sabato 28 dicembre 2013

L'AMICIZIA


Stasera mi sento più buono e posto un brano sul valore dell'amicizia: n elle foto i miei amici più cari, non ne potevo postare altri, ma ne ho anche altri 




L'AMICIZIA

di Gibran Kahlil, (Il Profeta).
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E un giovane disse: «Parlaci dell'amicizia». Ed egli rispose dicendo:

«Il vostro amico è il vostro bisogno soddisfatto.
È il vostro campo che voi seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro cantuccio del focolare.
A lui infatti vi presentate con la vostra fame e lo cercate per trovare la pace.

Quando il vostro amico vi dice quello che realmente pensa, anche voi non avete paura di dire quello che pensate: sia esso un "no" o un "sì".
E quando egli tace, il vostro cuore non smette di ascoltare il suo cuore; poiché nell'amicizia tutti i pensieri, tutti i desideri, tutte le attese nascono senza parole e sono condivisi con inesprimibile gioia.

Quando vi separate dal vostro amico, non rattristatevi; poiché ciò che più amate in lui può essere più chiaro in sua assenza, così come lo scalatore vede meglio la montagna guardandola dalla pianura.

E non vi sia altro scopo nell'amicizia che l'approfondimento dello spirito. Perché l'amore che cerca qualcos'altro oltre la rivelazione del proprio mistero non è amore ma una rete gettata in mare: e solo ciò che è inutile viene preso.

E il meglio di voi sia per il vostro amico. Se egli deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate in modo che ne conosca anche il flusso. Perché, cos'è il vostro amico se lo cercate solo per ammazzare il tempo? Cercatelo invece sempre per vivere il tempo!
Spetta a lui, infatti, colmare il vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.

E nella dolcezza dell'amicizia ci siano l'allegria e la condivisione della gioia.
Perché nella rugiada delle piccole cose il cuore trova il suo mattino

e ne è rinfrescato».

venerdì 20 dicembre 2013

TARES ( Tassa sulla spazzatura) se di VERITA’ si parla che VERITA’ sia!




Un manifesto apparso sui muri della città a firma di IN MOVIMENTO PER VICO, su ciò che è vero e su ciò che è falso sulla ultima iniqua tassazione sulla spazzatura ovvero la TARES. Un manifesto da condividere tutto, specialmente dove parla di spese inutili di questo comune, di incarichi, di convegni inutili di acquisto di una moto Beverly ( quella che userebbe il Sindaco) per pseudo finalità istituzionali ecc. ecc. ma anche quando si parla di affidamento della gestione dei rifiuti ad una società privata o che il comune è sull’orlo della bancarotta.

Un  manifesto da condividere tutto  se non fosse che  viene dopo alcune manifestazioni spontanee di cittadini, dopo alcune denunce dei VAS, dopo alcune denunce sul web fatte da Pasquale Cardone.
I Consiglieri comunali che oggi hanno affisso questo veemente manifesto sui muri della città sono stati in silenzio e si sono astenuti quando in Consiglio Comunale si approvava il regolamento della TARES e soprattutto tacevano quando sono stati  predisposti i criteri per le tariffe. I VAS si chiedono il perché di questo comportamento “schizofrenico”? Come mai i Consiglieri di IN MOVIMENTO PER VICO si svegliano dalla letargia che solitamente li contraddistingue solo quando vengono “sollecitati” a farlo da iniziative che si originano altrove?
 I VAS se e lo chiedono non perché interessi il loro comportamento, ma perché se si fosse condotta una opposizione più energica in Consiglio Comunale forse non si sarebbe arrivato a questa tassazione che è un vero e proprio salasso per i cittadini già vessati da tasse esorbitanti e dagli effetti della crisi. 
 In questi ultimi  giorni si sono succeduti articoli e comunicati che riguardano la TARES  dai quali si è appreso che maggioranza e minoranza stanno facendo a gara per rivendicare meriti ed impegni sulla questione ed in particolare chi ha meglio difeso gli interessi dei cittadini in difficoltà ed impossibilitati a pagare la tassa per la spazzatura. Pure questo manifesto vorrebbe andare in questa direzione, sarà pure vero ma, i fatti sembrerebbero dimostrare cose diverse. I fatti si sono svolti in questo modo. Intanto incominciamo a dire che:
- il Consiglio Comunale nella seduta del 3 ott. 2013 con delibera n.24 approvava "il regolamento TARES". Dalla lettura della delibera si evince che nessuno dei Consiglieri presenti ha ritenuto opportuno spendere una parola. Infatti non ci sono stati interventi e dopo la lettura della proposta di delibera, da parte del Presidente, si è passato subito alla votazione. Alla votazione hanno partecipato tutti e 16 Consiglieri. Hanno votato 9 a favore,5 astenuti e 2 contro .
- nella stessa seduta del 3 ott. il Consiglio Comunale con delibera n.26 "ha approvato le tariffe TARES". Alla discussione partecipano alcuni Consiglieri Comunali. La maggioranza difende il provvedimento mentre la minoranza lo critica. A discussione ultimata il provvedimento viene approvato. Dei 16 Consiglieri presenti 9 votano a favore e 7 si astengono.
- il 29 novembre scorso come si legge dalla delibera n.51 il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare la "modifica della delibera n.26/2013-tariffe tares-rideterminazione piano finanziario del servizio di gestione rifiuti anno 2013-variazione al bilancio". Sull'argomento ci sono vari interventi. La maggioranza lo difende e la minoranza lo critica. Dopo la discussione il provvedimento viene approvato. Dei 15 Consiglieri presenti 8 votano a favore e 7 si astengono.
Mentre la delibera 24 ha avuto 2 voti contrari per le altre due delibere nessuno dei Consiglieri presenti ha ritenuto di esprimere un voto contrario.
A questo punto ed alla luce di quanto riportato vengono consequenziali  alcune domande:
1- prima e durante il Consiglio Comunale è stata fatta una attenta, accurata ed analitica disamina del costo effettivo del servizio? Anche alla luce del fatto che Vico Equense è un comune virtuoso per la raccolta differenziata?
2- perché, considerata il momento di crisi economica non si è pensato di adottare formule a tutela dei contribuenti in difficoltà? Pare che solo gli operatori del Faito sono stati agevolati.
3- come e perché paghiamo sempre di più nonostante il nostro Comune raggiunge percentuali altissime nella raccolta differenziata?
4- sappiamo tutti che allo stato attuale con i provvedimenti amministrativi esecutivi e con le relative procedure avviate tutto è difficile, ma si può tentare qualche correzione magari riportando l'argomento in Consiglio Comunale?
Come coordinatore dei VAS insieme a Pasquale Cardone e ad altri cittadini indignati ci mettiamo a disposizione per la costituzione di un comitato spontaneo per informare i nostri concittadini sui motivi che hanno portato all'aumento della tariffa TARES per l'anno 2013 e dire, a chi non ha possibilità di pagare quanto richiesto con l'avviso di pagamento, che possono aspettare fino alla "notifica" dello stesso e pagare quanto dovuto con l'aggiunta delle spese (circa 6 euro).

Franco Cuomo VAS-  ( Verdi Ambiente e Società )Circolo di Vico Equense



venerdì 13 dicembre 2013

Stanno arrivando a pioggia le notifiche di pagamento della TARES





Uffici postali e banche prese d’assedio, sono tariffe altissime, esose, ingiuste soprattutto per come sono state calcolate, mia madre pensionata, paga 300 euro per lo smaltimento della spazzatura:molta gente non pagherà perché non potrà pagare. Vorrei che qualcuno che sicuramente sarà più competente di me o questo Sindaco del fare che in Consiglio Comunale ha deliberato e sostenuto questa operazione, mi spiegasse in che modo sono state fatte queste tassazioni:un’analisi di quanto costa tutta questa operazione e quanto se ne ricava e chi ne ricava un utile esorbitante pagato lacrime e sangue dai cittadini! Vorrei che qualcuno mi dicesse il costo reale di questo servizio. Non eravamo un comune virtuoso nella raccolta differenziata? E se lo siamo veramente come mai i costi invece di diminuire aumentano? 

mercoledì 11 dicembre 2013

PD oggi. Se il linguaggio diventa espressione del niente: nichilismo televisivo e povertà concettuale

Alessia Morani deputata PD e Massimo Cacciari filosofo




La vittoria di Matteo Renzi, mi sollecita tutta una serie di riflessioni che sono state per altro già oggetto di un mio studio, con relativa pubblicazione nel 2006: all’epoca insegnavo Sociologia dei processi comunicativi e culturali  per il corso di Laurea Magistrale in Disegno Industriale alla SUN ( Seconda Università di Napoli). Le riflessioni odierne, che mi rimandano a quel mio libro, nascono dall’ascolto attento del linguaggio utilizzato da due rappresentanti della nuova segreteria del PD, due donne, che hanno preso parte a due trasmissioni televisive: una Otto e Mezzo di Lilli Gruber, su La7 e l’altra Ballarò di Floris su RAI3. Le due esponenti erano: le deputate Alessia Morani che aveva come interlocutore Massimo Cacciari  e Pina Picerno. Non entro nel merito delle discussioni ma non ho potuto fare a meno di ascoltare una sequela di luoghi comuni esposti con un linguaggio televisivo che ormai ha irrimediabilmente compromesso un esercizio critico del pensiero. Convenzionali e banalissime affermazioni delle due esponenti di partito, esternate con la convinzione di chi stia dicendo chissà quali cose innovative ed importanti. Chi volesse verificarle può rivedere le due puntate. Colpiscono soprattutto i toni, stil confidenziale: “ Matteo mi ha chiamato […] e mi ha chiesto se volevo entrare in squadra e io ovviamente ho detto di si” , poi un susseguirsi di frasi fatte.La  retorica del “rimbocchiamoci tutte le maniche”, un fraseggio da slogan pubblicitari, del tipo: i can, i dream, , il bene comune ecc. che all’orecchio di un ascoltatore attento sarebbero stati subito riconosciuti come un cicaleggio senza fondamenti. La rispolverata della solita storia dell’importanza delle donne negli apparati, che è diventata un refrain insopportabile, o che “ il paese è stanco di una politica che non da più risposte” che è necessario un timing serrato delle cose da fare nei prossimi mesi”, della necessità di “un piano straordinario per il lavoro” del “taglio ai costi della politica" e poi, aggiungere chicca tra le chicche ( rimbeccata da Cacciari- guardato come un alieno dalla deputata il quale gli ricordava che affermando quelle cose non stava dicendo delle grandi novità) un: “io sono giovane, sono arrivata adesso e la politica a me hanno insegnato che è mediazione” : Insomma un rimanere vaghi sui problemi reali, sulle alleanze o sulla messa in discussione di questa maggioranza, un parlare sul nulla con grande convincimento, nel senso che, la stessa Morani era molto convinta di quello che diceva. Stessa storia con la Picerno, stesse dichiarazioni su donne e sull’esser giovani, insomma un copione linguistico ripetuto che – è mia opinione – rappresenta la débacle di qualsiasi pensiero critico, di qualsiasi riflessione seria sui concetti. Ecco, questo è il punto: questa vittoria di Matteo Renzi, oltre ad aver decretato la sparizione definitiva della sinistra, decreta la completa affermazione dei linguaggi televisivi ovvero delle pratiche di rappresentazione dei discorsi che prima di esser pronunciati si sottopongono ad un montaggio ovvero un’operazione che di solito va fatta dopo che le immagini sono state registrate. Si  taglia, si seleziona, si riformula, si dà ordine, si escludono i passaggi noiosi, si manipolano i contenuti. Tutti i linguaggi, penso anche ai linguaggi quotidiani parlati dai quarantenni in giù, sono omologati ai format televisivi, ovvero obbediscono a precise regole iconiche e formali che decretano la nascita di un  linguaggio povero di concetti, ma ricco di pause studiate, ammiccamenti e gestualità rassicuranti e soprattutto sorrisi, un po’ come se parlando ognuno aggiungesse degli emoticon rafforzativi, volti però a smussare il complesso e a rendere sempre più diretto, semplice e meno pensato, ciò che si afferma: in ultima analisi, un uso pubblicitario del linguaggio . Il tragico e il pericoloso,per me, perché portatore di derive autoritarie, è che questo linguaggio ormai è quello parlato dai TG. Chi se ne discosta in un’esposizione rischia di sembrare immediatamente un alieno, una persona completamente astrusa ed incomprensibile. Mi viene in mente anche un altro confronto tra un super televisivo Beppe Servegnini – che pure blatera sull’ovvio- e un grande linguista come Tullio De Mauro, che in quell’occasione, proprio perché estraneo a quelle logiche di domande alle quali si deve rispondere rapidamente senza dire quasi nulla, resto quasi silenzioso. Oggi Matteo Renzi, già personaggio televisivo di Mike Buongiorno in “La ruota della fortuna” e la sua “ innovativa” segreteria del PD sono il coronamento di un trentennio nel quale la televisione ha assoggettato tutti. Io credo che ormai non sarà semplice smantellare un sistema così ben strutturato nel quale: comunicazione, informazione, economia  hanno minato in maniera letale le stesse capacità del pensiero. 

lunedì 9 dicembre 2013

Matteo Renzi segretario del Pd con il 68%: «la fine della sinistra e la resurrezione della Democrazia Cristiana»


Matteo Renzi ha stravinto nel PD con un voto plebiscitario. Che cosa significa questo, per chi avesse avuto ancora una vaga idea che il PD potesse essere un partito di sinistra?  Significa che al suo interno è definitivamente finita l'era del controllo di una classe politica fallimentare che, dopo aver fatto a pezzi l’eredità storico culturale del Pci, inaugurò il lento declino Pds-Ds, fino ad arrivare alla vittoria di Matteo Renzi: un autentico democristiano risorto. Oggi quella classe politica è stata fatta fuori, ovvero: i Fassina, i Fassino, le Finocchiaro, i D’Alema, spazzati via dalla loro stessa cinica volontà di sbarazzarsi di un patrimonio storico che difficilmente potrà essere ricostruito. Sono stati fatti fuori dal loro stesso cinismo.  Io credo che il Partito Democratico oggi attesti solamente una incredibile resurrezione della Balena Bianca, ovvero la reincarnazione della vecchia Democrazia Cristiana un partito di centro con tendenze conservatrici che, ha estromesso la destra che pure ne esce malconcia tra PdL, Forza Italia e Lega, mentre a sinistra non rimane più niente: il deserto e l’onda populista dei 5 Stelle. Gli italiani sono un popolo di conservatori, questo voto, benché gonfiatissimo dai media tutti schierati ( nessuno escluso), rappresenta la volontà degli italiani a voler morire democristiani non c’è nessuna speranza. Pensavo questo mentre ieri ascoltavo il comizio scenografico da attore consumato di Matteo Renzi: la banalità dell’ovvio esibita con pause studiate, con scatti del volto, con luoghi comuni disarmanti ma tanto tanto convincenti e rassicuranti. Sembrava di vedere la parodia di Crozza e invece era veramente lui anzi, lui è persino più banale delle caricature che ne fanno. Eppure quest’uomo – appoggiato dai poteri forti, Vaticano in primis – è quello che gli italiani o una parte di loro pensano sia “il nuovo che avanza”: una ben triste considerazione se riescono a oscillare noiosamente tra Renzi e Berlusconi. Per tutto questo che è successo io imputo principalmente le responsabilità a quella classe dirigente che ora è stata estromessa, mentre, verso tutti quelli che continuano a definirsi democratici nutro diffidenze, soprattutto verso quelli che – con la vittoria di Matteo Renzi- rimarranno ancora nel PD.  

giovedì 5 dicembre 2013

PARCHEGGIO PIAZZA MERCATO-ANNO DI NASCITA 2003




Perché non ricordiamo ai cittadini di Vico Equense e al Sindaco “tutto fare” che preferisce tacere, e all’opposizione silenziosa o anche detta “diversamente maggioranza”, tutto quello che andrebbe detto sul Parcheggio di Piazza mercato: ovvero, la madre di tutti i parcheggi e la megafregatura  ai danni di tutti i cittadini con la consapevole partecipazione proprio di questo Sindaco? E allora ecco che i VAS, con il valido aiuto di Pasquale Cardone, vi raccontano come sono andate e come stanno le cose.  L'iter del Progetto di finanza relativo alla realizzazione del parcheggio di Piazza Mercato è stato lungo e travagliato e ancora oggi, dopo 10 anni,non si è concluso. Con  una delibera di consiglio comunale precisamente la  n.47del 2007, si decide di "demandare ad avvenuta realizzazione dell'opera e prima del collaudo definitivo della stessa,ad apposito Collegio Arbitrale la verifica circa il costo definitivo dell'opera anche ai fini del riequilibrio economico-finanziario finale".I lavori del parcheggio si sono conclusi nel 2008 e nello stesso anno il parcheggio è stato messo in funzione. Successivamente, nel 2012 ( cioè circa 4 anni dopo) viene nominato un Collegio Arbitrale, ovvero un  "Organismo Tecnico di Verifica" dei lavori e dei costi,  composto da tre  docenti della Università di Salerno, così come era stato previsto nella delibera 47 del 2007. I tre docenti, dopo aver esaminato una mole impressionante  di documenti, in qualità di Organismo Tecnico di Verifica redigono  e depositano  al protocollo del Comune una  relazione finale. Cosa emerge da questa relazione?  I tre valutatori, da questa relazione sembrerebbero fare emergere la opportunità di indicare nuove condizioni di equilibrio in senso più favorevole al Comune in che modo? Esclusa l'efficacia del trasferimento al Comune dei box o depositi, l'obiettivo del riequilibrio potrebbe  essere perseguito con la riduzione fino ad azzeramento del periodo di gestione del parcheggio da parte del Concessionario la società concessionaria G.P.V, ovvero la ditta Passarelli. Ma poiché detta misura risulterebbe essere insufficiente per il ristabilimento del pieno riequilibrio delle condizioni economiche-finanziarie e permanendo un surplus di profitto per l'imprenditore si potrebbe porre rimedio – secondo l’Organismo Tecnico di Verifica – a questa situazione facendo restituire all'Amministrazione Comunale entro il 2013 il  possesso del manufatto con tutti i derivanti utili ed il mantenimento in capo alla societa G.P.V ovvero la ditta Passarelli fino a tutto il 2018, degli oneri di manutenzione ordinaria, straordinaria e dei servizi così come  previsto nella misura dalla Determina n.48del 2008. Tre mesi dopo il deposito della relazione dell' Organismo Tecnico di Valutazione il Responsabile Gestionale e del Procedimento con Determina prende atto della relazione per adempimenti ed attività conseguenziali. Il 2013 sta per finire e chissà come si concluderà questa storia. Stupisce che non ne stia parlando nessuno, che stia passando sotto silenzio una cosa come questa, importantissima per il nostro Comune, tace l’opposizione, ma sembrano tacere in molti sull’argomento ed ha ragione a stupirsi Pasquale Cardone, che ha fornito tutte queste notizie dettagliate in un post su Facebook, notizie che altrimenti non conoscerebbe nessuno.


Franco Cuomo- VAS – Verdi Ambiente e Società


mercoledì 4 dicembre 2013

Incomprensibilità di una sensazione




Non so perché questo tema musicale mi riporta come ad una memoria ancestrale: è come se ricordassi gli anni della gioventù di mia madre anche se io non ero ancora nato, gli anni cupi e poveri del fascismo. Il brano si chiama Son tanto triste, ed è la versione strumentale, resa celebre da Pier Paolo Pasolini, che nel 1975 la inserì nella colonna sonora del suo film "Salò o le centoventi giornate di Sodoma", di un brano dei primi anni Quaranta (testo di Alfredo Bracchi e musica di Franco Ansaldo). Quando l'ho fatto ascoltare a mia mamma, che non ricorda quasi più nulla, prima a mosso un po' la testa al ritmo swing poi ha perfino accennato a cantarne qualche strofa: mi è venuto da piangere, perché, quanto ascoltai per la prima volta questo brano, a cinema, mentre guardavo il film di Pier Paolo Pasolini io ebbi come l'impressione di conoscerlo già, di averlo già sentito, questo brano e, mentre nel film, orrendo nella sua rappresentazione, andava più volte come commento musicale, io pensavo ad un'epoca non mia che non era strettamente connessa alle immagini che andavano sulla pellicola . Il film è il film più terribile della storia del cinema, io non sono riuscito più a vederlo, e anche il più discusso e forse discutibile del regista poeta e scrittore:si pone, nella produzione pasoliniana, come una sorta di metafora dell’impotenza al potere, come una ritualizzazione mondana della violenza senza limiti, come un macabro apologo. Masturbazione, travestimento, voyerismo, coprofagia, occupano tempo e pensieri dei quattro signori della morte protagonisti del racconto tratto da De Sade. ma , ogni volta che ascolto questo brano però, oltre a quella cupezza, non so perchè, non me lo so spiegare, va al di là della mia comprensione, mi ritornano in mente figure remote di un altro tempo un tempo che io non ho mai vissuto o il vissuto della vita di un altro, in questo caso, credo, il vissuto di mia madre, come se io fossi già inscritto nelle molecole del suo corpo.

martedì 3 dicembre 2013

Guru o ciarlatano? Né l'uno, né l'altro , solo super star mediatica al pari di lady GaGa o Michael Jackson




Ho visto Slavoij Zizeck ( per un poco ) domenica sera a che tempo che fa. Ho letto tutto un articolo che lo distrugge, però è stato scirtto da un giornalista de Il Foglio (1), quindi preso con la debita diffidenza. Cosa dire? Alcune cose scritte sono verissime: la maniacale cura del personaggio, le boutades sparate ad effetto, l'estetica della trasandatezza super studiata. vezzi tra le altre cose, tipici di altri filosofi (penso a Gilles Deleuze negli anni '70). Questo filosofo,come anche Alain Badiou è diventato talmente personaggio che il suo pensiero non produce nessun effetto, anche quello di Badiou. E' certamente affascinate l'affabulazione linguistica al limite dell'incomprensibilità e dell'oscurità mutuata da Jacques Lacan, non riesco però ancora a valutarne il peso reale sui sistemi filosofici precedenti. Io per esempio resto un faucoltiano convinto invece lui pensa che Michel Foucault era una creatura prodotta dal sistema di pensiero liberale. Non lo so, alcuni suoi libri mi sono piaciuti, Il Grande Altro. Nazionalismo, godimento, cultura di massa, Milano, Feltrinelli, 1999 o anche L'isterico sublime. Psicanalisi e filosofia, Milano, Mimesis Edizioni, 2003 o ancora Dalla Tragedia alla Farsa. Ideologia della crisi e superamento del capitalismo, Milano, Ponte alle Grazie, 2010. Altri invece decisamente no: Dello sguardo e altri oggetti. Saggi su cinema e psicoanalisi, Pasian di Prato, Campanotto, 2004; credo che  Gilles Deleuze abbia scriito cose molto superiori sull'argomento e Considerazioni politicamente scorrette sulla violenza metropolitana, Udine, Forum, 2007. un libro inutile, anche se infine trovo ininfluenti tutti i suoi scritti sul piano della prassi, nel senso che non produrranno o innescheranno alcuna rivoluzione e soprattutto ben metabolizzati dal super star system: voglio dire, non è  Antonio Gramsci o Herbert Marcuse, specialmente per gli studi sul marxismo. .Allora cosa? E' un personaggio ad alta compatibilità massmediologica è pura spettacolarità anche se argomenta partendo da  interpretazioni di Martin Heidegger, il quale rimane uno dei suoi riferimenti, assieme alla Scuola di Francoforte (in particolar modo Theodor Adorno e Walter Benjamin). Certamente si può dire che leggerlo, oltre che faticoso un po' fa pensare e questo di per sé non è un male.

(1) 

ALIMURI: Alla follia non c'è mai fine!


I miei timori, su una ripresa di interesse da parte della stampa su l’ECOmostro di Alimuri, alla fine erano fondati. Leggo da qualche giorno interventi e articoli di stampa su di un ritorno di “idee “ e “progetti” per l’ECOmostro di ALIMURI e sconcerta apprendere che il Comune di Vico Equense e quello di Meta starebbero pensando di raccogliere fondi (europei?) per espropriare l’area, al fine di demolire la struttura e – questa è certamente la notizia che inquieta di più – “ realizzare una maxi - opera di “pubblico interesse”. I VAS, sette anni fa, furono i primi a denunciare l’operazione avallata dall’allora ministro Rutelli, insieme alla Regione Campania e al Comune di Vico Equense e alla famiglia Normale proprietaria dell’immobile, ovvero demolire lo scheletro di cemento e realizzare un complesso di pari volumetria in un’area di Vico Equense e un complesso balneare sul sito dove sorgeva l’ECOmostro dopo aver messo in sicurezza la montagna. Ora, si apprende con sconcerto, che qualcuno, mutatis mutandis, ripropone un disegno che sembrava accantonato definitivamente, ovvero:  che si vuole demolire e realizzare -in un luogo che l’Autorità di Bacino del Sarno -  dichiarò estremamente pericolosa- , una maxi opera di pubblico interesse e che:” La proposta di trovare a breve una soluzione sul gigante di cemento porta la firma di Giuseppe Tito, assessore al bilancio del Comune di Meta che, secondo le indiscrezioni emerse nell’ultimo fine settimana, avrebbe già avviato delle vere e proprie consultazioni con Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense, trovando una sponda politica importante per iniziare a lavorare sul caso”. I VAS si chiedono a chi sarà mai venuta un’idea del genere? Mettere in sicurezza un costone a falesie calcaree è quasi impossibile: il costone è perennemente a rischio crolli. Per i VAS l’unica cosa da fare è demolire quello scheletro e vietare l’accesso a tutta la zona prevedendo al massimo una ripiantumazione a macchia mediterrane là dove  essa è possibile e niente  altro! Colpiscono, in questa notizia, la sicumera con la quale si  presenta questa operazione e la baldanza nella dichiarazione di utilizzare fondi europei per la realizzazione di questa “maxi-opera di pubblica utilità” che non si capisce ancora bene cosa potrebbe essere. Per i VAS quella zona è e resta una zona ad altissimo rischio idrogeologico! Prevedere interventi in quell’area è assolutamente da folli! I VAS avverseranno con tutte le forze possibili un disegno del genere così come già fecero per il progetto precedente!


Franco Cuomo – VAS- Vico Equense


lunedì 2 dicembre 2013

Lavori in corso: Sindaco! perchè dovremmo fidarci di LEI ?




Il Sindaco Gennaro Cinque attacca in Consiglio Comunale le amministrazioni precedenti sulla condotta pluviale e sugli sprechi che sarebbero stati fatti – a suo dire – per la costruzione della stessa. A questo Sindaco che disinvoltamente parla di “ merda “, di privati che scaricano le fogne nere nelle fogne bianche, di lavori fatti male e di sprechi precedenti alla sua amministrazione vorrei chiedere: con quale faccia si permette di dichiarare quello che dichiara – senza essere nemmeno contrastato da una inesistente opposizione?  Come può dire quello che dice se, su questi lavori attuali, su tutti i lavori stradali fatti da lui, su allacci e condotte nella zona alta, al momento sembrerebbe non possibile vedere uno straccio di relazione tecnica che sia uno, o leggere di gare d’appalto bandite e pubblicate sull'Albo Pretorio o i nomi delle ditte o i progettisti idraulici che starebbero a suo dire migliorando la rete fognaria. Perché dovremmo credere a quello che dice? Solo perché lo dice lui? Solo perché impartisce ordini ai manovali? Si, l’ho visto anche io tutte le mattine a dirigere un manipolo di operai, ma che significa questo? Che tutto quello che dichiarerebbe di fare sarebbe di per se stesso ben fatto? Ma questo è populismo di basso profilo! Perché poi qualcuno mi dovrebbe spiegare chi sta gestendo i progetti di allacciamento “ in economia”, chi sono i tecnici preposti ai controlli , chi sono i direttori dei lavori e gli ingegneri idraulici che seguono i cantieri aperti, e che cosa stanno relazionando questi e quelli su tutto ciò che è stato trovato e stanno trovando nel sottosuolo? Perché ci dovremmo fidare di un Sindaco che – per sua stessa ammissione – “ vende mobili” -  e che poi si improvvisa capo mastro: chi ci dice cosa stanno facendo questi operai “ in economia” sotto il tessuto stradale? Solo perché lo vediamo all’opera con la camicia sbracciata quello che fa lo starebbe facendo bene?  No Sindaco! Non è così che vanno le cose in un paese normale! Il manto stradale è stato più volte divelto per l’allaccio del gas, per interrare cavi a fibra ottica per una inesistente città cablata e ora per  la condotta pluviale, ma lo chiedo per l’ennesima volta:  voglio sapere, oggi, chi sono i direttori dei lavori, i tecnici e le ditte appaltate con regolare gara d’appalto e soprattutto, per la sicurezza di tutti i cittadini, dove sono le relazioni  su tutto quello che è stato trovato e su tutto ciò che è stato eseguito e dove si possono leggere! Se ci sono tutte queste cose, le esibisca, ce le mostri: di questo si deve parlare in Consiglio Comunale non di dichiarazioni populiste e di bassissimo profilo amministrativo e politico. Se lei attacca le amministrazioni passate su quello che hanno fatto - a suo dire male-  a quelle si può dare un nome, mentre, se domani i VAS vorranno criticare ciò che Lei sta facendo adesso è mia opinione che  sarebbe più complicato rintracciare eventuali responsabili. Glielo ripeto ancora una volta: chi ci dice che non stia danneggiando pure Lei, come, secondo Lei, avrebbero già fatto gli altri?  Perché invece non ci spiega in Consiglio Comunale come sono stati fatti tecnicamente i lavori di allacciamanento da Faito e per la zona alta per esempio o perché i cittadini dovrebbero fidarsi di questi lavori? Solo perché a sovrainterdervi è stato Lei? Ci dica Sindaco: da quanto in qua Lei ha competenze idrauliche o ingegneresche o semplicemente edilizie?  E allora Sindaco, smettiamola con queste sceneggiate teatrali in Consiglio Comunale e restituiamo al Consiglio la dignità che merita usando anche linguaggi consoni al luogo e alla figura che Lei riveste. Smetta i panni del capo mastro e faccia veramente il Sindaco come si conviene, poi, può anche andarci sui cantieri visto che Le piace così tanto, ma prima è giusto e amministrativamente corretto quando si eseguono lavori così delicati, presentare i progetti e le competenze che si mettono in campo e lo si deve fare soprattutto per il bene di tutta la città.


Franco Cuomo –VAS – Verdi Ambiente e Società