Una casa editrice prestigiosa
allora, amministrata da un grande editore. Oggi conserva solo il nome ma la
politica editoriale non è più la stessa soprattutto da quando la casa editrice
è stata assorbita dal gruppo editoriale di Silvio Berlusconi. Due collane che
hanno pubblicato il meglio della cultura contemporanea: il Nuovo Politecnico e
Gli Struzzi. Questi tre titoli rappresentano un campione di ciò che
rischiosamente un editore pubblicava allora (1977) : Max Horkheimer , la sua
prima opera originale, che anticipa alcuni tratti essenziali dell'opera matura,
primo tra tutti l'intreccio profondo di motivi schopenhaueriani e marxiani .
Crepuscolo è una raffinata raccolta di scritti non destinati alla pubblicazione
che il già noto autore della Dialettica Dell' Illuminismo scritta col sodale
Th. Adorno, pubblicò a sue spese a Zurigo nel 1934.
Michel Foucault , che in quegli
anni si affermava come maître a penseur, con questo discorso/lezione letto al
College de France nel 1970, che con questo scritto si prefiggeva di analizzare
le varie forme in cui in ogni società la produzione del discorso è al tempo
stesso controllata e selezionata in modo da scongiurarne il potere e i
pericoli, in una parola, di padroneggiarla. Un libretto profetico se si pensa
alla fine che abbiamo fatto tutti oggi.
È infine Roland Barthes: una raffinatissima
nota sulla fotografia, riflessioni e appunti , considerazioni e digressioni,
scritta pochi mesi prima della sua morte. Uno scavo autobiografico obiettivo che
evidenzia un percorso proustiano nel quale la fotografia è linguaggio critico e
linguaggio espressivo. Oggi questi libri forse si trovano ancora nelle due
collane ma come è diverso il clima che permetteva ad un editore di pubblicare
tre testi difficili come questi . Se osservo il panorama editoriale nazionale
contemporaneo non posso non notare la scomparsa dell'editore quale produttore
di cultura.
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