sabato 19 gennaio 2019

Ma è questa la buona scuola? Cosa sta succedendo nell’Istituto Comprensivo Costiero di Vico Equense?

strumenti didattici alternativi al libro di testo



La dirigente scolastica, conformemente alle leggi ministeriale, convocato il Consiglio d’Istituto, delibera tra le altre cose, di approvare il Piano Triennale di Offerta Formativa PTOF. per gli anni scolastici  2019/20,2020/21,2021/22 che poi viene inviato all’ufficio scolastico regionale competente ai  fini delle verifiche di legge. Ma che cosa è questo PTOFF, se volessimo dar credito alla cultura popolare, quest’acronimo vorrebbe significare una brutta parola, come a dire: qualcosa che va a “quel servizio”. Insomma una fregatura. Per le nuove e sempre cangianti normative scolastiche invece esso rappresenterebbe i contenuti innovativi relativi alla didattica, “  il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa e che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”. Insomma una grande cosa, qualcosa che dovrebbe veicolare una formazione volta allo sviluppo creativo e dinamico delle capacità cognitive del bambino; se non che, all’interno di questo PTOF, la dirigente scolastica avrebbe imposto drasticamente la sparizione del libro di testo. Che cos’è il libro di testo, o per lo meno cosa dovrebbe essere. Quando andavo a scuola io in un’epoca remoto si chiamava sussidiario in esso c’erano materie come storia geografia aritmetica ecc. e poi avevamo un libro di letture, che variavano a seconda della classe che si frequentava. Oggi il libro di testo dovrebbe essere il punto ideale di incontro tra docente e studente, un canale di comunicazione didattico privilegiato che si dovrebbe integrare e arricchire con altri strumenti didattici, quali enciclopedie, fonti, manuali, appunti, internet, tecnologie digitali e quant’alto la nostra epoca ci mette a disposizione, ma mai sparire, a meno di non fornire   tutti i bambini di strumenti tali da potere sostituire questo, con altri strumenti tipo: degli I Pad in dotazione ad ognuno di esso, con i quali poter ricercare sotto la guida attenta del   docente i contenuti didattici dell’anno in corso,ma cosi non sembra essere e forse dovremmo trovarci in Svezia o in Norvegia per avere una scuola siffatta. Dunque questa decisione ha provocato una levata di scudi da parte dei genitori che – secondo me a ragione-  sono rimasti sconcertati di fronte a questa presa di posizione e hanno protestato e ancora stanno protestando per in durre la dirigente a ritornare sui suoi passi.  La risposta della dirigente non si è fatta aspettare e avrebbe detto a questi genitori preoccupati: “ Se non vi conviene vi prendete i vostri bambini e li iscrivete in un’altra scuola”. Una risposta che solo un dirigente avventato potrebbe dare, visto che, come è concepita la scuola oggi, i bambini sono i clienti principale e se una scuola perde i clienti è destinata alla chiusura. Ma tant’è, la dirigente si è imputata in un modo a dir poco sgradevole e inadeguato per il ruolo delicato che riveste. Ora, se gli strumenti didattici alternativi al libro di testo sono quelli che vedo in mano ai miei pronipoti ovvero  quadernoni sgualciti con fotocopie incollate , sbiadite e spesso illeggibili,  dalle  quali fare un riepilogo o una ripetizione diventa spesso un’operazione ardua se non impossibile ,la protesta dei genitori è sacrosanta e giusta! Bisogna smetterla con questa ansia di pseudo innovazione, quanto basterebbe solo fornire gli strumenti per apprendere bene a leggere a scrivere e a comprenderlo un testo, invece di eliminarlo. Quello che vedo oggi, anche da una mia passata esperienza didattica universitaria, sono giovani che leggono senza capire ciò che leggono! Un analfabetismo di ritorno in crescita esponenziale, un aumento delle dislessie e delle disgrafie nella scuola primaria preoccupante e a tutto questo come si pensa di rispondere? Abolendo il libro di testo!!!  Bisognerebbe smetterla  con questa gestione manageriale e tecnocratica di una istituzione che ha la responsabilità di formare quelli che saranno i cittadini di domani. Fanno bene i genitori a opporsi a questa scelta!  Perché, anche a detta di altri che svolgono il medesimo lavoro della dirigente scolastica, con i quali mi sono confrontato prima di scrivere ciò di cui ero già convinto, spesso  benefici di questa scelta sono solo teorici. A quell’età è necessario un testo guida che può essere integrato. Un ambiente di apprendimento innovativo non necessariamente elimina un testo. Anzi. Costruisce intorno a quel testo ed integra ed implementa le nozioni. Arricchisce con espansioni digitali e con tutto quello che  la tecnologia può offrire. La traccia offerta dal libro di testo deve però rimanere evidente altrimenti i bambini rincorreranno le fotocopie ovunque, perdendole regolarmente. Quale innovazione prevede fotocopie al posto del testo? L’espansione digitale è tutt’altro ed integra diversi linguaggi, tra cui quello iconico del libro di testo, per consentire un apprendimento vicino al proprio stile. A questa  dirigente, che invita ad iscrivere i bambini ad altra scuola, consiglierei modi e risposte più adeguate non foss’altro per il ruolo educativo che ricopre, ai genitori invece suggerirei di portare il caso all’attenzione all’Ufficio scolastico regionale della Campania e sottoporlo a un’attenzione superiore, soprattutto per la rigidità assunta dalla dirigente. La scuola è ancora una cosa molto seria e soprattutto molto delicata, soprattutto quella primaria.

Franco Cuomo Coordinatore Circolo – VAS-  ( Verde Ambiente e Societa’)



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