Anche i VAS
gioiscono per la demolizione, ma i VAS VOGLIONO ALLERTARE TUTTI SUL DOPO, su
tutto quello che avverrà dopo il polverone dell’esplosione .
Leggerezze,
pressappochismi, insipienza della stampa e dei giornalisti inclini ai
sensazionalismi , superficialità di alcune associazioni ambientali, silenzio
della minoranza, silenzio quasi omertoso
di parecchi attori che pure avrebbero potuto e potrebbero ancora aggiungere
particolari ad una vicenda che per chi scrive non sta finendo, bensì sta cominciando
ora veramente. Tutti tralasciano di
spulciare tra carte e delibere e non pongono domande che pure ancora oggi andrebbero
fatte, in più i cittadini stanno pagando questa kermesse COMPRESA NAVE E BARCHE
E BARCHETTE, per onorevoli, segretari, sottosegretari, autorità paludate e non,
scolaresche e chi ne ha più ne metta.
Una kermesse
che in un paese civile sarebbe stata una
demolizione ordinaria qui è diventato
uno spettacolo circense. Un evento
ancora pieno di contraddizioni e buchi neri.
E allora che
la festa cominci! Da un abuso privato a una demolizione con soldi pubblici
desiderata anche dai proprietari per la gloria di un sindaco e di un assessore
che tutto sono tranne che ambientalisti! "Tutto è compiuto ", per
usare una frase celebre, l'ALIMURI ha le ore contate! In un selfie apparso su Metropolis il sindaco
Cinque colto in una strana espressione sembra fare la linguaccia a qualcuno
affiancato dal sindaco di Meta Tito. Mi sono chiesto : a chi la starebbe
cacciando la lingua,per dispetto ovviamente, il sindaco Cinque? A questo punto la linguaccia il sindaco sembrerebbe farla –
come direbbe la Gabanelli - a Pantalone
che ci mette i soldi.
La
demolizione - come ho già scritto su un mio precedente post che è stato anche
distribuito come volantino - accontenta tutti,
a partire dai proprietari per arrivare appunto a chi ha gestito tutta
l'operazione, assessore Elefante in testa, e qui, non mi interessano i risvolti
politici della faccenda: il
sottoscritto checché ne dica l’assessore sta difendendo il territorio della
costiera equense da un’altra possibile aggressione .
Ora
il punto è: perché la stampa si è
accontentata di una frettolosa modifica di una delibera, nella quale poi sono
state inserite le richiesta fatte da noi
ambientalisti e non s è interrogata né si interroga su altre cose?
Moltissimi
sono i punti oscuri. Per esempio che
i proprietari non ritengono decaduto l’accordo del 2007 che prevedeva la
ricostruzione in altro sito o ancora: un accordo siglato con un ministero può
essere annullato da una sola delle parti?
Tutta quell’area
non è stata espropriata per essere acquisita al Comune di Vico Equense, ma rimane ancora
della famiglia Normale. Senza contare il risarcimento dei proprietari se
dovessero ricorrere in sede civile.
E’
vero che il TAR ha respinto la sospensiva perché tutti volevano la demolizione,
ma non dice nulla, anzi sembra dare
la facoltà ai proprietari di rivalersi in altra sede impugnando proprio quell’accordo
di programma.
Molto precise
a tal proposito mi sembrano anche le domande e le perplessità che non soltanto
i VAS si pongono da sempre su questa faccenda, ma anche l’ex consigliere Pasquale
Cardone in un lungo post apparso oggi sulla sua pagina FB.
Ora
i VAS si chiedono: come mai tutte
queste cose non sono state passate al vaglio di un Consiglio Comunale? Quello che i VAS sostengono dallo
scellerato accordo di programma del 2007 è il rischio di un’altra mega
speculazione in territorio equense che a nostro parere non è stata mai sventata
ma resta lì ancora minacciosa, come la sicumera dello studio Lemmo che
rappresenta la SA.AN e che plaude addirittura a tutta la demolizione
dichiarando addirittura che prenderà parte ai “festeggiamenti”. Ecco, i
VAS, finché avranno voce denunceranno queste cose perché l’ambiente si tutela e
protegge anche spulciando tra le carte oltre naturalmente alla denuncia di un danno erariale a spesa delle case pubbliche.
Franco Cuomo –
Circolo “Giovanni Esposito” Vico Equense