l’abbattimento non deve farlo diventare un affare! Oggi questo non mi sembra venga detto da nessuno: l’abbattimento certamente attiverà un ricorso dei proprietari che, anche qui nessuno lo dice mai, quando acquistarono il complesso sapevano di acquistare un abuso edilizio e sapevano di poter lucrare sull’acquisto. Allora? Allora se lo si vuole demolire lo si demolisca, ma questo non dovrà consentire nuove operazioni pericolose e al dire altrui scadute, ma che di fatto sono ancora lì con tutto il loro carico di ambiguità : la richiesta della famiglia Normale di una struttura di pari volumetria in una zona del Comune di Vico Equense ecco, questo pericolo per il sottoscritto incombe ancora in tutta la sua integrità e potrebbe ripresentarsi sotto altre forme a seguito dell’abbattimento.

Franco Cuomo VAS –Vico Equense


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