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Vicoletto adiacente le mura del castello Giusso: la pavimentazione originale |
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lo stato attuale dopo i lavori e sul quale si interverrà con la pietra etnea o simile.
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Via San Francesco, tratteggiata in rosso la vecchia via Mulini, in arancione la rampa non prevista ma ipotizzata |
Stamattina, parlando con un
tecnico che lavora col comune di Vico Equense a proposito del progetto di recupero
del centro storico della città e dell’intervento di ristrutturazione di via San
Francesco, veniva fuori dalle sue parole una ben strana teoria ovvero: se lo
stato delle fogne nel centro storico è quello che è, la colpa è dei cittadini
che hanno fatto ognuno di testa propria, se su via San Francesco un proprietario si è fatto una strada che da
via San Francesco si riallaccia a via dei Mulini, la colpa è di quel cittadino
che di sua sponde si è costruito la strada. Non c’è che dire: veramente una ben
strana teoria, ma si sa, i tecnici pur di lavorare tirano sempre l’acqua dal parte dell’amministrazione e quindi dalla
loro parte perché loro devono lavorare: geometri, geologi, architetti,
avvocati, l’espressione di una borghesia professionale, incolta e senza
spessore etico. Fatta salva qualche eccezione, in questo paese buona parte dei
tecnici è collusa con la gestione del potere amministrativo. Se non c’è un progetto
fogne omogeneo o se i cittadini si fanno la strada per conto proprio, significa
che questi cittadini si sono adattati allo stato di lassaiz faire che ormai dilaga nel paese. Ma , una pubblica amministrazione
alla fine c’è sempre, nel bene e nel male, e se tutto questo succede , vuol
dire che ci sono coperture, silenzi, connivenze, “favori”, che vengono concessi all’uno e all’altro per
poi, alla fine, guadagnare sul risultato ovvero sul risultato elettorale una
clientela che assicurerà parecchi voti alle prossime elezione; e chi se ne
frega se l’assessore tal di tali fa i fatti suoi, l’importante che lo stesso
abbia consentito a me di fare i miei. Funziona cosi: è una gigantesca bolla di
illegalità nella quale galleggia il favore di scambio per il voto di scambio.
Non sto dicendo niente di nuovo. Questo avviene in ogni settore, ma in questa città le cose che
succedono sono veramente molto gravi. Progetti di cui nessuno sa
quasi niente, progetti nei quali si descrivono interventi ma di cui si
forniscono dati molto aleatori e vaghi sulle procedure di intervento e la
gravità sta nel fatto che questi interventi si attivano su aree di grande
valore storico e ambientale: il centro storico trecentesco di questa città, e
la via San Francesco. Il primo una struttura a cardini e decumani , sul quale
si aprono cortili e portali catalano- durazzeschi, con una cattedrale, la
Chiesa dell’ Annunziate classificate tre le chiese più belle d’Italia, sul
quale ci sarebbe un progetto che si sarebbe dovuto presentare alla cittadinanza
tutta, non solo al quartiere Vescovado e del quale sarebbe stato utile
visionare i rendering e le logiche di
pavimentazione che quasi certamente saranno costituite dalla solita pietra
etnea orribile per una zona come quella di cui si sta scrivendo, ma di questo
progetto si sa poco o niente. La seconda è una strada che si snoda in un’oasi di bellezza naturalistica e
paesaggistica unica per la sua magnificenza, nella quale, la vecchia via dei
Mulini non è altro che il tracciato romano della antica via della Minerva, che
collegava l’agro nocerino – stabiese con la penisola sorrentina e arrivava fino
a punta Campanella. La via San Francesco
oggi è oppressa anche da molto abusivismo condonato oltre ad essere anche il
sito dove è ubicato il cimitero della città. Anche qui, molti cittadini hanno
fatto e stanno facendo di testa propria: attività di ristorazione che
nascondendosi dietro la sigla abusata di “agriturismo” ovvero non dovrebbero avere
più di 25/30 coperti, di fatto sono ristoranti
con trecento coperti, il più delle volte in strutture abusive in una zona, lo ripeto, ad alto
rischio idrogeologico e per la quale si dovrebbero adottare misure di tutela e di controllo, ma
anche qui l’amara constatazione: se questi cittadini fanno di testa propria, lo
fanno perché lo si consente di fare. Anche per questo progetto, di cui chi
scrive, come V.A.S. ha fatto richiesta di copie, si conosce solo la parte
ufficiale, mentre, molte sono le preoccupazioni per possibili interventi che
potrebbero essere fatti in “corso d’opera” e non consoni né per l’ubicazione
dove andrebbero a farsi, né per le procedure eseguite. V.A.S. si chiede: ma la
Soprintendenza ha fornito pareri per questo intervento? L’assessore preposto
che sbracciato in moto si affanna a convincere i proprietari che gravano con i
loro fondi sulla strada in questione, si rende conto dell’area sulla quale si
vuole operare? L’allargamento poteva
essere progettato con minore spesa, banalmente poteva sistemarsi un semaforo a
monte e a valle e allargare solo fino al ponte che inizia via san Francesco, e
soprattutto con minore impatto ambientale, perché invece si vuole continuare a
imbruttire e devastare il territorio con
opere impattanti? La rampa che
sostituirebbe le scalette di via dei Mulini, non prevista nel progetto ma di
cui , alcuni cittadini allarmati parlano, è un esempio terrificante che vedrebbe una struttura in cemento squarciare
un angolo di paradiso in un territorio
di pregevole bellezza come quello. La mia opinione è che questo assessore che è
stato anche sindaco di questa città, non vuole bene alla sua città e insieme a
lui, non vogliono bene alla città buona parte dei tecnici, che, come quello in
apertura di questo post, risolvono col dire che la colpa è dei cittadini. Non è
vero signori! Gli amministratori, insieme ai dirigenti preposti agli uffici
competenti, sono sempre gli unici responsabili di quello che accade sul
territorio, della sua tutela o della sua devastazione. V.A.S. tornerà ancora
una volta a fare informazione e a cercare di tutelare ciò che va tutelato:
alberi, ambiente, paesaggio, ovvero beni comuni, beni di tutti.
L’ Italia e’ una metafora di quello che accade di violento nel mondo perciò è’ un Paese speciale .
RispondiEliminaIl pregiudizio che affonda le sue radici in una generalizzazione arbitraria :
quelli del sud sono sporchi parassiti,
specialmente se neri
e quelli del nord del mondo,
non importa se anche Neri,
producono ricchezza.
ma la verità che al ''MERIDIONE''
si fanno il mazzo tanto per lavorare ed acquistare in questo modo dignità umana . .
Le radici del razzismo sono nel potere,
non solo nel dominio tecnologico sul mondo ,
ma in una logica capitalistica protestante
nel denaro,
nella possibilità di maneggiarlo accuratamente per creare altro denaro,
sempre per sete di dominio .
Poi la cultura può sempre giustificare questo andazzo,
può aiutare a dare un senso di superiorità ulteriore .
Chi è’ nato in provincia di Napoli come me sa di cosa sto parlando...
solo chi è nato e vive in un 'OASI'' del Meridione...
nella Perla del Turismo Italiano....
nella TERRA delle SIRENE ,
dove sono rimaste le radici antiche Greco /Romane....
può' capire che abbiamo due pesi e due misure
nel Governare il Nord e il ''Meridione''.-
questo avviene anche per il Nord del pianeta e il SUD... .-